La Giamaica, storia, geografia, cultura

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La Giamaica, storia, geografia, cultura
IL TERRITORIO
Circondata dal mar dei caraibi, la Giamaica è la terza isola per grandezza delle Grandi Antille che, oltre a Cuba, comprendono anche Puerto Rico e l’ isola di Hispaniola con Haiti e la Repubblica Dominicana.
Il territorio, di origine vulcanica, offre al visitatore un paesaggio verde, sempre vario e affascinante. L’ interno è infatti occupato a est da una catena montuosa, Le Blue Mountains (2.256 m) e, nella parte occidentale da una serie di altopiani coperti di foreste tropicali, dai quali scendono oltre 120 fiumi e torrenti.
Rocce scoscese e montagne dominano il paese: circa la metà della Giamaicasi alza in media sui 300 m.s.l.m.
Nella zona nord occidentale il terreno calcareo colpito dall’ erosione offre uno strano paesaggio carsico, denominato Cockpit Country.
LE COSTE
Il paesaggio costiero dell’ isola presenta un’ alternanza di tratti rocciosi, spesso molto ventilati e di piacevoli insenature. Le spiagge sono caratterizzate con sabbia bianca e fine, spesso protette dalla barriera corallina e lambite da acque cristalline.
IL CLIMA
La Giamaica è caratterizzata da un clima tropicale.
La temperatura media sulle coste varia infatti tra i 26° e i 32°C e risulta inferiore su quella settentrionale, direttamente interessata dagli alisei; nell’ interno, sulle Blue Mountains, la temperatura può scendere fino a 4°C a causa dell’ altitudine e delle precipitazioni più abbondanti.
LA FLORA E LA FAUNA
LA FLORA
Caratteristica dell’ isola è la lussureggiante vegetazione che,in alcune regioni più umide è incredibilmente ricca; infatti si possono trovare: foreste tropicali di palme, felci, acacie e alter piante varie. Non mancano gli alberi da frutto( banano, papaya, mango, ackee, vari agrumi), le coltivazioni di caffè, tabacco, cacao, guaico.
LA FAUNA
L’isola è popolata da oltre 200 specie di uccelli, come ad esempio il colibrì (simbolo della Giamaica), aironi e svariati tipi di pappagalli.
Infine, bisogna sottolineare che la Giamaica è priva di animali pericolosi: nessuna delle dodici specie di serpenti è pericolosa e l’ unico animale selvatico è la mangusta.
Nella zona di Black River si possono osservare ancora gli ultimi coccodrilli.
DATI:
SUPERFICIE 10 990 Kmq GOVERNO R. Parlamentale
ABITANTI 2 530 000 RELIGIONE protestante
DENSITA’ 230a.Kmq LINGUA inglese, spagnolo
POP. URB. 50 % MONETA dollaro giam.
INCR.ANNUO 0,6 % PIL pro capite $ 3 540
CAPITALE Kingstone POP. Attiva 1 259 000
LA STORIA DELLA GIAMAICA
1494:
Cristoforo Colombo sbarca sull’ isola, ma prima di essere scoperta essa era popolata da tribù indiane Arawak che si erano stabilite intorno al 1000 d.C.
1509:
Gli Spagnoli presero ufficialmente possesso dell’ isola e fondarono la prima capitale, Sevilla La Nueva, a St. Ann’ s Bay .
1655:
Finisce la dominazione degli Spagnoli sulla Giamaica, quando Oliver Cromwell decise che anche l’ Inghilterra doveva possedere la sua parte di colonie nelle Indie Occidentali.
dal 1674 al 1688:
Henry Morgan diventato vice-governatore della Giamaica, portò a termine numerose spedizioni che giunsero al riconoscimento finale da parte della Spagna dell’ effettivo dominio inglese sulla Giamaica.
1692:
Port Royal, quartiere generale dove oggi sorge Kingston, viene distrutta a causa di un violentissimo terremoto.
XVIII sec.:
Gli Inglesi, dopo aver tentato di coltivare il tabacco e il cotone, si lanciarono nella coltivazione sistematica della canna da zucchero.
1788:
Il governo inglese firmò nel 1788 un accordo che garantiva agli schiavi alcuni diritti di autogoverno all’ interno di una zona esente da tasse.
1838:
Viene abolita la schiavitù.
1866:
La Giamaica divenne colonia britannica.
1872:
La capitale fu trasferita a Kingston.
1944:
Nasce una nuova costituzione che dette all’ isola un governo praticamente autonomo.
1962:
La Giamaica divenne indipendente, pur rimanendo membro del Commonwealth.

