Veneto

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Testo

VENETO
Il Territorio
Superficie: 18.391 Kmq
Popolazione. 4.469.156 ab.
Densità: 243 ab./Kmq
Ripartizione Altimetrica
14%Collina
29%Montagna
57%Pianura
Economia
Popolazione attiva: 44%
Disoccupati: 5%
Occupati per settore
Settore primario: 4%
Settore secondario: 35%
Settore terziario: 61%
Reddito pro capite:19.127 euro
Abitanti Densità
Provincia Capoluogo (AB.kmq)
Venezia 815.807 293.731 331
Verona 810.686 254.748 260
Vicenza 775.064 108.947 285
Belluno 211.548 35.230 58
Treviso 769.365 81.328 311
Padova 842.091 211.985 393
Rovigo 244.595 50.925 137
Aspetto fisico-ambientale
Il Veneto è una regione dell’Italia settentrionale e si affaccia a sud-est sul Mar Adriatico, a ovest confina con la Lombardia e il Trentino Alto-Adige, a nord per un breve tratto con l’Austria, a nord-est con il Friuli-Venezia Giulia, a sud con l’Emilia Romagna. Il Veneto comprende sette provincie: Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia (capoluogo regionale), Verona, Vicenza. La regione deriva il suo nome dal popolo dei Veneti.
Il Veneto si estende per circa 18.391 Kmq e ha 4.469.156 abitanti, essa è tra le più popolate regioni d’Italia.
Il territorio veneto è occupato per il 57% da pianura, il 29% da monti ed il 14% da colline. La zona montuosa del Veneto alpina e prealpina non è molto estesa ma è molto varia con valli popolose, altipiani, massicci rocciosi. Nella parte settentrionale del Veneto (provincia di Belluno) si estendono le Alpi Carniche con rilievi che superano i 2.500 m (M.Venscuro 2678 m); a sud si estendono le Dolomiti, con le loro cime seghettate e gli isolati torrioni. I monti più alti sono quelli: della Marmolada (3342 m), le Tofane (3243 m), il M.Civetta (3.220 m).Ai piedi della zona alpina s’innalzano il M.Grappa (1.775 m), l’Altopiano di Asiago, il Pasubio (2.235 m), i Monti Lessini e il Monte Baldo che costituiscono le Prealpi Venete. A sud ci sono dei gruppi collinari abbastanza elevati e sono: i Monti Berici e i Colli Euganei.
La pianura Veneta si può dividere in alta pianura e bassa pianura. La parte meno elevata è costituita dal Polesine, area compresa tra i corsi dell’Adige e del Po.
Il mare che bagna il Veneto è il Mar Adriatico. Le coste della regione si estendono per quasi 200 Km e la maggior parte di esse sono basse e sabbiose. Caratteristiche analoghe presentano anche il Delta del Po.
Il porto principale è. Venezia..
La pianura veneta è attraversata da molti canali e fiumi. Il Po interessa la regione solo nel suo tratto inferiore, i maggior fiumi del Veneto sono indipendenti dal corso del Po, sfociando direttamente nel Mar Adriatico. Il più importante è l’Adige (secondo fiume d’Italia per lunghezza), il cui corso superiore scorre nel Trentino Alto-Adige, tra gli altri importante è anche il Brenta (160 Km), il Pieve (220 km) e il Bacchiglione (118Km).
I laghi più importanti sono. Quello di Garda (diviso con la Lombardia), il Misuriuna e l’Alleghe.
La parte montuosa della regione è caratterizzato da un clima alpino, freddo e nevoso in inverno, ventilato e fresco d’estate, la pianura e l’area lagunare sono condizionate da un clima più mediterraneo: umido e nebbioso in inverno, ventilato e mite in primavera-autunno, caldo e afoso in estate, soprattutto lontano dal mare.
