Cuba

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Testo

geografia...
territorio
la repubblica di Cuba è un arcipelago situato nell’america centrale,costituito dal isola della gioventù, e da 4195 fra scogli e isolotti.
L'isola è morfologicamente suddivisa in 4 aree: l’ Occidente, comprendente le province di Pinar del Rio, Havana e Matanzas, il nord,costituito da barriere coralline e basse colline, il centro costituito da pianure, e dal sud costituito da un territorio paludoso.
Il territorio del paese presenta rilievi isolati e catene collinari, interrotti da ampie pianure il cui terreno è molto fertile.
Le catene principali sono:la Sierra De Los Organos, la Sierra Trinidad (entrambe non superiori ai 1000 metri di altezza) e la Sierra Maestra , che comprende la Sierra Del Cobre e i Monti Macaca; comprendente il Pico Tarquino che è la vetta più elevata del paese.
Il clima è moderato subtropicale con temperature calde e afose.
La temperatura media generale è di 25°.La media estiva è di 27° e quella invernale di 23°.
Tra i fiumi, di corso breve e non navigabili, il più importante è il Cauto, che attraversa la sezione sud-orientale dell’isola.
Nelle coste del paese si trovano più di 200 baie e 289 spiagge che si caratterizzano per le loro rive e fondi sabbiosi, che scendono dolcemente verso il mare.
Litorale di cayo coco paesaggio Cubano

Flora e Fauna

La fauna è caratterizzata da pesci tropicali dalle forme più svariate e particolarmente colorate,dai numerosissimi crostacei(granchi,aragoste,molluschi) del mar dei carabi.
Sulla terra ferma troviamo l’ Uthia, il topo della canna,il solenodonte,specie di insetto, numerose specie di uccelli come i pappagalli,gabbiani,parrocchetti e colibrì e molte specie di rettili, come i caimani,le tartarughe,i coccodrilli e gli iguana.
A Cuba non esistono specie animali velenose che possano mettere in pericolo la salute dell’ uomo.
L’inquinamento costiero e la caccia eccessiva rappresentano, però gravi minacce per la fauna selvatica.
Cuba ha ratificato accordi internazionali sull’ambiente riguardanti la biodiversità, il cambiamento del clima, le specie in via d’estinzioni, lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, l’eliminazione degli scarichi in mare e la protezione dell’ozono sfera.
Nel paese cresce una vegetazione di tipo tropicale estremamente eterogenea; ampie zone della parte orientale dell’ isola sono coperte da foreste.
La flora cubana, ricca e estremamente varia,conta con oltre 8000 specie tra le quali si distingue la palma reale,l’albero più caratteristico del paesaggio che figura nello scudo della repubblica.
Sono inoltre presenti pinete e ampie zone di savana.

POPOLAZIONE E CULTURA
La popolazione, che vive soprattutto nelle città, è in prevalenza originaria del luogo e composta principalmente da tre gruppi:il più numeroso è costituito da bianchi discendenti in gran parte da spagnoli,parte da mulatti e parte è di razza nera.Il governo rivoluzionario, insediatosi nel 1959, ha praticamente eliminato la rigida stratificazione sociale ereditaria dal governo colonialista spagnolo.
Il paese ha una popolazione di 11.184.023 abitanti.
A Cuba vi è la più assoluta libertà di culto; esistono templi cattolici e protestanti che celebrano messe e culti in modo regolare.
Lo spagnolo è la lingua ufficiale.
La scuola è obbligatoria dai 6 ai 12 anni e il tasso di istruzione della popolazione adulta è pressoché totale.
Vero la fine degli anni sessanta furono aperte nuove scuole,soprattutto nelle campagne,
furono introdotte le biblioteche ambulanti e tutte le scuole parrocchiali furono nazionalizzate.
L’università più importante del paese è l’università dell’ Avana (1728); la capitale è inoltre sede delle principali istituzioni culturali cubane, come la biblioteca nazionale, il museo coloniale e quello antropologico.

