"Il Piacere"

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Data:12.03.2008
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Testo

Analisi del libro Il Piacere.

Autore:
Gabriele D’Annunzio

Genere:
Romanzo

Periodo storico:
Fine ‘800, in una Roma facente già parte dell’Italia dove esiste ancora l’aristocrazia ma in cui i commercianti e i borghesi si stanno facendo strada.

Trama:
La trama parla di un giovane nobile e promettente artista quale Andrea Sperelli, il quale vive a Roma nel palazzo Zuccari, in una zona molto importante per qualsiasi intenditore in quanto vi sono veri capolavori dell’arte. Esso conosce ad una cena da sua cugina, una donna di nome Elena Muti, di cui s’invaghisce e da cui viene inizialmente ricambiato. Purtroppo essa un giorno partirà e il giovane nobile va in crisi e decide di consolarsi con svariate dame, con cui gioca spietatamente fino a spezzare loro il cuore. Per via di questi comportamenti si trova a sfidare a duello un vecchio amico a cui voleva portar via l’amata. Il duello lo riduce in fin di vita, quindi Andrea si reca a stare nella dimora estiva di Schifanoja, un posto realmente esistente ma collocato nell’adriatico nell’immaginario d’annunziano. Durante la convalescenza conosce Maria Ferres, donna simile, sia fisicamente che per il modo di parlare, a Elena. Anche in questo caso il sentimento è reciproco, ma stavolta l’amore è impossibile, in quanto la donna è sposata ed ha una bambina.
Anche se respinto Andrea fa pressione sulla donna la quale resiste a fatica ma riesce comunque ad allontanare l’uomo in un primo momento.
Il protagonista torna allora a Roma e qui si lascia ricadere nella lussuria e continua a cercare diversivi per dimenticare Elena e adesso anche Maria: Succede però che entrambe le donne tornano nella capitale d’Italia ma ora la prima amata si è risposata.
Nello Sperelli si riaccende la speranza ma quando viene rifiutato da Elena comincia a nutrire un sentimento puramente carnale nei suoi confronti e, un po’ per disperazione, un po’ per ingelosire la vecchia amata sperando che essa torni da lui, è un po’ per la somiglianza tra essa e Maria, gioca tutte le sue carte proprio con essa e la sottopone a una corte spietata trovando la scusa di una pura amicizia. In questo caso il protagonista otterrà ciò che vuole anche se in realtà Andrea non ama Maria, o almeno in questa parte del libro non sembrerebbe. Al contrario essa è realmente presa da questo sentimento che è in lei fortissimo, e si trova a soddisfare qualsiasi capriccio di Andrea.
Succederà però che il marito di Maria venga scoperto a barare al gioco d’azzardo, e per tal motivo sarà costretto a scappare in Spagna, la sua terra di origine e di cui è ambasciatore, abbandonando moglie e figlia, e in questo caso proprio la prima si dimostrerà molto forte e ancora pronta a esaudire ogni desiderio dell’amato. Purtroppo nell’ultima notte in cui essi si vedranno Andrea si lascerà scappare il nome di Elena in un momento di passione, questo non verrà sopportato dalla Ferres che andrà via sconvolta e delusa. Nelle ultime scene lo Sperelli si recherà a casa dell’amante appena persa e vi acquisterà qualcosa nell’asta che vi si stava tenendo. Prima che esso esca entrano altri nobili tra cui Elena che ora è l’amante del suo migliore amico e lui per evitare di esser visto si nasconde tra i commercianti e ne uscirà disgustato dagli odori e dalle maniere per niente affini alle sue.

Descrizione personaggi:
-Andrea: protagonista del racconto è un giovane nobile e promettente artista. D’Annunzio ammette esplicitamente che per la figura di questo ragazzo a pensato molto a se stesso e lo si può notare oltre che dalla fine intelligenza e dal fatto che lo Sperelli sia un’artista anche perché Andrea è un bravissimo amante. Nonostante ciò presto questi pregi vanno pian piano a calare. Con la partenza di Elena il protagonista affronta una crisi che lo porta a lasciar da parte la sua arte per la lussuria, togliendo così anche il minimo sentimento d’amore. Trovata Maria sembra che a tratti stia riprendendo l’amore per l’arte, e sembra inizialmente che pensi alla donna solo come una guida o qualcosa di simile che lo aiuti a uscire da questa crisi. Lui stesso vede la donna così ma la cosa dura poco e si trasforma di nuovo nel desiderio di un’amante, specialmente quando essa sarà a Roma e lui riceverà il rifiuto di Elena che ora gioca con lui. Quest’ultima cosa accende in Andrea un sentimento puramente fisico verso la prima amata e il giovane comincia a pensare che se riuscisse ad avere Maria forse potrebbe avere anche Elena facendola ingelosire. In realtà così non avviene e quando il protagonista si trova con la Ferres pensa a la Muti, rendendosi conto di amare realmente anche la donna conosciuta a Schifanoja solo nel momento in cui la perde.

