Giappone.

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Testo

GIAPPONE

AMBIENTE NATURALE

Da un punto di vista geologico-strutturale il Giappone e’ di recente formazione ,soprattutto rispetto al continente asiatico.
Lo stesso aspetto morfologico del paese ,a carattere prevalentemente montagnoso e decisamente giovanile,testimonia la recente e tuttora intensissima attività tettonica,che si manifesta soprattutto con frequenti eventi sismici ed effusioni vulcaniche e che è strettamente dipendente dalla posizione strutturale occupata dal Giappone ,situato sulla grande fascia di instabilità che circonda il Pacifico(cintura di fuoco circumpacifica).
Il complesso succedersi degli eventi geodinamici ,che ha causato l’inserimento e la sovrapposizione di nuovi elementi tettonici su quelli già esistenti ,sta tuttora lentamente modellando e assestando la regione giapponese ,ben lungi dall’aver raggiunto la stabilità,essendo le profonde fosse delimitanti l’arcipelago nel lato Pacifici aree fortemente attive .
Più nel dettaglio ,il Giappone è strutturalmente formato dalla giustapposizione di differenti archi montuosi separati da bassopiani ,di modo che non esiste un unica lunga catena montuosa.
La principale depressione è la Fossa Magna ,dove terminano alcuni archi montuosi come l’Hokkaido e il Kyushu e dove si trovano i principali picchi vulcanici.
L’ossatura del Giappone e’ quindi costituita da innumerevoli blocchi granitici ,gneiss e sedimenti risalenti al Paleozoico,Mesozoico e Cenozoico che raggiungono nella porzione centrale delle isole ,altitudini elevate.
Oltre 200 vulcani quaternari unitamente a depositi di origine vulcanica ,coprono più’ di un quinto della superficie dell’arcipelago
Stato insulare dell’Asia orientale allungato per 1930 km fra i 30 e i 45 gradi di latitudine Nord all’estremo margine orientale dell’area monsonica .
I 372.723 km quadrati di superficie si ripartiscono fra 4 grandi isole principali che si posizionano ad arco NO a SE:Hokkaido,Shikoku,Kyushu,circondate a loro volta da circa 3000 isole di varie dimensioni.
All’estremità settentrionale lo stretto di Perouse separa per soli 7 km il territorio nipponico dall’isola di Sachalin,appartenente all’Unione Sovietica,mentre a Sud le isole Ryukyu si protendono a lambire il tropico del cancro .
Ad Ovest infine il Mar del Giappone si interpone fra l’arco insulare e la massa continentale ,dove lo stretto di Corea separa l’arcipelago giapponese dalle coste coreane.
Gli arcipelaghi principali sono 2 e ripartiscono i 372.723 km quadrati
1-L’arcipelago giapponese costituito da quattro grandi isole disposte ad arco attorno al mar del Giappone.
KYUSHU ,l’isola più meridionale ,è separata dal mare da uno stretto lembo di mare .
SHIKOKU e HONSHU ,al centro, sono rispettivamente la più piccola e la più grande .
HOKKAIDO è l’isola più settentrionale ed è vicino all’arcipelago delle Curili , che il Giappone rivendica alla Russia .ormando altipiani,crinali,cavità e vallate,strette gole ,pen
RILIEVI
Nella fossa magna si trova la catena dei vulcani Fuji che disegnano un passaggio dai contorni angolari regolari .
In quest’area emerge il Fuji-yama (3776m),monte sacro nella cultura giapponese .
Dei 256 vulcani conosciuti,circa 20 sono stati attivi a partire dall’inizio del secolo:sono in particolarmente numerosi oltre che nella Fossa Magna ,nell’Hokkaido e nel Kyushu.
Le pianure non occupano che il 16% del territorio nipponico ,tuttavia è qui che si concentrano la popolazione e le attività economiche.
La loro dimensione è estremamente variabile:le più ampie si affacciano sul mar del Giappone e sulla costa del Pacifico.
Qui si trovano la pianura più vasta ,quella di Kanto e quella di Nobi.
COSTE
La linea delle coste che si estende per 2700 km di sviluppo,è di origine tettonica .
