Il tester

Materie:Altro
Categoria:Fisica

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Testo

Crotti Matteo 2a M Data: 6-05-2009
ESPERIENZA N° 8
ELETTRODINAMICA
Il tester
8.1 OBIETTIVI
a) Imparare l’uso del tester analogico.
b) Misurare differenze di potenziale.
8.2 MATERIALI UTILIZZATI
8.2.1 Attrezzatura
• Pile di diverso voltaggio (9V e 1,5V)
• 2 Cavi per il collegamento del tester (1 nero e 1 rosso)
8.2.2 Strumenti di misura
• Tester analogico:
o Voltmetro: Portata massima 2000 V Sensibilità 0,2 V
o Amperometro: Portata massima 2000 A Sensibilità 0,2 A
8.3 ESECUZIONE DELL’ESPERIENZA E RACCOLTA DATI
L'elettrodinamica è la teoria generale dei fenomeni elettrici; essa si occupa dei rapporti tra le correnti elettriche e i campi magnetici, vale a dire dei campi prodotti dalle cariche elettriche in movimento, e studia le forze e le azioni che tra loro si formano.
Il potenziale (o tensione o voltaggio) è una grandezza fisica scalare che esprime l’energia necessaria alle forze del campo elettrico per portare una carica elettrica da un punto infinitamente lontano a un punto dato. Si misura in volt (V). La differenza di potenziale tra due punti dati si indica con ΔV. Il voltaggio si misura con il voltmetro.
L’intensità di corrente elettrica (o amperaggio o flusso di corrente) è la carica che attraversa la sezione di un conduttore nell’unità di tempo. Si misura in ampère (A). L’intensità di corrente si misura con l’amperometro.
Queste due grandezze sono alcune delle tante che riguardano lo studio di questa forza, tutte le forze devono però essere note per studiare il comportamento di un circuito elettrico.
Risolvere un circuito significa conoscere le grandezze elettriche presenti in ogni ramo del circuito.
Se infatti si esegue un collegamento errato, possono succedere 3 casi che è meglio evitare:
1. Si può eseguire una misura della grandezza errata,
2. Lo strumento di misura si può rompere,
3. Ci si può far del male molto seriamente.
Qui di seguito ecco un circuito schematizzato molto semplicemente.

G = generatore,macchina o strumento che produce le cariche
U = utilizzatore, strumento che utilizza le cariche elettriche rilasciate nel circuito.
i = organi di manovra (es. interruttori)
C = cavi di collegamento, trasportano le cariche, nello studio del circuito non si calcolano le “perdite”(es. attrito)
Il flusso di corrente che passa nel circuito può avere un regime costante o variabile in base a come opera il generatore.
Gli strumenti voltmetro e amperometro operano in modo differente. Mentre il voltmetro per misurare utilizza un collegamento in parallelo (collegamento di due o più utilizzatori soggetti alla stessa differenza di potenziale), l’amperometro ne utilizza uno in serie (due o più utilizzatori attraversati dalla stessa intensità di corrente).
Collegamento in parallelo: Collegamento in serie:

Il tester che andremo a utilizzare svolge sia la funzione di voltmetro sia di amperometro, attenzione, non in contemporanea.
In questa esperienza calcoleremo soltanto la differenza di potenziale di alcune comuni pile.
8.3.1 Assemblaggio dell’attrezzatura e predisposizione degli strumenti di misura
Per eseguire la prova non è necessario un assemblaggio, bisogna solo collegare i fili al tester.

8.3.2 Fasi dell’esperienza
• Collegare un’estremità del cavo nero alla presa contrassegnata dal simbolo “=” (regime di corrente costante) situata in basso a destra nella parte del voltmetro.
• Collegare il cavo rosso a uno dei fori recanti un voltaggio (la scelta di questi va effettuata in base al voltaggio della pila, ma per sicurezza e correttezza si collega il cavo al foro della portata massima, 1000V,solo successivamente si cala la portata in base all’esigenza).
• Se necessario, raddoppiare la portata mediante l’apposito tasto, situato al centro del tester.
• Quindi collegare le due estremità con il puntale alla pila (il nero sul polo negativo e il rosso su quello positivo).
• Leggere le misure sullo strumento.
• Ripetere con un’altra pila i precedenti passaggi.
• Calcolare la misura utilizzandola formula necessaria
La formula non va spiegata, è l’unica possibile per eseguire una misura con il tester analogico

