Algeria

Materie:Tesina
Categoria:Geografia

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Testo

Il continente africano
L’Africa, che si estende per 30 milioni di Kmq, è bagnata a nord dal Mar Mediterraneo, a ovest dall’Atlantico e a est dall’Oceano Indiano e dal Mar Rosso.
Il suo territorio è collegato all’Asia Occidentale tramite la Penisola del Sinai ed è separato dall’Europa dallo Stretto di Gibilterra. Il continente africano presenta una forma molto compatta, con coste uniformi, pochi golfi, rare penisole e poche isole molto piccole ad eccezione del Madagascar. L’Africa è compresa in parte tra i due tropici e vi sono notevoli differenze climatiche fra una regione e l’altra, dovute soprattutto alla quantità e alla distribuzione delle precipitazioni.
L’Africa presenta una bassa densità demografica (20 ab/Kmq) dovuta soprattutto alla presenza di vaste regioni desertiche e forestali praticamente disabitate, ma anche un elevato tasso di crescita demografica. Dal punto di vista etnico il continente può essere diviso in due grandi regioni, separate dal Sahara: a nord l’Africa Bianca, abitata da popolazioni di pelle chiara, soprattutto Arabi, al centro e al sud l’Africa Nera, popolata da genti di pelle scura , come i Sudanesi e i Bantù.
Il continente africano può essere diviso in quattro grandi regioni:
-L’AFRICA SETTENTRIONALE
-L’AFRICA CENTRALE
-L’AFRICA ORIENTALE
-L’AFRICA MERIDIONALE
L’Africa Settentrionale
Il territorio dell’Africa Settentrionale comprende quattro grandi regioni: la prima è il Maghreb, la fascia costiera mediterranea, in prevalenza montuosa, che si estende dalla Tunisia al Marocco; la seconda regione è il Sahara, il deserto che si estende dall’Atlantico al Mar Rosso; la terza è il cosiddetto Sahel, la fascia stepposa che orla a sud il deserto; la quarta, infine, è la valle del Nilo, che interrompe il deserto del Sahara ad est.
Fanno parte dell’Africa Settentrionale numerosi stati, quasi tutti di grandi dimensio-ni. Alcuni di questi costituiscono la cosiddetta Africa mediterranea, in quanto le loro coste si distendono sul Mar Mediterraneo; si tratta del Marocco, che si affaccia anche sull’Atlantico, dell’Algeria, della Tunisia, della Libia e dell’Egitto, che è bagnato a est dal Mar Rosso. Gli altri Stati della regione occupano la parte meridionale del Sahara e del Sahel; alcuni sono situati all’interno del continente , come il Mali, il Niger e il Ciad, altri sono bagnati dall’Atlantico, come la Mauritania e il Sahara Occidentale, mentre il Sudan si affaccia a est sul Mar Rosso. Fanno parte, infine, dell’Africa Settentrionale gli arcipelaghi delle Azzorre e di Madeira, che appartengono al Portogallo, le Canarie spagnole e lo Stato insulare di Capo Verde.
Algeria
BANDIERA
SUPERFICIE: 2.381.741 kmq
POPOLAZIONE: 22.971.000 ab
DENSITA’: 9,6 ab/kmq
FORMA DI GOVERNO: repubblica democratica
CAPITALE: Algeri
LINGUA UFFICIALE: arabo
RELIGIONE PRINCIPALE: musulmana
POSIZIONE GEOGRAFICA
L’Algeria è il secondo maggior Paese dell’Africa dopo il Sudan. Situata nella regione nord-orientale del continente, fa parte dell’Africa Settentrionale e confina a nord con il Mar Mediterraneo, a est con la Tunisia e la Libia, a sud con il Niger, il Mali e la Mauritania e a ovest con il Marocco e la Mauritania.

