L'amico ritrovato

Materie:Scheda libro
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Testo

Davide Negrello 3 A 16.04.2001
Scheda libro

Autore: Fred Uhlman
Titolo: L’amico ritrovato
Editore: Feltrinelli
Luogo di edizione: Milano, marzo 1999
Prima edizione in “impronte”: gennaio 1986
Prima edizione ” universale economica”:novembre 1988
Pagine: 92
Formato: 12,5 x 19,5 cm
Illustrazioni: assenti
Prezzo: 9000 lire

L'amico ritrovato, Fred Uhlman.
titolo originale: "Reunion" pubbl. a Londra nel 1971 (in Italia 1° pubbl. nell'86 a Milano).
Uhlman ha lasciato anche una sua autobiografia, Storia di un uomo, e altri testi brevi. Leggendo la sua autobiografia si capisce che egli ha ispirato L'amico ritrovato ai luoghi e all'ambiente della sua adolescenza.
Fred Uhlman: Fred Uhlman non era uno scrittore di professione. Faceva l'avvocato ed era pittore. Ha lasciato pochi esperimenti letterari fra cui solo L'amico ritrovato era stato da lui destinato alla pubblicazione. Uhlman nacque nel 1901 a Stoccarda, capitale del Wurttemberg, nella Germania sud-occidentale. Frequentò a Stoccarda un liceo classico di gloriose tradizioni e in seguito, dopo la prima guerra mondiale, si laureò in legge. Ma non potè esercitare a lungo in patria la professione di avvocato che aveva intrapreso. Fu costretto ad interromperla nel 1933, quando in Germania iniziò la dittatura nazista di Hitler. Uhlman era democratico ed era ebreo; e agli oppositori il regime nazista negava ogni diritto di esprimersi. Agli ebrei poi negava anche il diritto di esistere e di vivere. Così, Uhlman lasciò la Germania nel 1933 e non vi fece più ritorno. Trascorse l'ultima parte della sua vita in Inghilterra, dove morì nel1983.
Genere o sottogenere narrativo: romanzo drammatico
Destinazioni intenzionali e non: Il libro è destinato a qualunque tipo di persona, esso è di facile e veloce lettura, appassionante e interessante sotto il profilo storico, ma soprattutto il libro è destinato a coloro che credono che non esista niente di più forte di un’amicizia.
Codice ( lingua usata):
L’autore utilizza una lingua molto semplice, lui usa molte espressioni in tedesco. Vi sono presenti termini ricercati.
Contatti: All’interno del romanzo appaiono molti dialoghi diretti tra Hans e Korradin.
Breve riassunto dell'opera: Il libro narra la storia di due studenti sedicenni (che vivono entrambi a Stoccarda, in Germania) tra i quali, dopo essersi incontrati a scuola, nasce un'amicizia del cuore, un'intesa magica e perfetta. I due appartenevano a due classi sociali completamente diverse in quanto Hans Schwarz era un figlio di un medico ebreo, mentre Konradin von Hohenfels apparteneva a una famiglia dell'alta nobiltà. Ciò nonostante i due trovarono subito interessi comuni e nell'arco di breve tempo divennero amici inseparabili. Inizialmente sembrava che niente avrebbe potuto turbare la loro amicizia, poi però sorsero alcuni problemi: si scoprì che la famiglia di Konradin (lui compreso) era nazista in quanto si pensava che Hitler sarebbe stata l'unica persona in grado di salvare la Germania dalla crisi economica che stava attraversando. Konradin comunque non emarginava Hans pur sapendo che era ebreo. Ma questa fu solo una delle difficoltà che portarono poi successivamente alla rottura dell'amicizia. Infatti, era il 1933 e in quel periodo in Germania si era affermato il nazismo. Perciò Hans iniziò a essere emarginato anche a scuola e ormai la vita non era felice per lui. Solo Konradin gli stava vicino ma ormai anche lui non poteva più farsi vedere con Hans per paura di essere emarginato a sua volta. Così i genitori di Hans decisero che per lui sarebbe stato meglio se per un breve arco di tempo si fosse trasferito a New York da dei parenti. Hans dovette accettare, pur controvoglia, questa decisione e si trasferì. Diventò un uomo di successo e molto ricco: un giorno addirittura la sua ex-scuola gli scrisse chiedendogli un contributo economico per la sua ristrutturazione. Allegata alla richiesta vi era l'elenco degli allievi della scuola caduti in guerra. Dopo una lunga esitazione Hans decise di controllare chi della sua classe fosse rimasto in vita e scoprì che la maggior parte dei suoi compagni era morta: notò (senza rattristarsi affatto) che i due compagni che più lo emarginavano erano morti ma soprattutto lesse che Konradin era stato giustiziato in quanto appartenente a un complotto per uccidere Hitler in questo modo si rese conto di aver ritrovato un amico che in realtà non aveva mai perso.
