Il barone rampante, Italo Calvino

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale
Download:172
Data:15.10.2001
Numero di pagine:4
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
barone-rampante-italo-calvino_5.zip (Dimensione: 6.07 Kb)
trucheck.it_il-barone-rampante,-italo-calvino.doc     28.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

IL BARONE RAMPANTE
(ITALO CALVINO)

RIASSUNTO

Questa è la storia del baroncino Cosimo Piovasco di Rondò ed ha inizio il 15 giugno del 1767. Infatti, a partire da questa fatidica data, il protagonista decide di ribellarsi, dapprima alla sua famiglia, ed in seguito a tutto il mondo. Per porsi contro la sua famiglia, contro la quale portava del rancore, conseguenza dell’incompatibilità dei vari componenti della stessa, Cosimo stabilisce di accasarsi sui tantissimi alberi del territorio d’Ombrosa per tuta la vita.
Da qui hanno inizio innumerevoli incontri con i più svariati personaggi.
Il primo è con Viola, figlia dei rivali d’Ondariva, con la quale ha un particolare rapporto segnato, a volte, da incomprensioni, ed altre da complicità e voglia di non sentirsi soli.
Tutto ciò fino alla partenza della bambina per andare in collegio. Ritornerà più tardi, quando sarà donna ed avrà una complicata relazione sentimentale con Cosimo.
Un altro importante incontro è quello con Gian dei Bruti, temuto bandito della zona, al quale, Cosimo, cambierà l’esistenza fino al momento della sua cattura e conseguente condanna a morte.
Inoltre diventerà un inseparabile amico di un simpatico cane bassotto che lo accompagnerà nelle sue tantissime battute di caccia, fino a quando Viola non se lo porterà con sé quando, dopo aver litigato con Cosimo, ed andrà a vivere a Parigi.
Cosimo vivendo sugli alberi osserva attentamente l’umanità, percependone gli errori e le incomprensioni, e, pertanto, scrive un testo dal titolo: “Progetto di Costituzione di uno Stato Ideale sopra gli Alberi”.
Col passare degli anni il nostro protagonista diventa molto celebre fino ad incontrare Napoleone.
Ormai vecchio e malato, ma ancora fermamente convinto della sua scelta, un giorno, passando sopra un albero una mongolfiera dell’aereonautica inglese che, presa da una girata di Libeccio, cominciò a girare su se stessa perdendo l’ancora “da bordo”, mentre era diretta verso il mare, così, con un incredibile balzo Cosimo l’afferra, volando via con essa.
Fu questa l’ultima volta che Biagio, il fratello del personaggio principale nonché narratore della storia, lo vide.
Cosimo è riuscito a non dare a nessuno la possibilità e la soddisfazione di vederlo tornare sulla terra, neppure da morto.

PERSONAGGI

Cosimo: è il personaggio principale, definibile “a tutto tondo”.
La sua caratteristica principale è quella della coerenza. Infatti non cambierà mai idea sulla
sua decisione di ribellione.
Da un certo punto di vista la sua scelta può essere interpretata come una fuga, un modo di
difendersi dalla vita “terrena” che lo contraria, e, dall’altra parte, come un modo per farsi
notare e per far sentire la propria voce al mondo intero.
Era esile, con le gambe arcuate e le braccia lunghe, molto agile ed ingegnoso. Sicuramente
Testardo. Il giorno che ebbe inizio la sua avventura era vestito elegantemente, col tricorno
sul capo, lo spadino e le leghette, ma in questa maniera si vestirà solamente nelle occasioni
importanti cui partecipava sempre dagli alberi. Il suo abbigliamento abituale era composto
da pelli di animali, da lui cacciati, e codeste sempre da lui cucite.

Viola: dapprima bambina con la quale Cosimo giocava e, spesso, veniva “preso in giro” e dopo
donna della quale si innamorerà e con la quale vivrà una complicata quanto intensa relazione,
minata da più incomprensioni.
Viola è un personaggio egocentrico, estroverso e imprevedibile, in grado di mettere in
imbarazzo chiunque, come ha fatto con Cosimo.
Sotto sotto, in lei, si denota una certa solitudine.

Altri personaggi: i familiari: il fratello Biagio, la madre, il padre, la sorella, lo zio naturale, l’abate
Fauchelafleur; la corte spagnola e Ursula; Gian dei Bruti, il bibliotecario, la
Popolazione di Ombrosa in generale; Napoleone.

NARRATORE, TEMPO, LINGUA E LUOGHI NEI QUALI SI SVOLGE LA VICENDA

1. il narratore è Biagio, quindi è interno alla storia, e parla in terza persona;
2. la storia ha inizio il 15 giugno del 1767, giorno nel quale Cosimo decide di ribellarsi, e termina circa 53 anni dopo, con la sua morte;
3. Il libro è scritto in Italiano, ma con brevi parti in lingua straniera (Francese, Spagnolo e Russo);
4. la vicenda si svolge quasi interamente nel territorio d’Ombrosa, tranne una breve parentesi nella quale Cosimo ritrova ad Olivabassa.

COMMENTO

Questo libro non mi ha particolarmente entusiasmato; la scorrevolezza dei vari discorsi fra i personaggi è rallentata dalle troppo numerose descrizioni del paesaggio.
L’idea della storia è originale ed interessante.
Il significato che rappresenta è la ribellione ed il rifiuto come precisa Salman Rushdie definendo questo racconto:”Una delle più indimenticabili immagini di ribellione, di rifiuto convinto, che esistano nella letteratura di questo secolo ribelle”.
Infine vorrei aggiungere un aspetto di questa vicenda che secondo me è fondamentale: la coerenza che rappresenta la convinzione di Cosimo di restare sugli alberi dall’inizio alla fine.

Esempio