il pontefice Giovanni Paolo II° in visita a Cuba

Museo della rivoluzione Cubana

ECONOMIA
Il turismo è la maggior risorsa per l'economia del paese; nell'agricoltura, le piantagioni rilevanti sono quelle della canna da zucchero, tabacco, caffè, agrumi, ananas, riso, fagioli, banane, mais, cotone, patate, pomodori, manioca e pimento.
L'industria maggiormente sviluppata è quella d'estrazione del nickel, zolfo, cobalto, pirite, gesso, amianto, petrolio, sale, argilla, calcare e di distillazione del rum.
Cuba risulta all'avanguardia nelle tecnologie farmaceutiche e nelle biotecnologie. Il paese dopo il crollo dell’Urss, dovette affrontare una situazione economica drammatica che ha indotto ad ottenere alcune riforme come ad esempio la circolazione del dollaro.
Di rilievo sono L’industria tessile e dell’abbigliamento, quella alimentare, e la raffinazione del petrolio.
Produzione altrettanto rilevante è quella del tabacco, che cresce specialmente nella provincia di Pinar del Rio;gran parte del raccolto viene lavorato all’Avana per la produzione di sigari.
Tradizionalmente rilevante è inoltre l’allevamento di bovini, suini, equini, ovini, caprini e pollame.
Storia
All’inizio del XIX° secolo Cuba era una colonia Spagnola.
Nella prima metà del ‘900 l’economia cubana era stata monopolizzata dagli USA attraverso grandi compagnie finanziarie.
Gli USA, per difendere i propri interessi, appoggiarono la dittatura di Fulgenzio Batista.
Nel 1956 Fidel Castro guidò un manipolo di esuli cubani, con i quali diede inizio alla rivoluzione contro Batista, che fuggì dall’Avana il 2 gennaio del 1959.
Castro ed i suoi guerriglieri occuparono l’Avana e tutto il Paese, dando luogo ad una dittatura comunista.
I rapporti tra Fidel Castro e gli USA peggiorarono sempre di più, a causa degli espropri realizzati a danno delle Compagnie Nord Americane proprietarie delle maggiori piantagioni di canna da zucchero.
All’avvicinamento tra Castro e l’Unione Sovietica, seguirono immediatamente le nazionalizzazioni di tutte le raffinerie di petrolio statunitensi e britanniche, presenti sull’isola.
Nel 1962, a seguito del tentativo d’installazione di basi missilistiche sul territorio cubano in funzione antiamericana da parte dell’URSS, il presidente Kennedy ordinò alla flotta americana il blocco navale di Cuba e dopo 6 giorni di febbrili trattative, che videro il mondo sull’orlo di una guerra nucleare, il presidente sovietico Krushev ordinò lo smantellamento delle basi missilistiche, in cambio dell’impegno americano ad astenersi da azioni militari volte a rovesciare il regime di Castro.
Il timore d’interferenze americane nella politica cubana ed un embargo altrettanto assurdo attuato dagli Stati Uniti contro Cuba, con effetti devastanti unicamente nei confronti della popolazione più debole, vede ancora oggi Fidel Castro tenere saldo nelle sue mani un potere che ancora non lascia spazio a democrazia e diritti civili.
Proprio nei giorni scorsi, in occasione di una manifestazione di dissidenti cubani, il regime ha espulso giornalisti europei, tra cui un italiano, nel tentativo di nascondere i misfatti di una dittatura che non vuole cedere alla forte domanda di democrazia.
Collegamenti storici
La “Guerra Fredda”
La così detta crisi della “Baia dei Porci”, vide la guerra fredda tra USA e URSS ad un picco di tensione.
La guerra fredda consiste nello sfociare della tensione tra i due blocchi nel sorgere di guerre locali che hanno visto l’America ed il blocco comunista, fronteggiarsi in maniera indiretta in aree del mondo lontane da Stati Uniti ed Unione Sovietica.
Emblema di ciò è, prima la guerra in Corea (1950-1953) e successivamente quella in Vietnam (1954-1976).
Corea
La guerra in Corea rende subito evidente il forte dissidio tra l’ideologia comunista (URSS e Cina) e quella liberale (USA), dissidio che esplode in conflitto armato in particolari aree del mondo, già fortemente scosse dalla seconda guerra mondiale.
Il Paese, già colonia giapponese, alla fine della seconda guerra mondiale viene divisa tra Corea del Nord (comunista) e Corea del Sud (filo occidentale). Il confine tra i due stati era stato fissato al 38° parallelo.
Il 25 giugno del 1950, le truppe della Corea del Nord iniziarono l’invasione del Sud, nel tentativo di riunificare il Paese.
A fianco della Corea del Sud, intervennero gli USA e le Nazioni Unite che inviarono truppe per respingere le forze d’invasione.
L’Unione Sovietica si mantenne neutrale e la Cina Popolare aiutò indirettamente la Corea del Nord, consentendo a volontari cinesi di varcare il confine coreano e correre in aiuto dei Nord Coreani.
La guerra, che provocò oltre un milione di morti, si concluse nel 1953, senza alcun vincitore.
Alcune importanti conseguenze di questa guerra furono : l’ingresso della Cina Popolare sugli scenari politici internazionali; il Giappone divenne il maggior alleato degli Americani in estremo oriente e vide inasprirsi il confronto tra USA e URSS.
