Così è se vi pare e La signora Frola e il signor Ponza

Materie:Riassunto
Categoria:Italiano

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Testo

COSI’ E’ SE VI PARE

1° SCENA: La scena inizia nel salotto della casa del consigliere dove sono radunati le signore del paese e alcuni loro amici radunati per il caso del signor Ponza. C’è un signore dentro il gruppo che prende le difese sia del signor Ponza che della signora Frola. Il signore Lanbarti che li difende d’ ora in poi lo chiameremo il “difensore”, accusa le persone presenti per la loro invadenza, in un caso privato e intimo. Le signore lì presenti accusano il signor Ponza, per aver relegato la signora Frola in un appartamento situato a molta distanza a dove risiede la figlia (moglie del signor Ponza). Il “difensore” dice che ci sono delle incompatibilità di carattere. Invece le signore del paese dicono che il genero e la suocera s’incontrano ogni sera. La signora Frola può vedere la figlia solo dal giardino della casa di lei. Entrano in scena altre tre persone, sempre del paese che cominciano a discutere del signor Ponza. Dicono che il genero della signora Frola tiene chiusa a chiave la propria moglie. Il marito e la moglie appena entrati cominciano a dubitare di loro stessi. Il “difensore” che s’ingannano tutti e due e gli dimostra che tutti e due vedono una persona in modo diverso ( teoria del Pirandello ), e sottolinea che bisogna rispettare sia cosa vede una persona, sia come la vede l’altro. La moglie del consigliere con sua figlia avevano tentato d’andare a trovare la loro vicina di casa, la signora Frola, ma trovarono il signor Ponza a sbarrargli la strada dicendogli che la suocera è indisposta. Il consigliere meschinamente andò a parlare con il prefetto della storia del signor Ponza, e con un sottreffugio mandò il signor Ponza a parlare della sua vita familiare al prefetto.

2° SCENA: Entra la signora Frola. Le donne li presenti chiedevano a ella se aveva bisogno di un aiuto. Essa si fa portavoce di una disgrazia avvenuta tempo or sono. La signora Frola racconta della disgrazia avvenuta al suo paese natale e che gli morirono sia a lei che a suo genero. Racconta che da un fatto simile ci si sente storditi da un momento a un’ altro. La signora Frola, dice che, quando uno si sposa si deve lasciare a vivere la sua vita, e dice che nei piccoli paesi le donne sono abituate a non vedersi. La Frola va a vedere la figlia 1 – 2 volte al giorno, la figlia s’affacia dal balcone che da sul giardino. La Frola difende suo genero dall’ accusa di non fargli vedere la figlia come un eccesso d’amore e l’affetto che suo genero ha per lei lo a anche per la sua figliola. Alcuni dei presenti accusano il genero di tenere lontano la figlia dalla madre, ma la signora Frola invece lo difendeva. Il consigliere suppone che ne comportamento del signor Ponza ci sia un sospetto di gelosia nei confronti della suocera e puntualmente la suocera discolpa suo genero. Per la signora Frola, il signor Ponza vuole tutto il cuore della moglie tutto per se, e di far arrivare l’amore della figlia tramite lui. La Frola dice che questo atteggiamento può essere come una pienezza d’amore nella quale la moglie non deve uscire e nessun’ altro deve entrare, e la persona che dovrebbe essere egoista dovrebbe essere lei se vorrebbe farne parte di questo mondo. Allora la signora Frola è rassegnata di questo, perché tramite il paniere riceve le lettere della figlia, delle cose che sono accadute in giornata. Infine concludendo prima d’andarsene dice che ognuno ha le sue debolezze e bisogna scusarsene.

3° SCENA: Le signore dicono che la suocera stia difendendo il genero e stia mentendo. Entra poi in scena il signor Ponza che è costretto dai fatti appena accaduti di fare una doverosa confessione. Il signor Ponza comincia a dire che la signora Frola è pazza, e la sua pazzia sta nel fatto che la sua figlia è morta da 4 anni e che da 2 anni ha una seconda moglie. La signora Frola stette male e quando vide la seconda moglie dalla finestra credette di rivedere la propria figlia morta. Da questa pazzia ne passò a un’altra. Lui espone il fatto che lei lo accusa di non fargli vedere la figlia, e a sentirla parlare sembra che non ci sia nessuna pazzia. La seconda moglie si deve subire questa falsa per far felice una povera donna. I signori e le signore presenti quando ascoltarono questa confessione furono stupefatti. La suocera adesso vede la 2° moglie del signor Ponza come sua figlia e il signor Ponza si ritira.

