Dante canto VIII

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Testo

CANTO VIII
Sordello è presente come un tramite per presentare altri personaggi. Dante si è trasferito presso la “Valletta dei principi”. Le anime dell’Antipurgatorio possono muoversi.
Questi sono tutti personaggi esiliati, e sono stati principi negligenti(tema dell’ESILIO.
Era già l’ora che orienta(verso casa) la nostalgia Disio: sentimento della nostalgia
dei marinai e commuove il cuore (Siamo al tramonto
3 nel giorno in cui hanno detto addio agli amici;
e che trafigge d’amore il pellegrino appena partito, Campana: Dante ricorda l’abitudine del suono
se sente in lontananza la campana della campana perché pochi anni prima era
6 che sembra piangere il giorno che muore; obbligatoria per l’ora compieta (alle 18)
quando io cominciai a non prestare più ascolto (smette di ascoltare Sordello
e a guardare un’anima che, alzatasi in piedi NOTTE(ostacolo(= mancanza luce divina)
9 con un cenno di mano chiedeva di essere ascoltata. BUIO(peccato(si teme l’intervento del diavolo)
Questa giunse e alzò entrambi i palmi delle mani
guardando verso oriente Oriente: dove nasce il sole(= Dio)
12 come se dicesse a Dio: “Non mi interessa altro”
“Te lucis ante” così devotamente
gli uscì dalla bocca e con così dolci note,
15 che mi fece uscire di mente; (è in estasi (Excessus mentis)
e le altre poi dolcemente e devote
la seguirono per tutto l’intero inno,
18 mentre guardavano le sfere celesti.
Aguzza qui, lettore, gli occhi verso il vero,
perché il velo(allegorico)della favola ora è molto sottile
21 a segno che penetrarlo non è affatto difficile.
Io vidi quella moltitudine di nobili
zittito mentre guardava all’insù
24 quasi aspettando, pallido(nell’ansia) e umile;
e vidi uscire dall’alto e scendere giù Chi manda gli angeli vuole esercitare la misericordia
due angeli con due spade infuocate, amore divino
27 tronche e private della punta. FUOCO collera divina
Erano vestiti come foglie appena nate, Chiesa provengono entrambe
che svolazzavano dietro di loro ANGELI Impero da Dio
30 ventilate dal battito di ali verdi.
L’uno venne a disporsi proprio sopra di noi,
e l’altro scese sopra il versante opposto,
33 in modo da includere fra loro tutta la popolazione.

Di loro si distinguevano bene i capelli biondi; BIONDO: colore del sole. I personaggi sono di
ma l’occhio si perdeva nella loro faccia, provenienza divina. Secondo i medievali i biondi
36 come un senso che si smarrisce per troppo stimolo sono i cavalieri e i nobili(Stilnovismo
“Entrambi vengono dalla sede celeste di Maria(empireo)”
disse Sordello, “ per fare la guardia alla valle,
39 dal serpente che verrà da un momento all’altro”.

Quindi io, che non sapevo da quale direzione(sarebbe arrivato il serpente)
mi guardai attorno, e stretto mi accostai,
42 tutto terrorizzato, alle spalle di Virgilio
E Sordello rispose ancora: “Ora scendiamo a valle
tra le grandi ombre, e di interpellarle;
45 vedervi sarà loro più che gradito”.
Credo di essere sceso solo di tre passi,
e fui di sotto, e vidi un uomo che guardava
48 proprio me, come se si sforzasse di riconoscermi
Era l’ora nella quale l’aria si oscurava,
ma non così tanto(scura)che tra i miei e i suoi occhi
51 non rivelasse quel che prima aveva nascosto.
Avanzò verso di me e io verso di lui:
signore nobile Nino, quanto fui felice
54 quando vidi che tu non eri tra i dannati!
Nel saluto non ci risparmiammo una gentilezza;
poi mi chiese: “Da quanto tempo sei approdato alla
57 spiaggia del monte, per tanta lontananza d’acque?”.
“Oh!”, gli risposi, “arrivai questa mattina attraverso
il baratro dell’Inferno, e sono ancora vivo,
60 sebbene, per fare questo viaggio, dovrei essere morto.”

E appena egli udì la mia risposta,
Sordello ed egli indietreggiarono
63 come persone colte da un improvviso smarrimento.

