Ermetismo e Ungaretti

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Testo

05/03/2009
ETÀ FRA LE DUE GUERRE
Questo periodo è caratterizzato da profondi cambiamenti dal punto di vista politico, sociale ed economico.
La nascita del fascismo trasforma notevolmente la cultura italiana, infatti in questo periodo i poeti si sentono obbligati a schierarsi in una corrente politica:
o sostenitori del fascismo→futuristi
o anti-fascisti
Un gruppo segue Benedetto Croce, il quale criticava l’ideologia fascista dal punto di vista culturale (idealisti). Un altro gruppo invece sente il dovere di manifestare le loro idee attivamente. In questo gruppo parteciparono Gramsci, Gobetti (attivisti).
Gli attivisti non soltanto esprimono le loro idee nelle loro opere, ma anche nelle riviste(di argomento politico, artistico, ecc..) dimostrando la completa libertà dell’artista nell’ambito letterario.
RIVISTE:
• solaria: rivista letteraria il quale esponente principale fu Montale
• ronda:rivista letteraria il quale esponente principale fu Caldarelli
• valori plastici:rivista letteraria
• ordine nuovo:rivista politica fondata da Gramsci
• l’opposizione liberale di stampo:fondata da Gobetti
C’è da ricordare che c’erano anche mezzi di propaganda fascisti(Es. I cine→dilm/documentari)
Riguardo la lingua la grande guerra favorisce la diffusione della lingua italiana. Il nazionalismo fascista inoltre impone, attraverso la riforma Gentile la lingua italiana, opponendo i termini stranieri (abolito anche l’uso del lei favorendo l’uso del voi, tradotti i termini stranieri in termini italiani ad esempio bar→barro, sport→disporto, cognac→arzente).
Nel fascismo viene utilizzata una lingua italiana ridondante, antiquata,fondata sugli slogan.
Ci sono comunque reazioni a queste formule vuote con la stesura di alcune poesie che fanno parte del movimento definito Ermetismo.
10/03/2009
ERMETISMO
Ermetismo: è una corrente di poesia italiana del 900 che ha come caratteristica principale la difficile comprensione. Il nome deriva da una divinità greca Ermeta Trismegisto e la tradizione attribuiva ad essa testi di difficile comprensione scritti con linguaggio chiuso ed incomprensibile, eccetto per un gruppo ristretto di persone( di argomento filosofico-religioso).
L’ Ermetismo è dato alla poesia desumendolo da un saggio di un critico Francesco Flora che nel 36 pubblicò “Poesia ermetica”. Dopo il 1936 il termine è usato da autori stessi per definire le loro poesie. Dal 1942 il critico Luciano Anceschi distingue tre gruppi di ermetici per un discorso di contenuto e stile:
1) Ungaretti e Montale la poesia è asciutta ed essenziale
2) Quasimodo, Gatto e Sinisgalli poesia successiva, che si forma negli anni 40-50 e le loro poesie sono caratterizzate dallo scavo interiore e dal tormento, descrivendo la pena dell’uomo.
3) Mario Luzigruppo sviluppato negli anni 50-60, poesia del dopoguerra, è una poesia con scavo interiore e non più con essenzialità del verso e c’è incomprensione.
Questi autori sono aspramente criticati da scrittori prosatori neorealisti, marxisti perché poco impegnati a livello politico.
Montale ed Ungaretti nonostante lo stile ed esperienze simili, hanno visioni della vita diverse.
UNGARETTI
VITA
1^ FASE 1888-1914:
Nasce da genitori italiani ad Alessandria d’Egitto, all’estero perché la famiglia si trovava lì perché il padre era coinvolto nei lavori per lo scavo del canale di Suez. Ungaretti frequenta una buona scuola privata e nel 1912 durante un breve soggiorno a Firenze, frequenta Prezzolini. Si trasferisce poi a Parigi e s’iscrive all’università di Sorbona senza laurearsi. Questo periodo è importante perché segue le lezioni del filosofo Berxon, artisti tra cui Picasso e il poeta Poliner.