Lungo la costa Pacifica una serie di fratture oblique hanno portato alla formazione di ampi intagli ,evidenti nelle penisole oltre che nelle baie .
In contrasto sul mare del Giappone la costa segue un allineamento regolare, parallelo alla formazione strutturale.
CLIMA
Di tipo monsonico,le condizioni climatiche variano sensibilmente fra le varie regioni del paese ,insieme all’azione combinata di più fattori ,fra cui la grande estensione latitudinale del territorio ,la sua posizione rispetto alla massa continentale asiatica,la presenza di rilievi,l’influenza marittima e gli effetti esercitati dalle correnti oceaniche calde e fredde .
I venti freddi di origine polare sferzano violentemente la costa occidentale provocando temperature rigide e livelli di precipitazioni piovose e nevose sensibilmente superiori a quelle della costa oceanica .
L’influenza del mare ,con le sue correnti calde e fredde ,è inoltre di grande importanza nel determinare le condizioni climatiche.
A causa della corrente di provenienza pacifica chiamata Kuro Shiwo che si biforca,la costa pacifica a godere del clima più mite.
Mentre è la corrente fredda del Kurile ,che tende a mitigare le alte temperature estive soprattutto dell’Hokkaido e dell’Honshu.
Il Giappone è comunque scindibile in due regioni climatiche : a settentrione e al centro,dove vi è un clima temperato con escursione termica tra i -9 di gennaio e i +21 di agosto .
A sud le temperature medie si innalzano sensibilmente ,da 4 a 27 ,nella regione di Tokyo,fino a diventare subtropicali nell’estremità meridionale.
Le precipitazioni,tendenzialmente abbondanti su tutto l’arcipelago e relativamente distribuite nel corso dell’anno ,tendono a diminuire di intensità da sud verso nord.
IDROGRAFIA
La formazione idrografica è discesa dai caratteri geomorfologici.
L’assenza di grande pianure ha precluso la trasformazione dei numerosi corsi d’acqua in fiumi che superassero il livello torrenziale.
Il fiume più lungo,il Tone,che attraversa la pianura del Kanto non raggiunge i 400 km.
Inoltre l’assenza di ghiaccia che regolino il flusso fa sì che la portata d’acqua sia alquanto irregolare e strettamente dipendente dalle precipitazioni .
I laghi ,di origine vulcanica o glaciale ,sono numerosi e di varia dimensione e rappresentano una caratteristica del paesaggio giapponese .
Il maggiore,il Biwa (674 km quadrati) che occupa un ampio bacino a est di Kyoto,ha ispirato per secoli la poesia giapponese.
ORDINAMENTO dello STATO
Il Giappone ha una monarchia costituzionale a regime parlamentare ,in cui l’imperatore ha una funzione esclusivamente rappresentativa .
L’ultimo imperatore si è autoincoronato nel 1990 con una cerimonia in costumi tradizionali che all’opinione pubblica mondiale è sembrata riemergere da un lontano passato .
POPOLAZIONE
I 121.047.196 abitanti censiti nel 1985 sono in larga misura i discendenti di quelle popolazioni che raggiunsero l’arcipelago provenienti da Taiwan e si insediarono inizialmente nelle isole meridionali.
Questi gruppi , portatori di una civilizzazione più avanzata ,introdussero le coltivazione del riso ed ebbero presto il sopravvento ,spingendole più a nord ,sulle popolazioni già insediate sull’arcipelago ,fra cui ricordiamo i predecessori degli ainu . A parte questi ultimi ,che sopravvivono in numero limitati,circa 15 mila ,nelle propaggini settentrionali del paese ,i giapponesi costituiscono attualmente un gruppo etnico omogeneo di tipo mongolico.
Il giapponese fa parte del ceppo linguistico uralo-asiatico ed è scindibile in due grossi ceppi dialettali :l’hondo ,ampiamente diffuso su tutto il territorio ,e il nanto ,utilizzato da non più di un milione di individui sulle isole .
Nessuna religione è dominante sulle altre : Shintoisti e buddisti e cristiani convivono influenzandosi reciprocamente. I cristiani sono circa un milione .