Uno si rivolse a Virgilio e l’altro si rivolse
a uno che era seduto lì vicino, gridando: ”Su, Corrado!
66 Vieni a vedere che cosa ha concesso Dio con la sua grazia”.
Poi rivoltosi a me: “Per quella singolare gratitudine
che tu devi a colui che nasconde il movente primo
69 delle sue azioni, tanto da impedircene l’ingresso,
quando sarai al di là del mare,
dì alla mia Giovanna che per me implori
72 là dove si risponde agli innocenti. (PERIFRASI: il cielo
Non credo che sua madre mi ami ancora (si è risposata
poiché aveva lasciato i veli bianchi(del lutto)
75 e Dio sa se non le rimpiangerà, povera donna!
Dal suo caso si capisce bene *Dante fa riferimento alla sua donna, Gemma, che
quanto poco duri il fuoco d’amore in una donna non lo ha voluto seguire in esilio
78 se l’occhio e il tatto non la rifocolino spesso.*
La vipera sotto la quale i milanesi scendono in campo
non conferirà al suo sepolcro il decoro
81 che gli avrebbe conferito il gallo di Gallura.
Così aveva detto(Nino), portando impressa sul volto,
l’impronta di quel giusto sdegno
84 che gli infiammava in misura il cuore
I miei occhi desiderosi di conoscere, continuavano a guardare il cielo,
proprio là(vicino al polo)dove le stelle sembrano andare più lentamente,
87 come i raggi della ruota quando sono più vicini al mozzo.
E la mia guida(Virgilio):“Figliuolo, che cosa guardi lassù?”.
E io gli risposi:“(Guardo)Quelle tre stelle
90 che illuminano tutto il cielo australe”.
Quindi egli mi rispose: “Le quattro chiare stelle
che hai visto questa mattina, sono calate sotto l’orizzonte
93 e queste(le tre stelle)hanno preso il posto delle altre”.

Mentre stava parlando, ecco che Sordello lo trasse verso di sé
dicendogli: “Guarda laggiù il nostro nemico;
96 e drizzò il dito perché guardasse in quella direzione.
Da quella parte dove la valletta
è meno protetta vi era una biscia
99 forse(erra) quel serpente che istigò Eva a mangiare il frutto proibito.

Tra l’erba e i fiori avanzava la perfida serpe,
girando di qua e di là la testa, e leccandosi
102 il dorso come una bestia che si liscia.

Io non vidi, e quindi non posso raccontarlo,
in che modo gli astori del paradiso spiccarono il volo,
105 li vidi che già volavano tutti e due.
Sentendo le loro verdi ali fendere l’aria,
il serpente fuggì, e gli angeli invertirono la rotta
108 ritornando appaiati verso le dimore celesti.
L’ombra(Corrado) che si era addossata al giudice(Virgilio)
quando l’aveva interpellata, per tutto quel tempo dell’attacco
111 non smise di guardarmi.
“Possa la fiamma della grazia che ti guida in alto
trovare nel tuo libero arbitrio tanto alimento
114 quanto necessario perché tu guadagni il prato smaltato del Paradiso terrestre”,
cominciò quella, “purchè tu riferisca, se lo sai,
qualche notizia autentica sulla Val di Magra e i
117 territori vicini a me che là un tempo ero grande.
Io ero chiamato Corrado Malaspina;
non sono Corrado I, ma sono un suo discendente;
120 ai miei familiari ho portato l’amore che qui si raffina”.
“Oh!”, gli dissi, “non fui mai nei vostri paesi; (Dante dice una bugia perché qui scrive nel 1300,
ma in tutta l’Europa c’è un posto ma solo nel 1306 va da questa famiglia.
123 dove non siano famosi? (DOMANDA RETORICA(captatio)

La fama che onora la vostra casata,
magnifica i signori e il territorio,
126 così che li conosce anche chi non li abbia ancora visti;
e io vi giuro, com’è vero che aspiro a questo monte,
che la vostra famiglia onorata non ha smesso di fregiarsi
129 dell’orgoglio della perfezione nell’esercizio della generosità e del coraggio. ( discorso di tipo
analogico
Tradizioni di famiglia e attitudini naturali la privilegiano,
così che, per quanto il mondo traligni
132 va dritta da sola e dispregia le vie tortuose del male.”

Ed egli(Corrado): “Ora va; che il sole CONGEDO
non sarà rientrato per la settima volta + 1° parte della profezia
135 nella costellazione dell’Ariete, PROFEZIA (TEMPO)
che questa tua valutazione gentile
ti sarà inchiodata nel cervello 2° parte della profezia
138 con chiodi più robusti che non siano i discorsi d’altri, (MODO)
se(è vero che) le sentenze celesti non sospendono il loro corso”. ( Dante nel 1300 sarà ospite della
famiglia dei Malaspina

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