4° SCENA: i signori stupiti di questa rivelazione e rientra in scena la signora Frola, che cominciando a parlare parlandogli del fatto che, suo genero appena uscito gli avrà detto che è pazza. I signori la presenti vorrebbero rassicurare la signora Frola, ma lei vuole rassicurare loro smentendo quello che ha detto suo genero. La Frola avvisa che quello che sta per raccontare è una disgrazia familiare e afferma che il signor Ponza è un uomo tranquillo e avvisa che per lui questo tasto non dovrebbe essere toccato. La signora Frola dice che non lascerebbe sua figlia nelle mani di un pazzo. Le persone la presenti dicono che il pazzo è il signor Ponza ma la suocera subito li smentisce affermando che non è vero. La signora Frola allora comincia a raccontare la vicenda accaduta a suo genero. Per il troppo amore che il signor Ponza aveva per la moglie, stava rischiando di distruggerla, ma la suocera con la complicità d’alcuni loro amici riescono a portare via dalla casa la moglie malata, e mandarla in una casa di cura. Il signor Ponza non vedendola più in casa si credete che fosse morta e non fu possibile smuovergli dalla mente quest’idea. Dopo un po’ di tempo quando la moglie ritornò a casa ristabilita, suo marito il signor Ponza non la riconobbe e sempre tramite gli amici si simulò un secondo matrimonio. La figlia fu costretta a essere rinchiusa a casa a chiave con la figlia d’accordo. A quel punto la signora Frola concludendo dice che suo genero non è pazzo ma una persona tranquilla e se ne ritorna nel suo appartamento.

5° SCENA: Il consigliere riceve una telefonata che lo avvisa che è stato distrutto tutto e il nostro “difensore” dice che bisognerebbe credere a tutti e due, invece il consigliere e il suo amico non dubitano di niente, invece il “difensore” dice che non essendoci delle prove e bisogna credere a tutti e due perché non si può decidere chi sia pazzo. Per il “difensore” loro hanno creato un fantasma dove loro vivono. Per il consigliere il documento rivelerebbe chi sarebbe il pazzo. Entra la moglie del consigliere con la sua amica dove per loro il pazzo era il signor Ponza. Il gruppo si mette d’accordo per far incontrare il signor Ponza con la suocera e era questo: le signore porteranno la signora Frola in casa in una stanza la vicino allo studio, e il consigliere con una scusa porterà il signor Ponza nello studio e infine il “difensore” dice che così si saprà la verità e infine concludendo che loro vanno a cercare un fantasma che non c’è e che vanno a guardare i fatti degl’ altri.

6° SCENA: Entra in scena il cameriere che chiede se possono entrare due signore amiche della signora. Lui alla fine acconsente e quando entrano e dopo essersi presentate, lui gli racconta del piano del consigliere. Le signore dicono che il colpevole è il signor Ponza. Il “difensore” dice che l’atto del matrimonio c’è e ognuno può dargli il valore che vuole. Cominciano a entrare le varie signore e il “difensore” decide di chiudere la porta perché non è sicuro della colpa di chi sia.
Entra allora dopo un po’ il signor Ponza con il consigliere nello studio e dice che le condizioni della suocera sono molto gravi. Il Ponza ad un certo punto sente suonare il pianoforte e capisce che a suona re il motivo della figlia è la suocera. Pochi secondi dopo entra la signora Frola con le signore. Il signor Ponza afferma che la figlia è morta e che deve smettere di suonare il pianoforte con quella melodia. La signora Frola non volendo mettere nei guai suo genero, dice che sua figlia è morta. E allora loro cominciano a discutere sul suonare del pianoforte o no in ricordo della figlia. E alla fine il signor Ponza caccia la suocera e lui se ne ritorna dalla moglie. Il “difensore” ridendo dice che questa è la verità.

