governare la globalizzazione

Materie:Altro
Categoria:Geografia

Voto:

1.5 (2)
Download:337
Data:11.01.2006
Numero di pagine:5
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
governare-globalizzazione_1.zip (Dimensione: 7.25 Kb)
trucheck.it_governare-la-globalizzazione.doc     31 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

GOVERNARE LA GLOBALIZZAZIONE

La global governance necessaria
Di fronte agli effetti negativi della globalizzazione ha preso forma l’idea di global governance usato come sinonimo di “governo globale”, con questo si intende un insieme di regole introdotte mediante accordi stipulati a tutti i livelli possibili per controllare i flussi economici mondiali, ponendo dei limiti e orientando il comportamento delle persone, delle organizzazioni e delle aziende, finora un governo di questo tipo è mancato.
Le Nazioni Unite sono gli unici organismi che si occupano del global governance sostenendo questa nuova necessità, questi a metà degli anni 90 promossero la Commision on Global Governance formata da 27 membri di 26 paesi per raggiungere forme di governo capaci di portare la globalizzazione verso obiettivi specifici come lo sviluppo umano, e a questo fine si è suggerito l’istituzione di un Consiglio per la sicurezza economica. Successivamente furono individuate le sette sfide chiave per garantire lo sviluppo umano nell’era della globalizzazione:
• Rafforzare le politiche per lo viluppo umano e adattarle alla nuova economia mondiale;
• Ridurre le minacce dell’instabilità finanziaria come la crisi finanziaria del 1997 del sud-est dell’Asia che mise in luce le adeguatezze dei governi nazionali;
• Intraprendere un’azione globale più forte per far fronte alle minacce globali alla sicurezza umana come contrastare i crimine globale e le violazioni ai diritti umani;
• Intensificare l’azione pubblica per sviluppare tecnologie a favore dello sviluppo umano e dello sradicamento della povertà;
• Invertire il processo di marginalizzazione dei paesi poveri e di piccole dimensioni per ridurre il divario tra paesi ricchi e poveri;
• Porre rimedio agli squilibri nelle strutture della global governance con nuovi sforzi per creare un sistema più comprensivo;
• Costruire un’architettura più coerente e più democratica per la global governance del XXI secolo.
Il ruolo delle Nazioni Unite
L’Organizzazione a livello più elevato sono le Nazioni Unite che sono candidate a svolgere un ruolo di governance, fondate nel 1945 dai 51 rappresentanti delle Nazioni alleate impegnate nella seconda guerra mondiale, le Nazioni Unite sono date dalla Società delle Nazioni costituita al termine della prima guerra mondiale sottoscrivendo la carta delle Nazioni Unite esprimendo la volontà di mantenere la pace mondiale promuovendo la sicurezza e la cooperazione internazionale per raggiungere i propri obbiettivi fondati sul principio di uguaglianza che sono:
• Risolvere con mezzi pacifici le controversie internazionali;
• Rispettare gli obblighi sanciti dallo statuto;
• Astenersi dall’uso della forza nelle relazioni con gli altri paesi;
• Non soccorrere gli stati che vanno contro le nazioni unite;
• Non intervenire in questioni interno a uno Stato.
L’Organizzazione non dispone di mezzi militari e affida la guida delle sue azioni diplomatiche al Segretario Generale, per compere azioni di pace utilizza i caschi blu che agiscono sotto il suo comando restando neutrali tra le parti.
Da 51 poi le Nazioni Unite comprendono anche tutti gli Stati indipendenti del mondo a eccezione della Svizzera e la Città del Vaticano.
Gli organi fondamentali delle Nazioni Unite sono l’Assemblea Generale, il Consiglio di Sicurezza e il Consiglio economico e Sociale, il Consiglio per l’Amministrazione Fiduciaria, la Corte Internazionale di Giustizia e il Segretariato, insieme a questi vi sono organi ausiliari diretti dall’Assemblea Generale, promuovendo lo sviluppo economico dei paesi in particolare di quelli in via di sviluppo.
Nel corso di 50 anni di vita le Nazioni Unite hanno ottenuto stima e prestigio, ma non mai riuscite a applicare un’iniziativa adeguata sul piano dell’azione concreta, soprattutto a causa dell’antagonista Stati-Uniti – URSS costingendole ad un immobilismo, la situazione si è sbloccata dopo il 1989 quando le nazioni unite hanno aumentato le loro missioni attraverso i caschi blu. Il suo continuo intervento però ha messo in luce due grandi problemi: la scarsa manifestazione delle grandi potenze a coprire le spese e all’ambiguità di un organismo che ha avallato la guerra del Golfo e nel Kosovo, affidando le operazioni militari agli Stati Uniti a alla NATO.
