Calvino-I sentieri dei nidi di ragno

Materie:Scheda libro
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Testo

Massimiliano costa scheda libro
Il sentiero dei nidi di ragno
AUTORE:
Italo Calvino (Santiago de las Vegas, Cuba 1923 - Siena 1985), scrittore italiano. Da Cuba si trasferì presto in Italia, a Sanremo, e durante la seconda guerra mondiale ebbe un ruolo attivo nella Resistenza. Al termine della guerra si stabilì a Torino, iniziando a lavorare alla casa editrice Einaudi, dove strinse amicizia con Cesare Pavese ed Elio Vittorini. Per molti anni svolse compiti diversi in ambito editoriale; fra i suoi contributi più significativi la collana di testi brevi di narrativa "Centopagine", inaugurata nel 1971.Nel 1947 esordì con il romanzo Il sentiero dei nidi di ragno, storia dell'esperienza partigiana in Liguria vista con gli occhi di Pin, un bambino. Nella trilogia dei Nostri antenati, costituita da Il visconte dimezzato (1952), Il barone rampante (1957) e Il cavaliere inesistente (1959), prevalse una vena favolistica e fantastica: si tratta infatti di tre apologhi divertiti scritti in modo tanto accurato ed elegante quanto leggero e godibile. Del resto, a conferma dell'oscillazione di Calvino fra realtà dell'esperienza e sbrigliata fantasia, resta il volume di racconti realistici Ultimo viene il corvo (1949); una linea narrativa che continuò in La speculazione edilizia e in La giornata d'uno scrutatore, entrambi del 1963.Nel 1956 Calvino completò la raccolta delle Fiabe italiane, riscrittura del patrimonio fiabistico italiano, regione per regione. Le Cosmicomiche (1965) affrontano un immaginario scientifico, mentre il divertimento prevale in Marcovaldo (1963), un libro per ragazzi. Il maggiore esempio di virtuosismo stilistico è un testo di carattere descrittivo, Le città invisibili (1972). Moderatamente sperimentali risultano un romanzo in cui il lettore ha un ruolo centrale (Se una notte d'inverno un viaggiatore, 1979) e la serie di episodi di vita comune raccontati dal personaggio di un filosofo saggio e malinconico di Palomar (1983).
TRAMA
Questo romanzo di Italo Calvino racconta le vicende di un bambino durante la guerra. Egli vive la guerra come un gioco, non come un pericolo, ma come uno “stare in compagnia”.
Pin, dopo aver rubato la pistola di un nazista che frequentava sua sorella per una scommessa con gli amici del bar, viene portato in prigione. In questo luogo conosce un famoso ribelle della zona: Lupo Rosso che lo porta fra i partigiani.
Il piccolo protagonista si trova quindi a giocare alla guerra in mezzo ai grandi, dove conosce un amico: Cugino.
Dopo aver canzonato tutti i partigiani che erano nel suo stesso distaccamento, Pin scappa e torna nel luogo dove aveva nascosto la pistola: il sentiero dove fanno il nido i ragni. Purtroppo qualcuno ha rimosso la terra.
Quindi alla fine delle vicende Pin “esce” dalla guerra con il suo “Amico” : Cugino.
Durante il racconto il protagonista viene a sapere che tutti gli amici dell’osteria o fanno i partigianio in qualche retata fascista sono stati catturati e portati in prigione o in Germania.
SPAZIO E TEMPO
Il romanzo è ambientato nelle colline liguri dove si svolgono le guerre tra partigiani e tedeschi.
Lo spazio è esterno per le azioni di guerra , mentre lo spazio interno si identifica nella sede del distaccamento partigiano.
La narrazione spazia nel periodo della seconda guerra mondiale come è evidente nel romanzo.
LESSICO E STILE
Questo primo libro di Italo Calvino, scritto subito dopo la fine della guerra, è un libro molto scorrevole dove i dialoghi, scritti con un linguaggio e quotidiano spesso scurrile, si alternano a descrizioni minuziose dell’animo dei personaggi principali (come quello di Lupo Rosso, il bellissimo ritratto di Kim al IX capitolo) e dei luoghi dove si svolgono le azioni di guerra.
Il narratore del libro è onnisciente, ma nonostante il libro sia narrato in terza persona, Calvino comunque sceglie di raccontare e descrivere i fatti e le paure di una guerra visti dal “basso”, da chi non ne può nulla dei conflitti eppure è costretto a farvi parte: visti dall’ottica di un bambino.
L’autore propone al lettore un testo avvincente, che muta spesso, molto movimentato. I fatti narrati si succedono velocemente, come se il bambino che aveva sentito parlare della guerra, per scommessa, si trovasse purtroppo a farne parte come ribelle partigiano.
Nel testo sono riportati alcuni termini militari e partigiani che affascinano il protagonista come del resto tutto il mondo dei grandi, ad esempio gap che indica un’organizzazione partigiana, come un’altra parola “misteriosa” sim. Alcune parole di uso tipicamente militare sono sten, P38, che sono due tipi di pistola tipicamente usate nella seconda guerra mondiale.
Come ho già detto il testo è scorrevole nonostante il frequente uso di figure retoriche da parte di Italo Calvino, come le similitudini per rendere il testo di più facile comprensione al lettore (es.con ansia un po’ voluta:a toccare la fondina ha un senso di commozione dolce , come da piccolo a un giocattolo sotto il guanciale.). I termini usati sono facili e non si presentano quasi arcaismi, solo qualche termine come “chetare” invece che calmare oggi più usato.
Mi sembra che tramite il testo Calvino voglia trasmettere al lettore alcuni dei pensieri che ha lui stesso provato durante la guerra. Le frequenti opinioni che il narratore offre attraverso le parole di Pin riguardo ai tedeschi, riguardo alla solitudine, alla paura della morte che durante la guerra diventa più forte e alle differenze e incomprensioni che ci sono sempre state tra il mondo dei grandi e quello dei bambini, che degli ideali del comunismo e del fascismo non ne sanno nulla e di cui non importa loro.