7° SCENA: Entra in scena il commissario Centuri e racconta che alcune persone del paese dove viveva il signor Ponza, sua moglie, la signora Frola si sono salvati. Fa leggere al “difensore” la lettera ricevuta e dopo aver letto dice che dovrebbe stracciare il foglio e scriverne un’ altro per mettere in pace la cittadinanza. Entrano allora in stanza altre persone tra cui il consigliere. Per il “difensore” il prefetto darà ragione al signor Ponza. Alcune persone la presenti dicono che il prefetto ha la sua idea e che dopo che ascolterà le parole della signora Frola no sarebbe più sicuro di chi ha ragione. Allora dicono di far parlare la moglie ma c’è la possibilità che mentirebbe e il “difensore” mette in dubbio nelle persone la presenti che la moglie ci sia veramente. Per lui ci dovrebbe essere un fantasma e per lui una persona qualunque non ci può essere in quella casa. Entra in scena il prefetto e vuole cercare di parlare con la signora Frola e davanti al prefetto la signora Frola mentirebbe per proteggere il signor Ponza. Entra la signora Frola e parlando mette in dubbio anche il prefetto. I signori la presenti dicono d’andare a parlare con la moglie senza la presenza del marito. Il signor Ponza che dopo essere entrato chiede al prefetto un trasferimento. Il Ponza poi si scusa d’aver assalito la suocera. Il prefetto chiede gentilmente al signor Ponza di portare sua moglie in casa del consigliere, ma lui si rifiuta categoricamente. Allora lui decide prima d’andarsene via di far finire la storia portando sua moglie. I signori e le signore la presenti cominciano a discutere sulla moglie. Ad un certo punto entra la signora Frola che parlando ai presenti dice di essere costretta d’andarsene via se non lasceranno stare suo genero e afferma a fare questo gesto perché è costretta a questo gesto.
Arriva il signor Ponza e sua moglie. Ponza e la signora Frola se ne vanno in disparte. La moglie dice che la disgrazia deve rimanere nascosta e afferma d’essere sia la figlia della signora Frola che la seconda moglie del signor Ponza. Per lei è colei che la si vede. Infine il “difensore“ dice ridendo:” ecco come parla la verità, siete contenti ?” e si mette a ridere.

SCHEMA DELLA STORIA: “La signora Frola e il signor Ponza, suo genero “
1 SCENA: La storia inizia col narrare di questa storia stranissima che sta accadendo nel paese di Valdana e racconta appunto della signora Frola e del signor Ponza suo genero. Il signor Ponza aveva comprato due case: una per lui e sua moglie e una per sua suocera, la signora Frola. Per la gente il signor Ponza è un uomo crudele e spietato, rozzo e burbero, al contrario della signora Frola che era una persona “ dolce “ e tranquilla. Si è fatta strada nella mente della gente del paese il pensiero che il signor Ponza oltre a relegare la madre di lei in una casa sperduta, c’è anche il fatto che non permetta a sua suocera di vedere sua figlia.

2 SCENA: La signora Frola sminuisce queste dichiarazioni dicendo che quello sta facendo il genero è solo una dimostrazione d’affetto che ha per la figlia.

3 SCENA: Il signor Ponza poi va a fare una doverosa confessione alle donne del paese, cioè che la figlia della signora Frola è morta da quattro anni e che la sua seconda moglie sta al gioco facendo la parte della figlia morta, e quindi che la signora Frola è diventata pazza.

4 SCENA: La signora Frola sentendo queste parole si sente in dovere di smentire queste falsità: il signor Ponza col suo straripar d’amore per sua moglie la stava facendo morire, ma la suocera e alcuni suoi amici erano intervenuti di nascosto per portare via la figlia di lei via e mandarla in una casa di cura. Accade allora che il sig. Ponza credendo che fosse realmente morta e l’idea che sua moglie fosse morta s’afferma nella sua mente e lo fa impazzire. Per far ritornare tutto regolare dopo che la moglie si fu ristabilita decise che doveva fare un secondo matrimonio fasullo così il sig. Ponza si calmasse. La figliuola in questo caso deve fingere d’essere qualcun' altra. La signora Frola ha il sospetto che il signor Ponza abbia recuperato il senno e stia bene.

5 SCENA: Di fatto si potrebbero chiedere spiegazioni alla moglie ma potrebbe solo mentire per far felice il marito. Il signor Ponza per una scusa banale di non portarsi la suocera in casa (causata dalla moglie ) decide di prendergli una casa solo per lei e di non prendersi la serva e di pagare l’affitto di due case e di sobbalcarsi tutti i conti.

6 SCENA: Agli occhi del prefetto il signor Ponza è un uomo onesto perché ha saputo fare quella confessione invece per le signore di Valdana la persona gentile e premurosa e la signora Frola che le ha impietosite facendogli vedere le lettere della figlia.

7 SCENA: Alla fine viene da pensare che entrambi hanno uno spirito di sacrificio l’uno verso l’atro e che tutti e due siano pazzi. Spesso i due s’ incontrano e si trovano per strada e allora la gente del paese li osserva indiscreti. Alla fine viene da pensare chi dei due sia il pazzo, quale il fantasma e quale sia realmente la realtà.

DIFFERENZE TRA: “COSI’ E’ SE VI PARE“ E “La signora Frola e il signor Ponza, suo genero “

1) la prima scena è uguale in tutti e due i racconti;
2) la seconda scena è un po’ più approfondita in Così è se vi pare;
3) la terza scena è uguale in tutti e due i racconti;
4) la quarta scena è più approfondita nella rappresentazione teatrale;
5) la quinta scena sono diverse in tutte e due i racconti;
6) la sesta scena si va molto più approfondito nella rappresentazione teatrale;
7) l’ultima scena sono completamente diverse.

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