Fontamara

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale

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Testo

SCHEDA DI LETTURA

Titolo: Fontamara
Autore: Ignazio Silone
Anno di pubblicazione: 1933
Genere: romanzo neo-realistico

Sintesi:
A Fontamara, un piccolo borgo dell’Abruzzo, vive un gruppo di contadini (cafoni) completamente estraneo ai fatti che accadono in città. Silone narra delle vicende straordinarie che si susseguono di fronte agli occhi disorientati dei cafoni.
Tutto ha inizio con l’arrivo in città (per “città” si intende Avezzano) del nuovo podestà, l’Impresario, che dopo essersi impadronito di alcune terre lì vicino, vuole privare i Fontamaresi della loro acqua, fonte indispensabile per la vita dei cafoni e per il lavoro nei campi. I poveri contadini non possono fare nulla contro questa autorità e, attenti ognuno a coltivare i propri interessi per salvaguardare la propria terra, non riescono a costituire un gruppo compatto per potersi ribellare, ma devono sottomettersi come sempre.
Solo Berardo Viola, un cafone cui il destino ha privato della terra, crede veramente nell’amicizia ed è disposto a lottare per far valere i propri diritti. Purtroppo l’appoggio dei compaesani, che si vedono traditi anche dalle persone di cui si fidavano, gli arriva troppo tardi, quando ormai l’amore verso Elvira convince Berardo a cercare una nuova terra per poter mantenere una famiglia; e la cerca a Roma assieme al figlio di Giuvà (Giuvà è colui che, assieme alla moglie e al figlio, ha raccontato questi fatti a Ignazio Silone).
I due cafoni non riescono però a trovare lavoro e Berardo, dopo la notizia della morte di Elvira, decide di tornare a casa. Alla stazione, incontrano un giovane di Avezzano, conoscente di Berardo, che li invita a fermarsi in un bar dove tutti e tre vengono arrestati con l’accusa di avere stampato un giornale clandestino. Berardo, in prigione, decide allora di compiere un gesto eroico verso la comunità di Fontamara e di tutti coloro che si trovano nella stessa condizione: si sacrifica per permettere all’Avezzanese di rendere note a tutti le vicende dei cafoni.
Quando il figlio di Giuvà torna a Fontamara, i cafoni stavano scrivendo un giornale di protesta contro il regime fascista, animati soprattutto dal gesto di Berardo. Questa protesta non dura molto: molti cafoni vengono uccisi dai militari e solo pochi si salvano, tra cui quelli che hanno raccontato questa storia.

Personaggi:
I personaggi di “Fontamara” sono presi come rappresentanti dei contadini privi di istruzione, per mettere in evidenza la loro condizione di vita; essi hanno perciò caratteristiche molto simili tra loro (Fontamara, paese inventato dall’autore, diviene così rappresentativo dell’Italia meridionale). Dall’altra parte ci sono poi tutti quei personaggi asserviti al regime fascista.
Tuttavia Silone, per farci capire meglio il suo pensiero si serve di tre personaggi particolari:
Berardo Viola
Berardo Viola era il cafone con più forza fisica di tutto il paese e perciò veniva da tutti rispettato e ammirato. Egli inoltre non aveva terra e quindi capitali da difendere, ma viveva alla giornata, perciò non aveva molto da perdere se osava protestare contro l’autorità e i soprusi che ogni giorno venivano commessi verso i cafoni. Non si può però considerare ancora come un eroe che lotta da solo per difendere i propri concittadini: egli, infatti, anche se ha un carattere molto determinato, assume un comportamento dinamico a seconda della situazione in cui si trova. In un certo momento abbandona quegli ideali di libertà che lo differenziano dagli altri cafoni, per poi riprenderli alla fine del racconto, quando gli eleva ai massimi livelli attraverso il sacrificio spontaneo.
Elvira
Ragazza bella e riservata, Elvira è la causa dei cambiamenti di Berardo. Ella infatti offre la sua vita alla Madonna in cambio della salvezza del giovane: Berardo si salva sacrificandosi. Questo personaggio rappresenta quindi l’espressione religiosa del pensiero di Silone: nonostante la misera condizione dei cafoni, anch’essi possono salvarsi, compiendo gesti d’amore e di geneosità verso il prossimo.
Don Circostanza
Don Circostanza è un avvocato che “difende” gli interessi e le ragioni dei fontamaresi. In realtà egli vuole solamente apparire in buoni rapporti con i cafoni, ma non esita a voltare loro le spalle quando hanno più bisogno di lui. Egli viene usato da Silone come rappresentante di una classe sociale corrotta, asservita al volere dei più forti, e con scarsi valori morali.

Messaggio dell’autore:
Silone, attraverso questo romanzo, vuole esprimere tutto il suo disappunto verso il regime autoritario fascista, il troppo potere concentrato nelle mani di una sola persona che ha il diritto (almeno di fronte alla legge) di fare ciò che vuole, sia sulle persone sia sulle cose, nel luogo in cui comanda. La critica di Silone si rivolge soprattutto a questo, ma, più in generale, egli condanna ogni torto subito e ogni sopruso nei confronti di persone più deboli e incapaci di difendersi.
C’è però un altro messaggio (forse più rivolto ai suoi contemporanei – Silone nacque nel 1900 e visse in pieno periodo fascista) che l’autore ci vuol fare arrivare, e cioè avere che bisogna avere la forza e la volontà di ribellarsi alle ingiustizie, come hanno fatto i cafoni di Fontamara.

Esempio



  


  1. anonimo

    fontamara riassunto terzo capitolo