Microbiologia

Materie:Altro
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Testo

Microbiologia
La microbiologia è la scienza che studia i microrganismi (miceti, batteri, virus, protozoi). Tali microrganismi vengono analizzati attraverso il microscopio ottico ed elettronico.. Alcuni sono dannosi per l’uomo, causano malattie, altri sono utili per produrre alimenti (lievito di birra).
Batteri
I batteri sono organismi unicellulari procarioti (non hanno un nucleo vero e proprio), il loro dna è sparso nel citoplasma. Si misurano in micron (millesimi di mm).
Si distinguono in: - Saprofiti (vivono nell’ambiente)
- Parassiti (vivono grazie ad altri organismi)
possono essere

Patogeni Commensali
(causano malattie) Simbionti (non provocano danni e
(sia ospite che non arrecano
battere traggono benefici all’ospite)
benefici dalla convivenza)

membrana cellulare

DNA citoplasma ribosomi
In base alla forma si distinguono in:
1) COCCHI (forma sferica), a loro volta si distinguono in: - Diplococchi, se appaiati a due a due

- Stafilococchi, se riuniti a formare
grappoli d’uva
esempio: Staphylococcus aureus
causa: mal di gola, ascessi, intossicazione alimentare con vomito
- Streptococchi, se formano catenelle
esempio: Streptococco betamolitico di gruppo A
causa: scarlattina e tonsillite

2) BACILLI (forma cilindrica), esempio: Clostridium tetani
causa: tetano
3) VIBRIONI (forma a virgola), esempio: Vibrio cholerae
causa: colera
4) SPIROCHETE (forma a spirale), esempio:treponema pallidum
causa: sifilide
Alcuni batteri sono SPORIGENI, possono resistere in condizioni ambientali ostili trasformandosi in spore: la cellula batterica costruisce intorno alla sua parete un involucro resistente che va in letargo. Al ritorno delle condizioni ambientali favorevoli le cellule si liberano e si riproducono per scissione.
I batteri danneggiano il corpo dell’ospite per mezzo di tossine. Si distinguono in:
- Esotossine, agiscono a distanza dal punto in cui si trova il battere. Esempio: esotossina tetanica
- Endotossine, agiscono nel punto in cui è localizzato il battere. Esempio: salmonella
Virus
I virus sono organismi viventi più piccoli, vengono misurati in manometri (milionesimi di mm), non hanno un’organizzazione cellulare. Sono tutti parassiti intracellulari obbligati (cioè per vivere e riprodursi devono stare nelle cellule di altri organismi). I virus parassitano betteri vegetali e animali (uomo compreso).
Virus Nudi Virus Togati

DNA o RNA Pericapside
Capside
Capside DNA o RNA
Ogni virus è formato da: - materiale genetico (DNA o RNA)
- un’involucro di proteine chiamato capside, e in alcune specie un secondo
involucro lipoproteico chiamato pericapside che il virus “ruba” alla
cellula che ha infettato.
I virus spesso sono specie-specifici (infettano una sola specie) e cellule-specifici (infettano pochi tipi cellulari). L’infezione di una cellula da parte di un virus, avviene attraverso una serie di tappe.
1) ADESIONE: il virus aderisce alla cellula che deve infettare per mezzo del suo recettore che è
complementare a un recettore localizzato sulla cellula.
2) PENETRAZIONE: per fagocitosi o per fusione (solo nel caso dei virus togati) del pericapside
con la membrana cellulare.
3) ECLISSE VIRALE: gli involucri del virus vengono degradati e viene liberato il materiale
genetico (dna o rna).
4) REPLICAZIONE: il materiale genetico del virus viene duplicato più volte e si formano i
componenti degli involucri virali a spese dei materiali presenti nella cellula.
5) MONTAGGIO: nella cellula i vari componenti da virus vengono assemblati e si formano nuovi
virus (VIRIONI).
6) LIBERAZIONE DEI VIRIONI: avviene per esocitosi o per lisi della membrana cellulare
(la cellula muore)
Protozoi
I protozoi sono organismi unicellulari eucarioti saprofiti o parassiti. I patogeni per l’uomo causano malaria, toxoplasmosi, giardiasi, tricomoniasi.
