"La figlia del capitano": buona scheda del libro

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano

Voto:

1.7 (3)
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Data:13.04.2005
Numero di pagine:5
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Testo

La figlia del capitano
Trama
Il libro narra le avventure del giovane Petr Andrec che viene mandato del padre a prestare il servizio milatare essendo in corso la rivoluzione russa.
Il viaggio verso la fortezza di Orenburg, accompagnato dal servitore Savel’ic; l’aiuto ricevuto da un barbuto contadino durante una tormente di neve, l’arrivo alla fortezza di Bjelogorsk dove fa amicizia con Svabrin e si innamora perdutamente di Masa.
Successivamente il barbuto contadino prende il sopravvento con altri compagni occupando e devastando alcune terre russe; tra queste rientra anche quella dove risiedeva Andrec.
Scoppia una rivolta, i genitori di Masa, nonché il capitano della guarnigione e sua moglie, vengono uccisi.
Andrec e il suo servitori umilmente risparmiati e Masa catturata da Svabrin che la vuole convincere a sposarlo controvoglia.
Appena codesta notizia arrivo al nostro protagonista si precipita subito da lei.
Ma Svabrin lo denuncia per collusione con i ribelli e Griven, arrestato, rischia la pena di morte.Sarà Masa a salvarlo, dopo aver superato la timidezza, si recherà a Pietrosurgo dove otterrà la grazia di Caterina 2’ convinta dell’innocenza del ragazzo.

