"è ormai troppo tardi"

Materie:Altro
Categoria:Italiano

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Testo

T. Teatrale (Tragedia)

È ORMAI TROPPO TARDI

II Atto
La scena si apre in un salotto. Maria per l’ennesima volta dialoga con Gianni, suo marito.

Maria: Gianni? Gianni? Mi ascolti? (un po’ stufata)
Gianni: Si, si eccomi (con aria annoiata dei soliti discorsi)
Maria: Senti! Ultimamente mi capitano cose strane, ad esempio scordo di continuo dove metto le cose, ed inoltre sono nervosa e stanca.
Gianni: (Noiosamente) Ma dai!! (Scherzando) Sarà una mancanza di fosforo!!
Maria: (Si arrabbia) No, non scherzare, secondo me c’è qualcosa in me di grave. A volte ho paura del mondo che mi circonda, vorrei sfogarmi con qualcuno della mia rabbia che ho addosso, ed ancora dimentico cose molto importanti.
Gianni: (Adesso con tono più serio, si alza camminando per la stanza) Allora, potrebbe essere una brutto periodo per te, oppure qualche brutta malattia.
Maria: A questo ti volevo far arrivare!! Ho proprio paura di una brutta malattia, oppure di diventare anziana prima del tempo.

(Inizia a piangere Angelo, loro figlia, sei mesi)

Maria: Ti prego Gianni, vai tu!! Non la sopporto più. Piange, piange e poi chi ce lo ha detto di fare questa figlia, ne avevamo già uno.
Gianni: (Stupito) Ma cosa stai dicendo! Nostra figlia, l’abbiamo voluta con tutto il cuore. Ma stai dicendo sul serio?
Maria: Si…credo proprio che sia stato un errore!!
Gianni: (Si apparta) Ma forse ha davvero dei problemi; sta dicendo di continuo cose assurde, ciò che lei non avrebbe neanche pensato. (Rivolto a Maria) Penso che hai bisogno di un medico (e corre da Angela)
Maria: (Sola in scena) Non so cosa mi sta succedendo, ho appena detto che non volevo Angela, ma mi è uscito dalla bocca così, comunque non è vero, gli voglio un bene dell’anima. (Entra Marco, l’altro figlio, quattro anni)
Marco: Mamma, mamma. Che fai?
Maria: Niente, vieni qua dalla mamma, che ti coccola un po’. (Lo prende imbraccio) Allora stamattina a scuola come è andata?
Marco: Bene mamma…come sempre…(Ritorna Gianni con Angela imbraccio)
Gianni: Ecco anche la piccola Angela, adesso siamo al completo. Giusto Maria?
Maria: Si, che bello, ho sempre desiderato una famiglia così. (Da un bacetto sulla guancia a Marco)
Marco: Grazie mamma. Siete dei genitori magnifici. Vi voglio bene!
Gianni: (Si apparta) Che strano, pochi minuti fa ha confessato di non sopportarli più. Poi cambia pensieri. Starà mica diventando pazza. Sarà il caso che consulti un dottore.

Escono tutti dalla scena.

In scena c’è Luca, psicologo, nel suo studio.

Luca: (Si sente bussare) Avanti…avanti!!
Gianni: Buongiorno mi presento sono Gianni, avevo chiesto un colloquio con lei, ed eccomi qua.
Luca: Mi dica tutto! Gravi problemi?
Gianni: Ho paura proprio di si.
Luca: Allora mi racconti, ha volte può essere troppo tardi.
Gianni: (Gli squilla il cellulare) Si, pronto!!
Maria: Senti quando torni? Marco e Angela non li sopporto più, Angela piange e Marco combina solo che guai.
Gianni: (Tranquillo) Stai tranquilla tra non molto sono a casa, adesso ho un po’ da fare. (E attacca, poi rivolto a Luca) Ecco il problema, mia moglie. È un po’ di tempo che fa e dice cose strane. L’altro giorno si è permessa di dire di aver sbagliato ad avere Angela, nostra figlia, ciò che non avrebbe neanche pensato. E poi scorda di continuo le cose, dove le mette e quelle che fa.
Luca: Un caso strano per una donna così giovane. Se si presentano questi sintomi potrebbe essere malata. Malattia che a volte porta a momenti di vera e propria pazzia che spesso si trasformano in tragedie.
Gianni: (Preoccupato) Credo che sia il caso di tornare a casa. Mia moglie è sola con i bambini. Appena posso torno con lei!
Luca: Credo che sia meglio che vado. Comunque appena può me la porti qui, gi troverò un ottima cura, per risolvere il tutto.

Escono tutti e due dalla scena.

Si apre la scena con Maria ed i figli a casa, in salotto.

Maria: Basta! Basta!! Angela ti prego non piangere, non ti sopporto più.(Sempre con più rabbia) Marco, anche tu, siediti un po’, spengi questa televisione, o almeno abbassa sto diventando pazza con voi due.
Marco: Mamma, mamma, non ti arrabbiare, la spengo, però prendi Angela, vedi come piange.
Maria: No tua sorella anche se la cullo piange lo stesso, guarda! (Prende Angela ma continua a piangere) Basta…chiudi questa bocca!! (La sbatte sopra il divano come se fosse un giocattolo) Marco vai di la, ci pendo io ad Angela. (Marco esce dalla scena, Angela sembra piangere di più, Maria prende una bottiglia dalla vetrina della sala, e senza pensare, fa un gesto assurdo, la tira contro sua figlia, facendola azzittire per sempre).
Marco: (Sente il rumore e corre in salotto) Mamma… (l’abbraccia, ed anche lei si rende conto) Cosa hai fatto??
Maria: (Scoppia a piangere ed urla) Non lo so aiuto…Aiuto…Chiama qualcuno (Si avvicina al balcone, stringe forte Marco a lei e si lascia andare di sotto, non ci sarà nulla fa fare per loro)

Entra Gianni preoccupato.

Gianni: No, no e no…Maria, Maria ha mai potuto uccidere Angela. Angela Angela…. (In pianto cerca la moglie e Marco, ma uno sguardo fuori il balcone e sembra cascargli il mondo addosso).(Urla) È tutta colpa mia, non ho creduto a lei prima, ed adesso è troppo tardi. Aveva ragione il dottore, era affetta da una malattia, dove un momento di pazzia si è trasformata in tragedia

FINE

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