Onde stazionarie

Materie:Altro
Categoria:Fisica

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Testo

ONDE STAZIONARIE
Nel momento in cui si pizzica o si percuote una corda, per esempio di uno strumento musicale,si provoca un moto che, in assenza di attrito, sarebbe armonico.
Ogni punto, oscillando, induce quelli vicini a comportarsi allo stesso modo, generando in tal modo un movimento ondulatorio (un’onda) che si propaga fino ad un estremo fisso della corda stessa, punto in cui si riflette generando un’altra onda con opposto verso di propagazione. Si deduce dunque che il moto di ogni punto della corda è dovuto al risultato della sovrapposizione di queste due onde chiamate progressiva( la prima) e regressive ( la seconda).
Si genera così un moto detto armonico, la cui ampiezza varia a seconda della posizionedi ciascun punto.
Dalle figure 1 e 2 possiamo facilmente notare che in un’onda singola (progressiva o regressiva) c’è sfasamento nel moto dei singoli punti, infatti non si trovano tutti a massima, minima o media ampiezza. In un’onda stazionaria, invece, quando un punto è nel massimo, gli altri o sono o nella medesima posizione, o in quella opposta. Si dice che vibrano in fase i punti che salgono e scendono insieme, anche se varia la loro rispettiva velocità e quindi raggiungendo altezze diverse; al contrario si trovano in opposizione di fase quelli che hanno movimenti contrari. Poiché tutti dal momento che, ogni punto, in ogni istante, si trova in fase o in opposizione di fase, l’onda non si propaga più: per tale motivo viene chiamata stazionaria.
1 - Onda progressiva
2 - Onda regressiva
3 - Onda stazionaria
I punti che durante il “movimento” dell’onda rimangono fissi sono chiamati nodi, quelli che vibrano con ampiezza massima vengono invece chiamati ventri. Dal momento che la corda è fissata alle sue estremità, che perciò non possono vibrare, il numero minimo dei nodi è due e ogni due nodi consecutivi c’è un ventre nel loro punto medio.

Figura di interferenza tra due onde circolari (simulazione)
Interferenza totalmente costruttiva e interferenza totalmente distruttiva
ONDE STAZIONARIE
Nel momento in cui si pizzica o si percuote una corda, per esempio di uno strumento musicale,si provoca un moto che, in assenza di attrito, sarebbe armonico.
Ogni punto, oscillando, induce quelli vicini a comportarsi allo stesso modo, generando in tal modo un movimento ondulatorio (un’onda) che si propaga fino ad un estremo fisso della corda stessa, punto in cui si riflette generando un’altra onda con opposto verso di propagazione. Si deduce dunque che il moto di ogni punto della corda è dovuto al risultato della sovrapposizione di queste due onde chiamate progressiva( la prima) e regressive ( la seconda).
Si genera così un moto detto armonico, la cui ampiezza varia a seconda della posizionedi ciascun punto.
Dalle figure 1 e 2 possiamo facilmente notare che in un’onda singola (progressiva o regressiva) c’è sfasamento nel moto dei singoli punti, infatti non si trovano tutti a massima, minima o media ampiezza. In un’onda stazionaria, invece, quando un punto è nel massimo, gli altri o sono o nella medesima posizione, o in quella opposta. Si dice che vibrano in fase i punti che salgono e scendono insieme, anche se varia la loro rispettiva velocità e quindi raggiungendo altezze diverse; al contrario si trovano in opposizione di fase quelli che hanno movimenti contrari. Poiché tutti dal momento che, ogni punto, in ogni istante, si trova in fase o in opposizione di fase, l’onda non si propaga più: per tale motivo viene chiamata stazionaria.
1 - Onda progressiva
2 - Onda regressiva
3 - Onda stazionaria
I punti che durante il “movimento” dell’onda rimangono fissi sono chiamati nodi, quelli che vibrano con ampiezza massima vengono invece chiamati ventri. Dal momento che la corda è fissata alle sue estremità, che perciò non possono vibrare, il numero minimo dei nodi è due e ogni due nodi consecutivi c’è un ventre nel loro punto medio.

Figura di interferenza tra due onde circolari (simulazione)
Interferenza totalmente costruttiva e interferenza totalmente distruttiva

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