Messaggio: l’amicizia e l’amore sono sentimenti puri, così forti che entrambi sono capaci di superare ogni ostacolo politico e sociale.
Modo in cui è scritto il libro:
ANALISI DELLO STILE DELL’AUTORE: L’autore ha adottato, per il suo romanzo, un tipo di scrittura molto semplice e comprensiva che comunque presenta un immancabile tocco di classe, rendendo così questo volume estremamente fine e suggestivo. Il narratore è onnisciente, il punto di vista è interno ai personaggi;
I fatti narrati sono ordinati cronologicamente anche se ci sono alcune analessi; il ritmo della narrazione è normale, anche se l’autore utilizza spesso delle ellissi (es.: “Un paio di settimane dopo …….”, “Passarono giorni e mesi ……”);
SCELTE STILISTICO-ESPRESSIVE:
• I tipi di discorsi utilizzati sono indiretti, indiretto e diretti.
• La sintassi è normale;
• Il registro è colloquiale, quotidiano, ma i personaggi che si rivolgono alla gente importante, utilizzano un registro alto, formale (escluso Hans nei confronti di Konradin);
• Sono presenti termini ricercati (es.: “tu l’as voulu, Georges Dandin, tu l’as voulu”, “plus royaliste que le roi”) e appartenenti ad un linguaggio tecnico (conte, von);
Non vi è un particolare utilizzo degli aggettivi.
Data la perfezione con cui è scritto questo libro, il romanzo è stato più volte abbondantemente lodato da grandi critici letterari di America ed Europa.
modalità narrativa: Prevalenza del presente e del passato nella costruzione delle frasi. Il narratore è interno, in quanto narra in prima persona le vicende, anche se non le ha vissute direttamente. Infatti l’autore si immagina che uno dei due ragazzi, Hans, rievochi, narrando in prima persona, l’amicizia che ha riempito la sua vita d adolescente.
LUOGHI E TEMPI
La storia ha inizio nel febbraio del 1932 ed ha termine circa trent’anni dopo la Seconda Guerra Mondiale. Vi sono riferimenti al tempo per quanto riguarda gli anni, i mesi, i giorni, le ore e il periodo (nazismo); la vicenda si svolge in trent’anni circa;
AMBIENTE GEOGRAFICO (DESCRIZIONE): La storia si svolge per la maggior parte di essa in Germania, mentre al suo termine è ambientata in America. L’autore fa minuziose descrizioni da cui traspare l’amore e la gioia che egli provava nell’osservare la propria patria e nel viverci. Stoccarda, la città in cui è vissuto, è circondata dai colli azzurrini di Svevia, coperti di vigneti e abbelliti da numerosi castelli, ed è vicina alla foresta nera, odorosa di resina, muschio e funghi entro la quale scorrono fiumi ricchi di guizzanti trote.
Descrizione dell'ambiente: La storia si svolge interamente a Stoccarda. La scuola si presenta fredda e inospitale e comunque non è descritta attentamente. Viene invece dato parecchio rilievo alla descrizione delle case ma soprattutto delle camere dei due amici: la camera di Hans era al secondo piano della casa della famiglia ed era stata arredata come lui stesso aveva deciso. Alle pareti erano appese alcune riproduzioni di quadri famosi e qualcuna di stampe giapponesi. Negli scaffali vi erano parecchi libri, tutti degli autori tedeschi più noti (Goethe, Schiller, ecc.) fatta eccezione per una raccolta di opere francesi. In un angolo della stanza c'era una vetrina contenente le sue collezioni: monete, coralli e pietre preziose. La camera di Konradin non è descritta ma compare una descrizione abbastanza dettagliata della sua casa: appena entrati vi è una grande anticamera. Da qui si procede poi salendo per una scala di quercia. Dopo aver attraversato un lungo corridoio, infine si giunge alla camera di Konradin. Alle pareti di tutta la casa erano appesi quadri e fotografie di ufficiali famosi.
AMBIENTE SOCIALE DEI PERSONAGGI:
• Hans benché sia figlio di un dottore, non è molto ricco ed è di origine ebrea. Fino all’arrivo di Konradin non ha mai avuto veri amici, solo compagni di scuola.
• Konradin von Hohenfels è un ricco aristocratico la cui famiglia ha una storia molto remota e famosa in Germania. Egli dapprima se ne sta sulle sue, ma poi inizia a socializzare con Hans, divenendo il suo migliore amico. I due vengono separati un anno dopo il loro incontro a causa delle ribellioni naziste. Si ritroveranno, ma solo spiritualmente, circa trenta anni dopo.
