Angeli e Demoni (Dan Brown) - Analisi del testo narrativo

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Data:31.01.2007
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Testo

Luca Colombo Classe 1a I
Autore
Questo libro è stato scritto da Dan Brown: primo di tre figli, Brown crebbe ad Exeter, nel New Hampshire. Brown ebbe un'educazione cristiana e frequentò la Phillips Exeter Academy. Terminati questi studi, Brown si iscrisse all'Amherst College e si laureò nel 1986. Si trasferì ad Hollywood per intraprendere una carriera di cantautore e pianista. In seguito lasciò Hollywood per studiare storia dell'arte all'Università di Siviglia in Spagna. Nel 1993 fece ritorno al New Hampshire, per insegnare inglese alla Phillips Exeter ed alla Lincoln Akerman School. Nel 1995 scrisse un romanzo a quattro mani con sua moglie intitolato 187 Men to Avoid: A Guide for the Romantically Frustrated Woman e nel 1996 lasciò il lavoro di insegnante per iniziare la sua carriera di scrittore a tempo pieno. I suoi primi tre libri ebbero un riscontro mediocre, ma il quarto romanzo, Il codice da Vinci, divenne un bestseller, nel 2003: con le sue 40 milioni di copie vendute il Codice è da considerarsi tra i libri più conosciuti al mondo. Sull'onda di tale successo anche i primi libri sono stati rilanciati: Il codice da Vinci (2003), Angeli e demoni (2004), La verità del ghiaccio (2005) e Crypto (2006). I suoi romanzi sono stati tradotti in più di 40 lingue. Brown si interessa in particolare di crittografia, chiavi e codici: infatti, sono un tema ricorrente nelle sue storie.
Titolo
Il titolo del libro è “Angeli e Demoni”: è stato scelto dall’autore poiché richiama l’argomento principale trattato dal libro, ovvero il conflitto tra la Chiesa e la storica setta degli Illuminati, paragonata al demonio e composta da scienziati perseguitati dalla Chiesa.
Edizione
La prima edizione del libro, scritta in inglese e mai venduta in Italia, risale al 2000. La prima edizione italiana è stata stampata da Mondatori presso lo stabilimento di Cles, in provincia di Trento, nel novembre del 2004, mentre l’ultima ristampa è stata effettuata nel 2006.
Trama: Fabula
Il dottor Leonardo Vetra, scienziato famoso per i suoi studi sull'antimateria, viene trovato brutalmente assassinato in un laboratorio svizzero tanto famoso quanto nascosto, il CERN. Sul suo petto è orrendamente incisa la parola "Illuminati" sotto forma di ambigramma, ovvero di parola scritta in modo tale che si possa leggere sia dall’alto che dal basso. Immediatamente viene convocato Robert Langdon, lo specialista di Harvard in simbologia religiosa. Langdon si rende immediatamente conto che l'assassinio è appunto legato alla setta degli Illuminati, un segreto ordine di fratellanza che si presumeva estinto da ormai quattro secoli e che nel Rinascimento si riuniva segretamente a Roma per discutere nuove idee contro il nemico di sempre, la Chiesa Cattolica, la quale opprimeva le più brillanti menti dell’epoca per paura che le nuove scoperte mettessero in crisi la religione più diffusa al mondo. Vittoria Vetra, la figlia adottiva del professore, scopre che una letale quantità di antimateria, sigillata in un contenitore sottovuoto, manca all'appello nel laboratorio. Se entro sei ore non saranno ricaricate le batterie del contenitore, questo esploderà con gli effetti di una terribile bomba, stimata in una potenza pari a dieci bombe atomiche. Le indagini portano freneticamente alla Città del Vaticano dove il collegio dei cardinali è riunito per eleggere il nuovo papa. Le forze di Langdon e della bella Vittoria si uniscono per sbrogliare la traccia labirintica di antichi simboli che portano al rifugio dei colpevoli, ma un invisibile ed insospettabile nemico riduce ancor più le possibilità di successo dei due eroi... Gli argomenti che vengono trattati nel libro riguardano soprattutto gli Illuminati, l’antica setta di scienziati, tra cui Galileo Galilei e Gian Lorenzo Bernini, perseguitata molti secoli fa dalla Chiesa cattolica. Pare però che la setta non sia scomparsa anni fa come si credeva, ma sembra essere ancora presente, pronta ad operare. L’obiettivo principale è distruggere il Vaticano, perciò la Chiesa cattolica, facendo in modo che rimanga un solo potere, quello della Scienza. I problemi che si incontrano riguardano la traduzione dei simboli, la decifrazione di codici in cui saranno impegnati per tutto il tempo i protagonisti. Il libro è un thriller con le caratteristiche di un romanzo giallo alquanto insolito, in cui chi effettua le indagini non è un detective, ma un noto professore di Harvard e studioso di simbologia religiosa.
