La chimera.

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale

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Del Monte Davide 2°D

SCHEDA DEL LIBRO "LA CHIMERA"

Titolo: La chimera

Autore: Sebastiano Vassalli

Edizione: Einaudi

Data edizione: 2000

Note biografiche sull'autore: Sebastiano Vassalli и nato a Genova nel 1941. Ha partecipato giovanissimo alle vicende del "Gruppo '63". Tra le sue opere ricordiamo "Mareblu"(1982), "La notte della cometa" (1984), "L'oro del mondo" (1987), "Marco e Mattio" (1992), "Il cigno" (1993), "3012"(1995).

Note sull'ambientazione storico - geografica: La chimera si puт considerare un romanzo storico in quanto l'autore nell'esporre la vicenda inserisce precisi riferimenti storici come date, nomi (es: Filippo II di Spagna, Carlo Borromeo, Manini, Clemente VIII) ed eventi che hanno caratterizzato l'Italia nel 1600 quali la dominazione spagnola e la Controriforma. Anche il riferimento al Tribunale dell'Inquisizione e ai luoghi (Novara, Zardino, Piazza S. Quirico, Porta S. Gaudenzio) aiutano a capire dove e quando si и svolta la vicenda. La storia poi и stata tratta da un manoscritto con gli atti del processo quindi ben collocata e precisata sia nel tempo che geograficamente, comprende un arco di tempo di vent'anni (dal 1590 al 1610) e ci si trova a Zardino nella bassa novarese.

Trama: Antonia, orfanella abbandonata nei pressi del convento di S. Michele a Novara, passa l'infanzia tra le suore e numerose funzioni religiose. Come tutte le esposte (abbandonate) del convento, и destinata ad essere "adottata" da un visitatore qualsiasi; cosi', all'etа di dieci anni, Antonia viene scelta dai due coniugi Nidasio, provenienti dalla bassa novarese, e precisamente da Zardino. L'ambientazione nel mondo esterno risulta difficile, l'esposta inutile nella campagna e' fonte di pettegolezzi delle comari del paese che la invidiano. Antonia cresce bella e intelligente, di una bellezza che a Zardino non si era mai vista.
Nel frattempo in cittа si susseguono importanti avvenimenti: il vescovo Carlo Bescapи viene confinato nella diocesi di Novara perchй contrario alla Roma cattolica e corrotta di questi tempi. Uomo dal grande carisma e grandi ideali, il nuovo vescovo rivoluziona la vita dei fedeli e attua subito diverse riforme tra cui quella di ripulire le parrocchie dai quistoni (parroci corrotti). Anche Zardino quindi si ritrova espropriata del suo Don Michele per lasciar spazio all'ambizioso giovane Don Teresio, che abitua i paesani e numerose cerimonie e offerte in denaro. Antonia crescendo si allontana dalla Chiesa, il fatto che piщ fa discutere sarebbe quello del suo presunto riso durante la cerimonia del vescovo recatosi di persona a Zardino per festeggiare l'arrivo delle reliquie, che si scopriranno poi piщ avanti essere un falso.
Tra le comari del villaggio suscitano molto scalpore i rifiuti alle proposte di matrimonio da parte di Antonia nei confronti di lodevoli paesani. Quando poi Antonia si fa ritrarre da un pittore nelle vesti della Madonna del Soccorso la si accusa di superbia. Giunta ormai a diciannove anni la ragazza si innamora di un camminante (vagabondo) che riunisce squadre di risaroli (lavoratori delle piantagioni di riso), e lui le fa grandi promesse. Questa storia d'amore la porta ad uscire di notte per incontrarsi con lui sul dosso dell'albera (collina con un castano sotto il quale si narrava si incontrassero le streghe). Antonia viene sorpresa piщ volte dai Fratelli Cristiani (pattuglia dell'epoca per controllare i risaroli), che la riportano a casa con la forza. Tutti questi strani comportamenti della ragazza alimentano voci sul suo conto, si dice che partecipi ai sabba (incontri col diavolo). Don Teresio decide di esporre denuncia al tribunale ecclesiastico di Novara. Del caso si occupa con grande fervore l'inquisitore Manini, che approfittando dell'assenza del vescovo Bescapи, cerca di ridare importanza al Tribunale. Manini procede a interrogare diversi testimoni che affermano la colpevolezza della strega, gli unici che si dissociano e raccontano la storia d'amore sono i due coniugi Nidasio (che cercano pure di corromperlo), l'amica Teresina e il camparo Maffiolo. Questa versione viene perт scartata, la ragazza viene arrestata e torturata brutalmente per farle confessare le colpe. Antonia viene quindi imprigionata nei sotterranei del tribunale, dove passa l'estate, e successivamente - a condanna avvenuta - passa in una torre dove ritrova una sua compagna esposta. Infine viene bruciata viva sopra al dosso dell'albera, su una catasta di legni ricavati dal castagno maledetto.