• I genitori di Hans sono piuttosto assenti nella vita del figlio, non gli prestano molte attenzioni. Suo padre è un medico ed ha le idee parecchio confuse sulla religione a cui appartiene.
• I genitori di Konradin sono persone molto ricche ed aristocratiche. Gli Hohenfels sono persone assai rispettate e famose a causa di antenati che hanno compiuto azioni particolarmente coraggiose ed eroiche. “L’idolo” della signora Hohenfels è Hitler, di conseguenza odia il nuovo amico di Konrandin. Per il bene del compagno, il piccolo aristocratico cerca di non far mai incontrare sua madre e l’amico.
• Hans non “lega” molto con i compagni di scuola. Alcuni si credono molto colti, perciò sono soprannominati “il Caviale”. Altri, con idee affini a quelle di Hitler, offendono e minacciano sempre più spesso Hans prima che si trasferisca in America.
ANALISI DEI PERSONAGGI :
PERSONAGGI PRINCIPALI : Hans e Konradin.
PERSONAGGI SECONDARI : I genitori di Hans e quelli di Konradin.
PERSONAGGI DI SFONDO : I signori Bauer e i loro tre figli, Herr Pompetzki (il nuovo professore di storia).
COMPARSE : Il preside della scuola, “La banda del Caviale”, Herr Zimmermann, Bollacher, Schulz.
NOMI : Cameriera dei Bauer, Max Loher (Max Muscolo), Hitler, Adalbert Fritz, Frank Kurt, Behrens Karl, Müller Hugo.
HANS SCHWARTZ: è un ragazzo sedicenne proveniente da una famiglia benestante, che frequenta il liceo “Karl Alexander Gymnasium” di Stoccarda. È un ragazzo timido e riservato che non ha amici prima dell’arrivo di Konradin. Era abituato a stare con i compagni di classe, ma un po’ forzatamente. Con Konradin invece trova la sicurezza che aveva cercato perchè assieme possono parlare dei loro segreti, su argomenti che coinvolgono la vita di ogni giorno, dai più banali a quelli invece più spinti. Hans è figlio di un medico ebreo, nipote e bisnipote di rabbini e discendente da una famiglia di piccoli commercianti e mercanti di bestiame.
KONRADIN : nato nel Wurttemberg il 19 gennaio 1916, anch’esso sedici anni, discendente dell’illustrissima stirpe degli Hohenfels (una grande famiglia dell’aristocrazia tedesca), è, al contrario di Hans, un ragazzo dal portamento pieno di sicurezza, dall’aria aristocratica e raffinata, con molta eleganza nel vestire e, anch’egli, con un forte sentimento dell’amicizia.
BAUER : i vicini di casa di Hans. Non notevolmente presenti all’interno della storia ma ad un certo punto per lo stato d’animo dei due inseparabili amici.
HERR POMPETZKI : il nuovo professore di storia della classe del protagonista di notevole importanza, perché con la sua politica nazista e non tollerante fu “la goccia che fa traboccare il vaso”. Da quella circostanza in poi Hans interruppe gradualmente ogni contatto con la Germania e “i suoi abitanti”.
GENITORI DI HANS : Il padre è un famoso medico di origine ebraiche, orgoglioso del suo sangue tedesco, convinto che il nazismo fosse una malattia passeggera. È dunque ottimo medico, ma nel corso degli anni si era fatto conoscere anche come un ottimo soldato (era un ufficiale e ricevette la Croce di Ferro e la spada da ufficiale).
Sua madre invece veniva da Norimberga, dove era nato anche suo padre, avvocato.
Una volta alla settimana si trovava con le amiche, per la maggior parte mogli di medici, avvocati e banchieri (persone importanti dunque), andava all’Opera e a teatro.
GENITORI DI KONRADIN : La madre era una donna che odiava gli ebrei ed evitava qualsiasi contatto con loro. Forse il suo odio era nato dal fatto che proveniva da una importante famiglia polacca di origine reale che da tempo disprezzava quella gente. L’unico desiderio di suo padre invece, era quello di sentire grande il nome della sua dinastia, quella degli Hohenfels perché per lui non era importante la gente che gli stava intorno, se era ebrea o tedesca, povera o benestante.
Personaggi minori che occorre citare: il professor Herr Zimmermann, il professore di ginnastica noto come Max Muscolo e il direttore del liceo, il professor Klett. Da non scordare il “caviale della classe”, un gruppo di tre ragazzi, Reutter, M(ller e Frank, in classe con Hans che se ne stavano senpre in disparte con la certezza di lasciare, unici fra tutti, la loro impronta nel mondo