Trama: Intreccio
1) Esposizione della situazione iniziale e del delitto
Robert Langdon viene svegliato in piena notte da una telefonata del direttore del CERN, che gli comunica che uno scienziato del laboratorio, Leonardo Vetra, è stato ucciso. Chiamato ad indagare, con l'aiuto di Vittoria Vetra (la figlia della vittima), Langdon scoprirà che l'assassinio è opera di una misteriosa e antica setta, gli Illuminati, che hanno trafugato dal laboratorio un cilindro contenente antimateria. Se quest’ultimo non verrà ricaricato entro ventiquattr’ore, esso esplodere con una potenza distruttiva paragonabile a quella di dieci bombe atomiche. La sequenza è in gran parte descrittiva e rappresenta l’incipit del racconto, in medias res.
2) Robert e Vittoria arrivano in Vaticano
Inizia così un'indagine e una straordinaria avventura che porterà Langdon e Vittoria a Roma, nel Vaticano, dove faranno conoscenza con il camerlengo Carlo Ventresca che darà loro pieno supporto per permettergli di ritrovare sia il cilindro di antimateria, sia i quattro cardinali che nel frattempo erano stati rapiti. La sequenza è sia narrativa che dialogata, in quanto vi è una lunga conversazione con il camerlengo Carlo Ventresca. Rappresenta lo svolgimento della vicenda.
3) Robert e Vittoria percorrono il “Cammino dell’Illuminazione”
Egli dovrà ripercorrere un antico cammino tracciato dagli Illuminati, il cosiddetto "Cammino dell'Illuminazione", per salvare il Vaticano, che sta per saltare in aria a causa del cilindro contenente antimateria. Robert Langdon affronterà l’assassino che in base ai 4 elementi uccide i cardinali, il primo viene ucciso riempiendogli la bocca di terra (terra), il secondo perforandogli i polmoni (aria), il terzo legandolo a testa in giù con sotto un braciere (fuoco) ed infine l'ultimo legato con delle catene e fatto affogare in una fontana (acqua). Dopo incredibili vicende, il Vaticano sarà salvo. Questa sequenza è per la maggior parte narrativa, in quanto è quella più ricca di azione, ma vi sono delle parti riflessive, in cui Robert e Vittoria ragionano sugli enigmi.
4) La rivelazione di Carlo Ventresca
Alla fine si scoprirà che il falso capo degli illuminati era il camerlengo Carlo Ventresca, gli Illuminati non esistono più ed era solamente un'invenzione ed è stato proprio Carlo Ventresca a far uccidere tutti i cardinali e lo scienziato per far trionfare la Chiesa sulla Scienza. Dopo la rivelazione, egli si suiciderà a causa del rimorso, incendiandosi. In questa sequenza, in gran parte dialogata grazie al discorso del camerlengo, sono presenti sia lo spannung, che si verifica quando Robert Langdon rischia di morire, sia la conclusione del racconto.