Funghi/Miceti
I funghi sono organismi eucarioti pluricellulari saprofiti o parassiti.
Si distinguono in: - muffe, alterano gli alimenti, vengono impiegati per produrre alimenti ma
anche antibiotici, causano patologie (tigne).
- lieviti, usati per produrre alimenti, causano malattie (micosi).
Malattie infettive
Le malattie infettive sono causata da microrganismi che possono essere trasmesse da un soggetto malato a quello sano. La malattia è la conseguenza di un’infezione, cioè dell’ingresso nel corpo di un ospite di un microrganismo patogeno. Può avere un decorso asintomatico e in questi casi si parla di portatore sano.
Le malattie trasmissibili sono malattie parassitarie dovute alla conseguenza dell’infestazione da parte di organismi visibili ad occhio nudo (vermi, pidocchi, acari).
Malato (ha i sintomi della malattia specifica)
SOGGETTO INFETTO
portatore: - sano (non mostra sintomi)
vie di eliminazione - precoce (periodo di incubazione della malattia)
degli agenti patogeni - convalescente (fase di guarigione, ma ancora
infetto e può trasmettere la malattia)
diretta, contatto diretto tra malato e persona sana (rapporti
sessuali, bacio, via transplacentare)
TRASMISSIONE
indiretta, quando tra il soggetto infetto e quello sano sono
interposti dei mezzi che trasportano il germe
vie di penetrazione
degli agenti patogeni VEICOLI VETTORI
(oggetti, come spazzole, (esseri viventi: mosche,
aria, acqua…) zanzare…)
SOGGETTO SANO
Vie di eliminazione: vie attraverso le quali il soggetto infetto diffonde i microrganismi.
(Ogni malattia infettiva ha le sue vie di eliminazione)
Secreti Escreti
lacrime, muco nasale, feci, urine
saliva, sebo, sudore,
sperma, secrezioni
vaginali, escreato (catarro)
Vie di penetrazione: vie attraverso le quali il soggetto sano si infetta (lesioni della pelle, mucose
dell’apparato digerente, respiratorio, urinario, genitale)
Via umorale: il microrganismo penetra direttamente nel sangue in seguito a punture di insetti o oggetti appuntiti (siringhe…).
Prevenzione delle malattie infettive
1) Interventi sulla persona sana: - educazione sanitaria
- vaccinazioni
- sieroprofilassi
- chemio profilassi
Vaccinazioni: somministrazione di un preparato contenente i microrganismi di una specifica malattia infettiva, oppure loro parti. Lo scopo è quello di stimolare il sistema immunitario del soggetto che viene vaccinato a produrre anticorpi specifici che lo proteggeranno nel caso in cui venga a contatto con lo specifico microrganismo. Solitamente si fanno 3 dosi di base e dosi di richiamo. Il vaccino da alla persona un’immunità di lunga durata, ma non immediata.
In Italia le vaccinazioni obbligatorie sono quattro:
1. Antipoliomelite, viene somministrato il vaccino di Sabin o base di virus vivi attenuati, è
somministrato per os (per bocca).
2. Antidifterica, viene somministrato all’antitetanica ed è a base di antitossine, tossine del bacillo
che causa la difterite, rese atossiche. Viene somministrato per via i.m.
(intramuscolare)
3. Antitetanica, a base di anatossine, tossine del clostridium tetani private del loro potere tossico.
Non da un’immunità permanente, ogni 10 anni è necessario fare un richiamo.
4. Antiepatite B, a base di componenti del virus HBV, somministrato per via i.m. (intramuscolare)
Facoltative, ma consigliate: - Antipertosse (DTP), per i bambini che vanno al nido, viene
somministrata con l’antidifterica e l’antitetanica.
- Antirosolia, per le femmine in età prepuberale, per i rischi di sindrome
rubeolica congenita.
Sieroprofilassi: intervento di emergenza che si fa quando si pensa che un individuo sia stato contagiato. Consiste nel somministrare anticorpi specifici (immunoglobuline/ gamma globuline), proveniente da un donatore allo scopo di proteggere immediatamente il soggetto contagiato. Successivamente questi anticorpi scompariranno e pertanto la sieroprofilassi da una protezione immediata ma di breve durata. Esempio: sieroprofilassi antitetanica.