MORFOLOGIA DEL TERRITORIO
Nei suoi confini attuali l’Algeria ha inglobato anche un’ampia sezione del Sahara, che durante l’epoca coloniale costituiva un’area con una sua particolare amministrazione. La parte più vitale, importante e popolata del Paese è però il Maghreb, che costituisce un settimo di tutta la superficie del Paese. Il Maghreb forma una regione naturale ben distinta da quella sahariana e costituisce, con i suoi allineamenti montuosi, la prosecuzione dei rilievi del Marocco. L’Algeria comprende quattro principali aree geografiche che si estendono parallele da est a ovest. La regione di Tell, nella zona settentrionale, si sviluppa lungo la costa del Mediterraneo con una larghezza variabile da 80 a 190 km circa.
Le numerose valli di questa stretta e discontinua fascia pianeggiante, delimitata dalla catena montuosa dell’Atlante Telliano, sono l’area coltivabile più estesa dell’Algeria. Questa regione ha le cime più alte nell’Ouarsenis (1983 m) e nelle catene del Babor (2004 m) e della Djurdjura (2308 m), che dominano rispettivamente la Piccola e la Grande Cabilia.
Più a sud e verso ovest si estendono le terre dell’Altopiano degli Chott: questi numerosi bacini raccolgono le acque durante la stagione delle piogge e generano estesi ma poco profondi laghi che, ritornati asciutti, si trasformano in piane incrostate di sali note con il nome di chott o shott. A questa regione succede il massiccio dell’Atlante e al di là di questo la grande estensione del Sahara, che ricopre più del 90% dell’intera superficie del paese. L’Atlante Sahariano, essendo di origine più antica rispetto all’Atlante Telliano, ha cime meno elevate e comprende brevi catene (come l’Amour e l’Ouled), che toccano al massimo i 2000 metri di altezza.
Il terreno è in parte ghiaioso e ciottoloso, in parte, soprattutto nelle regioni del Grande Erg orientale e del Grande Erg occidentale, costituito da dune di sabbia, mentre a sud si ergono sul deserto le montagne dell’Hoggar.
IDROGRAFIA
La rete idrografica del paese è assai povera, limitata praticamente al Maghreb, e i fiumi che si riversano nel Mediterraneo sono gli unici con corso perenne, ma di lunghezza assai modesta. I principali sono: lo Cheliff, il Soummam e l’Oued el-Kébir. Il più importante, è lo Cheliff, lungo 725 km, che nasce nell’altopiano del Tell e sfocia nel Mar Mediterraneo.
Nelle regioni dell’interno non vi è alcun corso d’acqua permanente: soltanto laghi salati che sono alimentati anche dai fiumi dell’Atlante Sahariano, che sul versante meridionale danno vita a numerose oasi pedemontane.
CLIMA
La regione di Tell, nella parte settentrionale, gode del tipico clima mediterraneo, con estati calde e asciutte ed inverni miti e piovosi. Questa, infatti, è la regione più umida dell’Algeria: la quantità delle precipitazioni annue varia dai 400 ai 1.000 mm e questo permette le colture senza ricorso all’irrigazione. Le temperature medie sono di 25°C circa in estate e di 11°C in inverno. Durante i mesi estivi, il vento caldo e secco di scirocco (chehili per le popolazioni locali), soffia dal Sahara verso nord. Nella zona stepposa a sud del Tell, le piogge sono rare e permettono quindi solo una vegetazione scarsa (alfa, artemisia). Nelle regioni più interne prevale un clima continentale caratterizzato da gelate nei mesi invernali. Verso sud il clima diventa più secco: la quantità annua di piogge nelle zone degli Altopiano degli Chott e dell’Atlante, varia dai 200 a 400 mm. Nell’Algeria Sahariana il clima presenta estrema aridità: le escursioni termiche sono fortissime, anche quelle giornaliere, e il gelo notturno frequente. In questa regione le precipitazioni sono molto irregolari, scarse e sporadiche.
VEGETAZIONE
La vegetazione è quella tipica mediterranea nel Tell, sono presenti lecci e querce da sughero nella Cabilia, cedri e pini d’Aleppo nelle zone più elevate, ulivi selvatici e lentischi nelle aree più degradate.
Negli Altopiani intermedi tra una regione e l’altra si hanno formazioni steppiche in cui predominano l’alfa, l’artemisia e l’aristida, mentre nelle oasi vi sono palme, alberi da frutta e ortaggi.
AMBIENTE
Tra le nazioni del Maghreb, l’Algeria è quella più all’avanguardia per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, dotata di leggi che regolamentano la salvaguardia del territorio naturale e di numerose aree protette. Attualmente esistono in questo paese nove parchi nazionali, tra i quali l’immenso Parc National Tassili N’Ajjer, situato all’estremità orientale del paese, cinque riserve naturali, cinque aree di caccia speciali, alcune riserve forestali e riserve private, mentre non sono presenti parchi marini. Queste aree protette sono spesso minacciate: dalla deforestazione, dalla distruzione di macchie vegetali, dalla conversione delle steppe in aree coltivabili e dall’erosione del suolo causata dallo sfruttamento intensivo dei pascoli e dei territori coltivabili. Drammatici sono anche il problema dell’inquinamento delle acque costiere mediterranee e della progressiva scomparsa delle zone umide.
POPOLAZIONE E CITTA’
L’Algeria conta c.a. 23.000.000 di abitanti, in grande maggioranza musulmani, di lingua araba e berbera che costituiscono il 17% della popolazione. La maggior parte degli abitanti (oltre 80%) vive oggi nel Tell, soprattutto nella sezione orientale dove si hanno 90 ab/kmq, mentre la densità media è di 9,6 ab/kmq. Il tasso di accrescimento, dopo aver superato il 3% negli scorsi decenni, è sceso negli anni ’90 al 2,3%. Questa forte crescita demografica, ancora tra le più alte del mondo, è il risultato di un elevato coefficiente di natalità (29 °/°°) unito ad un coefficiente di mortalità piuttosto basso (6,1°/°°), dal quale deriva l’eccezionale giovinezza della popolazione (oltre il 50% sotto i 18 anni). La maggior parte della popolazione vive nei villaggi e le città più importanti sono: Algeri, che è la capitale e il centro di controllo di tutto il paese e Orano che svolge funzioni portuali. Da ricordare anche Annaba e Bejaìa, sbocchi del petrolio Sahariano e Costantina, che è un importante nodo di raccordo sulle vie che legano il Tell al resto dell’Algeria.
AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO
Dal punto di vista economico, l’Algeria fa parte dei paesi in via di sviluppo, presentandosi anzi tra i più dinamici del continente africano. L’agricoltura era stata ben sviluppata, ma sempre sulla base degli interessi francesi, mentre oggi si cerca di ridurre le colture coloniali e quelle avviate all’esportazione (vino soprattutto). C’è stato invece un forte incremento di quelle alimentari, come i cereali e quelle destinate al consumo interno. Sono state costruite migliaia di cooperative e si è dato inizio a una vasta opera di bonifica delle terre sottratte al deserto, mediante una fascia di vegetazione denominata “diga verde”, che dovrebbe raddoppiare la superficie coltivabile del Paese. La popolazione attiva impiegata nell’agricoltura è il 24% di quella nazionale e contribuisce alla formazione del prodotto nazionale. L’agricoltura commerciale è rappresentata in primo luogo dalla vite, poi dall’ulivo, dagli agrumi, dalle primizie orticole e da diverse piante fruttifere mediterranee. L’agricoltura tradizionale, invece, è praticata in aziende moderne e fornisce soprattutto: cereali (frumento e orzo), vino, palme da datteri, oliveti, fichi e agrumi (limoni, arance e mandarini). L’area boschiva è caratterizzata da: pini d’Aleppo, querce da sughero e cedri, mentre sugli altopiani si coltiva l’alfa per la produzione della carta.
In Algeria l’allevamento è fiorentissimo, estensivo e a volte nomade. Viene praticato soprattutto quello ovino e caprino, mentre è meno diffuso quello bovino.
RISORSE MINERARIE
L’Algeria è un paese che presenta ricchezze minerarie notevoli, che vengono sfruttate soprattutto per l’esportazione. Le più importanti sono il petrolio e il gas naturale. La produzione di petrolio annua raggiunge i 35 milioni di t, mentre quella di gas naturale raggiunge i 50 miliardi di metri cubi e pone l’Algeria ai primi posti della produzione mondiale e dell’esportazione (anche verso l’Italia tramite il gasdotto Algeria-Tunisia- Italia). Tuttavia il petrolio e il gas naturale non rappresentano affatto le uniche risorse del sottosuolo algerino, che racchiude anche ricchissimi giacimenti di minerali di ferro (nella regione del Tell occidentale e di Costantina, nei giacimenti di El- Wanza, Bou Khadra, ecc.) esportati dal porto di Annaba, di fosfati (giacimenti dell’Ouk e del Kouif), zinco, piombo, rame e mercurio. Sono stati scoperti anche ricchissimi giacimenti di uranio, tungsteno, platino e manganese nei monti dell’Hoggar.