VISIONE DEL MONDO, DELLA VITA E IDEALI EVIDENZIATI NELL’OPERA: All’inizio del romanzo, Hans è piuttosto solo, non ha un vero amico, perciò vive quei primi mesi in modo molto più frivolo e disinteressato (soprattutto per quanto riguarda i suoi studi). Quando poi Konradin arriva nella sua classe, il protagonista decide di “farsi notare” da quell’esponente così importante dell’aristocrazia tedesca, così comincia a partecipare attivamente alle lezioni e riesce nel suo intento: poco tempo dopo, infatti, i due ragazzi diventano inseparabili.
L’autore tende così a mettere in guardia le persone dai terrori del nazismo ed esalta un valore, l’amicizia, in modo particolare.
FUNZIONI PREVALENTI:
Il libro affronta un problema ormai abbastanza remoto, che però non dobbiamo dimenticare: la Seconda Guerra Mondiale. Dobbiamo tenere sempre presente questo evento per ricordare i suoi orrori e le sue ingiustizie e per non ripetere fatti di questo genere in futuro.
GIUDIZIO PERSONALE:
Il libro mi è piaciuto, in quanto l’argomento è stato trattato in modo soddisfacente e mi ha particolarmente interessato. Il testo mi ha colpito inoltre per la sua tristezza e per la nostalgia di quei posti ormai distrutti. Il linguaggio è semplice, il libro conta solo 92 pagine e, per quanto tragico possa essere l’argomento, questo racconto è scritto con molta leggerezza, il che ha reso più scorrevole la lettura e la comprensione.
Conclusioni
SINTESI DI UN EPISODIO PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVO E MOTIVO PER CUI LO GIUDICHI TALE: Secondo il mio parere l’ultimo capitolo è quello più significativo e sorprendente.
L’autore narra che, circa trent’anni dopo che si era trasferito in America, gli giunge una lettera in cui si chiedevano fondi per il Karl Alexander Gymnasium (la scuola che aveva frequentato in Germania). All’epistola era allegato anche un opuscolo con tutti i nomi dei caduti della scuola. All’inizio Hans, leggendo i nomi dei suoi compagni, costata che, su quarantacinque alunni, trentasei erano morti. Solo per due di loro non prova pietà: Bollacher e Schulz: prima che lui partisse per l’America, gli avevano mandato una lettera intimidatoria (Hans è ebreo e loro erano di idee naziste). Per qualche minuto cerca di “saltare” tutti i nomi con la lettera ”h” ma poi cede e, con molto stupore, legge: ” Von Hohenfels Konradin, implicato nel complotto per uccidere Hitler. Giustiziato.” in questo modo si rese conto di aver ritrovato un amico che in realtà non aveva mai perso.
La parte più interessante: è senza dubbio la conclusione, proprio quando Hans si accorge che Konradin, l’amico del cuore, era morto lottando contro Hitler, che era stata la causa della rottura del loro rapporto.
Impressioni, riflessioni e valutazioni personali: Questo libro affronta il tema dell’amicizia, e ci apre gli occhi sul fatto che molto spesso una bella amicizia si rovina per niente, e che essa non si rimargina a causa dello “orgoglio”, che ci impone di restare fermi sulle nostre posizioni. Un altro tema che viene affrontato è quello del nazismo, che ha sterminato tantissimi ebrei, a causa di un pensiero veramente infondato.
L’amico ritrovato è metafora della patria ritrovata. Il genere del romanzo è storico e psicologico; la lettura è stata scorrevole e ha reso il romanzo molto piacevole, anche se la fine è stata cruda e fredda; credo che l’autore volesse denunciare le atrocità compiute contro gli ebrei, anche prima dell’inizio della guerra ma anche che alcuni tedeschi (purtroppo non la maggioranza) non approvavano le idee di Hitler.

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Esempio



  


  1. Matteo Ferrari

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