2^FASE 1914-1918:
nel 1914 rientra in Toscana e partecipa alla campagna interventista [favorevole all’entrata in guerra], si arruola come volontario e combatte sul Carso.
Nel 1916 esce il documento poetico intitolato “Porto sepolto” che costituisce il primo nucleo della raccolta “Allegria di naufragi” del 1919, pubblicato tre anni dopo.
3° FASE 1918-1936:
è il periodo parigino – italiano. Con la fine della guerra, torna a Parigi dove si sposa con una parigina; nel 1920 ritorna in Italia e lavora come traduttore per il ministro degli esteri. Comincia le sue pubblicazioni poetiche: nel 1923 si ha una nuova edizione di “Porto sepolto” con un’introduzione di Mussolini [Ungaretti s’iscrisse al partito fascista]. In questo periodo compie alcune esperienze molto importanti: nel 1928 matura una grande conversione religiosa che si vedrà nell’opera “Sentimento del tempo”. Nelle poesie di “Porto sepolto” non c’è una fede cattolica ma una fede per l’uomo e la persona.
Comincia molti viaggi in Europa ed Egitto legati al suo ruolo di inviato per i giornali.
4° FASE 1936-1942 periodo brasiliano:
nel 1936 Ungaretti va a San Paolo del Brasile perché è invitato per un congresso e ci rimane come docente universitario. È un periodo importante dal punto di vista umano perché subisce ben due lutti: quello del fratello e del figlio di nove anni.
5°FASE 1942 -1970:
torna in Italia quando è già iniziata la seconda guerra mondiale e gli viene affidato l’insegnamento di letteratura italiana all’università di Roma fino al 1952. Continua l’attività di poeta, di traduttore al francese e collaborazione con i giornali. L’anno prima della sua morte, nel 1969, pubblicò tutte le sue poesie in un unico volume intitolato “Vita di un uomo”.
12-03-09
PENSIERO E PERSONALITA’
Nonostante Ungaretti abbia una vita costellata di eventi negativi e toccanti come la prima guerra mondiale e lutti, molto toccanti dal punto di vista umano, ha una grande forza d’animo e carica umana e poetica, riuscendo a superare le difficoltà che la vita ci presenta perché attaccato a questa per la quale combatte.
La sua opera è strettamente legata alla sua vita; in “Vita di un uomo” ci racconta della sua vita, raccontando quindi in poesia i momenti difficili e da superare.
I contenuti generali della sua poetica:
1. stupore di fronte all’esistenza umana e alla vita che è un mistero.
2. la voglia di raccontare ciò che prova legata a questo suo stupore. Da questa voglia emerge il fatto di non arrendersi mai e trovare sempre qualcosa a cui aggrapparsi per andare avanti (ancora di salvezza).
3. comunione fraterna con gli altri uomini: serve la collaborazione con i propri simili per superare i momenti difficili. (questo ideale ci lascia intendere la religiosità del poeta).
Ungaretti ci racconta questi tre motivi nelle sue opere utilizzando ciò che chiama “allegria” che ci aiuta ad affrontare ogni giorno, ossia ci dà la voglia di ricominciare, dà speranza, volontà, capacità di andare avanti e girare pagina[significato diverso da quello di Pirandello comico-umoristico]. Al centro di questa allegria c’è sempre la persona in tutti i suoi aspetti(interiore, esteriore), l’uomo è inteso non come singolo che soffre personalmente, ma come genere umano che soffre ed ha il diritto ad una vita dignitosa. La funzione del poeta è di saper dare delle risposte, è uno strumento per dare delle risposte agli interrogativi che tutti gli uomini si pongono. Quindi la poesia è una speranza per sconfiggere le sofferenze; è quindi arricchimento. (punto di vista contenutistico). Questa carica si vede anche dal punto di vista stilistico e della forma, Ungaretti produce uno poesia innovativa, sperimentale in cui viene usata e recuperata l’ “essenzialità della parola”, dove ogni parola è essenziale e illuminazione istantanea. La parola selezionata è qualificata anche per la disposizione grafica e lessicale. Per Ungaretti, non per i contenuti ma a livello grafico, è stata un’ esperienza riproposta prendendola dai futuristi.