La distribuzione della popolazione sul territorio riflette le fasi storiche del popolamento dell’arcipelago,che a partire dai centri urbani si è disseminato sulla costa pacifica.
ECONOMIA
La popolazione attiva del Giappone costituisce il 50% di quella totale
Ciò significa che in Giappone ,paese che ha una superficie appena superiore a quella dell’Italia,circa 62 milioni di persone producono reddito.
Il prodotto nazionale lordo è il secondo del mondo dopo gli U.S.A ,ed è sta di circa 3.500 miliardi ,circa 3 volte quello italiano. Dopo la ricostruzione degli anni 60 è cresciuto di un tasso medio lordo annuo del 10,3 %.
Più dei 3/4 della popolazione vive in città e il suo livello di vita è complessivamente buono.
I giapponesi sono il popolo che legge più quotidiani e che ha il tasso di mortalità più basso del mondo .
1-Se si considerano le caratteristiche di montuosità dell’arcipelago ,che rendono esigue le superfici agrarie.la produzione agricola del Giappone è stupefacente ,grazie al largo impiego di fertilizzanti e di tecniche moderne.
Base dell’alimentazione è il riso il quale da solo occupa più della metà della superficie coltivata (quasi 200 milioni di T). La classica rotazione fra riso e frumento è qui arricchita dalla patata dolce (l’igusa,largamente utilizzata nelle tessitura dei tappeti) e di alberi da cellulosa .Altri prodotti diffusi sono pomodori ,patate,soia ,tè ,agrumi e canna da zucchero.
Sulla costa pacifica l’urbanizzazione ha lentamente spinto le risaie verso l’interno,favorendo la loro sostituzione con frutteti e colture orticole e ,sulle colline e gli altipiani con l’allevamento di bovini,suini e volatili.
L’attività forestale ha. invece scarso rilievo.
Importanti complementi dell’economia vengono dal mare. Basti pensare alla coltivazione delle alghe ,gli allevamenti ittici e la pesca delle perle .
La pesca , praticata con sistemi industriali sui mari di tutto il mondo,fa del Giappone uno dei massimi produttori mondiali di pescato con circa 13.775.14 t di pesce sbancati nel 1990.
La pescosità dei mari è dovuta all’abbondanza di plancton e di fauna marina ,conseguenza dell’incrociarsi di correnti calde e fredde lungo le coste.
Predominano le aringhe ,i merluzzi ,il salmone,la passera,le sardine ,gli sgombri ,i tonni e i pesci spada .
A questi si aggiunge un ampia varietà di molluschi e crostacei come i granchi ,le aragoste e le ostriche.
La flotta ,formata da 300.00 battelli a motore e da 17 baleniere,poggia su svariati centri portuali Miyako,Wakkanai,Makurazaki,Fukouka e Nagasaki.
2-Le risorse minerarie ed energetiche sono modeste ,fa relativa eccezione il carbone, quindi il Giappone deve importare cospicue quantita’di energia.
Parlando del carbone si può dire che insieme al rame ben oltre il 45% viene estratto in giacimenti di recente scoperta.
Delle altre risorse minerali naturali estratte (ferro,zinco,argento,manganese) la produzione è comunque largamente insufficiente a soddisfare la domanda della struttura industriale .
Oltre 1/3 dell’energia elettrica prodotta dal paese è di origine nucleare.Dall’inizio degli anni ‘50 sino alla recessione mondiale del 1973 la raffinazione petrolifera crebbe da 2 a 205 tonnellate ,quella della produzione di acciaio da 5 a 96 milioni ,l’energia elettrica passò da 45 a 450 miliardi di kWh.
La dipendenza dall’estero per le materie prime ha spinto l’industria giapponese verso quei settori che richiedono molta manodopera specializzata così da realizzare un elevato valore aggiunto.
3-L’industria giapponese è caratterizzata dalla presenza di grandi concentrazioni industriali ,ma anche da una moltitudine di piccole e piccolissime imprese che ricevono lavori in subappalto che occupano il 54% della forza del lavoro complessiva e coprano il 97% di tutte le unità produttive operanti in Giappone (contro il 25% degli U.S.A).