Spazio & Tempo
Spazio:
Le vicende si alternano in spazi chiusi e in spazi aperti, ma quest’ultimi prevalgono.
Per quanto riguarda i luoghi al chiuso, dal testo, si può notare per esempio una descrizione della locanda in cui i personaggi principali vi si rinchiudono per proteggersi dal freddo e dalla tempesta.
Essa era illuminata da una sola lampada con una scheggia di legno.
Alla parete vi era appeso un fucile e un gran cappello cosacco.
Pareva un covo di briganti per la gente che la frequentava, ma soprattutto per la zona fin troppo isolata.
Sempre nel testo, talvolta vengono descritti i paesaggi; per esempio quando si stanno recando alla Fortezza di Belogorskaja, sottolinea la ripidità della strada che costeggiava il fiume non ancora ghiacciato dal freddo che sempre più incombeva.
Tempo:
Le vicende si svolgono nei primi anni del 1770.
Al potere risiedeva un governatore, il governatore e in particolare quello di Orenburg.
Codeste zone erano abitate da popolazioni per la maggior parte semiselvagge; Esse dovevano essere sottomesse per la mancanza di autocontrollo, per l’assenza di leggi, per le loro continue rivolte, per l’ingenuità
Così vennero costruite fortezze in zone “strategiche” per la maggior parte da cosacchi.
Il vero problema stava nel fatto che i cosacchi, incaricati di mantenere l’ordine, stavano diventando loro stessi una minaccia.
Portando così tumulti e insurrezioni.
Petr Andreic
Nato a Pietroburgo, in una famiglia nobile, aveva nove fratelli morti per la maggior parte da piccoli.
Fin dall’età puerile era destinato al servizio militare.
A 5 anni venne affidato allo stalliere Savel’ic che poi gli starà accanto per tutta la vita mentre, a 12 anni, sapeva già leggere e scrivere in russo.
Lo si può definire intelligente, coraggioso (infatti rischierà la vita per tornare dalla ragazza che ama) ingegnoso (con la cartina geografica, da piccolo, voleva costruire un aquilone).
A 16 anni, però, il suo destino cambiò radicalmente.
La sua vita non sarà più come prima: nessun divertimento, nessun gioco, ora, doveva pensare a diventare uomo e ad obbedire agli ordini impostigli.
Questa decisione però non è di suo gradimento, ma d’altro canto deve sottostare alle decisioni paterne.
È un personaggio curioso, che vuole dimostrare di essere un uomo anche quando, tutto sommato, in fondo è ancora un ragazzo un esempio lampante lo si può ricordare quando perde tutti i suoi soldi in una partita di biliardo e non sopporta i rimproveri del fedele servo Savel’ic.
Appena giunto nella fortezza di Belogorskaja, luogo nel quale vivrà per alcuni anni, si trova fin dal primo momento a proprio agio.
Qui da ragazzo diverrà veramente adulto.
Da fanciullo curioso e irascibile ad uomo che ama, che è amato e sui quali valori baserà tutte le sue decisioni.
Svabrin
Amico-nemico del protagonista.
Invaghito della stessa ragazza di cui Petr Andreic era innamorato, a tal punto da duellare con lei.
Personaggio colto, di buona famiglia, amante della letteratura e lettore accanito di autori francesi.
Per nulla sciocco.
Le conversazioni con lo stesso erano piacevoli e intelligenti, ma col tempo, a causa del comune amore, si allontanarono sempre più, apparendo così al protagonista sempre più malvagio, tanto da allearsi persino con il temuto Pugacev.
Savel’ic
Stalliere della famiglia Griven e umile accompagnatore, non che servo, del giovane Andrèj.
Uomo onesto, coraggioso, sensibile, ma un po’ “avaro”.
Per sempio non vuole donare la sua pelliccia nuova al viandante che li aveva soccorsi durante la bufera di neve.
Fedele perché non avverte la famiglia del ragazzo quando per tre giorni non apre gli occhi a causa della ferita provocatagli durante il duello da Svabrin.
Coraggioso perché, incurante del pericolo, si reca dal rivoluzionario Pugaciov per presentagli la lista degli oggetti che i suoi uomini avevano, ingiustamente, prelevato dalla loro casa.
Marja Ivanovna
E’ una ragazza timida e molto impressionabile: un colpo di fucile è sufficiente per farla svenire.
Ha circa diciotto anni, il suo viso tondo è reso ancor più paffuto dai capelli biondi e lisci.
I suoi genitori pensano che non si sposerà più a causa dell’età già “avanzata”, ma invece si sposerà con Andeic di cui si innamorerà perdutamente fin dal primo momento, ma senza farlo notare.
È premurosa e audace, ama talmente il suo giovane che riuscirà a vincere la timidezza per salvarlo.
Pugacev
Esso è l’antagonista di questo libro.
È il “buon” viandante che aiutò i nostri protagonisti durante la bufera di neve.
È un rivoluzionario che occupò, saccheggiò e devastò diverse terre russe.
Venne imprigionato a causa dell’assunzione del nome dell’imperatore defunto Pietro 3’.
Il suo aspetto era apparentemente notevole. Aveva circa 40 anni, di media statura, magrolino, con spalle larghe. Aveva la barba nera con qualche pelo bianco neve, i suoi occhi erano grandi, vivaci, non stavano mai fermi.
La sua espressione era piuttosto piacevole, ma poco raccomandabile.
Aveva i capelli neri, tagliati a scodella e portava pantaloni tatari e un grosso caffettano.
Malgrado la sua malvagità provò compassione e gratitudine nei confronti di Petr Andreic e del suo

Messaggio & commento
A mio parere il messaggio principale è stato quello dell’amore e della coerenza.
Tra Andrei e Masa si istaurò subito un feeling che li potrò poi all’amore e al matrimonio.
I due giovani credevano talmente tanto nel sentimento che li legava che erano disposti a tutto pur di mantenerlo tale; Masa mette da parte la sua timidezza e si fa avanti per poter salvare l’uomo che ama, Andreic rischia più volte la vita per trarla in salvo.
Quindi questo mi fa pensare che si può far tutto per l’amore.
Per quanto riguarda il valore e l’onore dei personaggi mi ha molto colpito; per loro il rispetto è molto impotante. Anch’essi rischiano la vita per battersi e farsi valere.
Sono pronti ad abbandonare la propria famiglia per il dovere di combattere.
Il Capitano, padre di Masa, sa benissimo che, dal momento prima dell’arrivo dei ribelli, non avrebbe rivisto più la sua famiglia.
A dir la verità, questo libro non mi è particolarmente piaciuto, l’ho trovato estremamente triste e malinconico pur finendo bene.

1

Esempio



  


  1. flavia militto

    descrizione di savél'Ič nel romanzo la figlia del capitano