"Le nebbie di di Avalon" di Marion Zimmer Bradley

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Testo

LE NEBBIE DI AVALON
MARION ZIMMER BRADLEY

Con le Nebbie di Avalon, che è da considerare il capolavoro dell'autrice, Marion Zimmer Bradley esce dai confini del pubblico specializato (il quale già aveva apprezzato opere come L'erede di Hastur o L'esilio di Sharra), e offre questo straordinario libro fantasy a un numero potenzialmente altissimo di lettori. Naturalmente saltano fuori, in questi casi, i soliti critici accademici da un cent a parola che, visto il valore e lo straordinario successo dell'opera, si affrettano a smentirne l'appartenenza al genere fantasy, e cercano di ricondurlo a filoni più tradizionali; ma il pubblico si rivela più intelligente di chi vorrebbe modellarne i gusti, e decreta il successo di opere come Le nebbie di Avalon indipendentemente dai sottili, anzi capziosi distinguo dei critici.

Il romanzo della Bradley è innanzitutto la straordinaria ricostruzione narrativa del mondo magico di Artù, Merlino, Lancillotto e i cavalieri della Tavola Rotonda. Mondo forse irreale, e comunque avvolto da un alone di leggenda che ne fa una della ambientazioni più suggestive che la narrativa, ma anche la poesia, l'opera musicale e il cinema possano scegliere (non si può non pensare a quel magnifico film che è Excalibur, ma anche alle opere di Wagner, utilizzate, tra l'altro, come colonna sonora nel film suddetto).

Ma la caratteristica più originale e narrativamente più forte del romazo va individuata nell'alternarsi del punto di vista tra una serie di figure femminilil, dalle più note, come Ginevra e Morgana, ad altre come Igraine, Viviana, Morgause, personaggi minori nella saga arturiana e invece approfondite con sottigliezza di anilisi psicologica dalla Bradley. Si può affermare che il mondo dei cavalieri, ultimo baluardo del paganesimo prima dell'affermarsi definitivo della mentalità cristano-medioevale, è osservato con occhi femminili, con uno sguardo che esprime di volta in volta acutezza, saggezza, malizia, desiderio. amore, rabbia.

Ma la realtà di Artù e Merlino è in contatto misterioso con una dimensione diversa, segreta e ancor più magica, quella del regno di Avalon. Erede della mitica civiltà di Atlantide, Avalon è la terra della saggezza, dell'immortalità, ed è il luogo in cui si tramano i destini stessi dell'intero genere umano, dal più servitore al re più potente. Ma solo le donne posseggono la chiave d'accesso ad Avalon…

Questo libro irrinunciabile unisce l'incanto della natura e la finezza della psicologia agli scenari fantastici di un mondo magico, perduto per la realtà esterna ma non per la realtà interiore di ciascuno di noi.

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