Italo Calvino:La giornata d' uno scrutatore

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale
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Testo

Scheda de “la giornata di uno scrutatore” di Italo Calvino
Lorenzo Ciappi III B
Lettura strutturale (analisi dell’opera in sé)
1) Coordinate spaziali e temporali:
a) Dove è ambientato il racconto?
Lo spunto del romanzo è stato offerto da un'esperienza che Calvino ha vissuto durante le
elezioni politiche del 1953 presso l'Istituto Cottolengo di Torino. L’enorme ospizio dava
asilo a minorati psichici e creature deformi; era stato fondato tra il 1832 ed il 1842 da un
semplice prete il cui cognome di origine campagnola sarebbe diventato, nel gergo popolare,
sinonimo di deficiente o idiota.
b) Quando si svolge?
Il romanzo si svolge in un solo giorno: il sette giugno del 1953.
c) Tempo e luogo sono espliciti o devono essere dedotti dal lettore?
Il tempo ed il luogo sono riferiti in maniera precisa dall’autore durante il corso della narrazione degli eventi.
d) Ci sono molte descrizioni dell’ambiente? Quali sono le più significative?
Considerando che il libro non è particolarmente lungo, sono presenti frequenti descrizioni dell’ambiente. In particolare si riferiscono all’edificio del Cottolengo che, oltre ad essere descritto nel suo interno, viene anche ubicato all’interno di un quartiere di Torino. Infatti l’autore riferisce che l’istituto si estendeva tra quartieri popolari e poveri, occupava la superficie di un intero quartiere e comprendeva un insieme di asili, di ospedali, di scuole e conventi. Come sottolinea Calvino era “una città nella città, cinta da mura e soggetta ad altre regole”.
2) Personaggi:
a) Costruisci il sistema dei personaggi secondo le seguenti indicazioni (Propp):
Protagonista\i, antagonista\i, aiutanti, oggetto del desiderio.
Il protagonista del romanzo è Amerigo Ormea, scrutatore alle elezioni politiche in
questione. Insieme a lui ci sono altre persone che svolgono il suo stesso compito: due
donne, un presidente ed un altro scrutatore, definito dall’autore “lo smilzo”. La donna con
la blusa bianca e con “un’aria da maestra elementare” appartiene, come pure il
presidente e lo smilzo, alla Democrazia Cristiana, per cui risulta essere l’antagonista di
Amerigo, essendo egli comunista. Per quanto concerne gli aiutanti del protagonista, essi
sono: la ragazza dal golf arancione, la suora, l’anziano contadino e la fidanzata. La prima lo
appoggia nelle questioni politiche, essendo anche lei appartenente al partito comunista. La
suora e l’anziano contadino, padre di un ricoverato, lo aiutano facendogli capire la vera
essenza dell’amore. Anche la figura della fidanzata concorre a far comprendere ad Amerigo
che il legame che li congiunge è importante e profondo come quello che unisce la suora ed
il contadino ai minorati. L’oggetto del desiderio è rappresentato dall’intenzione di far
svolgere in maniera corretta le elezioni, nel rispetto della democrazia.
b) I personaggi vengono presentati direttamente o indirettamente o per mezzo di un
combinazione tra le succitate tecniche?
Di alcuni personaggi vengono fatte brevi descrizioni dirette, ad esempio le due scrutatrici e
la fidanzata; le caratteristiche degli altri, invece, si desumono, indirettamente, attraverso il
loro comportamento.

