Analisi del testo letterario di Rosso Malpelo

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Categoria:Italiano
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Testo

SCHEDA ANALISI DEL TESTO LETTERARIO: Rosso Malpelo
• DATI BIBLIOGRAFICI
o Autore Giovanni Verga (1840-1922)
o Titolo novella Rosso Malpelo che fa parte della raccolta di otto novelle Vita nei campi composto tra il 1878 e il 1880 racconta la società rurale)
o Data di pubblicazione 1878 novella il titolo della novella prende origini da un detto popolare siciliano “russu è malu pilu”
o 1887 seconda versione di Rosso Malpelo dove l’impersonalità e molto più accentuata
o Nella novella troviamo l’egoismo economico, il diverso ordine sociale con la discriminazione e la emarginazione dei poveri
o L’autore racconta la società meridionale tradizionale dove le figure emergenti, di “diversi” e di trasgressori vengono puniti.
• FABULA

La novella racconta la storia di un ragazzo che lavora in una cava di sabbia rossa, conosciuto da tutti con il soprannome di Rosso Malpelo, a causa del colore dei suoi capelli per questo particolare viene giudicato da tutti un giovane cattivo e malizioso che viene maltrattato da tutti.
Rosso Malpelo lavora nella stessa cava in cui lavorava il padre Mastro Misciu Bestia, che perse la vita in un incidente nelle cave. Dopo la morte del padre Rosso conobbe un ragazzo di nome Ranocchio che tenne sotto la sua protezione, in seguito alla scomparsa di Ranocchio Rosso prese la decisione di suicidarsi nella cava.
• INTRECCIO
Formato da nuclei narrativi come: il cambiamento di luogo, salti temporali, ingresso di nuovi personaggi e il cambio di narrazione.
1) VITA SOCIALE DI ROSSO MALPELO (da riga 1 a riga 23)
2) MORTE DI MASTRO MISCIU BESTIA (padre di Malpelo) (da riga 24 a riga 55)
3) SFRUTTAMENTO TOTALE (riga 55)
4) DENUNCIA DELLE RESPONSABILITA’ AL PADRONE E AI COLLEGHI
(da riga 56 a riga 70)
5) LA FILOSOFIA DI ROSSO MALPELO (insegnamenti al Ranocchio) (da riga 71 a riga 109)
6) RUOLO DI CAPRO ESPIATORIO DI ROSSO NELLA MINIERA
(da riga 110 a riga 124)
7) (riga 124)
8) SOGNI IMPOSSIBILI DI ROSSO INCHIODATO NELLA MINIERA
(da riga 125 a riga 145)
9) RITORVAMENTO DEL CADAVERE DI MASTRO MISCIU BESTIA
(da riga 146 a riga 172)
10) ATTACCAMENTO AL PADRONE (da riga 173 a riga 185)
11) FILOSOFIA DI ROSSO MALPELO (parla dell’asino grigio) (da riga 186 a riga 207)
12) STORIE DI MINATORI CHE SI SONO PERSI (riga 207)
13) EPISODIO DELL’EVASO (da riga 208 a riga 220)
14) SCOMPARSA DI ROSSO MALPELO (da riga 221 a riga 241)
Conclusioni: la novella è un intreccio non molto complicato.
• SISTEMA DEI PERSONAGGI
Nella novella domina la violenza sia fisica sia psicologica contro il protagonista Rosso Malpelo gli oppressi sia nella famiglia e sia nella cava come il Ranocchio o soltanto nella cava come Mastro Misciu Bestia, l’asino e l’evaso.
Gli oppressori di Rosso nella cava sono: i colleghi ( lo sciancato, l’ingeniere e il padrone), mentre in famiglia gli oppressori sono formati dalla madre e dalla sorella.
Tutti questi oppressori sono alleati tra loro contro il protagonista, l’intera novella è incentrata su Rosso Malpelo quindi non esiste un altro protagonista sullo stesso livello di Rosso esiste una gerarchia ben definita.
• CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI PRINCIPALI
Il protagonista principale della novella è Rosso Malpelo.
o CARATTERIZZAZIONE SOCIALE:
Rosso Malpelo fa parte di un estrazione sociale bassa, lavora in una cava di sabbia rossa e si mette in contatto con persone del suo stesso livello sociale e con persone che un livello sociale appena un po’ più superiore del suo come il padrone della cava o l’ingeniere.
In molti punti della storia Rosso viene paragonato con alcuni animali come a riga 15 “egli andava a rincantucciarsi col suo corbello fra le gambe per rosicchiarsi quel suo pane di otto giorni, come fanno le bestie sue pari” o come a riga 18 “ si lasciava caricare meglio dell’asino grigio”.
o CARATTERIZZAZIONE PSICOLOGIACA:
Rosso Malpelo nella prima parte della novella è molto legato al padre che quando morirà perderà un punto di riferimento ed entrerà in crisi che lo farà riflettere nei riguardi della sua vita (come riga 131 “ma quello era stato il mestiere di suo padre, e in quel mestiere era nato lui”). Successivamente Rosso si legherà con Ranocchio un offrendogli utili consigli di come affrontare la vita in miniera (come riga 94 “se ti accade di dar delle busse, procura di darle più forte che puoi; così coloro su cui cadranno ti terranno per da più di loro, e ne avrai tanti di meno addosso”). Subito la morte del Ranocchio Rosso Malpelo resterà solo senza alcun riferimento e inizia a pensare al suo suicidio (come riga 206 “e se non fosse mai nato sarebbe stato meglio”).
o CARATTERIZZAZIONE CULTURALE:
Rosso Malpelo non essendo mai andato a scuola è un ignorante come la maggior parte dei suoi colleghi. Pensiamo per esempio a tutti gli errori sia grammaticali e sia logici.
o CARATTERIZZAZIONE IDEOLOGICA:
Rosso Malpelo e considerato da tutti un cattivo ragazzo. Sia dalla madre e dalla sorella come a riga 7 “ e nel dubbio, per non sbagliare, la sorella maggiore gli faceva la ricevuta a scapaccioni”, sia i colleghi di lavoro e il padrone della cava come a riga 11 “ lo schivavano cime un can rognoso”, riga 13 “Egli era davvero un brutto ceffo, torvo, ringhioso e selvatico” e riga 22 “ e cotesto gli seccava assai”. Ormai anche Rosso si considerava con quella “etichetta” di cattivo ragazzo e viniva incolpato ingiustamente di fatti che non faceva (come a riga 116 “perciò ei si pigliava sempre i castighi anche quando il colpevole non era stato lui”).
• NARRATORE
Il protagonista della novella viene rappresentato da un narratore con voce anonima, con lo stesso livello culturale e linguistico del protagonista, osservandolo con gli stessi occhi del paese attraverso un punto di vista multiplo.
Le tecniche usate dal narratore sono:
o Giudizi negativi, malevoli e sbrigativi così facendo emergere la figura di emarginazione di Rosso Malpelo (come riga 13 “ egli era davvero un brutto ceffo, torvo, ringhioso e selvatico”);
o Il narratore è impersonale cioè non si schiera e non da giudizi personali, ma ragiona come un’appartenente alla comunità,
o Il narratore verista descrive la realtà con oggettività accanendosi contro il protagonista;
Nella novella troviamo due tecniche:
1) La tecnica dello straniamento cioè la presentazione degli atteggiamenti normali come se fossero strani come in riga 123-124 “il certo era che nemmeno sua madre aveva avuto mai una carezza da lui, e quindi non gliene faceva mai”. Attraverso l’utilizzo di questa tecnica possiamo vedere il distacco critico.
2) La tecnica della regressione attraverso l’uso dell’indiretto libero (teorizzata nella novella “fantasticheria”).
La scelta di un narratore regredito e con pregiudizi è la distanza tra il Verga e il narratore attraverso la regressione a livello linguistico rappresentato da errori come a riga 19 “ chè la sua sorella s’era fatta sposa” o come a riga 22 “e cotesto al padrone gli seccava assai”.
L’autore attraverso il narratore si adatta al livello culturale dei personaggi attraverso la sgrammaticatura, il narratore ci presenta il personaggio di Rosso Malpelo in modo misto.