RACCOLTE POETICHE
Ungaretti pubblica nel 1969 la ricapitolazione delle sue poesie raccolte nell’opera “Vita di un uomo” in cui sono contenute tre raccolte:
a) “L’allegria”
b) “Sentimento del tempo”
c) “Il dolore”
a) “L’ALLEGRIA”
Pubblicata nel 1931 anche se è l’edizione definitiva di due raccolte precedenti: “Porto sepolto” nel 1916 e “L’allegria di naufragi” nel 1919, ampliamento del primo.
È costituita da 74 poesie disposte in ordine cronologico, è una specie di diario in forma poetica dove Ungaretti ci racconta le esperienze di vita dalla guerra al dopoguerra.
Il titolo allegria è legato al suo pensiero; è un titolo sempre in miglioramento, da una visione negativa con “Porto sepolto” si passa ad una sempre più positiva con “Allegria di naufragi”. Il tema principale è la precarietà della vita umana infatti da un momento all’altro potremmo scomparire (una motivazione è la stesura durante la Guerra mondiale- illuminazione in trincea, pensieri scritti blocchi note).
Lo scopo non è essere un documento storico ma umano ossia interpreta a modo personale la vita (in quel momento negativa) attraverso la poetica dell’attimo, ovvero una poesia che testimoni la fragilità della vita umana, “la vita è fragile come una foglia che in un periodo autunnale può cadere da un momento all’altro”. Questo aspetto di precarietà non deve essere considerato come qualcosa per cui abbattersi ma come desiderio per migliorare e recuperare l’allegria.
La raccolta “Allegria” rappresenta un momento fondamentale del ’900 nel cambiamento di poesia; è un rinnovamento perché Ungaretti, senza ribaltare la struttura sintattica, sceglie di modificare l’organizzazione delle parole e della punteggiatura. La metrica tradizionale si disgrega, la punteggiatura non viene più utilizzata perché non è essenziale, quindi una caratteristica principale è la brevità del verso e l’eliminazione di tutto ciò che non è necessario. Ogni parola è un’illuminazione, un brandello fondamentale di vita riportata su foglio bianco.
Rifiuta caos, la parola è analogia.
Poesie
Le poesie sono in ordine cronologico e a testimoniare il discorso della precarietà, oltre al titolo della poesia, viene riportato il luogo e la data di scrittura.
1) San Martino del Carso (pag .142)
Stile S è formato da 4 strofe, due quartine e due distici. Tra le due parti si nota la congiunzione avversativa “ma” che serve ad indagare gli argomenti trattati diversi
1 parte = descrizione ambiente devastato dalla guerra
2 parte = analogia tra la parte fisica e la parte interiore: tra ambiente e cuore ( passaggio da spazio fisico distrutto dalla guerra ad una situazione interiore addirittura peggiore)
TemaT annientamento fisico e morale / negazione assoluta.
Parole chiave = case, brandello di muro(vedi nota libro), corrispondenza (persone che sono legate in senso affettivo al poeta o intesa anche come corrispondenza di amorosi sensi che Ugo Foscolo poneva come cardine tra le illusioni, molto presente nei Sepolcri ; essa è vista come), ricordo – aggettivo straziato.
2) Veglia (pag 145)
Ungaretti si ritrova vicino ad un compagno ucciso, perciò si ritrova da solo a continuare la vita, in questa situazione scrive lettere d’amore e si dichiara legato alla vita stessa. Questa poesia è una riflessione molto dolorosa e viene definita “pianto virile”,perché non è una poesia di una persona che non ha speranze anzi esprime delle allegrie per continuare la vita, pianto da uomo maturo. I versi sono liberi senza punteggiatura.