Narratore, Focalizzazione e Punto di Vista
Nel romanzo sono presenti due narratori, entrambi interni: infatti si alternano capitoli in cui Robert Langdon è il narratore, e (in quantità molto inferiore) capitoli in cui il narratore è l’assassino. La focalizzazione di entrambi è interna.
Personaggi
Robert Langdon è il personaggio principale della vicenda, protagonista, specialista di Harvard in simbologia religiosa. Langdon ha gli occhi azzurri e i capelli neri e folti, anche se cominciano ad avere un accenno di grigio. É un bravo nuotatore e fa 50 vasche al giorno. A causa di un trauma infantile (all'età di sette anni cadde in un pozzo e fu salvato per miracolo) soffre di claustrofobia. Non sembra avere relazioni stabili nella vita privata: infatti, nel libro Angeli e demoni fa conoscenza con Vittoria Vetra, il co-protagonista, un’orfana che fu in seguito adottata dal sacerdote fisico Leonardo Vetra. In seguito divenne una fisica e una biologa marina. Dopo l'assassinio del padre e il furto di antimateria si unisce a Robert Langdon per cercare di trovare l'antimateria prima che esploda e cercare di salvare la vita ai quattro cardinali rapiti. Suo padre, Leonardo Vetra, personaggio secondario che appare solo sotto forma di cadavere, è un sacerdote-fisico che cerca di "conciliare scienza e fede" e di "dimostrare che scienza e religione sono due cose assolutamente compatibili". Egli adotta Vittoria, con la quale riescono a creare alcune piccole particelle di antimateria. Ma egli viene presto ucciso e marchiato a fuoco dalla setta degli Illuminati, che, oltretutto, rubano la particella più grande per un attentato terroristico alla Città del Vaticano. Altri personaggi secondari di rilevanza sono Maximilian Kohler direttore generale del CERN, che sarà scambiato per un oppositore, ma che in seguito si rivelerà un prezioso aiutante; altri due oppositori che si rivelano aiutanti, ovvero Olivetti, il comandante della Guardia Svizzera, e Rocher, il vice-comandane; il camerlengo Carlo Ventresca, un’aiutante che si dimostra l’antagonista; l’assassino di Leonardo Vetra e dei quattro cardinali, oppositore di rilievo. Vi sono poi decine di comparse di scarsa importanza, come i quattro cardinali, gli altri riuniti in conclave, i due reporter, i medici che soccorrono Robert Langdon, ecc. Tutti i personaggi del libro sono inventati.
Spazio
I luoghi in cui si svolge la vicenda sono molteplici: si passa dagli Stati Uniti, all’inizio dell’opera, alla Svizzera, nei laboratori del CERN di Ginevra, a Roma e Città del Vaticano tra le più grandi opere d’arte e monumenti del mondo.
Tempo
I fatti si svolgono ai giorni nostri, ma ripetutamente ci sono dei collegamenti al passato in vari periodi. La trama è abbastanza lineare, non sono presenti flashback (a parte il momento finale in cui il camerlengo Carlo Ventresca espone la sua confessione e spiega come sono andati realmente i fatti), né anticipazioni.
Tecniche Narrative
La struttura di questo libro appare del tutto simile a quella del più famoso Il codice da Vinci: l’autore ha uno stile ripetitivo, seppur avvincente. Il libro è scritto con un linguaggio abbastanza comprensibile, a parte alcuni tratti in cui viene utilizzato un linguaggio più specifico per illustrate meglio l’argomento di cui si parla. L’autore non utilizza retorica. È presente in tutti i dialoghi il discorso diretto. Spesso il protagonista pensa, tra sé e sé, a come risolvere gli enigmi che vengono posti durante il corso della vicenda. Il susseguirsi di colpi di scena, la continua ricerca di risposte nascoste tra i codici, la corsa contro il tempo per risolvere tutti gli enigmi ne fanno un racconto intrigante e misterioso.
La copertina di “Angeli e Demoni”

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