La vegetazione veneta non è molto ricca. I boschi sono poco estesi: da tempo le vaste foreste che ricoprivano la pianura sono state distrutte. Comunque nelle prealpi prevalgono boschi di castagni alle basse quote e di faggi sopra i 900 m. Nelle zone alpine più elevate soprattutto nel Cadore si trovano fitte foreste d’abeti e larici. Nell’area dei Monti Berici e dei Colli Eugenei crescono le specie sempreverdi. Importanti anche la vegetazione delle lagune con specie resistenti all’acqua e al sale. Alla distruzione del bosco si è accompagnata la quasi totale scomparsa della fauna selvatica. Sulle montagne si trovano ancora camosci e non rari sono i caprioli, le volpi, i tassi; tra gli uccelli sono presenti i galli cedroni. Le lagune sono popolate da specie d’uccelli acquatici.
Aspetto economico
La struttura economica della regione si presente ben articolata nei vari settori produttivi.
L’agricoltura, che costituiva in passato la base del sistema economico veneto, ha perso buona della sua importanza negli ultimi decenni, ma resta tuttora una delle risorse fondamentali: si producono in buona quantità grano, mais, barbabietole da zucchero, mele, pere, pesche, uva da vino, tabacco e foraggi, che danno vita ad un buon allevamento del bestiame, in prevalenza bovino.
L’industria prima della crisi degli Ottanta e Novanta, ha avuto una considerevole espansione, specialmente nei centri retroterra di Venezia, dove operano grossi complessi metallurgici e chimici. Le principali industrie sono quelle: alimentari, chimiche, tessili, metalmeccaniche, vetrarie, elettroniche e della fabbricazione degli occhiali. Sviluppate sono anche le attività commerciali.
Il terziario si basa soprattutto sul turismo che prende d’assalto: Venezia, Verona, le stazioni balneari di Bibione, Caorle, Lido di Iesolo, Lido di Venezia e Sottomarina, gli Altopiani di Tonezza e dei Sette Comuni e nei centri termali d’Abano Terme, Montegrotto Terme e Recoaro Terme.
Aspetto socio-ambiente
Capoluogo di regione: Venezia
Capoluogo di provincia: Verona, Vicenza, Belluno, Treviso, Padova, Rovigo
FOLCLORE
Venezia è stata per tanti secoli il centro politico, economico, sociale, culturale di tutta la regione. Delle feste tradizionali che si svolgono a Venezia, la più famosa era la simbolica cerimonia delle nozze tra la Serenissima e il mare lanciando un anello nel mare aperto; importante anche la festa del Redentore. In tutta la regione, le più caratteristiche tradizioni popolari sono quelle collegate alle ricorrenze che puntualizzano il corso dell’anno. Per carnevale sfilate di carri allegoroci sono in uso nel Veronese e a Monteforte d’Alpone, a Verona, l’ultimo venerdì di carnevale ha luogo il Bacanal del gnoco davanti alla chiesa di S.Zeno, dove è eretto un palco sul quale si cuociono gli gnocchi che sono distribuiti gratuitamente. A Padova, in maggio e il 13 giugno, si tiene l’antichissima fiera in onore di S.Antonio. Nella piazza di Marostica si svolge in settembre la famosa partita a scacchi giocata con pezzi animati vestiti in costume medievale. In quanto all’arte popolare, sono celebri le ceramiche di Bassano del Grappa, di gusto popolaresco ma assai vicino all’arte colta. Famosissimi sono i vetri e i merletti di Murano e di Burano, che hanno raggiunto il livello dell’artigianato illustre.
GASTRONIMIA
La cucina veneta è una delle più ricche della penisola. Molto importante è il riso che è accompagnato da: verdure, piselli, finocchi, sedano, fagioli, zucca, pesci, anguilla, seppie ecc. Il settore delle carni e dei pesci, si arricchisce della presenza d’ogni animale domestico e di molte specie di selvaggina, di quasi tutti tipi di molluschi, crostacei e pesci di mare, d’acqua dolce e di valle. Le specialità sono numerose, dalle più note, come il fegato alla veneziana, i torresani allo spiedo, il baccalà alla vicentina, il pesce in saor, il bisato su l’ara (anguilla sulla pietra), il pollo alla padovana ecc. I salumi sono prodotti specialmente nelle provincie di Padova e Vicenza: bondile, sopresse, luganeghe, musete (cotechini), sanguinacci. Il Veneto è il regno delle verdure e su tutte domina il radicchio di Treviso e di Castelfranco. È solo a fine pasto che la cucina veneta s’impoverisce, nei formaggi, quasi tutti da consumare freschi, e nei dolci, tra i quali scarseggiano le specialità. Tipico Natale il pan d’oro veronese, derivato dall’antico nadalin. Il patrimonio del Veneto è abbondante e d’eccellenza qualità, dai vini comuni ai fini e ai superiori. Prodotta e bevuta ovunque è la grappa, liscia, alla ruta, alla genziana ecc.
