Storia della fisica

Materie:Appunti
Categoria:Fisica
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Testo

1. Fisica
(Dal greco physiké, "studio metodico della natura"), è la scienza che studia i molteplici fenomeni che si manifestano in natura (in greco phýsis), con lo scopo di darne una spiegazione razionale
2. Storia della fisica
Sebbene la fisica sia nata come scienza autonoma non prima del XIX secolo, si possono rintracciare i primi studi e le prime osservazioni scientifiche di competenza della fisica fin dai tempi antichi:cinesi, babilonesi, egizi furono tra i primi ad osservare i movimenti dei pianeti riuscendo addirittura a prevedere le eclissi; tuttavia nessun popolo seppe collocare i fenomeni osservati entro un quadro teorico esplicativo e sistematico.
Un grande contributo alla fisica venne dato invece da Alessandria, culla della cultura occidentale durante l'Età ellenistica. Ad Alessandria infatti si svolse l'attività di Archimede, che studiò le condizioni di equilibrio dei corpi immersi, pose le basi dell'idrostatica e costruì le prime leve.
Altri importanti scienziati greci furono Aristarco di Samo, che misurò le distanze relative del Sole e della Luna dalla Terra; Eratostene, che determinò la lunghezza del raggio terrestre e compilò un catalogo delle stelle conosciute; Ipparco, che scoprì il fenomeno della precessione degli equinozi e infine Tolomeo che nel || sec a.c elaborò un sistema di interpretazione dell'universo e dei moti planetari, secondo il quale la Terra è ferma al centro dell'universo, mentre la Luna, i pianeti e le stelle ruotano intorno a essa con moto circolare.
Nel corso del Medioevo numerosi trattati greci furono conservati, tradotti e commentati da alcuni studiosi arabi. La fondazione delle grandi università in tutta Europa, a partire dall'XI secolo, pose le basi di una grande rinascita culturale.
Nel corso dei secoli XVI e XVII numerosi studiosi cercarono di interpretare il comportamento dei corpi celesti sulla base di nuovi modelli teorici, al fine di eliminare i difetti del sistema tolemaico. Fu Niccolò Copernico a elaborare un complesso sistema eliocentrico, secondo il quale la Terra e i pianeti orbitano intorno al Sole, immobile al centro dell'universo. Giovanni Keplero enunciò invece le leggi che regolano il moto planetario. A partire dal 1609 Galileo Galilei compì sistematiche osservazioni del cielo; per mezzo del telescopio, scoprì le fasi del pianeta Venere, che portò a prova indiretta della validità del sistema eliocentrico, osservò le irregolarità della superficie lunare, i quattro satelliti più luminosi di Giove, le macchie solari e molte stelle della Via Lattea. Le scoperte astronomiche di Galileo e i suoi studi di meccanica aprirono la strada alle ricerche di Isaac Newton.


1. Fisica
(Dal greco physiké, "studio metodico della natura"), è la scienza che studia i molteplici fenomeni che si manifestano in natura (in greco phýsis), con lo scopo di darne una spiegazione razionale
2. Storia della fisica
Sebbene la fisica sia nata come scienza autonoma non prima del XIX secolo, si possono rintracciare i primi studi e le prime osservazioni scientifiche di competenza della fisica fin dai tempi antichi:cinesi, babilonesi, egizi furono tra i primi ad osservare i movimenti dei pianeti riuscendo addirittura a prevedere le eclissi; tuttavia nessun popolo seppe collocare i fenomeni osservati entro un quadro teorico esplicativo e sistematico.
Un grande contributo alla fisica venne dato invece da Alessandria, culla della cultura occidentale durante l'Età ellenistica. Ad Alessandria infatti si svolse l'attività di Archimede, che studiò le condizioni di equilibrio dei corpi immersi, pose le basi dell'idrostatica e costruì le prime leve.
Altri importanti scienziati greci furono Aristarco di Samo, che misurò le distanze relative del Sole e della Luna dalla Terra; Eratostene, che determinò la lunghezza del raggio terrestre e compilò un catalogo delle stelle conosciute; Ipparco, che scoprì il fenomeno della precessione degli equinozi e infine Tolomeo che nel || sec a.c elaborò un sistema di interpretazione dell'universo e dei moti planetari, secondo il quale la Terra è ferma al centro dell'universo, mentre la Luna, i pianeti e le stelle ruotano intorno a essa con moto circolare.
Nel corso del Medioevo numerosi trattati greci furono conservati, tradotti e commentati da alcuni studiosi arabi. La fondazione delle grandi università in tutta Europa, a partire dall'XI secolo, pose le basi di una grande rinascita culturale.
Nel corso dei secoli XVI e XVII numerosi studiosi cercarono di interpretare il comportamento dei corpi celesti sulla base di nuovi modelli teorici, al fine di eliminare i difetti del sistema tolemaico. Fu Niccolò Copernico a elaborare un complesso sistema eliocentrico, secondo il quale la Terra e i pianeti orbitano intorno al Sole, immobile al centro dell'universo. Giovanni Keplero enunciò invece le leggi che regolano il moto planetario. A partire dal 1609 Galileo Galilei compì sistematiche osservazioni del cielo; per mezzo del telescopio, scoprì le fasi del pianeta Venere, che portò a prova indiretta della validità del sistema eliocentrico, osservò le irregolarità della superficie lunare, i quattro satelliti più luminosi di Giove, le macchie solari e molte stelle della Via Lattea. Le scoperte astronomiche di Galileo e i suoi studi di meccanica aprirono la strada alle ricerche di Isaac Newton.

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