-Elena: vedova e donna bellissima s’invaghisce del protagonista la stessa sera in cui lo conosce. Sembra inizialmente un po’ remissiva nei confronti di Andrea ma non ci vuole molto perché ceda ad esso. Ha un ottimo livello culturale e appena conosce lo Sperelli si dirà una sua cortese ammiratrice riferendosi alla favola d’ermafrodito che era uno scritto molto raro del giovane nobile. Vive momenti intensi con l’amato ma dopo pochi mesi gli dice addio per trasferirsi in Inghilterra. Per tutto il secondo libro non comparirà. In Gran Bretagna si sposa con un aristocratico Britannico e al suo ritorno a Roma rifiuta il vecchio amante e comincia a giocare con lui e con i suoi sentimenti. In questo caso sorge il dubbio su cosa le sia successo e perché questo cambiamento, viene quasi da pensare che abbia recitato anche in passato con Andrea. La sua ultima apparizione la vede amante del miglior amico del protagonista, Giulio Musellaro.

-Maria: sposata con l’ambasciatore spagnolo e madre di una bambina è una donna integra e casta, dedita alla famiglia e all’amore per la genita. Il nome stesso riporta a alla madre di Gesù Cristo forse segno di una probabile presa in giro di D’Annunzio alla cristianità. Resisterà molto alla corte di Andrea ma, trovandosi infine alle strette cederà in quanto è molto innamorata di esso. Si dimostrerà forte quando il marito verrà scoperto a giocare d’azzardo e scapperà via lasciandola sola con la figlia e con molti debiti da pagare e nessun amico pronto ad aiutarla. E’ decisamente una vittima nel finale, vittima delle prese in giro di Andrea, e vittima del marito che preso dal vizio del gioco si dimentica che esista.

-Marchesa d’Ateleta: è la cugina di Andrea e si preoccupa molto per lui. Lo accudisce quando viene ferito quasi mortalmente nella sua dimora di Schifanoja e durante un discorso con la sua migliore amica Maria si viene a scoprire che è segretamente innamorata dello Sperelli. E’ madre di tre bambini ed è sposata da molti anni.

Ambientazioni:
Le ambientazioni sono quasi sempre feste da ballo o grandi cene a casa degli aristocratici romani, queste case sono arredate con mobili di gusto fine molto eleganti e sono spesso molto grandi e dotate di giardini molto grandi e ben tenuti. Le altre ambientazioni a Roma sono per la maggior parte riguardanti il teatro, dove si recano i nobili pur non resistendo quasi sempre fino alla fine dello spettacolo, o i ristoranti, come per esempio nella serata in cui lo Sperelli, appena tornato da Schifanoja, si reca con tre amici e quattro ragazze a cenare e passare la serata.
L’altra ambientazione importante è proprio Schifanoja, situata sull’adriatico in questo libro e rappresentante un posto incantevole dai bellissimi boschi e dalle bellissime strade rese ancora più belle dalla presenza di Maria.

Analisi e commento:
Questo è senza ombra di dubbio il primo grande romanzo di Gabriele D’Annunzio, ed è certamente un grande capolavoro della letteratura italiana. A tratti l’autore sembra riaccostarsi a Flaubert, specialmente nella morale, ovvero l’avvento della società democratica moderna e quindi del sorpasso della borghesia sull’aristocrazia in declino. Significativa è la scena in cui Andrea, appena nascostosi dai suoi amici mentre si trovava in casa di Maria esce dalla massa dei commercianti che partecipavano all’asta schifato e disgustato per via degli odori e delle maniere rozze e poco raffinate contrarie completamente al suo modo di essere. Altro tema affrontato è quello del tradimento, forse preso un po’ sottogamba qui da D’Annunzio che lo vede come una cosa naturale specialmente nella società aristocratica ed evidenzia come anche la persona più casta come Maria vi possa cadere.
Un vero capolavoro, pieno di significato e senz’altro molto rappresentativo riguardo il D’Annunzio amante e il D’Annunzio artista. Certo, D’Annunzio è stato anche molto altro, un genio stravagante e folle, un esponente politico e un capo militare, ma in questo romanzo non avrebbe potuto fare di meglio, anche per rappresentarsi.

Esempio



  


  1. Dada

    Periodo storico : Fine ‘8

  2. zzzzzzzzzzz

    mi paice molto Formula alcune osservazioni sulla funzione della sintassi usata dall’autore nel passo sottoposto alla tua analisi. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti 3.1 Colloca adeguatamente Il piacere – da un punto di vista cronologico e da que