Il Principe Felice.

Materie:Scheda libro
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Testo

ANALISI DEL TESTO

LIBRO: Racconti AUTORE: Oscar Wilde
RACCONTO: Il Principe Felice

Fabula: Intreccio:
1. Descrizione della statua 1. Storia del rondinotto
2. Arrivo del rondinotto 2.Storia del Principe Felice
3. Incontro fra i due personaggi 3. Il rondinotto visita la città
4. Prima prova da superare 4. Incontro con un professore da
5. Seconda prova da superare parte del rondinotto
6. Terza prova da superare 5. Il rondinotto vuole andare in
7. I due personaggi si narrano l’un Egitto
l’altro le cose che avevano potuto 6. Superficialità degli uomini.
vedere
8. La quarta prova viene risolta
9. Morte dei due personaggi
10. Conclusione.

Nonostante l’autore abbia scritto una favola, non è stata usata la tecnica del parallelismo totale, com’è di consuetudine per la risoluzione di racconti di questo genere, è invece preferita dall’autore la sfasatura tra fabula e intreccio, maggiormente utilizzata nei romanzi o nei racconti dove si cerca di creare una situazione di suspance.
L’intreccio di questo romanzo è costituito in buona parte da flashback: troviamo questa situazione quando entrambe i protagonisti raccontano la vita vissuta prima del loro incontro, qui, però, questa tecnica viene usata, molto probabilmente, per creare un momento di attesa nel lettore. In questa fiaba si può rintracciare la situazione iniziale nell’incontro fra il rondinotto e la statua del Principe Felice, infatti, è proprio in questo momento che la storia ha il suo inizio; non si può, invece, trovare la rottura dell’equilibrio iniziale dato che non viene imposto alcun divieto ai personaggi. Sono invece presenti in grande quantità le peripezie dell’eroe che compaiono quasi sempre nella narrazione e che sono l’anello più importante della storia perché sono loro che causano le reazioni degli uomini e quindi la conclusione. La situazione finale è tra le più inconsuete, si divide, infatti, in due parti: nella prima parte entrambi i protagonisti muoiono; nella seconda, con la comparsa di uno strano, nuovo personaggio, i due eroi tornano a vivere, in un mondo dove la loro bontà d’animo verrà premiata.

I personaggi principali di questo racconto sono due e sono entrambi importanti allo stesso modo, in questo caso possiamo parlare di coprotagonisti. Il primo personaggio che viene presentato è il Principe felice; la sua caratterizzazione ci viene data dai pareri dei vari cittadini che si fermavano sotto la statua ad esaltarne la bellezza, ma contemporaneamente anche dal narratore che lo descrive come una statua di un immenso splendore, con aggettivi legati alla sfera della lucentezza e del colore vivo e brillante, e ciò per dimostrare che si tratta di un personaggio positivo e anche per delineare un momento di felicità nel racconto.
Il secondo protagonista, invece, il Rondinotto, non viene presentato dal narratore, prima dell’entrata in scena, ma si può avere la sua caratterizzazione solo leggendo il racconto, infatti, il Rondinotto dimostra le sue qualità solo durante la narrazione. Gli antagonisti sono in questo caso gli uomini, ma, forse, più degli uomini, gli antagonisti sono i mali ed i difetti che vivono con e negli uomini. Si può considerare un’aiutante l’ultimo personaggio che entra in scena: Dio, lui, infatti, aiuta, in un certo senso i due protagonisti; ma, un altro aiutante è la bontà presente in entrambi i protagonisti. In questo caso i due protagonisti fungono uno da destinatore, l’altro da destinatario: il Principe Felice rappresenta la prima situazione, infatti, è lui che propone tutte le prove al suo amico, e, di conseguenza, il Rondinotto, è il destinatario che per amore del compagno portò a termine tutte le difficoltà impostegli dalla statua. L’unico personaggio dinamico del racconto è il Principe felice che solo dopo la morte capì che era aveva vissuto una vita materialistica, immerso nella bellezza e non aveva capito che fuori dalle mura del castello c’era qualcuno che soffriva, ma, appena se ne rese conto si sacrificò perché tutto questo non accadesse più; il Rondinotto, invece, è un tipo, cioè un personaggio piatto e statico, nonostante dia prova di una grande sensibilità.
Il narratore usa i luoghi attorno ai protagonisti anche per far capire il loro stato d’animo: si può notare ciò fin dall’inizio, quando cioè, ovunque regnava la felicità ed anche il sole splendeva alto nel cielo; si ha un cambiamento quando i personaggi si accorgono di tutti i mali che esistono nel mondo e se ne rattristano, da qui anche la situazione attorno a loro cambia e inizia ad arrivare l’inverno con il cattivo tempo; questo sta a significare che lo stato d’animo dei personaggi e il tempo atmosferico sono stati descritti in modo da coincidere perfettamente.
Il linguaggio usato in questo testo non è di difficile comprensione anche se a volte vengono usati termini ricercati, la costruzione dei periodi non è eccessivamente complessa ma, si può notare che le descrizioni vengono trattate con una certa cura e ricercatezza di termini; il testo si può dire scritto con la tecnica della paratassi, (per la maggior parte del testo).
Il narratore, quindi, in questo caso, ha scritto una favola con le stesse tecniche narrative, con cui solitamente si scrive un romanzo, ed è riuscito a trovare una conclusione alternativa, quando un qualsiasi altro scrittore non avrebbe pensato che a descrivere la banale morte dei personaggi principali.

Esempio



  


  1. agostino

    ragazzi di vita PierPaolo Pasolini