"L'avventura di un povero cristiano" di Ignazio Silone

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale
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Testo

Scheda libro n°7

Dati: - nome e cognome di autore/i Ignazio Silone
- titolo del libro L’avventura di un povero cristiano
- casa editrice Arnoldo Mondadori Editore
- luogo e data di pubblicazione Industria Grafica Editoriale Pizzorni (CR) 1968
I edizione Narratori italiani marzo 1968
XIV edizione Narratori italiani marzo 1973
I edizione Oscar Mondadori gennaio 1974
Genere letterario: romanzo teatrale
Trama: A Sulmona vi era un monaco morronese, fra Pietro Angelerio, uomo povero, ma saggio e
generoso. Conosciuto per la sua magnifica dottrina, nell’ottobre dell’anno 1294, venne eletto
papa con il nome di Celestino V. Osservando però la corruzione della Chiesa di Roma, e non
riuscendo a cambiare la situazione nemmeno tramite l’evangelizzazione, abdicò.
Bonifazio VIII, seguente papa, diede subito la caccia a Celestino; quest’ultimo, dopo vari
tentativi di fuga in esilio in Grecia, venne catturato ed imprigionato nella rocca di Fumone,
nella quale vi restò fino alla morte.
Personaggi (caratteristiche): - fra Pietro Angelerio del Morrone (Celestino V, Pier Celestino) saggio,
povero, generoso, si sottoponeva a
digiuni e penitenze, anziano, meditativo
- Matteo da Pratola tessitore, povero, molto generoso
- Concetta (figlia di Matteo) giovane, felice, indaffarata, volenterosa,
molto generosa
- Don Costantino parroco sulmonese, intelligente, semplice, volenteroso,
cortese
- Cerbicca poveraccio con vari mestieri, fannullone, bugiardo, scortese,
maleducato, ficcanaso
- fra Bartolomeo da Trasacco monaco morronese, intelligente, fedele a Celestino, povero
- fra Angelo da Caramanico monaco morronese, molto fedele ed
ubbidiente a Pier Celestino, povero, saggio
- fra Tommaso da Sulmona monaco morronese, riservato, ubbidiente e generoso nei confronti di Pietro Angelerio,
intelligente e riservato
- fra Ludovico da Macerata fraticello spirituale, molto saggio, meditativo,
riservato
- fra Berardo da Penne fraticello spirituale, generoso, meditativo
- fra Tommaso da Atri frate spirituale, meditativo, colto
- fra Clementino da Atri frate spirituale, colto, generoso ed ubbidiente a
Celestino, meditativo, indaffarato
- Cardinale Benedetto Caetani (Bonifazio VIII) non molto colto, scortese,
si credeva superiore a tutti
- Gioacchino chierico napoletano (inizialmente), novizio morronese (in
seguito), generoso, felice, fedele a Pier Celestino, giovane
- Luca chierico napoletano (inizialmente), novizio morronese (in seguito),
giovane, generoso, ubbidiente a Celestino
Linguaggio: quest’opera possiede un linguaggio letterario.
Significato dell’opera: quest’opera vuole evidenziare che, anche nelle condizioni più difficili,
sopravvive ancora il messaggio di Cristo e che questo costituisce, soprattutto nei
poveri, una speranza.

Giudizio personale: questa semplice opera teatrale mi ha colpito molto perché evidenzia molti aspetti,
sia positivi che negativi, della Chiesa del ‘200; ad esempio risultano molto
importanti i piccoli gruppi religiosi dei monaci francescani con la loro lezione di
povertà e di preghiera, mentre la Chiesa di Roma risulta corrotta.

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