Chemioprofilassi: è la somministrazione ad un soggetto sano che corre il rischio di essere infettato dagli stessi farmaci che vengono usati per curare la specifica malattia infettiva.
Esempi: chemioprofilassi antimalarica, chemioprofilassi per curare la meningite cerebrospinale.
2) Interventi sui veicoli di infezione: - aria
- acqua
- alimenti
- suolo
- oggetti .
si effettuano due tipi di interventi sterilizzazione, eliminazione dei microrganismi patogeni, le
spore dei batteri e i microrganismi non
disinfezione, patogeni, ossia eliminare qualche forma di
eliminazione dei microrganismi patogeni. vita presente in un materiale.
Attraverso: - metodi fisici (raggi uva, bollitura, Attraverso: - metodi fisici (fiamma, vapore
vapore acqueo, aria calda) acqueo delle autoclavi
- metodi chimici, si usano i disinfettanti (temperatura di 121°
(alcool, acqua ossigenata, per 24min), aria calda
ipoclorito di sodio (candeggina), ottenuta in apposite stufe)
formaldeide in soluzione - metodi chimici (ossido di
saponosa (lisoformio), amuchina etilene e glutoraldeide)
3) Interventi sui vettori di infezione: - disinfestazione, eliminazione dei vettori di malattie infettive
attraverso l’uso di insetticidi, carte
moschicide, apparecchi elettrici, ecc.. Il
termine disinfestazione viene anche usato
per indicare l’eliminazione dei serbatoi
(topi, uccelli), me anche l’eliminazione di
parassiti come i pidocchi da un soggetto o
da oggetti.
ospedaliero
4) Interventi sulla persona malata: - isolamento
domiciliare
- cura, per eliminare la fonte dei germi patogeni
- inchiesta epidemiologica, il medico ha il compito di indagare al
fine di capire come sia avvenuto il
contagio e di mettere in atto le misure
necessarie per impedire un’epidemia.
Andamento delle malattie infettive
Una malattia in una determinata popolazione può essere: - assente
- sporadica
- endemica
- epidemica
sporadica: si presenta occasionalmente nella popolazione con un numero molto basso di casi.
(malaria in Italia)
endemica: quando vi sono sempre casi di quella malattia uniformemente nel tempo.
(raffreddore in Italia)
epidemica: quando in un breve periodo di tempo il numero dei malati in una popolazione aumenta
rapidamente. (morbillo in Italia)
Malattie infettive parassitarie tipiche dell’infanzia
Parotite: è l’infezione delle ghiandole salivali parotidi che si trovano davanti all’orecchio, sopra al muscolo massetere. L’agente responsabile è il virus della parotite. La malattia si trasmette per via aere, attraverso le goccioline di muco e saliva emesse dalla persona infetta. Una volta entrato nella gola il virus si moltiplica nelle cellule della mucosa e tramite il sangue raggiunge le parotidi ove continua a replicarsi. Può essere uni o bilaterale. Le parotidi si ingrossano e c’è dolore che si estende verso l’orecchio, vi è anche un innalzamento della temperatura corporea. In alcuni soggetti il virus può infettare il pancreas distruggendo le cellule che producono l’insulina e provocare pertanto un diabete insulino-diependente. Nei soggetti adulti c’è il rischio di orchite e ovarite, infezione dei testicoli e delle ovaie, nell’uomo c’è il rischio di sterilità. La vaccinazione è facoltativa e viene somministrata con l’antirosolia e l’antimorbillo. Il tempo di incubazione della malattia è di 16-21 giorni. Tipo di virus: virus togato della famiglia dei PARAMYXOVIRUS
Ossiuriasi: malattia parassitaria dell’intestino, frequente nei bambini, è causata da un verme tondo ossiuro (ENTEROVIRUS VERMICULARIS). Il bambino si infesta mangiando alimenti o mettendo in bocca un giocattolo contaminato dalle uova del verme che provengono dall’intestino di un altro bambino. Le uova si schiudono nell’intestino liberando le larve del verme che maturano e si accoppiano, le gemmine sono lunghe circa mezzo cm e sono di colore bianco, i maschi sono un po’ più piccoli. Le femmine gravide depongono le uova sull’intestino, ma forzano anche lo sfinterio anale e depongono le uova attorno all’ano causando un forte prurito. Oltre a ciò ci si accorge di essere infestati perché le feci contengono i vermi. Il grattamento delle zona perianale e la scarsa igiene delle mani favoriscono l’auto-infestazione e la diffusione delle uova su alimenti e giocattoli. Per la cura si acquistano dei preparati in farmacia che uccidono gli ossiuri da assumere per o.s.