Gli altri soggetti della globalizzazione
Il processo di globalizzazione può contare su dei potenti soggetti internazionali , tra i più importanti sono:
BANCA MONDIALE
La Banca mondiale, come il Fondo monetario internazionale e come il processo che ha portato alla costituzione prima del Gatt e poi del Wto è nata in seguito agli accordi di Bretton Woods, con i quali nel 1944 gli Stati Uniti e i Paesi alleati nella guerra al nazifascismo posero le basi del nuovo ordine economico mondiale. Questi gli scopi iniziali della Banca mondiale: "assistere la ricostruzione e lo sviluppo dei territori dei Paesi membri, facilitando investimenti di capitali per finalità produttive", "promuovere la crescita equilibrata del commercio internazionale incoraggiando gli investimenti internazionali, per contribuire all'aumento della produttività, al miglioramento delle condizioni di vita e lavorative".
La Banca, il cui capitale è sottoscritto di Paesi membri tramite l'emissione di obbligazioni, concede prestiti agli Stati per investimenti produttivi ad un tasso di interesse variabile a seconda del grado di sviluppo del Paese oggetto del prestito.
Negli ultimi decenni la Banca mondiale è stata fortemente criticata per la scarsa attenzione alle ricadute ambientali e sociali degli investimenti finanziati. Dal '92 ad oggi la Banca mondiale, che riceve metà dei suoi finanziamenti dai Paesi del G8, ha speso 12,4 miliardi di dollari in progetti di sfruttamento di carbone, petrolio e gas, la cui realizzazione produrrà emissioni di gas-serra per miliardi di tonnellate. Assai discusso è anche il ruolo svolto dalla Banca mondiale in occasione delle crisi che hanno colpito i mercati asiatici nel '97 e nel '98: il premio Nobel per l'economia Stiglitz, che all'epoca dei fatti era vicepresidente della Banca, ha dichiarato di recente che in quella occasione pur di salvare le banche occidentali che avevano prestato miliardi di dollari, si adottarono misure che condannarono alla miseria milioni di persone.
FMI
Il Fondo monetario internazionale fu creato per promuovere la cooperazione monetaria tra gli Stati, l'espansione del commercio internazionale, la stabilità dei tassi di cambio ed il sistema multi laterale dei pagamenti, per mitigare gli squilibri nelle bilance dei pagamenti, per fornire risorse e liquidità necessarie a raggiungere gli obiettivi statutari. Nel mandato originale del Fmi non rientravano, dunque, compiti quali l'imposizione di specifiche strategie fiscali e di sviluppo agli Stati membri, che oggi costituiscono invece il suo "pane quotidiano". Il Fmi dispone di un capitale sottoscritto dagli Stati membri, che possono ricorrere alle riserve del Fondo per riequilibrare la loro bilancia dei pagamenti con condizioni fissate di volta in volta. Le decisioni sono prese con voto ponderato sulla base del capitale versato al Fondo da ciascun Paese: questo significa che sono i Paesi ricchi a tenere il bastone del comando nel Consiglio dei Governatori e in quello di Amministrazione, e a fissare le condizioni per l'ottenimento dei prestiti da parte dei Paesi più poveri.
G7/G8
Il G7 tenne il suo battesimo nel 1975, come incontro periodico tra i 7 Paesi più industrializzati (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Giappone, Italia, Canada). Recentemente nel "circolo" è stata ammessa anche la Russia, e cosi il G7 è diventato G8. Nelle intenzioni proclamate dei partecipanti, il G8 dovrebbe essere un luogo d'incontro informale e confidenziale tra i "grandi" della terra, in realtà esso è il tavolo privilegiato dove si fissano gli orientamenti generali della politica economica mondiale e si stringono accordi senza passare per gli organismi internazionali più rappresentativi. Così, per esempio, la riforma dei cambi con l'abbandono dell'oro come riferimento fu decisa da Francia e Stati Uniti nel primo vertice G7. Questa caratteristica di "governo parallelo" del mondo ha fatto del G8 il simbolo di tutto il peggio dell'attuale modello di globalizzazione, e ha attirato su di esso l'opposizione di tutti coloro che chiedono decisioni globali prese nell'interesse non solo dei Paesi più ricchi ma di tutta l'umanità.++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Esempio