LA MUSICA E IL REGGAE
Impossibile evocare la musica giamaicana senza considerare il suo passato. Infatti, la musica dell’ isola affonda le sue radici nella storia del colonialismo, quando canti e ritmi furono gli unici “bagagli” che gli schiavi africani poterono conservare fuori dal controllo dei loro padroni.
La musica giamaicana esprime in generale il trionfo dello spirito sulle sofferenze, ma contrariamente al gospel americano, ai blues e ai jazz, ai quali si ispira, comporta spesso un messaggio sociale critico e sarcastico.
Una nota a parte merita il reggae, diventato- grazie, in particolare, a Bob Marley, Jimmy Cliffe e Peter Tosh- simbolo della Giamaica nel mondo.
CIVILTA’ E TRADIZIONI
POPOLAZIONE
Nella Giamaica gli abitanti sono per la maggior parte neri o mulatti, discendenti dagli schiavi africani che gli Inglesi portarono sull’ isola a partire dal 1655 per lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero.
Le popolazioni di origine africana, mescolatesi nel corso dei secoli con Caucasici, Cinesi, Indiani, Portoghesi, Spagnoli, Ebrei e Siriani, hanno dato origine ad una popolazione incredibilmente varia.
In alcune zone più isolate delle Blue Montains e del Cockpit Country, sussistono circa
5 000 Maroons, discendenti degli schiavi sfuggiti agli Inglesi.
La popolazione è molto giovane, cioè il 66% dei Giamaicani ha meno di 29 anni.
Per quanto riguarda la Lingua, l’ ufficiale è l’ Inglese, anche se viene parlato con il tipico accento creolo dei Caraibi; si parla inoltre un dialetto giamaicano.
Infine, la maggior parte della popolazione è cristiana, con qualche comunità ebraica, induista e musulmana.
L’ ECONOMIA
L’economia giamaicana si fonda tradizionalmente sull’ agricoltura, dominata soprattutto dalle coltivazioni di canna da zucchero(da cui si ricava il ruhm giamaicano, il migliore del mondo ), banane, caffè e tabacco.
Tuttavia, anche se oltre il 25% della popolazione attiva viene impegnata nell’ agricoltura, il prodotto delle esportazioni rappresenta solo il 10% della bilancia commerciale e il 30% dei prodotti alimentari deve essere importato per soddisfare il fabbisogno della popolazione.
Ricco è il patrimonio zootecnico popolato da bovini, caprini e suini, e molto diffusa è la pollicoltura.
Infine le due principali voci dell’ industria sono l’ estrazione della bauxite(di cui la Giamaica detiene il 30% del patrimonio mondiale) e soprattutto il turismo, considerato negli ultimi anni il settore chiave per uno sviluppo indipendente dell’ isola.

LA CUCINA
La cucina giamaicana, per l’ associazione di tradizioni inglesi, africane ed ispano-americane, offre un’ ampia gamma di piatti esotici, gustosi e piccanti. Gli ingredienti base sono il pesce, il pollo, le verdure e varie spezie.
FOLCLORE
Le feste sono caratterizzate da danze e sfilate in costume; da notare che il 6 febbraio, nascita di Bob Marley, è diventato festa nazionale, con significative manifestazioni che si svolgono a Nine Miles, località dove nacque il famoso cantante.
LE CONTEE
LA CONTEA DEL CORNWALL
E’ la più popolare delle tre contee della Giamaica e raggruppa cinque parish nella parte occidentale dell’ isola: Trelawny, St. James e Hanover a nord; Westmorealand e St. Elizabeth, a sud.
La contea è famosa soprattutto per i bellissimi tratti costieri settentrionali e occidentali, in particolare nei pressi di Mo Bay e Negril.
LA CONTEA DEL MIDDLESEX
Nel centro dell’ isola, la seconda contea della Giamaica raggruppa cinque parish: St. Mary e St. Ann, a nord, e St. Catherine, Clarendon e Manchester, a sud.
Questa zona deve tuttavia la sua fama alle splendide spiagge di sabbia bianca della costa nord, dove, in particolare nei pressi di Ocho Rios, si sono sviluppati dei centri turistici tra i più sviluppati dell’ isola.
LA CONTEA DEL SURREY
La prima delle tre contee della Giamaica occupa l’ estremità orientale dell’ isola e raggruppa i parish di St. Thomas e Portland, nonché la cosiddetta corporate area di Kingston e St, Andrew, che comprende l’ agglomerato urbano della capitale.
Caratteristica della contea sono i molteplici contrasti che risultano molto più evidenti rispetto al resto dell' isola.

KINGSTON
E’ la capitale politica e amministrativa della Giamaica ed è anche uno dei maggiori centri artistici, culturali e commerciali dei Caraibi.
Essa è ampiamente estesa nella cosiddetta pianura Liguanea, tra uno splendido porto naturale delimitato dalla penisola all’ estremità della quale sorge Port Royal e i contrafforti delle Blue Mountains.
La città concentra quasi il 30% della popolazione e la parte vecchia è la più popolata (Downtown).

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