Tonio Kroger

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale
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Testo

Scheda di lettura di
“Tonio Kröger”

Titolo: Tonio Kröger

Autore: Thomas Mann

Edizione: Arnoldo Mondadori (MI), ottobre 1953, 1^ edizione per la Mondadori, al tempo unica traduzione autorizzata dal tedesco, effettuata da Emilio Castellani

Prima edizione: gennaio 1953

Breve riassunto: mi è difficile fare un riassunto di questo libro, in quanto non vi è presente una vera e propria storia, non sono narrati i viaggi o le imprese di Tonio Kröger (o meglio, i viaggi sono narrati, ma non hanno alcuna importanza se non dal punto di vista simbolico: allontanamento dal luogo natale; creazione di una vita distaccata dalla sua precedente in un altro luogo; ricongiunzione prima con i luoghi dove ha trascorso i giorni della sua fanciullezza, che Tonio trova cambiati da un certo aspetto, ciò che c’era anni prima ora non c’è più, ma che da un altro rivede immutati, come se non fossero trascorsi che pochi giorni, e poi con i suoi amici d’infanzia, che ritrova non nella sua città natale, ma in una città della Danimarca, in una stazione balneare in cui si era recato per una vacanza), ma il racconto si svolge interamente nella mente del protagonista, se ne vede l’evoluzione dall’infanzia alla maturità; non vi sono descrizioni di paesaggi, ma le stesse sensazioni che queste avrebbero potuto suscitare nei lettori sono rese altrettanto bene attraverso la narrazione dei pensieri di Tonio, prima ragazzo e poi uomo, ma sempre con lo stesso carattere introverso. Un efficace sunto del libro potrà dunque essere reso attraverso la descrizione dei personaggi e in particolare del protagonista.

Epoca: il racconto è, anche se non dichiaratamente, autobiografico, quindi si svolge a cavallo tra gli ultimi due secoli.

Ambiente: la sua città natale, un piccolo centro sul confine tra Danimarca e Germania, con i bastioni, le viuzze tra le case coi tetti a punta, il cortile della sua casa dove sotto il noce zampillava la fontana…; Monaco, dove c’era lo studio della Ivanovna, che più che riflettere il carattere della pittrice simboleggia quello di Tonio; Copenaghen, dove Tonio si è fermato per qualche giorno prima di raggiungere la stazione balneare.

Personaggi: TONIO KRÖGER è l’opposto di Hans, sia nel fisico che nel carattere. Ha dei lineamenti meridionali, più duri di quelli del suo amico, i capelli e gli occhi scuri ed un portamento più cupo rispetto a quello gaio e slanciato del compagno. Forse prova un po’ d’invidia per la vita perfetta di Hans, ma di sicuro preferisce la sua e tenta anche di far entrare Hans nel suo mondo parlandogli di un libro che aveva letto, ma questi, pur dimostrando un interesse di circostanza, predilige il suo modo di vivere, popolato da amici, allegria e spensieratezza. Tonio invece è un tipo chiuso in sé stesso, che si applica solo a ciò che gli interessa senza curarsi dell’opinione altrui. Il suo mondo è costituito dai libri, dai versi e da Hans e Inge, mentre tutto il resto ha per lui un’importanza relativa. La sua vita non è di certo perfetta: ci sono molte cose sbagliate, i genitori, gli interessi, gli amici, ma in ogni momento lui sa di potersi appoggiare alla poesia e all’arte e sa che queste, a differenza delle altre cose, sono ciò che veramente gli sta a cuore e che non lo abbandonerà mai.
HANS HANSEN è il classico bravo ragazzo. Non è odiato da nessuno, è sempre cordiale con tutti ed ha una vita senza problemi, forse un po’ monotona, ma senza problemi. È biondo, ha gli occhi azzurri e i lineamenti nordici, è sempre vestito in modo impeccabile e riflette nel fisico la sua vita, sempre perfetta e senza una macchia. Forse sta meglio di Tonio, ma di sicuro la vita di quest’ultimo, seppur più travagliata, è di gran lunga più interessante e stimolante.
Hans, come il suo amico Tonio, proviene da una famiglia agiata, alla quale appartengono delle grandi segherie.
LISAVETA IVANOVNA è una donna sulla trentina, coi capelli castani mossi, gli occhi neri e dei tratti somatici slavi. In certi momenti sembra fatalista, ma spesso trova una spiegazione oggettiva per tutto, senza ammettere che certe cose non possono essere decise, o perlomeno non dagli uomini. A differenza di Tonio vede l’arte come una vocazione e l’artista come un uomo eccelso che produce bellezza per gli altri uomini; bada molto alle apparenze ed ha nella mente uno standard estetico dell’artista.
IL PADRE di Tonio è il console Kröger, che possiede una grande e bella casa e che ha il controllo del grano che si vende in città.
CONSUELO, LA MADRE di Tonio, è una donna forte e autosufficiente, a cui tutto riusciva indifferente. Più del padre ha influenzato il carattere di Tonio, infondendogli il suo rifiuto di legami troppo solidi e il suo amore per l’arte, oltre ad avergli donato i lineamenti.

Temi e argomenti principali: il tema predominante è, secondo me, la contrapposizione tra la perfezione della vita di Hans e il travaglio di quella di Tonio. Al lettore vengono presentate queste due realtà e alla fine ci si trova davanti a una scelta tra l’immagine della purezza di Hansen, a cui tutto nella vita è andato bene e che si ritrova felice con una bella compagna, e la solitudine invece di Tonio, che però non è poi così negativa come può sembrare. Vi sono poi delle lunghe digressioni sull’arte, sulla sua derivazione, sul suo significato e sul ruolo che ha svolto per Tonio: è stata un po’ il suo rifugio dalle sofferenze degli amori non corrisposti per Hans e Inge.

Episodio significativo: l’incontro con i due vecchi amici nella locanda della stazione balneare, che simboleggiava l’antitesi tra i due modi di essere.

Lingua e stile: il lessico è quello corrente, non vi sono termini ora non più in uso. La sintassi è in alcuni punti molto elaborata ma affatto contorta; si intona perfettamente con il carattere del protagonista.

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