Relazione di fisica sulle misure

Materie:Altro
Categoria:Fisica

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Testo

MISURE DIRETTE ( INTERVALLO DI TEMPO )
Materiale occorrente : -cronometro (sensibilità : centesimo di secondo )
-pesetto adatto per costruire un pendolo
-filo, adeguato sostegno
Impostazione : misurare alcuni intervalli di tempo, tracciare il grafico relativo ed evidenziare l’incertezza della misure.
1) Per prima cosa ho misurato con il cronometro la durata di un’oscillazione completa
del pendolo ottenendo venti misure.
2) Quindi ho riportato le misure ottenute nella seguente tabella: nella colonna di
sinistra vi saranno le diverse misure ottenute riportate in secondi, nella colonna di
destra vi sarà la frequenza, ovvero il numero di volte con cui la misura si è ripetuta.
T (s)
f
1,04
1
1,08
2
1,09
1
1,13
1
1,15
1
1,16
1
1,17
1
1,18
1
1,19
1
1,20
1
1,21
1
1,23
1
1,25
4
1,27
2
1,29
1
Le misure non sono tutte identiche, quindi,dopo aver calcolato il valore di
un’oscillazione completa ( la moda ), ho calcolato l’incertezza ( assoluta ) (della
quale mostrerò la formula )
Ho ricavato di seguito l’incertezza relativa che ho ritenuto accettabile.
5) Ho poi ripetuto le stesse operazioni misurando la durata di 10 oscillazioni del
pendolo.Ho quindi fatto la tabella e tracciato il grafico. Ho ritenuto opportuno
scartare le misure 13,96 e 14,13 . Il grafico per le stesse ragioni del primo risulta con
molti alti e bassi, e tocca il massimo vertice con 13,84.
T (s)
F
13,44
2
13,45
1
13,49
1
13,59
1
13,67
1
13,69
1
13.72
1
13,75
1
13,76
2
13,83
2
13,84
3
13,86
1
13,87
1
13,96
1
14,13
1
Dividendo la media per dieci in modo da ottenere un’oscillazione si nota che il
risultato che si ottiene ( 1,38 ) differenza dalla media ottenuta nel primo caso di 0,19
secondi : una differenza inaccettabile dovuta a poche e gravemente diverse misure
ottenute nel secondo caso.
6) Quindi ho poi ripetuto il procedimento dell’esperimento considerando gli stessi
dati al decimo di secondo.
1° CASO
T (s)
f
1,0
1
1,1
4
1,2
8
1,3
7
Ho ricavato di seguito l’incertezza relativa che ho ritenuto buona.
Guardando la curva di Gauss noto la forma che tende ad essere a campana (che
classicamente è quella che caratterizza la curva di Gauss). Questo perché
accentuando al decimo di secondo ho ottenuto 4 misure susseguenti.
2° CASO
T (s)
f
13,4
2
13,5
2
13,6
1
13,7
3
13,8
8
13,9
2
14,0
1
14,1
1
Guardando la curva di Gauss Noto la forma a campana che classicamente la
caratterizza. Questo perché accentuando al decimo di secondo ho ottenuto 4 misure
susseguenti.
Dividendo la media per dieci in modo da ottenere un’oscillazione, si nota che il
risultato che si ottiene ( 1,4 ) differenzia dalla media ottenuta nel primo caso di 0,1
secondi : una differenza accettabile e dovuta a poche misure affette da errori
strumentali e non ,ottenute nel secondo caso.

Ho quindi calcolato nello stesso modo del primo caso la media, l’incertezza assoluta
e relativa, ritenendo quest’ultima buona.
MISURE DIRETTE ( INTERVALLO DI TEMPO )
Materiale occorrente : -cronometro (sensibilità : centesimo di secondo )
-pesetto adatto per costruire un pendolo
-filo, adeguato sostegno
Impostazione : misurare alcuni intervalli di tempo, tracciare il grafico relativo ed evidenziare l’incertezza della misure.
1) Per prima cosa ho misurato con il cronometro la durata di un’oscillazione completa
del pendolo ottenendo venti misure.
2) Quindi ho riportato le misure ottenute nella seguente tabella: nella colonna di
sinistra vi saranno le diverse misure ottenute riportate in secondi, nella colonna di
destra vi sarà la frequenza, ovvero il numero di volte con cui la misura si è ripetuta.
T (s)
f
1,04
1
1,08
2
1,09
1
1,13
1
1,15
1
1,16
1
1,17
1
1,18
1
1,19
1
1,20
1
1,21
1
1,23
1
1,25
4
1,27
2
1,29
1
Le misure non sono tutte identiche, quindi,dopo aver calcolato il valore di
un’oscillazione completa ( la moda ), ho calcolato l’incertezza ( assoluta ) (della
quale mostrerò la formula )
Ho ricavato di seguito l’incertezza relativa che ho ritenuto accettabile.
5) Ho poi ripetuto le stesse operazioni misurando la durata di 10 oscillazioni del
pendolo.Ho quindi fatto la tabella e tracciato il grafico. Ho ritenuto opportuno
scartare le misure 13,96 e 14,13 . Il grafico per le stesse ragioni del primo risulta con
molti alti e bassi, e tocca il massimo vertice con 13,84.
T (s)
F
13,44
2
13,45
1
13,49
1
13,59
1
13,67
1
13,69
1
13.72
1
13,75
1
13,76
2
13,83
2
13,84
3
13,86
1
13,87
1
13,96
1
14,13
1
Dividendo la media per dieci in modo da ottenere un’oscillazione si nota che il
risultato che si ottiene ( 1,38 ) differenza dalla media ottenuta nel primo caso di 0,19
secondi : una differenza inaccettabile dovuta a poche e gravemente diverse misure
ottenute nel secondo caso.
6) Quindi ho poi ripetuto il procedimento dell’esperimento considerando gli stessi
dati al decimo di secondo.
1° CASO
T (s)
f
1,0
1
1,1
4
1,2
8
1,3
7
Ho ricavato di seguito l’incertezza relativa che ho ritenuto buona.
Guardando la curva di Gauss noto la forma che tende ad essere a campana (che
classicamente è quella che caratterizza la curva di Gauss). Questo perché
accentuando al decimo di secondo ho ottenuto 4 misure susseguenti.
2° CASO
T (s)
f
13,4
2
13,5
2
13,6
1
13,7
3
13,8
8
13,9
2
14,0
1
14,1
1
Guardando la curva di Gauss Noto la forma a campana che classicamente la
caratterizza. Questo perché accentuando al decimo di secondo ho ottenuto 4 misure
susseguenti.
Dividendo la media per dieci in modo da ottenere un’oscillazione, si nota che il
risultato che si ottiene ( 1,4 ) differenzia dalla media ottenuta nel primo caso di 0,1
secondi : una differenza accettabile e dovuta a poche misure affette da errori
strumentali e non ,ottenute nel secondo caso.

Ho quindi calcolato nello stesso modo del primo caso la media, l’incertezza assoluta
e relativa, ritenendo quest’ultima buona.

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