Il Giappone è al primo posto per le costruzioni navali ;infatti qui si trovano i primi quattro cantieri navali del mondo che varano transatlantici e petroliere giganti costruite con un colossale sistema di catena di montaggio .
Altri primati giapponesi riguardano la produzione di automobili e delle motociclette.
Altre industrie molto sviluppate sono quelle elettroniche e meccaniche di meccaniche di precisione che producono televisori , transistor , macchine fotografiche e attrezzature scientifiche vendute in tutto il mondo.
Hanno inoltre la loro importanza le industrie tradizionali della carta ,della seta e della ceramica .
A partire dal 1932 la preparazione del conflitto si accompagnò ad uno sforzo intenso verso le produzioni pesanti e l’industria chimica ,la cui crescita fu favorita dalla conquista dei territori della Cina settentrionale ,ricchi di risorse minerarie che resero il Giappone pressoché autosufficiente in carbone e in altre risorse del sottosuolo. Fu ancora un altro conflitto ,quello in Corea ,a favorire la rapida espansione della produzione metallurgica e petrolchimica : nel 1952 per la prima volta il reddito dell’industria superò quello proveniente dall’agricoltura.
La principale regione industriale è quella di Tokyo e possiede una struttura produttiva altamente diversificata ,infatti in quasi tutti i settori prevale la media e la piccola industria.
Mentre l’unica regione in cui predomina l’industria tessile è quella di Nagoya ,sulla pianura di Nobi,dove nel dopoguerra le industrie si sono avviate verso una specializzazione nella costruzione di automobili e aerei.
Osaka è il maggior centro giapponese nella produzione del cotone ,ma possiede allo stesso tempo una solida base metallurgica e siderurgica .
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REGIONI e CITTA’
Le principali città del Giappone si trovano nell’isola di HONSHU dove si concentrano sotto forma di due grandi conurbazioni. Quella di Tokyo-Yokoamaha oltre 16 milioni di abitanti ,quella di Osaka -Kyoto-Kobe ne ha 12 .
In mezzo alle due conurbazioni si trova Nagoya .
Le città Sapporo e kitakyushu sono invece due poli isolati ,rispettivamente all’estremo nord e all’estremo sud dell’arcipelago.
L’area industriale più sviluppata lungo un asse urbano che si snoda per circa 1000 km ,da Tokyo a Osaka fino all’isola di Kyushu .
La distribuzione delle merci e gli spostamenti della popolazione sono assicurati da una fitta rete viaria e delle ferrovie più veloci del mondo.
PROBLEMI e PROSPETTIVE
Fino al 1990-91 l’ascesa del Giappone nei confronti dell’Occidente è stata inarrestabile ; tra l’altro il livello medio di istruzione dei giapponesi è oggi tra i più alti del mondo .
1-Un motivo evidente di potenza economica è stata la disponibilità di capitali dovuta soprattutto a una forte forza di risparmio , che in Giappone è stata per decenni circa il doppio di quella italiana e di 5 volte superiore a quella statunitense.
In questo modo il Giappone è riuscito a finanziare anche imprese straniere e ad intervenire sui mercati mondiali.

2-Quando i salari giapponesi hanno iniziato ad aumentare ,i grandi gruppi industriali hanno trasferito alcuni stabilimenti nel sud-est del paese dove potevano ancora trovare manodopera a basso costo .
Lo sviluppo giapponese è quindi stato propulsivo per molti altri paesi ,come la Corea del Sud , Taiwan ,Hong Kong ,Singapore ,le cosiddette piccole tigri asiatiche .
3-Oggi la capacità di accumulo dei giapponesi è rallentata ;al lungo accordo tra lavoro e lavoratori è subentrata una contrattazione più serrata ed è scomparsa la remissività sindacale.
I paesi dell’est asiatico cercano di rendersi indipendenti economicamente dal Giappone fabbricando prodotti equivalente a prezzi inferiori.
Di conseguenza il Giappone si trova davanti a scelte di non facile soluzione :da un lato sviluppare un’economia "regionale" in Asia ,in modo da tener d’occhio i possibili concorrenti ,a cominciare dal colosso cinese;dall’altro agire su uno scacchiere più vasto,come sembra dimostrare l’adesione all’APEC , l’associazione economica internazionale che comprende tutti quei paesi che sono affacciati sull’oceano Pacifico .