c) Descrivi i personaggi secondo i seguenti fasci di caratterizzazione: fisiognomica,
sociale, culturale, psicologica, religiosa, simbolica.
L’autore non fornisce una descrizione fisiognomica di Amerigo, né della sua condizione
sociale; per quanto riguarda la cultura sappiamo che il protagonista ama leggere ogni tipo
di libro, dalla Bibbia a testi di Marx (egli era iscritto ad un partito di sinistra).
Psicologicamente Calvino lo descrive come un individuo che vive in continuazione un
travaglio interiore, e che mette in discussione le sue certezze sia dal punto di vista delle
scelte politiche che di quelle esistenziali. Dal punto di vista religioso il protagonista sembra
essere agnostico. Amerigo agisce nella sua vita secondo principi di correttezza morale in
modo tale che il suo comportamento diventa il simbolo della giustizia. In un certo senso
Amerigo rispecchia la personalità di Calvino, il quale ci espone le proprie idee attraverso le
riflessioni e i pensieri del protagonista.
Della fidanzata Lia non viene fatta una descrizione fisica, né culturale, né sociale, né
religiosa; di lei si può cogliere qualche tratto del carattere, quando Amerigo la definisce
“prelogica”.
Un altro personaggio che viene introdotto è il deputato parlamentare, del quale si ha una
descrizione fisica (“era un uomo diritto, i capelli grigi, ben rasato.”) ed una descrizione
dell’abbigliamento (“Portava un impermeabile chiaro…”). Egli, con il suo comportamento
distaccato, ma interessato alla vittoria del suo partito conseguita con ogni mezzo,
rappresenta il simbolo del potere corrotto.
Due altri personaggi, il contadino e la suora, hanno un importante valore simbolico, in
quanto rappresentano simbolicamente l’essenza dell’amore.
Il presidente del seggio, come lo smilzo ed il prete, appare una persona a cui interessa
fondamentalmente far vincere il proprio partito senza preoccuparsi di seguire le procedure
di una normale elezione.
La scrutatrice dalla blusa bianca viene descritta fondamentalmente nel suo abbigliamento e
nella condizione sociale (“…forse una vedova, l’aria di maestra elementare.”).
Psicologicamente appare una donna intransigente, che vive gli eventi in prima persona.
Della ragazza col maglione arancione si possono cogliere i tratti somatici ed anche il suo
carattere determinato e piuttosto nervoso. Le scrutatrici rappresentano i due partiti
all’epoca fortemente antagonisti: la Democrazia Cristiana ed il P.C.I.

d) I personaggi sono statici o dinamici?
Per quanto riguarda Amerigo si può affermare che è un personaggio dinamico perché
durante il corso della giornata vive diversi avvenimenti che cambiano il suo modo di
pensare. Anche la suora modifica il suo atteggiamento nei confronti delle manipolazioni
elettorali che venivano fatte all’interno dell’istituto. Invece i restanti personaggi sono
fondamentalmente statici per tutta la durata del romanzo.
3) Il narratore e il narratario:
a) Il narratore è interno o esterno alla storia?
Il narratore è esterno alla storia.
b) C’è un solo narratore?
Il narratore è uno solo.
c) Il narratario è interno o esterno alla storia?
Il narratario è esterno alla storia, poiché Italo Calvino, attraverso il romanzo, vuole far conoscere a tutti i cittadini un caso di manipolazione elettorale.
d) Il narratore è onnisciente?
Il narratore non è onnisciente.
e) Il narratore conosce (fatti, pensieri, sentimenti) quanto gli altri personaggi? Meno
degli altri personaggi? Più degli altri personaggi?
Il narratore è informato di ciò avviene quanto gli altri personaggi.
f) Quali delle seguenti tecniche narrative sono utilizzate? Discorso raccontato, discorso
indiretto, discorso indiretto libero, discorso diretto, soliloquio, monologo. Quali sono
prevalenti?
All’interno del romanzo sono presenti: il discorso raccontato, il discorso indiretto, quello
diretto ed il soliloquio. Fra questi i più usati sono il discorso raccontato ed il soliloquio,
essendo il romanzo caratterizzato dalle riflessioni introspettive del protagonista.
4) Catena cronologica:
a) Gli avvenimenti sono narrati nell’ordine fabula?
Gli eventi sono narrati nell’ordine fabula.
b) Ci sono flash back e anticipazioni?
E’ presente un flash back che riguarda i dischi regalatigli da Lia. Calvino anticipa l’esito delle elezioni dicendo che la legge-truffa non sarebbe passata.
c) Considerati l’inizio e la fine della narrazione qual è il punto culminante?
Il punto culminante della narrazione è rappresentato dalla fine della storia. Infatti le
riflessioni sul senso di quell’esperienza e della vita stessa che lo scrutatore si è
inevitabilmente trovato ad affrontare, lo rendono, al termine della giornata, un uomo
diverso. Amerigo si rende conto di aver guardato la realtà da un punto di vista sbagliato ed
ora non sa come comportarsi.