Note sui personaggi principali: Antonia и la protagonista di questo racconto, un personaggio che nello svolgersi della vicenda si evolve e cambia le sue idee. La ragazza viene abbandonata quando era ancora in fasce nel tornio, una ruota dove venivano lasciate in custodia alle monache le figlie "di nessuno" o che non si "potevano" tenere. Cosм cresce nel convento tra preghiere e rigida disciplina. Qui la ragazza si costruisce un suo "habitat" dove vive serenamente. Quando i coniugi Nidasio la prelevano da questa vita Antonia и costretta ad abbandonare questo mondo per scoprirne uno nuovo del quale non conosce nulla. Prima devota alla Chiesa, ora scettica nei suoi confronti: la ragazza si trova a contatto con un quistone e con un parroco oppressivo cosм perde la sua fiducia nell'organizzazione religiosa. Antonia и una ragazza decisa e convinta delle sue scelte, ha il coraggio di rifiutare diverse proposte di matrimonio che non le interessavano, questo e il fatto di essersi fatta dipingere come una Madonna la portano a guadagnarsi l'accusa di superbia. Antonia perт rimane forte fino a che non giunge il momento del processo dove in un primo istante tenta ancora di difendersi e poi si lascia sopraffare dalle torture e confessa colpe che non ha commesso. Sulla "carrozza della morte" poi ammette di voler morire al piщ presto; qui и ormai persa e il suo carattere forte e carismatico crolla di fronte ad una condanna ingiusta.
Un altro personaggio che cambia il suo punto di vista e si evolve и il vescovo Bescapи, che arriva a Novara un po' dispiaciuto ma convinto di poter cambiare la Chiesa corrotta dei suoi tempi partendo da li; alla fine si deve rassegnare e si rende conto che и impossibile.
Gli altri personaggi invece sono piuttosto piatti; i coniugi Nidasio caratterizzati da una grande bontа d'animo, Don Teresio con le sue prediche assurde e le assidue richieste di denaro, Don Michele al contrario con le sue attivitа illecite. I paesani poi sono flessibili, l'autore riesce a rendere le differenziazioni tra la gente. Tutti i personaggi comunque sono in secondo piano rispetto alla vicenda.

Note sullo stile: Il narratore и onnisciente ed esterno alla vicenda ed il punto di vista и esterno, cosм tutto viene riportato oggettivamente e precisamente grazie all'assiduo susseguirsi di date e riferimenti storici. Il ritmo и piuttosto lento, si alternano brevi periodi di narrazione a lunghe descrizioni sui luoghi o sulla loro storia. La sintassi и articolata e con lunghi periodi. Nel testo si trovano poi espressioni dialettali e tracce di documenti in latino o in volgare, ciт contribuisce a rendere il lessico molto vario.
Ogni tanto l'autore compie delle digressioni sul mondo moderno e su cenni storici, questo porta ad accostare vivamente il romanzo allo stile manzoniano.

Commento personale: Mi ha colpito fin dalle prime pagine il modo cosм freddo e distaccato di narrare la vicenda, tutto si svolge passivamente e senza troppe emozioni. Man mano che ci si addentra nella vicenda il libro diventa piщ interessante; le prime pagine infatti sono lente e annoianti ma una volta passate la storia si velocizza. Non и stato un libro particolarmente coinvolgente, ma mi ha colto il fatto che narra una storia vera che illustra la societа del '600, la corruzione e le attivitа della Chiesa che opprimeva i fedeli.
Forse la scelta dell'autore di rimanere esterno contribuisce a non storpiare i fatti ma mi ha lasciato un po' disorientato. Non avviene poi nessun colpo di scena, il tutto si svolge come se giа fosse stato scritto e si intuisce la fine troppo precocemente.
E' stata comunque una lettura gradevole soprattutto completata dalla prefazione e dal congedo ben riusciti.
Facile il confronto con il capolavoro di Manzoni "I Promessi Sposi", i richiami sono molteplici e secondo me questo da un pizzico di originalitа al libro in quanto le digressioni vengono fatte sul mondo moderno dove il lettore si rispecchia.
Insomma, un libro non particolarmente caldo e suggestivo ma comunque valido.

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