Riflessione di uno Specchio Parabolico Concavo

Materie:Appunti
Categoria:Fisica

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Testo

Riflessione di uno Specchio Parabolico Concavo
Gruppo: Spagnoli A., Gironella A., Dybon A., Paciotti A.

Materiale: Sorgente luminosa (A)
Specchio Parabolico Concavo (B)
Schermo (C)
Alimentatore (D)
Righe

Descrizione: Sul nostro piano di lavoro abbiamo notato diversi strumenti: delle righe, una sorgente di luce, uno schermo bianco, uno specchio parabolico concavo. Accendendo la luce, abbiamo posizionato avanti a essa lo specchio e di fronte a questo abbiamo collocato lo schermo, in modo che la luce, dopo esservisi riflessa, lo illuminasse.
Elaborazione Dati:Facendo avanzare o arretrare la sorgente luminosa dallo specchio, posizioniamo lo schermo in modo tale che l’immagine formatasi sia nitida (a fuoco). Misurando la distanza tra specchio e sorgente luminosa (S) e quella tra specchio e schermo (S’), con un semplice calcolo si otterrà la distanza focale (f).
Eseguendo le misurazioni più volte, abbiamo ottenuto i seguenti:
S (cm)
S’ (cm)
f (cm)
50
26
17,1
45
28
17,3
35
33
17,0
43
28,5
17,1
27
42
16,4
25
50
16,7
45
28,5
17,4
34
34
17,0
24
45,5
17,7
48
28
17,7
Dalla relazione si risale alla distanza focale dello specchio

che si trova:
Successivamente abbiamo calcolato la media dei valori raccolti sommando tutte le misure di f e dividendole per il numero di misure effettuate.
Media = =
= =17,1 cm
Abbiamo poi proceduto per trovare l’errore assoluto nel seguente modo:
= = = 0,65cm
ovvero sottraendo alla misura più grande quella più piccola e poi dividendo per due il risultato.
Il fuoco dista dallo specchio 17,1 cm 0,7 cm
Conclusione: Dai dati raccolti abbiamo potuto costatare che nonostante la grossolanità del modo di effettuare le misure, abbiamo ottenuto un errore assoluto piuttosto basso, indice di buone misurazioni.
Con quest’esperienza abbiamo capito che l’immagine riflessa da uno specchio parabolico concavo è invertita e rimpicciolita, se l’oggetto (in questo caso una sorgente luminosa) è posto dopo il fuoco; dai dati risulta, infatti, che non sono state registrate misure di S che siano minori di 17,1 cm.
Nel caso infatti che l’oggetto sia posto tra fuoco e specchio, l’immagine che otterremmo sarebbe virtuale e diritta.
Riflessione di uno Specchio Parabolico Concavo
Gruppo: Spagnoli A., Gironella A., Dybon A., Paciotti A.

Materiale: Sorgente luminosa (A)
Specchio Parabolico Concavo (B)
Schermo (C)
Alimentatore (D)
Righe

Descrizione: Sul nostro piano di lavoro abbiamo notato diversi strumenti: delle righe, una sorgente di luce, uno schermo bianco, uno specchio parabolico concavo. Accendendo la luce, abbiamo posizionato avanti a essa lo specchio e di fronte a questo abbiamo collocato lo schermo, in modo che la luce, dopo esservisi riflessa, lo illuminasse.
Elaborazione Dati:Facendo avanzare o arretrare la sorgente luminosa dallo specchio, posizioniamo lo schermo in modo tale che l’immagine formatasi sia nitida (a fuoco). Misurando la distanza tra specchio e sorgente luminosa (S) e quella tra specchio e schermo (S’), con un semplice calcolo si otterrà la distanza focale (f).
Eseguendo le misurazioni più volte, abbiamo ottenuto i seguenti:
S (cm)
S’ (cm)
f (cm)
50
26
17,1
45
28
17,3
35
33
17,0
43
28,5
17,1
27
42
16,4
25
50
16,7
45
28,5
17,4
34
34
17,0
24
45,5
17,7
48
28
17,7
Dalla relazione si risale alla distanza focale dello specchio

che si trova:
Successivamente abbiamo calcolato la media dei valori raccolti sommando tutte le misure di f e dividendole per il numero di misure effettuate.
Media = =
= =17,1 cm
Abbiamo poi proceduto per trovare l’errore assoluto nel seguente modo:
= = = 0,65cm
ovvero sottraendo alla misura più grande quella più piccola e poi dividendo per due il risultato.
Il fuoco dista dallo specchio 17,1 cm 0,7 cm
Conclusione: Dai dati raccolti abbiamo potuto costatare che nonostante la grossolanità del modo di effettuare le misure, abbiamo ottenuto un errore assoluto piuttosto basso, indice di buone misurazioni.
Con quest’esperienza abbiamo capito che l’immagine riflessa da uno specchio parabolico concavo è invertita e rimpicciolita, se l’oggetto (in questo caso una sorgente luminosa) è posto dopo il fuoco; dai dati risulta, infatti, che non sono state registrate misure di S che siano minori di 17,1 cm.
Nel caso infatti che l’oggetto sia posto tra fuoco e specchio, l’immagine che otterremmo sarebbe virtuale e diritta.

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