IL GIAPPONE MEDIOEVALE
Nonostante l’isolamento il Giappone non ha subito la dominazione della Cina ,tuttavia è stato fortemente influenzato dalla sua cultura.
Lo stesso nome ,Giappone, deriva dal cinese Jihpen= il paese dove nasce il sole .
Come la Cina ,anche il Giappone si è dato fin dall’antichità una struttura imperiale e i suoi imperatori , chiamati Mikado ,sono sempre stati considerati discendenti delle divinità solari. Solo nel 1945 ,dopo la disfatta subita nell’ultima guerra ,l’imperatore del Giappone ha riconosciuto ufficialmente di non essere di origine divina.
Dall’ VIII al XII secolo d.C ,l’Impero Giapponese aveva avuto una struttura simile a quella dell’Impero Cinese ,però molto meno centralizzata.
In particolare mancava in Giappone la classe dei Mandarini,che in Cina dirigevano l’apparato dello stato come superburocratici fedeli all’imperatore.
Il Mikado ,invece,trovava l’appoggio delle grandi famiglie signorili,che costituivano dei veri e propri clan. Esse suddividevano il Giappone in 200-300 feudi,e i capi dei clan erano chiamati Daimyo.
Verso il 1200 il potere imperiale si era indebolito tal punto che il Mikado venne sottomesso dai Daimyo,e uno di essi,con il titolo di Shogun,prese le redini del governo.
Venne così a crearsi una particolare forma di governo con la quale i clan,avvicendandosi attraverso i loro Shogun,hanno ininterrottamente regnato fino al 1865,per sei lunghi secoli.Si era quindi formata una gerarchia feudale.
Cerchiamo di riassumerla:
1-Il Mikado regnava ma non governava,però in virtù della sua origine divina doveva nominare lo Shogun per conferigli l’autorità.
2-Lo Shogun aveva il potere effettivo e regnava sull’intero Giappone ,però avvantaggiava il suo clan.
3-I Daimyo governavano sul loro feudo ,e i loro clan erano in continua lotta per conquistare l’egemonia . Per questo i Daimyo avevano al loro servizio una moltitudine di fedeli samurai ,i famosi guerrieri del Giappone Medievale .
4-Si è così formato in Giappone un popolo docile ,rispettoso delle gerarchie e abituato ad obbedire .
L’ISOLAMENTO
Agli inizi del ‘600 questo sistema feudale si è ulteriormente rafforzato quando il clan dei Tokugawa riuscì a rendere ereditario lo Shogunato e a trasferire la capitale a Yedo (l’odierna Tokyo).
Poi nel 1639 venne proibito agli stranieri di commerciare sul suolo nipponico. Così il Giappone si chiuse in sé stesso e l’isolamento è durato due secoli,fino al 1853 quando le navi nere americane forzarono il porto di Osaka e costrinsero i Giapponesi a trattare .
LA MODERNIZZAZIONE
Di fronte al rischio di una colonizzazione avvenne allora in Giappone una rivoluzione inaspettata .
Dopo oltre sei secoli l’Imperatore riprese il pieno potere ,lo Shogun fu esautorato ,vennero abolite le istituzioni feudali.
Diversamente che in Europa fu quindi lo stato a procurare gli investimenti e a costruire le fabbriche che poi l’imperatore concesse alle grandi famiglie.
I Daimyo divennero uomini d’affari ,i dirigenti delle imprese furono i nuovi samurai.
Il Giappone dopo una veloce industrializzazione si è militarizzato e a cominciato a espandersi in Asia .
Nel 1894 ha sottratto alla Cina l’isola di Formosa .
Nel 1904 ha sconfitto l’impero russo sottraendogli l’isola di Sakhalin e le Curili. Poi ha sottratto all’Impero Cinese la Corea e l’ha annessa nel 1910.
IL GIAPPONE DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE
L’invasione della Cina non ha saziato la sete di conquista dei giapponesi ,tesi ad allargare la loro sfera di influenza .
