ANALISI TESTUALE DE "IL TUONO" E "IL LAMPO"

Materie:Altro
Categoria:Italiano

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Testo

N° 16 Mascagni Alessandro II Ac Cassano d’Adda
27 Febbraio 2004

ANALISI TESTUALE DE “IL TUONO” E “IL LAMPO”

1 Il significato

• Nel secondo componimento, il rumore intenso ed improvviso di un tuono pone fine al silenzio che incombe sulla terra. Questo trambusto provocato dal tuono dura poco perché viene sostituito dal canto di una madre e dal dondolare di una culla.
In questa ballata il tuono simboleggia il male che ci circonda mentre il canto della madre e il movimento della culla simboleggiano il ritorno della vita alla sua normalità.
• Le due poesie descrivono in modo soggettivo la realtà perché l’autore, ricorrendo all’utilizzo di aggettivi, ci mostra la sua concezione sul mondo, il suo mondo simbolico.
• Nel primo componimento, gli aggettivi attribuiti alla terra e al cielo rappresentano quest’ultimi come una donna e un uomo, entrambi atterriti, spaventati, turbati da quanto accade.
• La similitudine dell’occhio, considerato come a sé stante, isolato dal volto e quasi ingigantito, suscita nel lettore un senso di profonda angoscia, che si può riscontrare in tutto il componimento. Inoltre l’immagine dell’occhio, isolato dal volto, evoca nel lettore anche un senso d’impotenza: l’occhio può vedere tutto ciò che lo circonda ma non può fare nulla per cambiarlo (l’occhio tutto vede ma nulla può).

3 La rima
IL LAMPO

• Era-nera: rapporto di opposizione Le due “parole-rima” in sé stesse non
dicono niente, ma se si analizzano i due
versi a cui appartengono (E cielo e terra
si mostrò qual era:...) (…s’aprì, si
chiuse, nella notte nera.) si può percepire
l’opposizione tra la volontà di conoscere
e la volontà di non sapere.
• Sussulto-tumulto: rapporto di affinità
• Disfatto-esterrefatto: rapporto di affinità Il primo termine indica una distruzione
mentre il secondo termine indica un senso di sbigottimento.

IL TUONO

• Nulla-culla: rapporto di opposizione Il nulla evoca l’oscurità, il male che è
presente nel mondo, mentre la culla
simboleggia la vita e la sua bellezza.
• Dirupo-cupo: rapporto di affinità Il dirupo è qualcosa di estremamente
pericoloso, invece cupo è qualcosa di oscuro, lugubre, terrorizzante: entrambe le parole incutono paura.
• Schianto-canto: rapporto di opposizione Lo schianto fa pensare ad un rumore
noioso, fastidioso, mentre il canto evoca un suono dolce.

4 Il ritmo

▼ ▼ ▼
E / cie / lo e / ter / ra // si / mo / strò / qual / e / ra:
▼ ▼ ▼
la / ter / ra an / san / te, // li / vi / da, in / sus / sul / to
▼ ▼ ▼ ▼
il / cie / lo in / gom / bro, // tra / gi / co, / dis / fat /to:
▼ ▼ ▼ ▼
bian / ca, / bian / ca / nel / ta / ci / to / tu / mul /to
▼ ▼
una / ca / sa ap / pa / rì // spa / rì / d’un / trat / to;
▼ ▼
co / me un / oc / chio / che, / lar / go, e / ster / re / fat / to,//
▼ ▼ ▼
s’a / prì / si / chiu / se, // nel / la / not / te / ne / ra.

Legenda:


cie = ictus o accento ritmico
// = cesura

5 Effetti sonori: allitterazione, onomatopea, assonanza e consonanza

IL LAMPO

E cielo e terra si mostrò qual era:

la terra ansante, livida, in sussulto

il cielo ingombro, tragico, disfatto:

bianca, bianca nel tacito tumulto

una casa apparì sparì d’un tratto;

come un occhio, che, largo, esterrefatto,

s’aprì si chiuse, nella notte nera.

ASSONANZE:

era / nera sussulto / tumulto
CONSONANZE:

disfatto / esterrefatto

ONOMATOPEE:

tacito tumulto in sussulto

IL TUONO

E nella notte nera come il nulla,

a un tratto, col fragor d’arduo dirupo

che frana, il tuono rimbombò di schianto:

rimbombò, rimbalzò, rotolò, cupo,

e tacque, e poi rimareggiò rifranto,

e poi vanì. Soave allora un canto

s’udì di madre, e il moto di una culla.

ASSONANZE:

nulla / culla dirupo / cupo schianto / rifranto

CONSONANZE:

schianto / canto

ONOMATOPEE:

fragor rimbombò tacque canto

Esempio