Andreuccio da Perugia (Decameron)

Materie:Tema
Categoria:Italiano

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Data:13.03.2007
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Testo

All’inizio del racconto Andreuccio è un ragazzo ingenuo e credulone: se ne va in giro tenendo in bella vista il suo denaro e crede alle parole della ragazza che si finge sua sorella senza prima cercare qualcosa che confermi quello che dice… ma alla fine della novella ritroviamo un Andreuccio che ha imparato a diffidare delle persone. Questo suo cambiamento, questa sua “crescita” e diffidenza nei confronti del mondo avviene tramite dei riti di iniziazione. Si può dire infatti che il protagonista affronti tre prove: la prima: quando viene derubato e si ritrova nella casa del brigante Scarafone, la seconda: quando rimane in fondo al pozzo legato ad una corda ed infine l’ultima, ovvero quando i due ladri lo rinchiudono nel sarcofago dell arcivescovo.
Io definirei il ragazzo un personaggio dinamico, perché attraverso tutti gli inganni che è costretto a subire, sviluppa la capacità di non fidarsi.
La definizione del dizionario di racconto di formazione è; “genere letterario che guarda all'evoluzione del personaggio verso la maturità e l'età adulta, nonché alla sua origine storica allo scopo di promuoverne l'integrazione sociale, oggi per raccontarne emozioni, sentimenti, progetti, azioni viste nel loro nascere dal di dentro.” Si può quindi parlare di racconto di formazione, perché Andreuccio viene guidato verso la maturità, e viene iniziato alla vita mercantile.
Anche Renzo Tramaglino si ritrova come Andreuccio a dover affrontare varie situazioni spiacevoli, a causa del caso che lo guida e gli permette di compiere molte peripezie.
Anche alcune avventure di Renzo, inoltre, possono essere considerate dei riti di iniziazione: quando si ritrova in mezzo ad un tumulto popolare, oppure quando nella locanda si lascia sfuggire qualche informazione che avrebbe fatto meglio a tenere per sé, per via della sua troppa fiducia verso la gente, ma successivamente viene fatto prigioniero. Entrambi imparano dai propri errori, lasciano la famiglia e sono costretti a vedersela col mondo, attraverso un percorso che segnerà il loro passaggio all’età adulta.
”About a Boy” di Nick Hornby, letto lo scorso anno, può essere considerato un romanzo di formazione: vediamo infatti il protagonista diventare più maturo, più cosciente e rispettoso nei confronti di chi lo circonda, insomma… da trentenne affetto dalla sindrome di Peter Pan si trasforma in un vero uomo responsabile. Questo accade però solo dopo che Will affronta e supera varie “prove”.
Masetto è l’esatto contrario di Andreuccio, il primo infatti è deciso e scaltro, mentre il secondo, prima di recarsi a Napoli, non era nemmeno mai uscito di casa. Inoltre le avventure a cui si trova davanti Andreuccio sono casuali, dettate dal caso e dal fato, mentre Masetto decide della sua vita, si finge muto e non certo per caso si ritrova in un convento!
Questa novella è carina, ma non mi ha colpita, anzi, l’ho trovata abbastanza scontata. Le altre che ho letto sono divertenti o comunque hanno qualcosa di diverso dai soliti racconti, ma questa mi è sembrata banale, un racconto come tutti gli altri insomma.

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