La poesia è composta da due strofe sproporzionate a livello di lunghezza ( la prima strofa è formata da 13 versi mentre la seconda da 3 versi). La seconda strofa viene anche definita un aforisma , ovvero una frase ad effetto.
“congestione delle mani penetrata nel mio silenzio” “ pure una persona come il poeta, in una situazione così grave non è in grado di formulare nessuna parola/frase.
Accorgimenti Grafici
C’è la presenza di parole chiavi negative perché esprimono sentimenti di dolore che vengono isolati rafforzando il loro significato ( digrignata, massacrato, penetrata), questi tre aggettivi verbali son legati tra loro perché hanno lo stesso suono[r-t].
In opposizione a questi termini Ungaretti associa termini positivi ( plenilunio, silenzio, amore). Non c’è punteggiatura, però all’inizio delle strofe c’è la lettera maiuscola.
Tematiche
-Grande e rinnovata fiducia di Ungaretti nella vita, come si denota dalla chiusura della poesia aforistica.
-Le due strofe sono legate tra loro in base al contenuto
1 strofa situazione realista (guerra trincea)
2 strofa 2 volontà da parte del poeta di raccontare quello che vede (la poesia è una forma di amore)
3) Mattina
Rappresenta, l’antitesi tra finito ed infinito e la loro fusione.
Caso limite, un distico formato da quattro parole che sono:
particella pronominale + verbo + preposizione + sostantivo
M’ illumino d’immenso

Esprime un sentimento panico(vedi d’Annunzio) che prova il poeta di fronte alla bellezza di un’ alba durante il periodo di guerra. L’avanzamento della luce è sempre più forte tanto che assorbe il poeta, il quale diventa un tutto uno con l’alba. Questa poesia è stata
paragonata alla fusione della luce tra Dante e Dio-Paradiso ( teologia della luce al termine del viaggio di Dante). A livello stilistico in queste quattro parole abbiamo raggruppato due figure retoriche :
• l’allitterazione [mi-im/me]
• la sinestesia relativa al momento soggettivo (interiore del poeta) e oggettivo (assorbimento della luce naturale).
A livello metrico sono due ternari liberi con l’elisione(apostrofo), il primo sdrucciolo e il secondo piano. Insieme formano un settenario.
Il tre è il simbolo della trinità, infatti la luce rappresenta la trinità; inoltre il numero per
Dante rappresenta la perfezione e il settenario e l’endecasillabo sono considerati il verso migliore
4) Soldati
Rappresenta il senso di precarietà ed è l’opposto della poesia “Mattina”. Si riprende l’immagine primitiva di uomo-foglia ( figura ripresa nella divina commedia nella scena in cui Caronte trasporta le anime nel III canto dell’inferno = foglie d’autunno).
b) IL SENTIMENTO DEL TEMPO
La seconda raccolta è “Il sentimento del tempo” pubblicata nel 1933.
I temi principali sono il dolore, il mistero che sta alla base dell’esistenza ( il finito legato all’infinito lo si nota di più in queste poesie).
Il titolo rappresenta una riflessione sul tempo, visto in modi diversi:
- tempo storico ,il tempo visto come qualcosa di concreto (ad esempio i miti classici, come il cristianesimo ha segnato il tempo…)
- tempo visto come dimensione individuale e collettiva per…
- tempo inteso come ricerca di Dio, come rapporto tra un uomo, che è un essere finito, e la divinità, che è un essere infinito.
Un aspetto che diversifica questa raccolta più che l’aspetto contenutistico, lo si nota nello stile, perché questa raccolta avverte uno stile nuovo, basato sul recupero della frase ( viene introdotta la punteggiatura, e la frase in sostituzione delle sole parole).
Oltre al recupero del tempo contenutistico, c’è un recupero della metrica tradizionale. La sintassi è più completa, curata, organizzata, anche se questo non vuol dire che in queste poesie manca l’essenzialità ( cioè anche in queste poesie c’è la presenza di parole-chiavi).
c) IL DOLORE
Questa raccolta è del 1947 ed è pubblicata quindi dopo la 2^guerra mondiale.