Pediculosi: malattia parassitaria della cute causata da insetti ATTERIEMATOFAGI (si nutrono di sangue e sono senza ali) chiamati comunemente “pidocchi” ci sono tre tipi di pediculosi causate da tre specie di pidocchi differenti:
1) Pediculosi del capo causata da PEDICULUS HUMANUS CAPITIS lungo circa 3 mm, di colore grigio; si localizza soprattutto a livello occipitale e retro-auricolare. La femmina depone le uova incollandole al fusto dei capelli, queste sono di colore bianco e si chiamano LENDINI, sono grandi circa 1 mm, anche queste vanno ricercate nella zona occipitale e retro-auricolare. La femmina ha una vita di un mese e depone 5-20 lendini al giorno che si schiudono in una settimana circa, le NITE (pidocchietti) raggiungono la loro maturazione sessuale entro una settimana. I pidocchi pungono la cute e succhiano il sangue provocando prurito, lesioni di grattamento (scorie) e prurito a mantellina si espande anche sulle spalle perché succhiano il sangue.
2)Pediculosi del corpo è causata dal PEDICULUS HUMANUS CORPORIS, un insetto di colore bianco che vive negli indumenti (intimo) dove depone anche le uova e si sposta sulla cute solo per nutrirsi; è una pediculosi diffusa nei bambini.gli abiti vengono disinfettati a 60° sia per pidocchi che per uova.
3)Pediculosi del pube, chiamata anche ftiriasi, è causata da un pidocchio chiamato “piattola” (PHTHRIUS PUBIS). Si trasmette per via sessuale o attraverso lo scambio di biancheria intima. La “piattola” è di colore scuro ed è molto sedentaria, si localizza presso gli osti dei peli pubici dove causa, in seguito alla puntura, prurito. Questo pidocchio può ritrovarsi anche nella zona ascellare (peli irci) sopraccigliare e cigliare. La presenza dei pediculosi sul sopracciglio si rifà ad un abuso sessuale. Come cura sono in vendita lozioni e va fatto un lavaggio ad alta temperatura degli indumenti intimi.
Morbillo: malattia esantematica (si manifesta con un esantema, eruzione cutanea) virale che si trasmette per via aerea attraverso le goccioline di muco e saliva emesse dal soggetto infetto. Il virus che causa il morbillo appartiene alla famiglia dei PARAMIXO VIRUS, si replica inizialmente nella bocca e nella gola. All’interno delle guance sulla mucosa compare un esantema rappresentato da macchie rosse con un puntino bianco e azzurro chiamato “macchiette di Koplik”. Il virus raggiunge la pelle tramite il sangue e causa un esantema maculo papulare (macchie piccole, in rilievo rosse) che inizia a livello del viso e si può estendere in tutto il corpo, il soggetto ha cefalea e febbre alta. L’incubazione è di 10 giorni, mentre l’esantema dura 4 giorni; da un’immunità permanente. Le complicazioni di tale malattia interessano i bambini con deficit immunitari (bambini denutriti) in questi soggetti il virus del morbillo può causare gravi otiti con possibile sordità, polmoniti ed encefaliti. Molti bambini muoiono, altri presentano handicap di vario tipo: ritardo mentale, sordità, paralisi. E’ disponibile un vaccino che è facoltativo.