FONTI DI ENERGIA E INDUSTRIA
L’Algeria ricava gran parte dell’energia dai combustibili fossili, ma è attivamente impegnata nello sviluppo di nuove tecnologie per lo sfruttamento di fonti di energia alternative e ha in programma lo sviluppo dell’energia solare, tra i quali rientra l’elettrificazione solare di numerosi villaggi. L’energia è fornita in grande quantità anche dalle centrali termoelettriche e solo in minima parte da quelle idroelettriche.
L’industria del paese è modesta e quelle più importanti sono quella per la raffinazione del petrolio, per la liquefazione del gas naturale e quelle siderurgiche, metalmeccaniche e le officine di montaggio di autoveicoli (camion, vagoni e autovetture secondo le zone dove si trovano). Si stanno sviluppando anche altre industrie come quella per la produzione di cemento e di materiale da costruzione,
quelle tessili ma anche quelle artigiane (oreficeria, ceramiche, tappeti).
ISTRUZIONE
L’istruzione in Algeria è obbligatoria per 8 anni (dai 6 ai 14 di età) e riservata interamente allo Stato dal 1976, anno in cui sono state abolite tutte le scuole private. Dal 1973, inoltre, l’arabo ha sostituito il francese sia come lingua d’insegnamento sia nei libri di testo, soprattutto nella scuola primaria. Nonostante le spese fatte per l’insegnamento e l’educazione scolastica l’analfabetismo, tuttavia, è ancora tra i più alti del mondo (ca. 50%).

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