Greco - Euripide - Medea

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Testo

Daniele Biasci lunedм 25 marzo 1996
Medea
di Euripide

1) Delinea le caratteristiche psicologiche di Giasone e Medea.
La figura di Giasone и una figura che oggi ci appare un po’ contraddittoria; Giasone и un eroe, ha intrapreso la pericolosissima missione di sottrarre il vello d’oro al drago guardiano e di portarlo in patria, и stato aiutato nell’arduo compito da Medea, una maga bella e potente che ha portato con sй in Grecia e sposata. Sembrerebbe il classico eroe mitico che compie la sua missione e sposa la bella principessa, e invece non и niente di tutto questo. In Giasone si specchia la concezione greca dell’uomo ma soprattutto del matrimonio e dei doveri verso la moglie. Quando infatti Giasone torna in patria, a Corinto, e riceve la dovuta gloria per lui si aprono nuovi sbocchi sociali la cui importanza surclassa di gran lunga gli impegni coniugali. Giasone non esita un istante, dato che ne ha l’opportunitа, a chiedere in moglie la figlia del sovrano della cittа Creonte e quindi a cercare di portarsi un bel pezzo piщ in su sulla scala sociale anche a spese del proprio precedente matrimonio con Medea. Quello che a noi moderni sembra un comportamento sicuramente sgarbato se non da vero e proprio egoista doveva essere evidentemente per i greci una delle norme sociali accettate regolarmente e quindi non meritevoli di disprezzo. La psicologia di Giasone и dunque quella di un perfetto uomo greco che fa il suo interesse politico ed economico lasciando tranquillamente in secondo piano non tanto la famiglia quanto la prima moglie.
Medea perт non и greca e ha ben altre concezioni del matrimonio e della vita coniugale, lei non и disposta a tollerare di essere solo una concubina ai voleri di Giasone e si sente tradita in quanto favori che ha reso a Giasone nella conquista del vello d’oro non le sembrano degni di tale sgarbo. Medea ha abbandonato i suoi parenti e la sua terra per seguire Giasone e adesso il suo mondo crolla, ritrovandosi sola, in terra straniera relegata a una funzione sociale che non le va per niente bene e che non riesce a accettare e a capire. Probabilmente una qualsiasi altra donna greca avrebbe accettato tranquillamente il fatto di diventare una concubina del marito ma in Medea non ci sono i presupposti culturali per tale sottomissione e la sua reazione и al contrario forte e violenta tale da provocare un’altra serie di incomprensioni da parte del marito e che non afferra l’idea di una cosм dura ribellione di una donna al volere maschile.
2) Nel secondo episodio si parla di ira, malvagitа, giustizia, fama, saggezza e gelosia: riferiti chi ?
Il secondo episodio и il dialogo tra Giasone e Medea, и lo scontro delle incomprensioni di cui ho parlato prima che sboccheranno in tragedia. Questo dialogo и una vera и propria tempesta di sentimenti e di argomenti di discussione, e non avrebbe potuto essere diversamente visto che in questo dialogo maturano e si decidono i fatti che saranno fondamentali per il proseguimento della tragedia. Nell’episodio и espressa tutta l’ira di Medea per il tradimento subito, tutta la sua diversa concezione della giustizia e la consapevolezza che il comportamento di suo marito non potrа essere che ingiusto nei suoi confronti, di conseguenza, tutta la malvagitа, la gelosia e la bramosia di vendetta che и capace di provare contro Giasone e contro la sua futura sposa. A lei si contrappone la saggezza “greca” di Giasone che non capisce tanta ira e tanto odio e parla dei grandi favori e vantaggi che lei ha ricevuto da lui avendolo seguito poichй dal nulla si и conquistata uno dei massimi riconoscimenti per l’uomo greco cioи la fama e la gloria fra gli uomini, oltre al grande privilegio che secondo i greci stessi и quello di essere diventato una cittadina greca a tutti gli effetti.
3) Giasone afferma: “...tu in cambio della salvezza mia hai piщ ricevuto che dato...”. Spiega.
Lo scontro tra Giasone e Medea si focalizza su di un altro punto importante e cioи i vantaggi che l’uno ha ricavato dall’altra. Medea si ritiene offesa e tradita dal comportamento di Giasone e si sente in credito verso di lui per averlo salvato e per averlo aiutato nella sua impresa. Al contrario perт Giasone non si sente in debito verso Medea, anzi ! L’ha portata in Grecia, ne ha fatto una cittadina, gli ha dato fama e gloria, cosa puт desiderare di piщ una donna ? “...tu in cambio della salvezza mia hai piщ ricevuto che dato...” questa frase riassume bene dunque il punto dello scontro fra due persone che hanno una scala di valori diversa e che in questo caso rendono ancora piщ accentuata con l’ira tale diversitа.
4) Medea teme di non avere piщ patria, Giasone parla della fama come importante per la vita umana e dell’importanza dell’essere greco, Egeo garantisce ospitalitа attraverso il giuramento : perchй era cosм importante per gli antichi avere una patria sicura ?
Questo и sicuramente un problema dalle radice arcaiche. Per comprendere tali comportamenti e tali valori bisogna immaginarsi un mondo profondamente ostile all’uomo, dove la primaria fonte di difesa dalla natura ma anche dagli altri uomini и la formazione di una societа autosufficiente nella quale tutti i partecipanti alla comunitа, tutti QQQQQQQQQQQQsiano organizzati e abbiano come unico scopo la tutela reciproca. Colui che in un mondo come questo era escluso dalla polis era molto piщ di un senzatetto, era un senza-patria. Essere senza patria doveva essere davvero duro a quel tempo per una donna sola con figli, anzi, forse addirittura impensabile. Medea ha ragione quando teme di rimanere sola, in terra straniera, con l’ostilitа di suo marito da un lato e quella della famiglia che ha abbandonata dall’altro. Quale posto avrebbe mai potuto avere una donna sola nella societа greca ? Era questa una eventualitа probabilmente cosм remota da non essere neanche presa in considerazione.

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