Liguria

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LA LIGURIA

LA SUA STORIA

Gli insediamenti umani, in Liguria, risalgono a 30-40.000 anni fa.
Nelle grotte di Balzi Rossi si sono ritrovati degli scheletri umani e delle sculture femminili tra le più importanti dell’arte del Paleolitico.
Dal I millenio A.C., la regione fu abitata dai Liguri, un popolo marinaio, insediati in una zona molto vasta.
I Liguri entrarono in contatto con le civiltà dei Greci e dei Fenici.
Durante tutto il Medioevo il pericolo maggiore fu costituito dalle incursioni dei pirati saraceni e dei Normanni.
Genova fu la principale città concorrente di Venezia e di Pisa nei traffici con l’Oriente.
Dopo il Congresso di Vienna, nel 1815, la Liguria fu unita al Regno di Sardegna.
L’ASPETTO FISICO

LA COSTA

La costa è ricca di promontori rocciosi e di insenature, con spiagge strette e ciotolose.
Queste prevalgono nel tratto ad ovest di Genova, la Riviera di Ponente; ad est di Genova, la Riviera di Levante, il litorale è spezzato da rilievi sporgenti, e dai due grandi golfi di Rapallo e di La Spezia.
Numerosi sono i porti naturali, mentre sono rare le piccole isole situate presso la costa.
LA PIANURA

Le uniche aree pianneggianti, formate dai detriti portati a valle dai fiumi, sono la Piana di Albenga, alle foci del Centa, e la Piana di Chiavari, alle foci dell’Entella, entrambe ricche di colture agricole.

LE MONTAGNE

Nella Liguria si uniscono le Alpi Marittime con l’Appennino Ligure, che copre la parte centrale ed orientale del territorio.
La montagna diventa sempre più aspra verso l’interno; alcuni pezzi di terra raggiungono il versante padano ( valli della Bormida, dello Scrivia e della Trebbia );i pendii sono meno ripidi e le valli più ampie.
LE ACQUE

La Liguria non ha dei fiumi veri e propri.
I brevi corsi d’acqua che scendono dalla montagna al mare come il Polcevera, ilBisagno e l’Entella, in estate sono secchi, in primavera sono ricchi di acque e in autunno causano frequenti straripamenti.
Più ricchi di acque sono i fiumi che scorrono verso nord, e diventano affluenti e subaffluenti del Po.
IL CLIMA

Nessun punto della Liguria è distante dal litoriale più di 30 Km in linea d’aria.
Il clima è mite, perchè le Alpi formano una barriera contro i venti del nord, mentre le brezze marine danno frescura in estate e tepore in inverno.
Il clima della Riviera di Ponente è simile a quello delle coste dell’Italia centale.Anche nella Riviera di Levante, più ventosa e piovosa, le temperature medie superano di parecchi gradi quelle della costa adriatica, situata alla stessa altitudine.
L’AMBIENTE

In Liguria è sviluppata una vegetazione sempreverde, che è composta da olivi, pini marittimi, cipressi; le palme sopravvivono e sono diffusi gli arbusti che formano la
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I problemi della regione dipendono sia dalla presenza dei poli industriali di Genova e Savona, sia dall’eccesso di cotruzioni costruite sulle coste per delle ragioni turistiche.
Lo spopolamento dell’etroterra favorisce la distruzione delle terrazze, create per favorire le coltivazioni in un paziente lavoro.
LE COMUNICAZIONI

Le principali vie di comunicazioni liguri seguono ancor oggi l' antica Via Aurelia, che congiungono la Valle Padana.
Oggi Genova è collegta a Milano e anche all’Autostrada dei Fiori, mentre la Savona-Fossano- Torino garantisce i collegamenti con il Piemonte; da Voltri parte l’autostrada dei trafori che passando per Alessandria e Vercelli facilita i collegamenti con la Svizzera.
Le principali linee ferroviarie sono parallele alle grandi arterie stradali.

L'AGRICOLTURA

Il settore primario contribuisce con il 2,5 %, alla formazione del reddito regionale.
Per il terreno arido e per il continuo spopolamento delle campagne, appena un quinto del suolo viene coltivato.
L'agricoltura ligure è una delle più specializzate d'Italia: quasi metà del valore della produzione totale è rappresentata dai fiori e dalle piante ornamentali, e un altro quarto, frutta e ortaggi. Le aziende agricole sono di ridotte dimensioni.
La coltivazione dei fiori e delle piante ornamentali, esportati in gran parte all'estero, è sempre più diffusa e redditizia; invece la produzione di ortaggi e frutta è destinata ai mercanti delle grandi città della Pianura Padana.
Di grande quantità, ma sempre meno importante, è la produzione di olio e vino.
Lo sfruttamento dei boschi per ricavare legna da ardere oggi non è più conveniente.
Anche la pesca ha scarsa importanza economica, infatti la Liguria ne produce solo il 3 %.
Questo è dovuto alla povetrà delle acque liguri.

L'INDUSTRIA

La maggior parte delle industrie chimiche, meccaniche e di raffinazione del petrolio sono situate nel tratto di costa tra Genova e Savona.
L'industria genovese può essere divisa in due settori: la grande, che a partire dagli anni Sessanta ha risentito negativamente della concorrenza internazionale, è stata riconvertita; la media, invece, specializzata in inbarcazioni da diporto, ha avuto delle occasioni più favorevoli. Complessivamente il settore industriale ha perso, riducendo il suo contributo al prodotto regionale, dal 33 % del 1970 al 25,7 % del 1991.

I SERVIZI

IL TURISMO

Il turismo costituisce da tempo, una delle attività economiche più importanti della regione.
Già alla fine dell' 800, Sanremo, Rapallo, Santa Margherita e altre località erano dei famosi centri di soggiorno estivo e invernale.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, con il miglioramento del tenore di vita e delle vie di comunicazione, sorsero nelle località della costa migliaia di pensioni, stabilimenti balneari e abitazioni, perchè molti lavoratori, soprattutto piemontesi e lombardi, comprarono una seconda casa dove trascorrere le vacanze.
La costruzione di nuovi stabilimenti, però, ha spesso danneggiato il paesaggio e l'affollamento estivo della costa ha contibuito all'inquinamento delle acque, oltre agli scarichi industriali e delle petroliere.

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