Tali intenzioni preoccupano gli stati uniti ,che hanno ingenti interessi nel Pacifico .
Dal dicembre del 1940 gli americani appoggiano i cinesi e impongono un’embargo sulle materie prime destinate al Giappone .
La sanzione è efficace:in primavera una delegazione giapponese si reca a Washington per intavolare dei negoziati,senza tuttavia approdare ad alcunché.
Nel frattempo l’Impero del Sol Levante continua ad armarsi ed il suo esercito attacca le coline francesi in Indocina . Per rappresaglia gli angloamericani congelano i crediti nipponici .In ottobre viene nominato primo ministro l’ambizioso generale Tojo :il suo governo adotta una linea decisamente più bellicosa.
Il 1° dicembre sei portaerei fanno rotta sulle isole Hawaii con obbiettivo la base navale di Pearl Harbor .
PEARL HARBOR :UN "ATTACCO A SORPRESA"
All’alba del 7 dicembre 1941 i primi dei 350 aerei decollati dalla portaerei giapponesi appaiono nel cielo di Pearl Harbor ,la più importante sede della marina americana nel Pacifico. Poche ore dopo tre corazze americane colavano a picco e altre cinque vengono gravemente danneggiate .
Contemporaneamente i giapponesi attaccano le isole americane Guam,Wake e Midway.
Gli attacchi ,pianificati nei minimi dettagli dall’ammiraglio Yamamoto ,non sono stati preceduti da una dichiarazione i guerra.
Se le perdite giapponesi sono modeste ,il morale degli americani viene duramente colpito.
Le portaerei della Navy sfuggono all’assalto perché impegnate in manovre di alto mare .
solidale con l’alleato giapponese Hitler dichiara guerra agli U.S.A .
Questa mossa sposta radicalmente gli umori dell’opinione pubblica americana a favore dell’intervento e offre a Roosvelt il pretesto per entrare in guerra contro la Germania .
HIROSHIMA E NAGASAKI:L’APOCALISSE IN GIAPPONE
Gli americani nonostante importanti successi ,erano tuttavia ancora lontani dalla vittoria:la resistenza giapponese era infatti molto tenaca ,per la fanatica devozione dell’esercito all’imperatore .
Aviatori suicidi ,I Kamikaze,si lanciavano con i loro aerei carichi di esposivi sulle navi americane .
La conquista del Giappone si profilava dunque come un’impresa lunga e sanguinosa .
Il 26 luglio 1945 il governo cinese e quello americano rivolgono al governo giapponese un ultimatum,nel quale lo intimano ad arrendersi se non vuole esporsi aterribili distruzioni .
Dopo undici giorni una squadriglia di tre bombardieri B-29 decolla da Tinian,nelle isole Marshall;una trasporta una bomba atomica .
Il capo della missione,il colonnello Tibbets,è diretto su Hiroshima .
Sorvolando l’obbiettivo a un’altezza di 11.000 m ,sgancia l’ordigno:78.000 persone muoiono sul colpo ,80.000 vengono ferite . Ma il cataclosma non provoca la resa che ci si aspettava e il 9 agosto viene sganciata una seconda bomba atomica su Nagasaki.
Il giorno dopo il governo giapponese chiede l’armistizio.
FOLCLORE
Il folclore giapponese è un misto di elementi di origine coreana ,cinese e austro-asiatica a causa delle varie immigrazioni nell’arcipelago.
L’abitazione tradizionale è in legno,sollevata dal suolo mediante pali e ripartita all’interno in vari ambienti con pareti scorrevoli.
I pavimenti sono coperti da stuoie per tutta l’ampiezza. Ad eccezione dei vani di servizio ,le stanze non hanno una destinazione particolare e sono arredate con semplicità. Il mobilio è ridotto al minimo ; i tavoli, i materassi, i cuscini sono presi dal ripostiglio solo quando si adoperano .
Ambiente caratteristico della casa giapponese è il tokonoma ,un piccolo vano dove si pongono oggetti d’arte con fiori artisticamente disposti. Il tokonoma funge anche da sacrario domestico e vi pongono le tavolette con i nomi degli antenati,che un tempo si solevano rendere partecipi degli avvenimenti più importanti della famiglia .
