La regione Francese

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Testo

Regione francese

La Francia è uno stato a repubblica presidenziale, con una superficie di 543.965 km2 e con una popolazione di 56.615.000.La capitale è Parigi, la lingua ufficiale è il francese e la moneta è il franco francese. Nella cartina politica della Francia notiamo che è suddivisa in 22 regioni e in 96 dipartimenti e, nella cartina fisica invece notiamo che confina a nord con Mare del Nord, a nord-est con Belgio, Lussemburgo e Germania, ad est con Svizzera e Italia, a sud col Mar Mediterraneo e Spagna, ad Ovest con l’Oceano Atlantico, a nord-ovest con la Manica.
Storia
La Francia, fu attiva in tutte le vicende del continente. Abitata dai Celti, fu conquistata dai Romani, che costruirono una efficiente rete stradale, fondarono colonie che sono all’origine di molte città moderne, e diffusero la coltura della vite. La Gallia fu il sostegno più valido dell’Impero Romano e ne assimilò tutta la civiltà. Il più importante tra i popoli che occuparono la regione alla caduta dell’Impero fu quello dei Franchi (da cui il nome Francia). Carlo Magno, Re dei Franchi, unificò gran parte dell’Europa occidentale fondando il Sacro Romano Impero. Nei secoli seguenti la Francia fu invasa dagli inglesi e dalle lotte trai re e i grandi feudatari. Il Sud fu occupato dai signori del Nord, e dovette rinunciare alla propria lingua. Lo stato francese si consolidò nei secoli dal XVI i poi, e mentre in Inghilterra si affermava la supremazia del Parlamento, in Francia dominava la monarchia assoluta, personificata dal Luigi XIV, “Il Re Sole” (1645-1715), al quale è attribuita la frase: “Lo Stato sono io”. Eppure questo paese seppe creare due grandi rinnovamenti e li diffuse in tutto il continente. Il primo fu una corrente di pensiero, l’Illuminismo, nella seconda metà del Settecento, che esaltava la capacità della ragione umana, il pensiero scientifico, la diffusione del sapere. Il secondo fu la Rivoluzione Francese, che abbatte’ la Monarchia, affermò l’abolizione dei privilegi e l’eguaglianza dei cittadini, suscitò anche negli altri popoli il sentimento nazionale. La Francia rivoluzionaria per mano del generale Napoleone Bonaparte si trasformò in un Impero, Ma rinnovò anche le leggi e l’amministrazione creando il primo Stato veramente moderno. Nell’epoca coloniale la Francia s’impadronì di territori in tutti i continenti, specialmente in Africa, gareggiando con l’Impero Britannico. Oggi molti paesi divenuti indipendenti mantengono con la Francia rapporti di collaborazione e l’uso del francese come lingua ufficiale. I “francofoni” nel mondo sono circa 160 milioni.
Geografia
All’orogenesi ercinica del Paleozoico risale la formazione del Massiccio Armoricano ad ovest, delle Ardenne e dei Vosgi ad est, del Massiccio Centrale al centro: rilievi di media altezza e dai bordi arrotondati. Nell’era mesozoica si formarono il Bacino d’Aquitania e quello di Parigi; nel Cenozoico le Alpi, i Pirenei, il Giura. Sull’Oceano Atlantico e sulla Manica le coste sono basse e sabbiose a sud, alte rocciose a nord in relazione col rilievo dell’entroterra. Sul Mare Mediterraneo le coste sono varie: alte, frastagliate, rocciose, ad est, basse, sabbiose, orlate di lagune, ad ovest. I climi della regione francese sono sei:
1) Clima oceanico in Normandia e Bretagna, con piovosità intensa. É il paese dei prati, delle culture di meli e delle lande.
2) Clima aquitano, pure oceanico, con venti violenti. Prevalgono le querce e i pini marittimi; fra le culture quelle dei cereali.
3) Clima parigino, assai instabile.
4) Clima dell’Est, continentale di transizione. Assai diffusa la foresta.
5) Clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde.
6) Clima di montagna, con precipitazioni spesso nevose e inverni rigidi. Foreste di querce, faggi, abeti e larici, quindi pascoli e alpeggi.
La maggior parte dei corsi d’acqua della Francia tributano ad uno dei quattro grandi fiumi: la Senna, la Loira e la Garonna sul versante atlantico, il Rodano su quello mediterraneo. Per breve tratto il Reno fa parte del suo territorio.
Popolazione
Nel periodo tra le due guerre, il paese era minacciato da una seria diminuzione della popolazione e forte era la corrente immigratoria. L’attuale densità media della popolazione è 104 ab./km2. Forti densità si hanno in alcune regioni agricole specializzate (Linguadoca, Val de Loire, Alsazia), sulle coste bretoni e provenzali, intorno ai porti ma soprattutto nelle regioni industriali (Nord, Est, Saint-Etienne) e intorno a Parigi. Insediamento rurale sparso nella sezione orientale e nel Massiccio Centrale. La seconda città francese è Marsiglia (1.231.000 ab.), il più importante porto Mediterraneo.
Economia
La Francia è una delle grandi potenze economiche mondiali. Lo sviluppo, almeno nei suoi obiettivi principali, è stabilito da appositi piani che nascono dalla collaborazione tra le imprese private (il 20% delle quali realizza il 90% del fatturato) e gli Enti statali. Una nazionalizzazione di diversi settori (energia, comunicazioni, banche, Renault) si è avuta tra il 1980 e il 1986. in ragione dell’insufficienza del mercato interno nel sostegno della domanda dei beni, l’appartenenza alla CEE si presenta vantaggiosissima per gli scambi di prodotti manufatti, così come proficua appare la cooperazione con gli altri Paesi della Comunità francese, ricchi di materie prime molto preziose e capaci di assorbire la produzione agricola, il cui smaltimento trova qualche difficoltà in ambito europeo. La Francia è, infatti, leader europeo in molti settori agricoli, nonostante l’agricoltura occupi solo il 6% della popolazione attiva; le culture tradizionali sono il frumento, la frutta, la barbabietola, il mais e il vigneto. Il patrimonio di bovini e suini è notevole e consente una buona esportazione dei prodotti (oltre agli elevatissimi consumi interni), soprattutto di formaggi pregiati. La viticoltura dà vini rinomati in Alsazia, Borgogna, Champagne, Charente e Bordolese. Importante la produzione d’ostriche e aragoste. L’industria francese ha nella chimica e nella metalmeccanica i suoi settori principali. La produzione d’acciaio, alimentata dalle miniere di ferro, ha consentito un rapido sviluppo della fabbricazione d’autoveicoli, materiale ferroviario, aeroplani naviglio. La metallurgia presenta una vasta gamma di lavorazioni. Il sottosuolo offre limitati giacimenti di carbone, petrolio e metano, ma è ricco di bauxite e uranio. Attive sono le industrie chimiche (fibre sintetiche, materie plastiche, fertilizzanti), tessili e alimentari. La Francia ha molti primati nell’agricoltura, infatti, è una delle maggior produttrici di vino (oltre 60 milioni di quintali, in gara con l’Italia), di cereali (ai primi posti del mondo), di patate (6 milioni di tonnellate), d’ortaggi e legumi. La ricchezza dei pascoli della Francia rende vantaggioso l’allevamento. E’ sovrabbondante la produzione di carne, latte (22-23 miliardi di litri), burro (6 milioni di quintali) e formaggi (1° posto in Europa): ha un parco bovini di 25 milioni di capi, con razze selezionate e allevamento su prato, e ovini. La pesca occupa 30.000 pescatori e impiega 8.000 battelli. Il maggior porto peschereccio è Concarneau, nella Bretagna, la penisola protesa tra l’Atlantico e la Manica. Famosa è l’ostricoltura (le ostriche francesi sono esportate in tutto il mondo).

Esempio