Umanesimo

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Testo

UMANESIMO - RINASCIMENTO
1. IL CONTESTO STORICO - CULTURALE
dagli inizi del XV alla prima metà del XVI punto di massimo sviluppo della civiltà rinascimentale italiana e di diffusione europea caratterizzato da una rinnovazione culturale ma da una clima di crisi (epoca di transizione verso il mondo moderno)
- crollo demografico con leggero aumento nel ‘400
- ristagno economico anche se impulso ai commerci e all’artigianato
- mutamenti sociali con la crisi della nobiltà feudale e l’ascesa della borghesia mercantile
- crollo dell’impero bizantino a metà ‘400 e l’avanzata dei Turchi Ottomani sulla penisola balcanica
- crisi delle istituzioni fondamentali della Chiesa e dell’Impero, viene messo in discussione il primato del papato anche attraverso la riforma protestante e l’impero perde la sua centralità con la nascita degli Stati Nazionali (Francia,Inghilterra,Spagna; no Germania,Ita)
in Italia si costituiscono alcuni stati regionali che non riescono a prevalere l’uno sull’altro
- fioritura artistica promossa da principi e signori
- conquista Francese e Spagnola → l’Italia continuerà ad essere ambita dai paesi europei

nel XVI secolo so avvertono le conseguenze delle scoperte geografiche
- il fulcro del continente si sposta a nord con la perdita della centralità commerciale del Mediterraneo e dell’Italia
- si pongono questioni nuove sull’uomo e sulle nuove popolazioni scoperte
- le testimonianze dai nuovi mondi aprono le frontiere alla possibilità di pensare e immaginare realtà diverse dall’occidente

nel 1452 Gutemberg inventa la stampa a caratteri mobili, un sistema che rivoluzionerà la comunicazione in Europa
l’invenzione si diffonde rapidamente in Europa
libri sacri, Bibbia → traduzioni in volgare → riforma protestante
- il pubblico che legge è più vasto
- si può interpretare liberamente le sacre scritture perché non sono scritte in latino e si possono comprendere)
→ diffusione opere della cultura antica greca e latina

le università rimangono i principali luoghi di trasmissione del sapere
la diffusione di queste aumenta il numero degli studenti
alcune università danno però dei segnali di crisi
nuovi luoghi di rielaborazione, scambio e ricerca del sapere (corti signorili, accademia, circoli culturali, che all’inizio sono delle cerchie ristrette che promuovono ricerche e iniziative culturali ma che poi si diffondono e si aprono al pubblico)

2. RINASCIMENTO COME PROBLEMA STORIOGRAFICO
UMANESIMO: movimento culturale che afferma il valore dell’humanitae littarae come riscoperta dell’uomo
RINASCIMENTO epoca di rinascita e restituzione dell’uomo a se stesso, alla sua natura autentica
dibattito sulla continuità o discontinuità del rinascimento con il medioevo
Burckhardt (metà ‘800) teorizza la frattura con il medioevo e umanesimo, causa di notevoli differenze (trascendentismo - immanentismo; geocentrismo - antropocentrismo;
universalismo - individualismo)
Burdach (primi ‘900) teorizza la continuità tra medioevo e rinascimento poiché le basi dei cambiamenti erano già state poste nel Medioevo
Eugenio Garin (italiano) opera una sintesi tra le due tesi opposte affermando che non vi è rottura ma solo un modo del tutto nuovo di sentire esperienza culturali analoghe
(cambiamento della concezione della realtà portando a consapevolezza ciò che era già stato teorizzato nel Medioevo)

un altro dibattito e quello della differenza o unità tra umanesimo e rinascimento
tratti comuni:
- esaltazione dell’uomo
- centralità dell’uomo nell’universo
- dignità, libertà dell’uomo
- convinzione della presenza di un principio ideale e spirituale che anima la natura e l’uomo → corrispondenza uomo-natura
differenze:
nel ‘400 abbiamo un’intuizione della concezione della natura, che sarà poi oggetto di sistematici approfondimenti solo nel ‘500

è difficile trovare una filosofia nella cultura rinascimentale, si può parlare di un cambiamento del modo di fare filosofia che diventa una ricerca aperta e analisi sistematica dell’esperienza

3. INTELLETTUALI TRA VECCHIO E NUOVO
quella rinascimentale è una cultura di élite, elaborata in sedi dove hanno accesso solo pochi adepti
l’umanesimo si configura inizialmente per l’impegno civile e per la partecipazione alla vita della città, parla di libertà politica, si pone in contrasto con il mondo feudale e in alternativa alla cultura scolastica
in seguito la corte assorbe un gran numero di intellettuali che divengono cortigiani al servizio dei principi loro protettori
il loro è una sapere destinato ad altri intellettuali o a chi detiene il potere
il latino è il mezzo con cui diffondono la cultura, ma cresce anche lo spazio dedicato al volgare, soprattutto nella letteratura
in un’età di crisi dei tradizionali sistemi e di grandi trasformazioni della società e della cultura essi esprimono un conflitto interiore
tendenza al ripensamento culturale tradotto in apertura delle discipline e nuovo rapporto tra sapere e fare
gli intellettuali del Rinascimento utilizzano senza separarli linguaggi diversi
riconoscimento del lavoro e dell’attività pratica che porta all’unione di teoria e pratica
nuclei tematici della filosofia:
- filologia
- vita civile e politica
- religione
- mondo classico
- immagine della natura
- esperienza artistica