L’abbigliamento tradizionale del popolo è vario.
Il vestito propriamente detto è il kimono . I piedi sono coperti da calze di stoffa (tabi),che hanno solo l’alluce diviso dalle altre dita in modo da calzare sandali di paglia o gli zoccoli di legno (geta) . Le calzature si lasciano all’ingresso della casa .
Nell’acconciatura femminile ,molto curata è la capigliatura ,fermata da pettini e da grossi spilli .
Anticamente le donne facevano largo uso di rossetti,cipria e di una tintura nera per i denti.
L’ordinamento sociale poggiava sulla famiglia patriarcale . La donna aveva anticamente una posizione di assoluta inferiorità rispetto all’uomo.
Il matrimonio,combinato dai genitori o da un intermediario ,non comportava alcuna funzione religiosa . L’unica cerimonia era il trasferimento della donna in casa del marito,ove un banchetto attendeva gli ospiti. L’abito da nozze era di colore bianco ,lo stesso del lutto .
I genitori che avevano una figlia unica ,potevano adottare il genero e dargli il loro cognome per assicurarsi una discendenza .
I funerali si svolgono di solito secondo il rito buddista ,ma i cadaveri potevano essere o cremati o sepolti . Questo periodo di lutto è regolato da norme rigorose sia per il vestiario sia che per l’alimentazione .
Tra gli usi e i costumi più noti del paese rientranti l’ikebana,che consiste in una meticolosa disposizione floreale ; il bonseki, che è l’arte dei giardini in miniatura ;il cha-no-yu,ovvero la cerimonia del tè,che è compiuta secondo un antico rituale del XIV secolo.
Nelle espressioni proprie della tradizione giapponese non sopravvive,generalmente,soltanto la forma,ma vengono coltivati motivi profondi connessi a concezioni filosofico-religiose che hanno avuto grande importanza nella storia del Paese.
Come ,come per esempio ,nelle arti marziali,un tempo coltivate dai Samurai la cui regola di vita si ispirava a principi etici e religiosi del Bushido ,loro codice d’onore .
L’HAIKU
L’haiku è una poesia giapponese ,composta da tre versi ,di diciassette sillabe ciascuno (5,7,5).
Ogni haiku vero e proprio contiene il KIGO (obbligatorio) ,cioè la stagione presente nella poesia ,che non funge sicuramente da elemento esterno o decorativo,ma è in profonda sinfonia con quanto espresso dall’autore .
Il giapponese è una lingua molto differente dall’italiano ,infatti ogni sillaba ha un peso molto maggiore ,quindi se vogliamo imitare l’haiku ,dobbiamo accontentarci di scrivere tre brevi versi.
Ma allora ,qual è la differenza tra l’haiku e una qualsiasi poesia breve?
Leggendo molti haiku ci si accorge che in essi ha luogo un salto ,un momento nel quale il poeta compie un BALZO che il lettore deve mentalmente raggiungere.
Questo crea nella mente del lettore una sensazione di spazio che non è altro che la momentanea conoscenza del divino ;quando la si trova dalla bocca ci sfugge un ah di meraviglia .
Ecco qui di seguito una riflessione di uno dei più grandi compositori giapponesi ,Basho:
"Comporre un haiku significa esprimere con parole la luce in cui le cose o il mondo appaiono . Questo va fatto prima che questa luce si spenga dalla nostra mente e dal nostro cuore."
E ancora :"Se vi concentrate su quello che prova la vostra sensibilità interna ponendola in armonia con la cose esterne ,l’assenza del vostro spirito ,allora,diverrà haiku . Se invece non terrete in nessun conto la vostra sensibilità’ interiore ,l’haiku non nascerà . Potrete solo produrre versi che sono frutto della vostra costruzione mentale.
Ecco alcuni esempi di haiku dei più celebri compositori giapponesi:
La voce del fagiano ; L’animo in tumulto
quanta nostalgia risalgo il colle:
per mio padre e mia rovi in fiore.
BASHO BUSON
Il profumo e il colore
del glicine
sembrano lontani dalla luna.
BUSON

Esempio