GIUDIZIO PERSONALE
Ho trovato questo libro di facile lettura, poiché è scorrevole, e spunto di argomentazioni.
Innanzi tutto penso che l’idea dell’autore di immaginare e descrivere la guerra vissuta da un bambino che in testa ha un mondo tutto suo, come tutti i bambini, sia appassionante e anche interessante, perché i fatti sono visti con ingenuità e semplicità tipici di Pin.
Attraverso gli occhi di questo piccolo protagonista giungeranno al lettore le paure della guerra.
Pin guarda dal suo mondo incantato di bimbo che vuole stare con i grandi le esistenze strane e per lui incomprensibili degli adulti: come per esempio gli amplessi animaleschi della sorella che Pin spia”con occhi come punte di spillo”, a volte sono le strane parole affascinanti e senza significato per uno che non ha mai fatto la guerra (GAP; STEN, troschista), alle quali il protagonista del racconto attribuisce valori e significati a volte magici come il posto dove i ragni fanno i nidi e a volte simpatico e scherzoso come i suoi compagni del distaccamento comandato dal Diritto.
Emerge dal libro secondo me anche la differenza tra il mondo dei piccoli e quello dei grandi vista da un bambino. La voglia incessante di donne che Pin non capisce pur avendo sua sorella prostituta, la serietà della guerra che a Pin non sembra altro che un gioco, mentre ai grandi del distaccamento fa paura, ma non tradiscono gli amici e i loro ideali comunisti.
Il valore degli ideali si presenta subito nel libro con l’ingresso in scena del personaggio misterioso Lupo Rosso. Il tradimento di tutto : ideali, valori e amici è rappresentato dalla sorella del bambino al quale però poco importa degli ideali. La Nera di carruggio Lungo rappresenta il tradimento infatti verrà uccisa alla fine del romanzo dall’Amico di Pin cugino.
Quindi penso che uno scopo dello scrittore fosse anche quello di trasmettere al lettore un esempio del modo di ragionare tipico dei giovanissimi, che in modo cocciuto e spesso non riflessivo agiscono, anche solo per far divertire le persone che più stimano.
Nonostante Calvino scelga l’ottica di un fanciullo dispettoso e ingenuo, le difficoltà che si presentano agli adulti di fronte a una guerra sono molte e spaventose.
Mi sembra quindi che questo breve romanzo dia, oltre alla descrizione dei problemi della guerra, parecchi spunti di riflessione sulle incomprensioni dei più piccoli e sul tradimento che è la conseguenza più diretta della mancanza di fermezza d’animo e di insicurezza nei propri principi.
PERSONAGGI
PIN: è certamente il personaggio principale attraverso gli occhi del quele si narrano la maggior parte delle vicende. E’ un bambino di bassa estrazione sociale, spesso maleducato e ribelle. E’ orfano perché i suoi genitori sono scomparsi quando lui era ancora piccolo, quindi non tanti anni prima dato che ha circa dieci anni.
Fin da piccolo ha cercato spazio nel mondo dei grandi pur non capendo il loro strano modo di ragionare, infatti durante la giornata cerca clienti per sua sorella prostituta conosciuta in tutto il paese come la Nera di Carruggio Lungo. Non gioca con i coetanei, ma al contrario ha sempre cercato la stima negli adulti, che cercava di far ridere cantando stupide canzoni che parlano di cose che lui neanche capisce( come il sesso e la guerra).
Nonostante i suoi dieci anni Pin ha vissuto esperienze da adulto, infatti doveva lavorare in una bottega come calzolaio e fare “pubblicità” alla sorella, ma questo non ha cambiato il suo modo di ragionare e di sognare tipico di un bambino, tanto che non riesce a distinguere il bene dal male a causa della superficialità con cui superale difficoltà.