d) Dividi il racconto secondo il seguente schema: situazione iniziale, evento
complicante, sviluppo dell’azione, conclusione.
La situazione iniziale è rappresentata dalla preparazione delle elezioni in cui Amerigo è
stato chiamato a svolgere il ruolo di scrutatore. L’evento complicante è caratterizzato dai
soprusi compiuti da suore e preti che votano, al posto di individui incapaci di intendere e di
volere, a favore della Democrazia Cristiana. Per questo motivo egli rimane profondamente
turbato, ma i suoi tentativi di arginare le ingiustizie che distinguono le operazioni di voto
sono deboli e inconcludenti. Durante la giornata (sviluppo dell’azione), tuttavia,
l’atteggiamento di Amerigo cambia radicalmente: membro del "seggio distaccato", riesce
ad impedire che il voto venga estorto ad alcuni malati. In conclusione, spostandosi tra
le corsie, Amerigo entra in contatto con due figure che lo colpiscono nel profondo: quella di
una suora che dedica la propria vita alla cura dei malati e quella di un anziano padre che
passa ogni domenica seduto su una sedia a schiacciare mandorle per il figlio, che si accorge
a malapena della sua presenza. Da questo momento in poi, Amerigo non si riconosce più
nella figura di intellettuale illuminista e marxista che era stato fino al giorno prima.
e) Il tempo della storia e il tempo del racconto coincidono? Ci sono ellissi? Pause?
sommari? Scene?
Il rapporto fra tempo della storia e tempo del discorso subisce alcune variazioni durante lo
svolgimento del romanzo, infatti, sono presenti all’interno del racconto ellissi, pause e
scene. Le pause, periodi di tempo in cui la storia non procede, sono costituite dalle
riflessioni del protagonista e dalle dettagliate descrizioni dell’ambiente esterno dell’istituto,
della stanza dove si svolgono le elezioni politiche, degli infermi e delle corsie dove sono
ricoverati. Le scene, cioè la coincidenza tra ciò che avviene nella storia ed il tempo
impiegato a raccontarlo, sono costituite dalle controversie fra gli scrutatori e dai colloqui
telefonici con Lia, la ragazza con cui ha una complicata relazione e che gli confessa di
essere incinta. Infine le ellissi sono rappresentate dal tragitto percorso da Amerigo Ormea
per andare a casa e poi tornare al seggio.
5) Stile:

a) Quale variante di linguaggio è usata? (formale, informale, parlato familiare o
dialettale o standard, gergale, sperimentale, aulico, denotativo, lirico, ecc.)
Le diverse varianti di linguaggio impiegate nello svolgimento della storia sono di tipo
formale, informale, parlato familiare, gergale e denotativo. Amerigo usa un linguaggio
formale per conversare con il presidente del seggio, informale con la ragazza dal golf
arancione e parlato familiare con Lia. Quando il narratore si sofferma a descrivere i malati,
che sono ricoverati al “Cottolengo”, impiega un linguaggio denotativo caratterizzato da
un’abbondante aggettivazione. L’autore utilizza inoltre il termine “cutu” che nel gergo
popolare torinese significa deficiente.
b) Il suono è importante nella scelta delle parole (allitterazioni, anastrofi, ripetizioni,
ecc.)?
Il suono assume importanza nella scelta delle parole, infatti, Calvino ripete in alcuni periodi
più termini (“si dice si dice ma a un certo punto uno com’è è”).
c) Quale tipo di lessico è usato (neologismi, arcaismi, parole insolite, abbondante
aggettivazione, parole o espressioni-chiave ricorrenti, ecc.)?
Quando il narratore si sofferma in descrizioni fa un uso frequente di aggettivi. Ad esempio
quando parla delle persone deformi ospiti di una sezione dell’istituto. Le parole-chiave sono
costituite da: ”scrutatore”, “comunismo”, “democrazia”, “elezione”, “Democrazia Cristiana”,
le quali indicano che il testo affronta questioni legate alla politica.
d) E’ usato un linguaggio figurato (similitudini, metafore, metonimie, ecc.)?
La condizione di Amerigo, che per un giorno deve fare i conti con la realtà del "Cottolengo",
può essere senza dubbio associata a quella dell’intellettuale che, vivendo nel periodo del
grande sviluppo industriale, è costretto a riflettere sulle inevitabili conseguenze ad esso
associate: omologazione ed alienazione dell’individuo. Sin dal primo capitolo, infatti,
l’istituto torinese, che si estende in un disordinato groviglio di asili, ospedali, ospizi, scuole e
conventi, è paragonato, per la sua struttura, ad uno stabilimento industriale ed il prete suo
fondatore ad un imprenditore. Coloro che vivono all’interno del "Cottolengo", inoltre, sono
caratterizzati da una somiglianza inquietante che li accomuna, rendendoli drammaticamente
uguali. Esattamente questa è la sorte degli individui nella società nata dal grande sviluppo
industriale: essi sono destinati a perdere progressivamente la propria individualità.
Partendo dalla descrizione del "Cottolengo" come metafora della società dell’epoca, è
possibile interpretare la giornata dello scrutatore come il percorso attraverso il quale
l’intellettuale entra in contatto con la complessità della realtà, riuscendo infine ad
individuare la maniera più giusta di affrontarla.