Vietnam
Il Paese, inizialmente colonia francese, dopo la fine della seconda guerra mondiale, vide una forte rivolta interna che si concluse con la sconfitta francese a Dien Bien Phu (1954).
Il Vietnam fu diviso in due, all’altezza del 17° parallelo : il Vietnam del Nord a regime comunista e quello del Sud a regime filo occidentale.
Nel Sud nel 1957 inizia a prendere piede un forte movimento di guerriglia comunista, condotta dai Vietcong.
I successi militari dei Vietcong nel Vietnam del Sud ed il timore di una destabilizzazione di tutto il Sud Est Asiatico, porta gli USA ad intervenire a sostegno del governo Sud Vietnamita.
Ha quindi inizio la guerra del Vietnam, conflitto duro e pieno di violenze da ambo le parti.
La reazione dei giovani di tutto il mondo contro questa guerra, vede nascere il movimento del ’68, movimento pacifista e contestatario che stravolge i punti di riferimento delle società occidentali di quell’epoca (religione, politica, cultura, moda, libertà sessuali, famiglia). Sorgono nuove tendenze, quali i figli dei fiori (hippies) e la musica rock tocca i vertici della popolarità.
Beatles, Rolling Stones, Bob Dylan, Joan Baez, sono solo alcuni esempi di un’espressione musicale irripetibile che ha toccato il culmine nel famoso concerto di Woodstock durato ininterrottamente per diversi giorni.
Mentre il Vietnam del Sud vide gli americani combattere al proprio fianco, Vietcong e Vietnam del Nord furono supportati da Cina ed URSS mediante l’invio di armi, sostegno economico e consiglieri militari.
Il conflitto si concluse nel 1975 con la vittoria del Vietnam del Nord.
Nel 1976 fu proclamata la riunificazione del Paese e la Repubblica Socialista del Vietnam.
Il disgelo
Il corso della storia avrebbe potuto prendere strade drammatiche.
L’aumento delle distanze ideologiche ed economiche tra il mondo comunista e quello occidentale, la folle corsa agli armamenti da parte di USA e URSS, hanno più volte fatto temere un conflitto mondiale dalle conseguenze catastrofiche.
Una serie di coincidenze, che hanno visto salire alla ribalta della politica mondiale personaggi come Gorbaciov, Eltsin e Putin in Unione Sovietica e presidenti come Nixon, Carter, Reagan e Bush Senior, in coincidenza con il pontificato di Giovanni Paolo II°, primo papa polacco, hanno visto pian piano stravolgersi tutto l’assetto politico mondiale.
L’opera di destalinizzazione già da anni avviata in Unione Sovietica, con Gorbaciov ed Eltsin ha visto realizzarsi la fine dei regimi comunisti nell’Europa Orientale, fine suggellata dalla caduta del muro di Berlino e dalla riunificazione delle due Germanie.
Negli sviluppi delle storiche svolte politiche internazionali, ha giocato un ruolo fondamentale l’enorme carisma umano e spirituale di Papa Giovanni Paolo II°, la cui eredità, se raccolta e ben spesa dall’uomo moderno, può regalarci una nuova era di pace e giustizia.
L’occidentalizzazione
E’ fuori d’ogni dubbio che il modello economico occidentale ha oramai preso il sopravvento a livello mondiale.
I bruschi cambiamenti nel modello di società, soprattutto in alcuni Paesi in via di sviluppo, ha portato ad un incremento nel divario tra ricchi e poveri, acuendo le tensioni sociali.
L’impatto dell’occidentalizzazione sulle civiltà islamiche, ha dato altresì luogo a reazioni di tipo integralista, che con la scusa della difesa delle tradizioni etniche e religiose dalla contaminazione occidentale, dà luogo a fenomeni terroristici di inaudita violenza.
Non sempre i Paesi più sviluppati riescono a dare risposte in termini di civiltà e rispetto delle diverse realtà e rispondendo più ad esigenze di tipo economico che altro, queste ultime si imbarcano in guerre che acuiscono il solco tra civiltà.
Solo quando chi ha in mano le sorti del mondo così detto “occidentale”, comprenderà che l’uomo non può essere considerato un ingranaggio del sistema economico, allora l’occidentalizzazione potrà assumere i contorni di un nuovo umanesimo, periodo in cui l’uomo ed i suoi valori più alti, recupereranno nella storia un ruolo di preminenza, che oggi è stato usurpato dal fenomeni quali la competizione, l’apparire, il possedere, il prevalere a tutti i costi, anche al costo della dignità e della vita di altri uomini.
Stato
Amministrativamente, Cuba è suddivisa in 14 province, e 169 distretti; questa suddivisione, che rispecchia criteri d'omogeneità in termini d'estensione e densità, fu messa in atto nel 1976. Le province sono: Pinar del Río, Havana, City of Havana, Matanzas, Villa Clara, Cienfuegos, Sancti Spiritus, Ciego de Avila, Camgüey, Las Tunas, Holguín, Granma, Santiago de Cuba y Guantánmo. A queste va aggiunto il distretto a statuto speciale dell’ Isola della Gioventù.
Scienze
La bomba atomica