Molte poesie di questa raccolta erano già state pubblicate in alcune riviste.
Il nucleo principale è il dolore, sia personale legato alla famiglia, sia collettivo legato alla guerra.
Rispetto alle altre raccolte ha un carattere più intimo, più drammatico e anche in questa raccolta non c’è mai una sorta di autocommiserazione, ma c’è lo stesso carattere di una persona forte.
Quando il dolore per lui diventa una cosa troppo insopportabile, si rifugia e trova sostegno nella preghiera, nella fede religiosa.
Le altre raccolte che saranno pubblicate nell’unico volume “Vita di un uomo” sono “Terra Promessa”, dove la tematica è quella legata al viaggio di Enea e alla costruzione di una nuova civiltà in Italia, “Un grido e paesaggi”, “Il taccuino del vecchio”, dove il poeta riporta tutti i sentimenti e emozioni durante i suoi viaggi come collaboratore nelle riviste.
Prosa
La prosa è divisa in due tipologie:
Articoli/resoconti di viaggi raccolti Pagine di saggistica e discorsi pubblici
in tre volumi. su tematiche e problemi contemporanei a lui, ad esempio “L’Originalità del Fascismo”, il cui il poeta descrive ed esalta questo movimento.
Inoltre tradusse opere di alcuni autori francesi ( questo compito gli era stato affidato dal Ministero).
5) La Madre
È una poesia che appartiene alla raccolta “Il sentimento del tempo”. Il poeta vedeva sua madre dal 1912 e l’ultima volta che la vide fu a Roma nel 1929, mentre lei stava compiendo un pellegrinaggio perché molto credente.
Con questa poesia, Ungaretti rievoca la madre, immaginando di ritrovarla nell’aldilà.
La figura della madre esprime due concetti:
-La figura materna come dispensatrice di amore
-Figura della donna-angelo.
La donna è vista quindi come mediatrice di salvezza, e non è solo una grande lode alla propria madre, ma alla figura materna in generale.
A livello formale notiamo un recupero della lunghezza del verso e della punteggiatura ( il poeta si avvicina alla tradizione).
L’alternanza di endecasillabi e settenari ricordano Leopardi, mentre la “E” iniziale ricorda l’inizio della poesia “Il gelsomino notturno” di Pascoli.
La lettera “E” esprime il concetto del legame affettivo madre-figlio che continua nel tempo.
Parole Chiave:
muro d’ombra muro che divide i vivi dai morti
mi darai la mano questo sta a significare che in quel momento il poeta si sente in difficoltà, quindi cerca la mano per aver maggiore sicurezza.
Riflessione vita-morte:
La morte è vista come qualcosa di positivo, come riunificazione del nido famigliare e del padre eterno. Fonde il passato ed il futuro, infatti il poeta immagina la situazione futura, ricordandosi le azioni passate già accadute come le azioni della madre.(Al contrario di Pascoli le si notano nelle similitudini)
FORTUNA E CRITICA
Già nel 1917, ossia quando Ungaretti aveva pubblicato il “Porto Sepolto”, riceve le attenzioni dei poeti contemporanei, soprattutto riceve commenti positivi dai futuristi. Infatti, Papini e Prezzolini affermano che ha una forma proprio tecnologica. Esistono anche dei critici, come Flora e De Robertis, che definiscono le sue poesie dei frammenti.
La seconda fase avviene nel 1931, quando Contini mette in rilievo lo stile e l’evoluzione artistica del contenuto della raccolta “Allegria”.
Negli anni ’50, Montale lo definisce un poeta in progresso, ovvero un poeta in continua evoluzione, che ha un miglioramento costante.
La critica contemporanea lo ritiene unanimemente un grande uomo per quanto riguarda i sentimenti che ci ha fatto provare.

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