e) Quale è il tono predominante (ironico, sarcastico, drammatico, lirico, comico,
poetico, parodico, fantastico, ecc.)?
Il tono prevalente è drammatico, a causa dell’infelicità e del dolore, che caratterizzano
l’ambiente del “Cottolengo”, dove sono ricoverati minorati psichici e creature deformi.
Non manca, tuttavia, nel corso dell’andamento della narrazione, l’avvicendarsi del tono
sarcastico, che sottolinea l’assurdità dei voti estorti, attraverso un prete o una monaca, a
persone non capaci di intendere, né di parlare, né di muoversi.
Lettura sociologica (analisi dei rapporti tra l’opera e la società, tra l’opera e i suoi
lettori)
1) Il tema o i temi:
a) Qual è il tema centrale?
Il tema centrale del romanzo è rappresentato dalla “sfida al labirinto” che Calvino lancia in
questo libro, ma approfondirà in un saggio posteriore. Prima dell’esperienza all’interno
dell’istituto, Amerigo aveva cercato di "sfidare" il labirinto: essendo un intellettuale iscritto
al Partito Comunista, egli aveva incentrato la sua lotta sull’ideologia, cercando di risolvere i
problemi sociali e politici. Il traumatico impatto con il "Cottolengo", tuttavia, lo porta
inizialmente ad una "resa al labirinto” e poi ad affrontare questo problema grazie al
sentimento puro dell’amore. Vista la conclusione alla quale Amerigo (e dunque Calvino)
giunge alla fine del romanzo, è possibile definire La giornata d’uno scrutatore un libro di
crisi, che segna la fine del periodo delle speranze e dell’impegno sociale.
b) Ci sono temi minori?
I temi minori presenti nel romanzo sono di natura esistenziale e politica: l’infelicità della
natura umana, il dolore, la responsabilità della procreazione ed il comunismo. Amerigo
giunge a concludere che il sentimento dell’amore fa superare gli ostacoli che la vita
presenta e “l’umano arriva dove arriva l’amore”.
c) Sono dichiarati esplicitamente dall’autore (in altri scritti esplicativi) o dai personaggi
della storia?
I diversi temi trattati nel romanzo sono stati dichiarati esplicitamente dallo stesso Calvino
nel testo di una presentazione del libro.
d) Quando è stata scritta l’opera?
La prima idea di questo racconto venne ad Italo Calvino il 7 giugno 1953. La giornata di uno scrutatore fu pubblicata nel febbraio del 1963.
e) Per chi è stata scritta? (intenzioni dell’autore)
L’intenzione dell’autore è di scrivere un episodio della storia politica degli anni Cinquanta.
E’ un lavoro di rappresentazione e commento della realtà contemporanea. Calvino aveva
precedentemente scritto due romanzi che si situavano nella sfera delle problematiche
sociali: La speculazione edilizia (1957) e La nuvola di smog (’58). Quindi, da quello che si
può dedurre, egli ha scritto il romanzo per tutte le persone a cui interessa la politica.
f) Per quale scopo?
Come afferma Calvino La giornata di uno scrutatore “è un racconto ma nello stesso tempo
una specie di reportage sulle elezioni al “Cottolengo”, e di pamphlet contro uno degli aspetti
più assurdi della nostra democrazia, e anche di meditazione filosofica su che cosa significhi il
far votare i deficienti e i paralitici, su quanto in ciò si rifletta la sfida alla storia d’ogni
concezione del mondo che ritiene la storia cosa vana; ed anche un’immagine inconsueta
dell’Italia, e un incubo del futuro atomico del genere umano; ma, soprattutto, è una
meditazione su se stesso del protagonista” .
g) Come fu accolta dai lettori del tempo?
La giornata di uno scrutatore colpì i lettori poiché si discostava dalle opere di ispirazione
fantastica quali Il visconte dimezzato, Il barone rampante e Il cavaliere inesistente.
Calvino sostenne che amava scrivere sia libri di argomento politico sia di immaginazione
fantasiosa. Il romanzo non ebbe successo, tuttavia, la critica ha recentemente cambiato
idea riguardo a quest’opera.

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