Frequenta un’osteria dove si ritrovano gli adulti che con lui parlano molto, ma lo usano per calmare i momenti di tensione con le filastrocche cantate o per scopi personali, come quando gli ordinano di prendere una pistola.
Però non ripone fiducia in quelle persone così diverse da lui infatti non dirà a nessuno di loro il suo posto magico e segreto il sentiero dove fanno il nido i ragni.
E’ un personaggio sospeso tra il mondo dei grandi , nel quale cerca di entrare, e il mondo al quale appartiene, ma nel quale non ha mai voluto identificarsi. Pensa che nel mondo dei grandi lui possa trovare un grande amico sincero e piccolo al quale confidare il suo segreto.
In questa strana ricerca Pin si fa più saggio, poiché vive nuove esperienze con la guerra, ma le idee che si farà lo porteranno ad essere ancora più solo.
Questo bambino diventa crudele con la natura forse per sfogarsi, forse per vedere cosa provano gli uomini quando vogliono uccidere loro simili, così si chiede che cosa succederebbe a sparare ad una rana, infilza ragni, seppellisce freddamente il falchetto morto.
Alla fine del romanzo Pin non capirà che il suo amico ha ucciso la Nera di carruggio Lungo, perché non gli interessano le donne e neanche quella traditrice di sua sorella.
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CUGINO: Il bambino protagonista conosce quest’uomo quando scappa nei boschi dopo essere stato in prigione. E’ un uomo possente , alto, curvo su se stesso, con i baffi, vestito sempre con una mantellina e un berretto di lana.
E’ un partigiano, ma di quelli che credono in quello che fanno e che sanno perché fanno la guerra: perché vogliono la libertà. E’ un misogino, infatti odia le donne, al punto da pensare che loro abbiano voluto la guerra. Questa sua convinzione è dovuta ai frequenti tradimenti che la moglie gli faceva quando lui era in guerra.
E’ questo personaggio a condurre Pin nel distaccamento del Diritto, dove lo conosce meglio e sarà poi lui a diventare l’Amico.
Quest’uomo possente nasconde in sé una dolcezza e una semplicità di sentimenti che lo portano ad essere un grande-piccolo, ma fermo negli ideali, proprio la persona che Pin il bambino-vecchio, stava cercando. Infatti il cugino pare non voler fare parte del mondo dei grandi con donne, guerra, sembra che abbia ancora la voglia di ascoltare con interesse un
Bambino.
KIM: penso che questo personaggio sia stato molto importante per Calvino, poiché il romanzo è dedicato a lui . E’ un personaggio che cerca e vuole certezze. Sicuramente crede in quello che fa ed è il capo dei partigiani. Appare tardi sulla scena infatti arriva la notte prima della battaglia e secondo me si porta dietro la freddezza della guerra. Infatti questo suo pensare razionalmente e cercare sempre risposte a tutto ciò che accade non è sicuramente tipica di un ragazzo che frequenta ancora la scuola, questo si nota quando decide di far fucilare il Diritto.
LUPO ROSSO: è il primo fra i partigiani che incontra Pin. Il suo nome di battaglia fa già capire i suoi ideali tipicamente comunisti.
Ha sedici anni, è grande e grosso, con la faccia gonfia e livida e porta sempre un berretto alla russa.
E’ un ragazzo certamente introverso con ideali molto sicuri in cui crede fermamente. Possiede molta fama fra i partigiani e sono tanti a stimarlo per le sue azioni di guerra. Scappa dalla prigione con Pin per vedere con lui il posto magico del bambino, ma durante il tragitto si perdono e si separano. Si rincontrano poi durante la guerra, nonostante siano in due distaccamenti differenti.
Sarà per Pin una persona dove attingere forza e coraggio,poiché Lupo Rosso sarà uno dei pochi esempi di coerenza e di fermezza che incontrerà sul suo cammino.

Esempio



  


  1. stefania

    quante pagine ha il romanzo "il sentiero dei nidi di ragno" di Italo Calvino.