Rosolia o Rubeola: malattia virale, causata da un virus che si trasmette per via aerea, il virus è togato ed appartiene alla famiglia dei TOGAVIRUS. Il periodo di incubazione è di 14-21 giorni; si moltiplica dapprima nella gola e poi tramite il sangue raggiunge la pelle. I sintomi sono febbre modesta, arrossamento della gola, linfodenopatia sub occipitale (sotto occipitale si ingrossano le ghiandole linfatiche), macchie rosa che iniziano sul viso per poi coinvolgere tutto il corpo. Non sempre la rosolia è sintomatica, spesso il decorso dell’infezione è in apparente. Il virus della rosolia è teratogeno (causa malformazioni) e per tanto l’infezione è pericolosissima per le gestanti non immuni, soprattutto nel primo trimestre, infatti il virus attraverso la placenta raggiunge il feto dove causa inibizione delle mitosi (impedisce le divisioni cellulari) con conseguente iposviluppo degli organi fetali, se la rosolia viene contratta nei primi mesi i medici consigliano l’aborto terapeutico. I neonati con sindrome rubeolica congenita (presente alla nascita) possono presentare di di smorfie facciali, grave ritardo mentale, sordità. A tutte le femmine è consigliata la vaccinazione nell’età pre-puberale che può essere effettuata assieme all’antimorbillo e all’antiparotite (vaccino tramite mmr).
Varicella: malattia virale benigna presente nell’infanzia, causata dal virus VARICELLA ZOSTER che appartiene alla famiglia degli HERPES VIRUS. Questo virus da luogo a due malattie diverse: l’infezione primaria causa la varicella, la riattivazione del virus in un soggetto che ha avuto la varicella causa il FUOCO DI SANT ANTONIO (HERPES ZOSTER). Questo virus si trasmette per via aerea, l’incubazione dura circa 15 giorni, il virus si replica nella mucosa respiratoria e tramite il sangue raggiunge la pelle. I primi sintomi sono febbre e brividi, poi compaiono le macchie, dapprima sul viso e poi sul tronco, le macchie diventano vescicole (piene di liquido) e poi diventano croste. Le lesioni sono pruriginose e possono lasciare cicatrici per via del trattamento. Dalla pelle il virus risale i nervi e si annida nei gangli nervosi dove può rimanere silente per tutta la vita. In alcuni soggetti soprattutto anziani o per un calo di difese immunitarie
Scarlattina: malattia esantematica causata dallo streptococco beta-emolitico di gruppo A che si trasmette per via aerea. L’incubazione è di circa 1 settimana, seguono febbre alta, mal di gola con tonsille arrossate, la lingua ricoperta dapprima da una patina biancastra e poi si arrossa, altro sintomo è l’esantema costituito da puntini molto fitti rossi su uno sfondo rosso-giallastro e interessa prima il collo poi petto e torso, quindi il viso dove risparmia la zona circuì-orale (zona bocca). L’esantema dura circa 3 giorni, la scarlattina può avere delle complicazioni: in alcuni soggetti gli anticorpi prodotti contro il battere riconoscono anche sostanze presenti sulle cellule del cuore, delle articolazioni e dei reni e quindi possono danneggiare questi organi. La scarlattina può essere curata con la penicillina (antibiotico derivante da una muffa).
Meningite Cerebro-Spinale: infiammazione delle membrane che avvolgono l’encefalo e il midollo spinale. La causa più frequente è un diplococco chiamato anche Meningococco (NEISSERIA MENINGITIDIS), questo battere si trasmette per via aerea e dapprima si moltiplica nella gola dando rinofaringite (mal di gola). Tramite il sangue il battere può raggiungere il sistema nervoso e infettare le meningi. Per diagnosticare la meningite si preleva dalla schiena un po’ di liquido cefalo-rachidiano, i sintomi di meningite sono: febbre alta, forte cefalea, rigidità del collo, delle spalle e della schiena, mentre nel neonato si può avere bombatura della fontanella bregmatica e flaccidità muscolare; la mortalità è molto elevata. Le conseguenze di tale malattia possono essere sordità, ritardo mentale, turbe del comportamento di vario tipo (schizofrenia); la cura si basa sulla somministrazione di antibiotici che vengono prescritti anche ai contatti del malato.
