Il petrolio

Materie:Tesina
Categoria:Geografia

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Testo

Idrocarburi: estrazione e trasporto
Pozzi off-shore
Alcuni pozzi off-shore sono posti su piattaforme ancorate ai fondali su lunghi pali; altri si trovano su navi galleggianti che restano nello stesso punto grazie a sensori computerizzati. Delimitata l’area del giacimento, si perfora una dozzina di pozzi di produzione che vengono scavati obliquamente così da raggiungere e drenare un’area estesa del giacimento. Se il pozzo non è collegato a terra, il petrolio viene immesso in una petroliera attraverso una boa di carico.
Risalita e recupero del petrolio
Il petrolio risale in superficie spinto dalla pressione del giacimento. Senza interventi esterni si estrae il 30% del greggio (questa percentuale aumenta del 15% se si mantiene alta la pressione del giacimento).
Oleodotti e petroliere
Per trasportare il petrolio greggio a grandi distanze si usano navi cisterne dette petroliere. Giunta a destinazione, una petroliera ormeggia ad una boa di carico o scarico collegata con tubi alla terraferma. Il greggio viene diviso in più scomparti non comunicanti fra loro per limitare le eventuali fuoriuscite.
I gasdotti
Gli oleodotti sono lunghi percorsi di tubature interrate o deposte sui fondali marini che trasportano il petrolio. Per controllarne il buon funzionamento s’immettono nelle tubature particolari robot detti “maiali intelligenti”, in grado di segnalare i guasti. Il gasdotto è il sistema di tubature con diametro superiore al metro (per il gas naturale).
Il petrolio produce l’effetto serra. Bisogna scongiurare grandi incrementi nella concentrazione di questo gas serra. Le nazioni sviluppate sia quelle in via di sviluppo dovranno trovare nel tempo soluzioni comuni e praticabili dal punto di vista dei costi. Per farlo occorrerà un grande sforzo. La teoria secondo cui il mondo sta esaurendo le scorte d’energia è in realtà sostenuta da ben pochi ambientalisti. Ciò che dicono è che non si sta esaurendo l’energia, ma la capacità dell’ambiente di assorbire gli effetti dell’estrazione senza conseguenze intollerabili per il benessere umano. Sostengono anche che sia al limite la nostra capacità di gestire altri rischi connessi all’approvvigionamento energetico. Questo problema non è in primo luogo una questione d’esaurimento delle risorse globali, ma d’impatti ambientali e di rischi socio – politici (innalzamento dei costi energetici). Il problema principale è che si sta esaurendo il petrolio a buon mercato. Il petrolio è il più versatile dei combustibili fossili convenzionali che da tempo forniscono il grosso dell’energia al mondo sviluppato e copre praticamente la totalità dell’energia usata per i trasporti, oltre ad avere altri usi. Le risorse convenzionali di petrolio recuperabili sono stimate di gran lunga inferiori a quelle del carbone e probabilmente anche a quelle del gas naturale. Il grosso di queste risorse pare si trovi in Medio Oriente (un’area politicamente instabile). Gran parte del resto è in giacimenti sottomarini o in siti difficili. E’ probabile che i sostituti del petrolio saranno più costosi di esso. Sono molte le persone che non distinguono le “risorse accertate” (già trovate e sfruttabili con profitto) e le “risorse residue ultimamente recuperabili” (stime d’ulteriori risorse che devono ancora essere trovate). Si presume che ci sia carbone a sufficienza per i prossimi 1500 anni; nonostante inquini moltissimo, sarebbe possibile un passaggio al carbone a basso tenore di zolfo. Riguardo all’energia nucleare essa costituisce il 6% della produzione globale d’energia e quasi 10% è la percentuale che corrisponde alla contribuzione dell’energia nucleare nella fornitura primaria d’energia nei paesi che la sfruttano. Cosa ci riserverà il futuro riguardo al petrolio e ad un suo introvabile sostituto? Non resta altro da fare che aspettare…

L’effetto serra è il processo di riscaldamento che consente la vita sulla terra: la radiazione solare penetra nell’atmosfera ed una parte viene riflessa o assorbita dalle nubi, un’altra raggiunge la terra sotto forma di calore, il resto (radiazione infrarossa) viene assorbita e rimessa sotto forma di calore; quest’ultima parte si perde nello spazio ed in parte viene intercettata e riflessa al suolo dai gas serra : questi contribuiscono all’incessante aumento della temperatura sul pianeta, con conseguenti variazioni climatiche (fusione delle calotte polari e conseguente aumento del livello dei mari) e sono una delle minacce più gravi per il futuro del nostro pianeta. II dibattito sulla questione dell’aumento della temperatura dell’aria ha dominato la Conferenza sul Clima del 1995 a Berlino e la conferenza di Kyoto nel 1997.

Esempio



  


  1. elvenio montanaro

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