• MODALITA’ DI RAPPRESENATAZIONE DELL’AMBIENTE
L’Ambiente che viene narrato dal Verga e quello del meridione e più specificatamente della Sicilia.
Il Verga per raccontare meglio la vita siciliana non ci mette a conoscenza solo della sua esperienze cioè di persona di origine siciliana, ma si documenta, attraverso un inchiesta parlamentare sulla vita in Sicilia di Sonnino-Franchetti nel 1876.
Le diverse ambientazioni che troviamo nella novella di Rosso Malpelo sono:
o La miniera un luogo cupo, triste, claustrofobico,chiuso, buio;
o La casa di Malpelo;
o La casa di Rannocchio
o La sciara
o Squarci luminosi come a riga 47-48 “ Fuori dalla cava il cielo formicolava di stelle, e laggiù la lanterna fumava e girava al pari di un arcolaio” qui c’e l’annientamento del destino del padre di Rosso sia nel lavoro e sia nella vita.
L’ambientazione raccontata da Verga e formata da sotto (buio, violenza) e da un sopra (sogni impossibili) e nella linea di confine troviamo l’evaso un personaggio che ci fa notare che la vita in miniera e molto più dura che la vita da carcerato.
I colori predominanti che troviamo nella novella sono costituiti da:
o Il rosso come i capelli, la sabbia, il pilastro che ucciderà Mastro Misciu, il sangue
o Il grigio e il nero
• PRESENZA E RUOLO DELLA STORIA
La storia si ambienta alla fine dell’ottocento in meridione dopo l’unità d’Italia 1861, la novella ci mostra:
o La povertà del mondo meridionale;
o L’ignoranza e i pregiudizi;
o L’ambiente lavorativo arretrato;
o Lo sfruttamento minorile;
o L’arretratezza del sistema d’estrazione nella miniera;
o La mancanza di sicurezza;
o Lo strapotere del padrone;
o Il lavoro a cottimo;
o La mancanza di lavori alternativi;
• LINGUA E STILE
Verga ricorre al discorso indiretto libero:
1) “ e siccome era malpelo ……..” riga 6-7 il punto di vista è quello della madre
2) “ei, povero diavolaccio ………” riga 30-32 il punto di vista di lo sciancato
3) “sapendo che era malpelo…..” riga 57-60 il punto di vista di Rosso Malpelo
4) “di qua e di là, sin dove……...” riga 141-145 il punto di vista di Gaspare
5) “c’era che il cadavere……….” Riga 168 il punto di vista del carrettiere
6) “adesso l’asino grigio……….” Riga 197-200 il punto di vista di Rosso Malpelo
7) “che la prigione, in………….” Riga 216-217 il punto di vista dell’evaso
Attraverso l’indiretto libero Verga ci fa conoscere i personaggi a tutto tondo.
Nel testo di Rosso Malpelo troviamo delle ellissi cioè degli oscuramenti che si vengono a formare quando il personaggio copre il narratore: Lo stile di Verga ci fa notare un effetto di costruzione polifonica cioè di più voci che, attraverso l’indiretto libero possiamo sapere i loro pensieri e ci permette l’illusione che l’opera si costruisca da se.
Nella novella troviamo delle concatenazioni cioè il riprendere all’inizio di un capoverso una parola o un’ ideale che si trova nel capoverso precedente come:
o In riga 7-9 la concatenazione riguarda la parola SOLDI;
o In riga 23-24 la concatenazione riguarda la parola MORTO;
o In riga 34-35 la concatenazione riguarda il verbo MORIRE;
o In riga 78-79 la concatenazione riguarda un ideale SUPERIORITA’;
o In riga 109-110 la concatenazione riguarda la parola AVEZZO;
o In riga 153-154 la concatenazione riguarda la parola SCARPA;
o In gira 179-180 la concatenazione riguarda la parola IDEE;
o In riga 200-221 la concatenazione riguarda la parola OSSA;
Attraverso le concatenazioni si accentua il verismo dei personaggi d’ ignoranza e il loro analfabetismo, riproduce il parlato e l’influsso siciliano come a riga 23 “ e cotesto al padrone……” e a riga 166 attraverso il “che” che sarebbe il ca siciliano, questo che molte volte viene prima dell’inizio di qualche frase con l’indiretto libero.