Pertosse: malattia molto contagiosa, trasmessa per via aerea e causata dal battere BORDETELLA PERTUSSIS di solito colpisce i bambini dai 2 ai 5 anni è molto pericoloso per i lattanti tanto che se il bambino va al nido è consigliata la vaccinazione. L’incubazione della pertosse è di ½ settimane, i sintomi sono febbricola, starnuti, attacchi di tosse di alcuni minuti e possono essere accompagnati da vomito. Quando il bambino inspira emette un urlo caratteristico. La pertosse si cura con antibiotici e nel lattante può portare broncopolmonite e crisi di apnea molto pericolose. Il vaccino contro la pertosse, che è facoltativo, viene somministrato assieme all’antidifterica e all’antitetanica, cioè al vaccino trivalente.
A.I.D.S.: Acquired ImmunoDeficiency Syndrome (Sindrome da immunodeficienza acquisita) è un’insieme di malattie dovute ad un deficit immunitario causato dal virus HIV.
Human Immunodeficiency Virus (Virus dell’immunodeficienza umana), appartiene alla famiglia dei RETROVIRUS, virus RNA in grado di produrre molecole di DNA su stampo dell’RNA (trasferiscono l’informazione genetica contenuta nel loro RNA in una molecola di DNA perché possiedono un enzima che si chiama trascrittosi inversa). RNA virale DNA
trascrittasi inversa
L’HIV è un virus togato che contiene due filamenti identici di RNA, l’enzima trascrittasi inversa e possiede sul suo pericapside un recettore (GP120) che riconosce il recettore CV4 posto sulla membrana delle seguenti cellule: LINFOCITI T4 (T HELPLER) Sono cellule fondamentali del
MONOCITI sistema immunitario
MACROFAGI umano
TRASMISSIONE
- Rapporti omo ed etero sessuali (anche bacio profondo e contatti oro-genitali)
- Scambio di siringhe per tossicodipendenti
- Trasfusioni di sangue (in passato)
- Uso di strumenti appuntiti sporchi di sangue
- Dalla madre al feto per via transplacentare, durante il parto, con il latte
INFEZIONE DEI LINFOCITI E REPLICAZIONE DELL’ HIV
Una volta penetrato nel corpo attraverso una delle suddette vie il virus giunge nel sangue e penetra nei linfociti e nelle altre cellule CD4
Penetrazione per fusione CD4
HIV
GP 120
Linfocito T4
All’interno del linfocito l’enzima trascrittosi inversa produce una molecola di DNA su stampo dell’ RNA virale. Questa molecola di DNA si integra nel DNA del linfocito
46 molecole
di DNA
DNA virale
La replicazione del virus avviene solo se il linfocito in cui si trova il DNA virale viene attivato, cioè se quel linfocito si moltiplica, perché deve rispondere ad esempio ad un’infezione.
La malattia ha un’evoluzione molto lung, infatti l’incubazione può durare anche 10 anni, in tutto questo periodo il soggetto viene chiamato SIEROPOSITIVO, cioè nel suo siero si trovano gli anticorpi anti HIV. L’evoluzione della malattia avviene attraverso tre stadi:fase acuta,
fase asintomatica,
fase di AIDS conclamato
1. FASE ACUTA: dura circa 1 mese e compare da 2 mesi ad 1 anno dopo l’infezione, i sintomi
sono aspecifici: febbricola, linfoghiandole ingrossate, astemia, dolori muscolari.
2. FASE ASINTOMATICA: dura anni, il numero dei linfociti infetti aumenta progressivamente, la
persona può andare incontro ad un dimagrimento e ad occasionali episodi di mughetto.
3. FASE CONCLAMATA: il soggetto è IMMUNODEPRESSO.
Il soggetto è immunodepresso e pertanto va incontro a una serie di infezioni, soprattutto agenti opportunisti, e allo sviluppo di tumori per via di cellule che si trasformano e sfuggono alla sorveglianza immunologia. Le malattie infettive tipiche di questa fase sono la toxoplasmosi cerebrale e polmonare, polmonite da PNEUMOCYSTIS CARINII, herpes simplex labiale e genitale e herpes zoster. Il tumore tipico del paziente con AIDS è il sarcoma di KAPOSI che si manifesta con macchie scure; di conseguenza il soggetto va incontro ad un profondo deperimento chiamato CACHESSIA lo porta progressivamente alla morte. Attualmente è possibile rallentare la progressione della malattia impiegando alcuni farmaci che impediscono la replicazione del virus. Tali farmaci sono: AZT e DDI, vengono dati anche alle gestanti sieropositive e diminuiscono la probabilità di trasmissione transplacentare.