Le città
VENEZIA
Venezia (306.000 ab.) costruita sulle isole della laguna, è stata unita con un ponte stradale e ferroviario alla terraferma, dopo gli anni venti, mentre si creava il polo industriale di Porto Marghera. Oggi Venezia vive soprattutto di turismo e ciò non è privo di problemi, poiché il numero dei turisti è decisamente sproporzionato rispetto a quello che una città non molto grande e dalle strutture urbanistiche del tutto eccezionali può sopportare. Il sovraffollamento rischia di soffocare i secolari equilibri di una città costruita su misura per un ambiente particolare. Nella provincia di Venezia sono da ricordare le straordinarie isole della laguna, come Murano, Burano, San Francesco nel deserto, o località come il Lido, Chiogia, tutti i centri del corso del Brenta verso Padova
VERONA
Verona (257.000 ab.) è la seconda città della regione. Antica città con importanti rovine romane. L’attività commerciale ha il suo riferimento nello spazio fieristico, nodale per tutta l’area orientale della nostra maggiore pianura. È anche una città importante dal punto di vista agricolo. La forza commerciale del suo attuale sviluppo sta tuttavia nell’industria, che è sorta utilizzando la posizione favorevole industrie si sono sviluppate sia in campo meccanico, sia in campo farmaceutico, editoriale, alimentare, grafico e pere la lavorazione del cuoio. Legnano e Villafranca sono due importanti centri agricolo-zootecnici della provincia.
PADOVA
Padova ( 213.000 ab.) è un’importante città storica. Ha sempre rappresentato un riferimento sulla terraferma per i signori della laguna. Grande rilevanza ha, in particolare, la sua antica Università. È un centro agricolo di primaria importanza situato in una fertile pianura bagnata dal Brenta. Anche dal punto di vista industriale, Padova è assai sviluppata, godendo di una posizione-chiave per le comunicazioni autostradali con l’Emilia.
BELLUNO
Belluno (36.00 ab.) è il capoluogo principale della provincia montana. Città accogliente e di modeste dimensioni, ha come risorsa il turismo. L’unico centro agricolo della provincia è Feltre.
VICENZA
Vicenza (108.000 ab.), sorta come centro tra montagna e pianura, si è caratterizzata sia per l’importanza storica-artistica, sia per le attività agricole. La sua forza sta nella coesistenza di industrie medie e piccole, alcune delle quali tra le prime del Veneto e dell’alta Italia; esse sono presenti in svariati settori produttivi, del legno al tessile, dalla meccanica alla carta e all’oreficeria. Tra i centri importanti, ricordiamo Bassano del Grappa, Valdagno, Schio, Thiene. Notevoli le località turistiche come Recoaro Terme e Asiago o alcuna località particolari, ricche di storia, come Marostica.
TREVISO
Treviso (82.000 ab.) è il capoluogo di un importante territorio agricolo, un tempo marca di confine dell’impero di Carlo Magno. Oggi è un importante mercato ortofrutticolo e zootecnico. Nella sua provincia, si trovano alcuni importanti centri. Conegliano, per la produzione vitivinicola e per le industrie meccaniche ed elettroniche; Montebelluna e Castelfranco Veneto, centri agricoli e di piccole industrie.
ROVIGO
Rovigo (52.000 ab.) è il capoluogo del Polesine. Centro agricolo importante, basa le sue risorse in particolare modo sulle coltivazioni estensive della barbabietola da zucchero. Alla funzione produttiva si è collegata quella industriale, a cui sono venute aggiungendosi altre attività industriali legate all’agricoltura: imprese conserviere, pastifici, mulini. Il principale centro della provincia è Adria, ormai distante 20 Km dal mare a cui ha dato il nome: in età romana era un porto sul mare.

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