• CONCEZIONE DELLA LETTERATURA
Questa novella è il primo testo verista di Verga il quale ha aderito al verismo nel 1878 sempre in questo anno Verga pubblica Vita nei campi dove troviamo le novelle: Fantasticheria, Rosso Malpelo, Cavalleria rusticana, La lupa; L’amante di Gramigna. In tutte queste novelle Verga mette in rilievo il lavoro di sperimentazione della ricerca di un realismo che ci faccia vedere i fatti come sono, queste novelle sono legate alla vita popolare siciliana. La letteratura secondo Verga è lo strumento che serve per rappresentare la lotta per la sopravivenza di bisogni materiali che al primo gradino della scale sociale come nella novella dei Malavoglia nei Vinti.
Verga definisce i Vinti come persone che destano in lui ammirazione e rispetto come in Fantasticheria. Il ciclo dei Vinti cinque romanzi che dovevano rappresentare le varie classi sociali, dalle più umili alle più elevate. Il ciclo dei Vinti così si doveva raggruppare:
1) I MALAVOGLIA (stesso livello sociale di Rosso Malpelo);
2) MASTRO DON GESUALDO;
3) LA DUCHESSA DE LEYRA,
4) L’ONOREVOLE SCIPIONI;
5) L’UOMO DI LUSSO ;
Di questi cinque romanzi riesce a comporre solo i primi due.
La letteratura è lo studio sociologico e psicologico dei documenti umani.
La letteratura Verista a come scopo quello di rappresentare il vero ricostruito su base non solo personale ma con l’approfondimento di documenti umani. Questa rappresentazione del vero è un parallelo tra la pittura (chiara, schietta, tranquilla, sincera e dal disegno semplice) e la letteratura rappresentata da tinte schiette e da soggetti umili.
Nel Verga troviamo una differenza al Naturalismo cioè non giudica e non ha obiettivi di denuncia sociale alla comunità. Il verismo è più approfondito perchè non si accontenta di rivelare la cultura dei personaggi ma anche la lingua attraverso la regressione, teorizzata nella novella Fantasticheria.
• CONCEZIONE DEL MONDO
Nel sistema dei personaggi troviamo la violenza e la filosofia di Rosso che caratterizza l’esistenza di Verga. Troviamo il concetto naturale della lotta per la vita che viene messa nella società, l’elemento naturale è immodificabile. La posizione di Verga esclude ogni modificazione della società al contrario dei naturalisti. I naturalisti scrivono i loro romanzi per far aprire gli occhi hai legislatori il loro intento è quello di migliorare la vita del proletariato.
Verga presenta il progresso in modo negativo (perché al sud deve ancora arrivare), questo lo fa nella prefazione dei Malavoglia paragonando il progresso a: una fiumana che travolge qualsiasi cosa e chiunque.

Esempio



  


  1. Miki

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