Il gran fungo di Hiroshima
Gli arsenali nucleari, le catastrofi ecologiche e la manipolazione genetica gettano un'ombra sinistra sulle sorti dell'umanità.
La scienza ha certamente le sue responsabilità in tutto questo, ma sarebbe tutta via un errore attribuirle anche colpe non sue.
Un aspetto inquietante della scienza è la conquista dell'energia nucleare, per produrre la quale ci sono due strade: la fissione e la fusione.
La fissione nucleare è un processo naturale tipico d’alcuni atomi che hanno molti protoni nel nucleo. Ad esempio l’uranio 235 ha nel nucleo 92 protoni e 143 neutroni, ossia 235 particelle.
In certe condizioni un atomo d’uranio si deforma fino a rompersi in atomi più piccoli che nel complesso hanno una massa leggermente inferiore.
La piccola quantità di materia che scompare si trasforma in una grande quantità di energia secondo l'equazione di Einstein e = mc2 .
Questa energia si manifesta sotto forma di calore, con 1'emissioni di neutroni e di radiazioni elettromagnetiche.
Le scorie, o gli atomi più piccoli che si formano in seguito alla frammentazione dell’uranio.
In conclusione , nella crosta terrestre oltre l'uranio ci sono altri elementi radioattivi con numero atomico compreso tra 81 e 92; tra questi c'è il radio che dà il nome a tutta la famiglia.
La fissione nucleare artificiale è stata realizzata per la prima volta a Roma verso il 1935 da Enrico Fermi, che riuscì a "rompere" il nucleo dell'uranio bombardandolo con i neutroni.
Ogni atomo d’uranio che sì "rompe" sotto l'urto di un neutrone produce non solo due nuclei più piccoli,ma anche altri due neutroni che schizzano via con velocità elevata.
I due neutroni possono colpire altri nuclei d’uranio; questi a loro volta possono colpire altri neutroni...fino a dar luogo a una reazione a catena.
Nella fusione c' è una piccola porzione di materia che si trasforma in energia. Come la fissione, la fusione nucleare artificiale è stata per la prima volta realizzata come tecnologia di guerra, ossia con la produzione delle bombe all’idrogeno.

