Esiodo:vita e opere-

Materie:Appunti
Categoria:Greco

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Testo

Esiodo

Confronto con omero.
Punti in comune:
• Lingua epica;
• Il percorrere del genere epico.
Differenze:
• Omero è una figura evanescente mentre Esiodo è realmente esistito perché nelle sue opere parla di se stesso. Nacque alla fine del VIII secolo a.C. ad Ascra (piccolo villaggio della Beozia). La sua famiglia era originaria di Cuma eolica (nord della parte occidentale della penisola anatolica). Il padre era caduto in miseria e per questo si era dovuto allontanare dal paese natale. Aveva un fratello di nome Perse con il quale ebbe una lite legale per la scissione dell’eredità.
• Il mondo descritto da Omero è aristocratico e presuppone un pubblico vasto ma gli eroi sono principi e gente di alto rango. (cultura aristocratica). Il mondo descritto da Esiodo esprime il mondo e la cultura dei piccoli proprietari terrieri (esaltazione del lavoro poiché esso nobilita l’uomo).
• In omero gli dei sono simili agli uomini mentre in Esiodo ritroviamo un profondo rispetto per le divinità e in particolare per Zeus (somma garante della dichè: giustizia). La giustizia divina governa il mondo. Compare il concetto di “iubris” : tracotanza. La iubristes è colui che è tracotante e si erge al di sopra degli dei utilizzando la violenza, la forza e la contraffazione. Egli sarà puntito.

Esiodo scrive:
• La Teogonia (nascita degli dei);
• Le opere e i giorni (“ta erga kai emerai”)
• Le eoie (catalogo delle donne) (alcuni non credano sia stato redatto da lui)

Le opere
La teogonia
È un’opera composta da circa 1000 versi che vuole essere una sistemazione razionale del mito delle divinità greche. Per questo motivo viene anche detta Bibbia greca.
Egli, per scriverla, attinse a un patrimonio di miti provenienti dall’Oriente mesopotamico, anatomico e indiano. Nella genealogia si parte dal caos primogenito (kaio: essere vuoto) da cui vengono generati Urano e Gea i quali accoppiandosi creano tante divinità tra cui Cronos e Rea. Essi si accoppiano e generano altre divinità. Cronos taglia i genitali al padre Urano e ingoia tutti i figli nati ma rea riesce a salvarne uno: Zeus e lo nasconde nell’isola di Creta. Zeus spodesta il padre cronos e diventa re del cielo. Egli divide il regno coi fratelli e si erge su di tutti facendo regnare ordine e giustizia e facendo iniziare l’età dell’oro.

Le eoie
È un elenco di donne che hanno avuto rapporti con le divinità e hanno generato eroi ed eroine. Siccome usava l’espressione “e oie” (o quale) all’inizio di ogni episodio del poema, hanno chiamato l’opera così o catalogo delle donne. È la continuazione logica della Teogonia. Molti, poiché è frammentaria, sostengono che non sia di esiodo.

Le opere e i giorni
Questo titolo viene soprattutto dall’ultima parte dell’opera dove Esiodo fa l’elenco dei giorni fasti e nefasti. Questa parte viene ritenuta strana così come l’opera che non presenta un filo conduttore. Essa inizia citando la famosa lite con il fratello perse e poi presenta un susseguirsi di miti: Pandora, le cinque età, la favola dell’usignolo e dello sparviero e dei precetti sulla navigazione.
È composta da 828 versi ed è disorganica. Molti, per questo, hanno pensato a una non unifica versione dell’opera facendo sorgere la questione esioidea. Tutti gli artisti di questo periodo procedevano infatti per giustapposizione. Questa disorganicità non è però così insolita: si usa infatti anche nella statuaria (koroi). Non c’è l’idea della proporzione. Le opere e i giorni sono un’opera didascalica.
Fondamentale è l’elemento mitologico:
-mito di pandora ( pas,pasa,pan: tutto dora: doni) . Fu la prima donna della mitologia e colei che ricevette tutti i doni e che venne ritenuta la causa di tutti i mali perché le era stato consegnato un vaso che lei non avrebbe dovuto aprire mai. Lei lo aprì e tutti i mali si diffusero nel mondo.
-mito delle cinque età: oro-argento-bronzo-eroi-ferro
Secondo gli illuministi si va dalla felicità alla tristezza per Rousseau la storia è un continuo regresso ma l’età degli eroi sembra spezzare questo degrado.
-la favola dell’usignolo e dello sparviero: lo sparviero schernisce un piccolo usignolo e gli dice che è giusto che lui si comporta così perché è il più forte. Viene introdotto il concetto alla base della cultura arcaica: iubris, tracotanza verso l’usignolo che porta con se lo “ftonos teon” (risentimento degli dei). Chi è tracotante provoca il risentimento degli dei che lo puniscono. Questo concetto sarà una sorta di life motiva di tutta la letteratura arcaica. Alla base di tutto ci sta il litigio col fratello. Egli dice che ciò che conta è il lavoro che nobilita l’uomo e rende giusto il mondo. (idea di “dichè”: giustizia). La contesa si può dividere in: “eris buona” (emulazione ovvero imitare qualcuno migliore per migliorarsi) e “eris cattiva” ( volontà di sopraffazione sull’altro. Perse aveva scelto la eris cattiva: era quindi uno iubristes e sarà punito).
Il tema delle muse che vengono in sogno a Esiodo è un topos comune di molti autori epici.
Nel epos omerico canta la musa mentre in Esiodo il poeta canta in prima persona. (passo avanti verso l’individualità).

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