Israele

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Testo

ISRAELE
Territorio
Il territorio israeliano presenta una topografia piuttosto varia. Nella sezione settentrionale, dalla stretta pianura costiera fino al lago Tiberiade, si estendono i rilievi di Galilea.
Più a sud troviamo la piana di Esdraelon un tempo paludosa e malarica, ora una delle regioni più densamente popolate e coltivate del paese. Il litorale è occupato per circa 200km da una fascia pianeggiante che dalla baia di Haifa si spinge a sud oltre il monte Carmelo; tale fascia delimitata ad est dai rilievi della Samaria e della Giudea, è costituita da suoli fertili alluvionali, ospita gran parte delle maggiori città, delle industrie e dei traffici del paese. Una vasta regione desertica, il Negev occupa la parte meridionale d’Israele.
Il fiume principale è il Giordano, che nasce dal monte Hermon e sfocia nel Mar Morto; il litorale, basso e perlopiù sabbioso, non presenta porti naturali se si eccettua quello di Haifa, nell’omonima baia; nel sud è stato costruito in anni recenti il porto di Ashdod.

Clima
Il clima è generalmente subtropicale con precipitazioni perlopiù limitate ai mesi invernali. Le temperature medie di gennaio oscillano tra i 9°C e i 14°C e quelle di luglio vanno da 23°C a 27°C.
Anche le precipitazioni variano in modo marcato su tutto il territorio.

Flora e fauna
La vegetazione spontanea, tipicamente mediterranea lungo la costa, assume i caratteri della steppa procedendo verso l’interno, mentre al sud, nel Negev, è di tipo desertico. Sono presenti circa 2500 diverse specie di piante.
Le specie animali sono numerose e comprendono la lontra, il lupo, la mangusta e lo sciacallo oltre a gazzelle e porcospini. Alcune zone vengono invase periodicamente dalle locuste.

Popolazione
Israele conta circa 5 300 000 abitanti con una densità media di 242 unità per km. La popolazione è prevalentemente urbana e, anche se composta per l’83 % da ebrei, presenta caratteristiche etniche e culturali assai diversificate. Anche i cosiddetti sabra ( ebrei nati in Israele) infatti hanno origini differenti poiché i loro progenitori provenivano da oltre 100 paesi e parlavano circa 85 lingue diverse. Tra le minoranze principali ricordiamo gli HASHKENAZITI, che discendono da popolazioni slave e balcaniche, i SEFARDITI, i cui antenati popolavano la penisola iberica, e a altre genti che raggiunsero Israele dal Nord Africa e da altri paesi dell’Asia sud-occidentale. Circa il 17% della popolazione è araba.

Suddivisioni amministrative e città principali
Il paese è diviso in sei distretti : Centrale, Haifa, Gerusalemme, Settentrionale, Meridionale e Tel-Aviv; ciascuno amministrato da un commissario e da consigli locali. La capitale è Gerusalemme che è anche la città principale. Tra le altre città ricordiamo Tel-Aviv, polo industriale, Haifa, il più trafficato scalo marittimo del paese; Holon e Ramat Gan, centri manifatturieri.

Lingua e religione
Circa l’82% della popolazione professa l’ebraismo e le festività ebraiche sono per legge osservate in tutto il paese. La minoranza più numerosa è costituita da MUSSULMANI, ma sono presenti anche i CRISTIANI (di diverse confessioni) e DRUSI. A partire dal1991 si è aggiunta anche una discreta comunità di FALASCIA’ provenienti dall’Etiopia. La lingua ufficiale è l’EBRAICO, ma è molto diffuso anche l’ARABO usato nelle scuole ed in politica. Molti parlano l’INGLESE, l’YIDDISH, il RUSSO e un considerevole numero di altre lingue europee.

Istruzione e cultura
Fin dal 1949, l’istruzione è gratuita e obbligatoria dai 5 ai 15 anni. Per quanto riguarda gli studi secondari, lo stato prevede sussidi che coprono fino al 100% dei costi. Tra gli istituti superiori si citano l’Università ebraica di Gerusalemme, e l’istituto israeliano di tecnologia di Haifa. Oltre al sistema scolastico laico, esiste un sistema parallelo di scuole religiose e ebraiche, che culminano in istituti di ricerca post-laurea. Il tasso di analfabetismo si aggira intorno al 5% (1992). Sebbene la cultura israeliana riflette le diverse origini della popolazione, è sempre stata forte la volontà di creare una letteratura e un’arte nazionali. Tale problema venne risolto dagli intellettuali di maggior successo che riuscirono a creare una cultura comune attingendo dalle tradizioni e dagli avvenimenti che scossero specialmente nell’ultimo secolo la popolazione ebraica.
In Israele sono presenti oltre 100 musei tra i quali il museo di Tel-Aviv e il museo israeliano a Gerusalemme che ospita una vasta collezione di arte popolare ebraica, manufatti antichi e una notevole raccolta di pergamene del Mar Morto.

Economia
Sebbene negli anni ’70 e ’80 l’economia israeliana fosse caratterizzata da un altissimo tasso di inflazione e da un cronico squilibrio della bilancia commerciale (soprattutto a causa degli ostacoli posti dalle spese di carattere militare e dall’assorbimento di continue ondate immigratorie) nella prima metà degli ani ’90 la situazione si è discretamente ristabilita e vi è stato un innalzamento generale delle condizioni di vita che si è avvicinato agli standard dell’Europa occidentale.