AIDS PEDIATRICO
Un bambino può venire infettato in utero, durante il parto o con l’allattamento, pertanto il parto sarà distocico e l’allattamento artificiale. Tutti i bambini nati da madri sieropositive nascono sieropositivi poiché attraverso il cordone ombelicale la madre passa gli anticorpi al feto. Alcuni si sieronegativizzano nel primo anno di vita poichè non sono stati infettati, in altri la sieropositività permane, ciò significa che il bambino è stato infettato e che il suo sistema immunitario produce anticorpi antiHIV. L’evoluzione della malattia nei bambini è più rapido infatti la maggior parte muore nei primi anni di vita.
Tetano: Malattia causata dalle esotossine prodotte nelle ferite profonde da un battere chiamato CLOSTRIDIUM TETANI che è sporigeno e ANAEROBIO (vive bene in assenza di ossigeno), vive come commensale nell’intestino di tanti mammiferi (bovini ed equini) ma anche circa il 25% delle persone ospita questo battere nell’intestino. Nel terreno il battere si trasforma in spora e può sopravvivere in questo modo anche oltre un’anno. Le spore germinano nelle ferite profonde (sporche di terriccio) infatti nelle ferite profonde si creano le condizioni di ANAEROBOSI necessarie per lo sviluppo del battere. Il tetano può essere contratto anche in seguito a : taglio del cordone ombelicale, piercing, aborto, circoncisione con strumenti non sterili. Nelle ferite il bacillo si moltiplica e produce una neurotossina che tramite il sangue raggiunge il sistema nervoso centrale e provoca l’eccitazione continua dei neuroni e lo spasmo dei muscoli chiamato TETANIA. L’incubazione è di 4/6 giorni e i sintomi sono: febbre, trisma (concentrazione continua dei muscoli masticatori), corrugamento della fronte, risus sardomicus, iper estensione della testa e degli arti, se non si interviene la morte sopravviene per paralisi dei muscoli della respirazione, nei casi sospetti o in seguito a ferite profonde si effettua la vaccino-sieroprofilassi e si somministra anche penicillina. La vaccinazione è obbligatoria e il richiamo va fatto ogni 10 anni.
Teniasi:è una parassitari intestinale causata dal verme solitario, è un verme piatto, di colore bianco, largo mezzo cm e lungo fino 12 metri, è ermafrodita (9ha entrambi gli apparati della riproduzione). Il verme compie il suo ciclo vitale in due ospiti: 1. l’uomo che è l’ospite definitivo (ospita il verme
adulto)
2. bovini, suino, ovini che sono gli ospiti
intermedi (ospitano le larve del verme)
ci sono due specie di tenia che parassitano l’uomo: 1. TENIA SOLIUM, che compie il suo ciclo
vitale nell’uomo e nel suino
2. TENIA SAGINATA, che compie il suo ciclo
vitale nell’uomoe nei bovini o ovini.
L’uomo viene infestato mangiando affettati, carni crude o poco cotte che contengono le larve del verme che si chiamano CISTICERCHI. Una larva aderisce alla mucosa intestinale e si sviluppa dando origine al verme adulto che è formato da una testa provvista si uncini o ventose, grazie alle quali si ancora alle pareti dell’intestino; la testa si chiama SCOLICE, segue un collo e il corpo, chiamato STROBILO che è fatto da tanti segmenti chiamati PROGLOTTIDI, ognuna contiene entrambi gli apparati riproduttivi e quelle finali contengono anche le uova quando si staccano si ritrovano nelle feci. Il ciclo può continuare solo se un’animale mangia foraggio contaminato da feci
umane. Le uova del verme si schiudono nell’intestino dell’animale e le larve, tramite il sangue raggiungono i muscoli. Il ciclo continua quando l’animale verrà mangiato. La cura della teniasi si basa sulla somministrazione di un preparato che uccide il verme seguito da un lassativo. La prevenzione si basa principalmente sul controllo veterinario degli animali da macello.

Esempio