Pila da 9V
P
Fs
L
M
V
1
10
10
7,4
7,4
2
10
50
37
7,4
3
10
200
148
7,4
4
10
250
185
7,4
Pila da 1,5V
P
Fs
L
M
V
1
2
10
6,8
1,36
2
2
50
34
1,36
3
2
200
136
1,36
4
2
250
170
1,36
Legenda:
P = Portata Fs = Fondo scala L = Lettura della lancetta M = Misura
V = Unità di misura Volt
8.4 ELABORAZIONE DATI E RISULTATI OTTENUTI
Non bisogna eseguire ulteriori calcoli oltre a quello per ottenere il voltaggio.
8.5 CONCLUSIONI E LIMITI DELL’ESPERIENZA
Gli obiettivi credo siano stati raggiunti in modo soddisfacente,abbiamo infatti imparato l’utilizzo del voltmetro e imparato cosa significa differenza di potenziale, non ci sono stati grossi problemi e se ci sono imprecisioni nelle misure è molto probabile che siano dovute alla scarsa accuratezza del tester analogico,ormai sostituito dal digitale.
Crotti Matteo 2a M Data: 6-05-2009
ESPERIENZA N° 8
ELETTRODINAMICA
Il tester
8.1 OBIETTIVI
a) Imparare l’uso del tester analogico.
b) Misurare differenze di potenziale.
8.2 MATERIALI UTILIZZATI
8.2.1 Attrezzatura
• Pile di diverso voltaggio (9V e 1,5V)
• 2 Cavi per il collegamento del tester (1 nero e 1 rosso)
8.2.2 Strumenti di misura
• Tester analogico:
o Voltmetro: Portata massima 2000 V Sensibilità 0,2 V
o Amperometro: Portata massima 2000 A Sensibilità 0,2 A
8.3 ESECUZIONE DELL’ESPERIENZA E RACCOLTA DATI
L'elettrodinamica è la teoria generale dei fenomeni elettrici; essa si occupa dei rapporti tra le correnti elettriche e i campi magnetici, vale a dire dei campi prodotti dalle cariche elettriche in movimento, e studia le forze e le azioni che tra loro si formano.
Il potenziale (o tensione o voltaggio) è una grandezza fisica scalare che esprime l’energia necessaria alle forze del campo elettrico per portare una carica elettrica da un punto infinitamente lontano a un punto dato. Si misura in volt (V). La differenza di potenziale tra due punti dati si indica con ΔV. Il voltaggio si misura con il voltmetro.
L’intensità di corrente elettrica (o amperaggio o flusso di corrente) è la carica che attraversa la sezione di un conduttore nell’unità di tempo. Si misura in ampère (A). L’intensità di corrente si misura con l’amperometro.
Queste due grandezze sono alcune delle tante che riguardano lo studio di questa forza, tutte le forze devono però essere note per studiare il comportamento di un circuito elettrico.
Risolvere un circuito significa conoscere le grandezze elettriche presenti in ogni ramo del circuito.
Se infatti si esegue un collegamento errato, possono succedere 3 casi che è meglio evitare:
1. Si può eseguire una misura della grandezza errata,
2. Lo strumento di misura si può rompere,
3. Ci si può far del male molto seriamente.
Qui di seguito ecco un circuito schematizzato molto semplicemente.

G = generatore,macchina o strumento che produce le cariche
U = utilizzatore, strumento che utilizza le cariche elettriche rilasciate nel circuito.
i = organi di manovra (es. interruttori)
C = cavi di collegamento, trasportano le cariche, nello studio del circuito non si calcolano le “perdite”(es. attrito)
Il flusso di corrente che passa nel circuito può avere un regime costante o variabile in base a come opera il generatore.
Gli strumenti voltmetro e amperometro operano in modo differente. Mentre il voltmetro per misurare utilizza un collegamento in parallelo (collegamento di due o più utilizzatori soggetti alla stessa differenza di potenziale), l’amperometro ne utilizza uno in serie (due o più utilizzatori attraversati dalla stessa intensità di corrente).
Collegamento in parallelo: Collegamento in serie:

Il tester che andremo a utilizzare svolge sia la funzione di voltmetro sia di amperometro, attenzione, non in contemporanea.
In questa esperienza calcoleremo soltanto la differenza di potenziale di alcune comuni pile.
8.3.1 Assemblaggio dell’attrezzatura e predisposizione degli strumenti di misura
Per eseguire la prova non è necessario un assemblaggio, bisogna solo collegare i fili al tester.

8.3.2 Fasi dell’esperienza
• Collegare un’estremità del cavo nero alla presa contrassegnata dal simbolo “=” (regime di corrente costante) situata in basso a destra nella parte del voltmetro.
• Collegare il cavo rosso a uno dei fori recanti un voltaggio (la scelta di questi va effettuata in base al voltaggio della pila, ma per sicurezza e correttezza si collega il cavo al foro della portata massima, 1000V,solo successivamente si cala la portata in base all’esigenza).
• Se necessario, raddoppiare la portata mediante l’apposito tasto, situato al centro del tester.
• Quindi collegare le due estremità con il puntale alla pila (il nero sul polo negativo e il rosso su quello positivo).
• Leggere le misure sullo strumento.
• Ripetere con un’altra pila i precedenti passaggi.
• Calcolare la misura utilizzandola formula necessaria
La formula non va spiegata, è l’unica possibile per eseguire una misura con il tester analogico

Pila da 9V
P
Fs
L
M
V
1
10
10
7,4
7,4
2
10
50
37
7,4
3
10
200
148
7,4
4
10
250
185
7,4
Pila da 1,5V
P
Fs
L
M
V
1
2
10
6,8
1,36
2
2
50
34
1,36
3
2
200
136
1,36
4
2
250
170
1,36
Legenda:
P = Portata Fs = Fondo scala L = Lettura della lancetta M = Misura
V = Unità di misura Volt
8.4 ELABORAZIONE DATI E RISULTATI OTTENUTI
Non bisogna eseguire ulteriori calcoli oltre a quello per ottenere il voltaggio.
8.5 CONCLUSIONI E LIMITI DELL’ESPERIENZA
Gli obiettivi credo siano stati raggiunti in modo soddisfacente,abbiamo infatti imparato l’utilizzo del voltmetro e imparato cosa significa differenza di potenziale, non ci sono stati grossi problemi e se ci sono imprecisioni nelle misure è molto probabile che siano dovute alla scarsa accuratezza del tester analogico,ormai sostituito dal digitale.

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