Agricoltura
L’agricoltura fa fronte a circa tre quarti del fabbisogno di cibo del paese e alcuni prodotti (per lo più agrumi e uova) vengono esportati. Tra le colture più importanti si citano arance, pomodori, patate, viti, cereali, diverse varietà di frutta, tabacco e cotone. Il successo del settore agricolo israeliano è stato reso possibile alla fiducia verso la ricerca scientifica e i metodi di tecnologia avanzata, che hanno permesso di compiere vaste opere di bonifica e di mettere in atto ambiziosi programmi di irrigazione rendendo fertili territori prima inutilizzabili.
Le forme di colonizzazione agricola si suddividono in tre categorie principali. Negli insediamenti collettivistici (kibbutz) i componenti non ricevono un compenso in denaro ma prelevano dalle disponibilità comuni tutto ciò di cui hanno bisogno; in quelli di tipo cooperativo (moshav) ogni fattoria lavora separatamente ma il prodotto ottenuto viene commercializzato in comune con le altre dello stesso villaggio; le moshava (piccole fattorie), infine, sono gestite da imprenditori privati. I primi due tipi si avvalgono di terre in affitto di proprietà delle varie organizzazioni colonizzatrici, tra le quali spicca il Fondo Nazionale Ebraico.
Risorse forestali & pesca
Gran parte dei programmi di bonifica e di conservazione attuati dal governo israeliano riguarda il rimboschimento, specie nelle zone collinari; nei primi anni ’90 le foreste coprivano il 6% del territorio del paese. La pesca è tutt’altro che trascurabile e oltre la metà del pescato consiste in pesce d’acqua dolce proveniente da allevamenti.
Industria
L’industria estrattiva israeliana sfrutta le considerevoli minerarie del paese. Nonostante nella zona desertica siano presenti alcuni giacimenti di rame, minerali ferrosi, manganese, granito, marmo e mica, i prodotti maggiormente redditizi sono petrolio, gas naturale, fosfati, nonché le grandi quantità di potassio, bromo e magnesio estratti dai depositi salini del Mar Morto.
Le fabbriche sono situate per di più nei dintorni di Haifa e Tel-Aviv anche se un grande complesso industriale è in via di sviluppo nei pressi del nuovo centro portuale di Ashdod. I principali settori sono quelli alimentare, chimico, petrolchimico, tessile, metallurgico, elettronico, nonché della produzione di tabacco, abbigliamento, materiale da costruzione, strumenti di precisione, cemento e lavorazione dei diamanti.
Flussi monetari & commercio
L’unità monetaria è il nuovo sciclo (sheqel) ed emesso dall’unica banca statale, il Banco d’Israele.
Tra i principali prodotti di importazione si annoverano: diamanti grezzi, equipaggiamento militare, greggio e derivati dal petrolio, macchinari, prodotti chimici, agrumi, tessili e abbigliamento.
I maggiori partner commerciali sono gli Stati Uniti, alcuni paesi dell’Unione Europea, il Giappone, il Canada, la Svizzera e Hong Kong. Anche il turismo contribuisce in larga parte all’economia del paese, così come le donazioni degli ebrei che vivono in altri paesi (soprattutto negli Stati Uniti).
Trasporti & comunicazioni
I principali centri portuali sono Haifa e la baia artificiale di Ashdod; la rete stradale copre circa 13.351 km e ci sono inoltre 1.574 km i ferrovia. La compagnia aerea nazionale è El Al, ma i voli interni vengono gestiti dalla Arkia e la quasi totalità delle tele comunicazioni è direttamente gestita dallo stato.

Ordinamento dello stato
Israele è una repubblica parlamentare; non esiste una costituzione scritta, ma un insieme di leggi approvate dal parlamento regola l’attività dl governo. Il presidente della Repubblica viene eletto dall’Assemblea Nazionale ogni 5 anni. L’organo esecutivo principale è un gabinetto composto da circa 25 membri, guidati dal primo ministro. Il potere legislativo è nelle mani dell’Assemblea Nazionale unicamerale (o knesset) che comprende 120 membri eletti ogni 4 anni in base a un sistema proporzionale. Sono in vigore 2 sistemi giudiziari, l’uno civile, l’altro religioso. Il primo consiste di una Corte Suprema, maggiore corte d’appello del paese, alla quale sono sottoposti i tribunali distrettuali; le facoltà delle corti minori sono infatti limitate. Ai tribunali religiosi sono affidate i casi di divorzio, matrimonio e i testamenti.
Negli anni ’90 erano due i principali schieramenti politici del paese: il LIKUD, gruppo conservatore formatosi nel 1973 dalla fusione di diverse organizzazioni (tendenti verso la destra nazionalista) e il PARTITO LABURISTA, un raggruppamento socialdemocratico istituito nel 1968 dalla fusione di altri partiti.
Ci sono inoltre altri due partiti di importanza rilevante: il SHAS, un partito di ebrei ortodossi e il MERETZ, una coalizione di gruppi di sinistra.

Storia
Anche se lo stato d’Israele dichiarò la propria indipendenza il 14 maggio, la storia

Esempio



  


  1. melania polimeni

    sto cercando una tesina d'esame dii terza media sullo stato israeliano e palestinese