Biografia di Senofonte

Materie:Riassunto
Categoria:Greco
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Data:17.05.2007
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Testo

SENOFONTE
Vita
Senofonte nacque ad Atene tra il 430 ed il 425 da famiglia facoltosa del demo di Erchia, appartenente all'ordine aristocratico dei cavalieri. Di sentimenti anti-democratici, secondo la provenienza sociale, fu tra il 408 ed il 404 scolaro di Socrate, che abbandonò per seguire, nel 401, i diecimila mercenari greci reclutati dal principe persiano Ciro per rovesciare il fratello Artaserse II.
Dopo la battaglia di Cunassa (401) e la conseguente morte di Ciro in battaglia, i Diecimila dovettero procedere ad una lunga e pericolosa ritirata lungo l'interno del paese, privi dei loro capi, assassinati dagli uomini di Artaserse, comandati dallo spartano Chirisofo e da Senofonte stesso, capo delle retroguardie. Condannato all'esilio nel 399, per appartenenza alla classe oligarchica dei cavalieri, Senofonte si schierò con gli Spartani e combatté, a Coronea, contro Atene insieme al re spartano Agesilao (394). La gratitudine spartana gli fruttò, peraltro, il ritiro nel podere di Scillunte, in Elide.
Quando Scillunte fu invasa dagli Elei, Senofonte dovette abbandonarla e ritirarsi a Corinto (371), per poi tornare, come sembra, in patria dopo il 368, quando, a seguito del riavvicinamento tra Sparta e Atene dopo la battaglia di Leuttra, il bando fu revocato: i suoi due figli, infatti, combatterono a Mantinea con l'esercito ateniese.
Si ritiene che Senofonte sia morto dopo il 355, che è la data più tarda da lui menzionata, quando parla, nei Poroi, della situazione ateniese dopo la guerra contro gli alleati della Lega Delio-Attica.

Considerazioni
Considerato modello di stile scorrevole (aphelès) fin dall'antichità, che lo elevò a modello del puro stile attico insieme a Platone ed Isocrate, Senofonte fu poi svalutato a partire dall'Ottocento, quando la critica positivistica lo vide come superficiale, sciatto e privo di idee proprie. In effetti, l'autore esce malconcio dal confronto sul piano storiografico e filosofico, ma le accuse si devono più propriamente alla statura degli scrittori con cui viene paragonato: è naturale che appaia un emulo mal riuscito, quasi un plagiario, di Tucidide come di Platone, di cui non possiede la severità metodologica e la decisione politica.
Oggi, però, si tende a rivalutarlo come scrittore dagli interessi molteplici, pieno di curiositas e competente in vari campi pratici: Senofonte diventa, dunque, vero e proprio precursore della specializzazione "scientifica" dell'Ellenismo. Come si è visto, Senofonte non è un teorico astratto, ma un autore direttamente impegnato nelle vicende politiche e sociali, che decide di dare soluzioni mostrano la realtà nella sua dinamica evoluzione. In questo senso si dovrebbe leggere la vastità dei suoi interessi e la varietà delle opere, rette da un senso pratico e mai tendente alla generalizzazione.
Egli quindi testimonia, nello stesso tempo, lo sgretolarsi del compatto orizzonte culturale e politico della polis, dichiarando, in termini negativi, che in Grecia non c'era più spazio per l'egemonia di una polis (Musti).

Esempio