La struttura interna della terra

Materie:Appunti
Categoria:Geografia

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Testo

La struttura interna della terra
La crosta è la parte più esterna del pianeta, un involucro rigido e sottile, il cui spessore varie da una media di 35 Km sotto i continenti a una media di 6 Km sotto i fondali oceanici. La sua composizione è molto eterogenea, e la basa crosta è indicata da una brusca discontinuità sismica nota come superficie di Mohorovicic (Moho). Il mantello rappresenta l’82 % in volume della Terra e si estende dalla Moho sino a 2900 Km di profondità dov’è presente un’altra discontinuità sismica, detta superficie di Gutemberg. La Homo con la quale si fa iniziare il mantello corrisponde ad un brusco aumento della velocità con cui si propagano le onde sismiche, nei confronti della velocità con cui attraversano la crosta, e questo che le rocce del mantello devono avere la maggior rigidità (la rigidità è una caratteristica che descrive la resistenza di un materiale a deformarsi quando viene sottoposto ad un sforzo, come quello prodotto da una compressione o da una frazione). La temperatura sale da poche centinaia di gradi in prossimità della crosta a circa 3000° in prossimità del nucleo, anche la pressione e la densità dei materiali aumentano. Le caratteristiche del mantello non variano in modo graduale e continuano per tutto il suo spessore. I dati sismici hanno messo in evidenza che in una fascia tra 70 e 250 Km di profondità la velocità delle onde sismiche subisce un forte rallentamento, per tornare poi a crescere con la profondità. Tale fascia, in cui il mantello mostra un comportamento meno rigido è stata chiamata astenosfera cioè zona di debolezza, ed è interpretata come una zona in cui un materiale del mantello è parzialmente fuso.La presenza dell’astenosfera è continuo sotto le aree oceaniche e mentre sotto quelle continentale è incerto o forse, spostata più in profondità. A profondità maggiori dell’astenosfera la rigidità del mantello torna ad aumentare con la profondità l’insieme della crosta e del mantello fino all’astenosfera viene definito litosfera, per sottolinearne il comportamento complessivo più resistente nei confronti della sottostante astenosfera, La discontinuità sismica di Gutember segna il passaggio al nucleo della terra che presenta caratteristiche nettamente diverse da quelle del mantello e che con un raggio di circa 3470 Km comprende il 16% del volume della terra. La temperatura da 3000° in prossimità del mantello arriva fino 4000° al centro della terra, anche la pressione aumenta. I dati sismici indicano che i materiali della parte più esterna del nucleo ha le caratteristiche di un fluido, mentre a quella profondità una nuova discontinuità sismica chiamata superficie di Lehmann indica il passaggio ad un nucleo solido che rimane tale al centro della terra. Geo fisici e geochimica sono sostanzialmente concordi sulla natura di lega metallica del nucleo alleggerito dalla presenza di qualunque elemento meno denso come silicio e zolfo, si riconoscerebbe perciò un grosso nucleo metallico molto denso; uno spesso mantello roccioso di silicati di magnesio e sodio e meno denso di una sottile crosta che costituisce una specie di schiuma relativamente leggera.

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