Fissione nucleare Fusione nucleare

Il Rischio
La reazione nucleare produce, oltre al calore, anche una certa dose di radiazioni penetranti.
In seguito alla fissione dell' uranio si formano atomi più piccoli, radionuclidi perché hanno la caratteristica di essere radioattivi, ossia di emettere radiazioni penetranti per un periodo di tempo più o meno lungo. Le scorie radioattive si formano a tonnellate e solo in minima parte sono utilizzate in medicina come per esempio nella cura dei tumori e nelle analisi diagnostiche.
Le radiazioni emesse dagli isotopi (atomi che hanno lo stesso numero di protoni,e quindi lo steso numero atomico, ma un diverso numero di neutroni) che si sono inseriti nelle strutture molecolari dell' organismo danneggiano più o meno irrimediabilmente le cellule scompaginando 1' architettura del DNA.

Forte esplosione
durante la seconda
Guerra mondiale...
Curiosità
Un turista può esportare dall'isola qualsiasi quantità di Rum senza fini commerciali (per il proprio uso); possono essere inoltre esportati dall'isola 50 sigari cubani, dietro presentazione della fattura. La dogana italiana pone però altri limiti all'importazione di questi beni; in particolare, le ultime disposizioni (che possono essere soggette a modifica)prevedono l'importazione di 2 bottiglie di Rum e 25 sigari.

La bandiera
La bandiera nazionale fu concepita dal generale Narciso Lopez nel 1849; i colori scelti, sebbene già utilizzati da altri stati, rappresentano le aspirazioni di libertà di tutti gli uomini della terra. La stella bianca rappresenta l'unione dei cubani, all'interno di un triangolo rosso che allude agli ideali francesi di libertà, uguaglianza e fraternità.
Le strisce bianche rappresentano purezza e virtù, e quelle azzurre (tre come il numero dei dipartimenti in cui Cuba era suddivisa) rappresentano le elevate e celestiali aspirazioni dei patrioti. Una seconda versione sull'origine della bandiera, vuole che la stella bianca rappresenti il Texas, lo stato schiavista da cui Lopez proveniva, il triangolo rosso sia un triangolo massonico e le strisce bianche e blu rappresentino il tentativo d'annessione agli USA.
Lo Scudo
Il primo scudo fu creato, nel 1849, da Miguel Tuerbe Tolòn, da utilizzare come sigillo dei documenti e dei dispacci ufficiali emessi da Narciso Lopez, avente l'incarico di capo del governo provvisorio di Cuba tra il 1850 e il 1851; l'attuale scudo raffigura la posizione chiave dell'isola nel Golfo del Messico, l'unione dei Cubani, il sole della libertà, i colori della bandiera ed il tipico paesaggio nazionale.
La cucina
La cucina è di derivazione spagnola e africana ,è semplice e a base di riso, legumi, carni bianche, pesci e crostacei.
Il piatto caratteristico di Cuba è MOROS Y CRISTIANOS a base di riso bianco e fagioli neri.
La frutta tropicale è ottima per preparare degli squisiti cocktail cubani a base di rum, cocco e ananas.
musica
L’inno nazionale : La Bayamesa
L'inno di Bayamo fu composto da Pedro Figueredo nel 1868, in occasione della conquista della città di Bayamo da parte delle forze indipendentiste. E' indissolubilmente legato al processo di indipendenza di Cuba dagli spagnoli; il nome di Bayamesa (per la conquista di Bayamo) è una chiara allusione alla Marsigliese, l'inno di Francia.
Al combate corred bayameses,
que la Patria os contempla orgullosa.
No temáis una muerte gloriosa,
que morir por la Patria ¡es vivir!
En cadenas, vivir es vivir,
en afrenta y orpobio sumido.
Del clarín escuchad el sonido
¡a las armas valientes corred

Esempio



  


  1. sara

    divario tra nord e sud del mondo