Decadentismo, Estetismo, Simbolismo e d'Annunzio

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Testo

Decadentismo
• Nasce dal venir meno della fiducia degli ideali positivisti (scienza, ragione, progresso)
• Esaltazione della individualità (si esalta l’individuo come diversità dalla massa), soggettività, interiorità (aspetti misteriosi della psiche)
• Crisi dell’artista nella società di massa, non è più portatore degli ideali del risorgimento e patriottici ma sente di non avere più un ruolo preciso nella società di massa. L’artista non si sente parte dell’etica dominante del denaro (il fine è vendere e anche l’arte è una merce)
• Due correnti: simbolismo ed estetismo
Simbolismo
• La realtà non è una cosa conoscibile con la ragione o con la logica, ma si può comprendere solo attraverso l’irrazionale, i simboli e le sensazioni
• Dietro le apparenze ci sono realtà misteriose, che solo il poeta è in grado di comprendere
• Il simbolo non viene chiarificato dal poeta, ma resta una realtà soggettiva del poeta
• Il fondatore ed anticipatore è Baudelaire (perdita dell’aureola: fu il primo a parlare di alienazione e a descrivere il caos della città e della società di massa in cui il poeta si sente estraneo, non sente più di avere un pubblico e reagisce con lo scandalo e la provocazione per attirarne l’attenzione sia nelle opere che nella vita). “decifratore dell’analogia universale”
L’estetismo
• Deriva dal greco aistheticos, culto del bello: unico criterio con cui si giudica la realtà, l’esteta mette al posto del criterio morale il senso estetico. La bellezza non è quella classica, armonica, composta anzi gli esteti rifiutano di rappresentare i canoni della bellezza classica ma vogliono creare uno stile nuovo, bizzarro, esotico attraverso l’unificazione tra arti pure e arti applicate
• L’arte e la poesia acquistano il titolo di suprema forma di espressione e di valore conoscitivo, il fine dell’opera d’arte è di creare il bello e non ha un fine esterno, ma è fine a stessa (insegnare la bellezza e nient’altro)
• Si sviluppa prima in Inghilterra in quanto era la più avanzata nello sviluppo industriale e gli esteti hanno orrore di una società dominata dall’utile e dal denaro in cui vivono personalità insensibili e ignoranti (gli esteti condannano la volgarità quotidiana e la mercificazione dell’arte)
• Nasce la figura del dandy: intellettuale, poeta che disprezza il denaro e lo considera come passione destinata ai volgari, si prodiga solo alla ricerca della felicità restando però civico e mostrandosi felice anche se dentro soffre per non diventare banale perché il suo fine è distinguersi dalla massa, essere originale coltivando un culto di se, stupire e non essere mai stupito
• La bellezza deve essere in ogni aspetto della vita (casa, vestiti, oggetti … nasce il concetto di design)
• L’esteta fugge dalla quotidianità in una torre di artefatta e sostitutiva bellezza
Gabriele d’Annunzio
• Condusse una vita da esteta, infatti si circondava di cose belle e preziose e perciò fu sempre perseguitato dai debiti e costretto a fuggire in Francia
• L’opera di d’Annunzio si colloca in un periodo storico caratterizzato dalla crisi del positivismo e dall’affermarsi delle filosofie irrazionalistiche che proclamano l’impossibilità di un dominio razionale della realtà
• Forte soggettività, tutto è filtrato dal punto di vista del protagonista che è una sorta di alter ego dello scrittore attraverso il quale analizza la sua interiorità (vs verismo)
• Predilige le descrizioni e la trama è scarna
• Superuomo: riguarda gli aristocratici e gli intellettuali che devono avere un’etica eroica e violenta verso la plebe. Avversione verso i principi di uguaglianza, democrazia e violento antiparlamentismo (i parlamentari sono stallieri della gran bestia, riprende Nietzsche nella “bestia elettiva” dove parla della violenza ed il dominio di se con cui il superuomo esprime il suo volere di potere. Anticipa, in questo senso, il fascismo, esaltando anche la guerra come necessità e la virtù di razza)
• Panismo: aspetto del superomismo per cui solo il superuomo è in grado di dominare la natura fondendosi completamente con essa (la pioggia nel pineto – onomatopee, assonanze, similitudini arboree, i due sembrano confondere le loro estremità con gli arbusti come se mettessero le radici)
• Vitalismo: esprime la gioia della vita e l’energia vitale dell’uomo
• Ricerca del piacere in senso esteta (l’esteta è debole di volontà, è velletario perché sa che non riuscirà nel suo intento – Claudio Cantelmo)
• Tatuare con la bellezza l’intero corpo della società (Sternberger)
• Fare la propria vita come si fa un’opera d’arte (in continua ricerca di raffinate sensazioni – Andrea Sperelli)
• Culto appassionato della bellezza

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