4. IL “RITORNO” AGLI ANTICHI, LA FILOLOGIA
la riscoperta del mondo classico costituisce l’aspetto caratterizzante dell’Umanesimo
all’inizio gli umanisti cercano di recuperare la cultura retorica e letteraria rappresentata dai classici contro la Scolastica e gli Aristotelici, ma nello stesso tempo intendono restaurare il puro latino dei classici, come quello di Cicerone, vero modello di riferimento
bisogna poi liberare gli autori antichi dalle interpretazioni distorte che la cultura medioevale aveva sovrapposto ai significati originali delle vere opere
filologia = restituire i testi alla loro stesura originari e recuperarne il significato autentico
la filologia è quindi la vera filosofia umanista
nell’atteggiamento degli umanisti concorrono due aspetti
- l’idea che l’universo culturale classico costituisca un paradigma per la cultura moderna
- l’esistenza di una frattura fra il presente e il passato

5. VALORI E POLITICA
il Rinascimento ha valorizzato l’uomo nelle sue attività e nel suo impegno sul mondo
viene affermato il primato della vita attiva su quella contemplativa in quanto la nuova cultura tende a valorizzare la dimensione pratico-operativa dell’esistenza, il senso e il valore dell’impegno civile e del vivere sociale degli uomini
il lavoro è un nuovo valore, è il fulcro dell’attività umana, come fonte di virtù e di verità → importanza del denaro
nuovo rapporto tra virtù umana e fortuna che può essere contrastata, l’uomo non è più un soggetto passivo ma può operare sul suo divenire
la realtà può inoltre essere modificata dall’uomo, non è più immutabile e da contemplare

la politica viene intesa come una scienza = tecnica di decisione e intervento su un gruppo di individui volti a contendersi il potere sulle persone e sulle cose

nuovo senso storico con l’apertura della prospettiva storica e della separazione tra oggetto storico e presente storiografico

6. RENOVATIO RELIGIOSA
nel Rinascimento polemica contro l’istituzione della Chiesa e contro la Scolastica che pone le basi per la riforma protestante
in Cristianesimo non viene negato,ma reinterpretato

7. IL RECUPERO DELLA FILOSOFIA CLASSICA
PLATONISMO:
il tentativo di connettere i valori cristiano con quelli della cultura classica trova la possibilità di realizzazione nel Platonismo
forte impulso alla diffusione dei testi di Platone attraverso i dotti bizantini ce arrivano in Italia
- rinnovamento Chiesa cristiana
- il dialogo platonico esprime il bisogno della cultura rinascimentale di ripensare e rimettere tutto in discussione
- filosofia meno sistematica e più aperta a nuovi sviluppi
- senso di trascendenza che porta ad una rinnovata esaltazione della vita contemplativa
ERMETISMO:
idea filosofico-religiosa con connotazione mistico-misterica
si diffondono in ambito intellettuale gli scritti ermetici
- idea di una sapienza religiosa primordiale
- al centro c’è il rapporto Dio-uomo
- la conoscenza di Dio avviene attraverso l’illuminazione
- solo l’uomo può intraprendere il viaggio di ritorno a Dio, la via è aperta solo ad un’élite molto chiusa
NUOVO ARISTOTELISMO:
nelle facoltà di teologia dell’università viene rielaborato il pensiero aristotelico che è espressione dell’autonomia della scienza e della filo dalla teologia e che si fonda su una nuova padronanza filologica dei testi

8. LA NATURA COME REGNUM HOMINIS
visione nuova rispetto a quella medioevale (natura = espressione e simbolo del divino, creatura e strumento di Dio) ma prende piede una concezione matematica e unitaria della natura
una nuova visione della natura si afferma anche nell’arte, attraverso la descrizione sempre + dettagliata dai paesaggi e del corpo umano
la natura diviene un dominio dell’uomo, il luogo di svolgimento della sua attività
l’universo è attraversato e dominato da una forza originaria concepita come anima mundi, che tutto prevede e tutto tiene legato ed unito
idea che la natura abbia in se stessa il proprio fondamento e che quindi vada studiata secondo i suoi principi (→Telesio)

9. NUOVA CONCEZIONE DELL’ARTE
periodo di rivoluzione nel campo dell’arte e della riflessione artistica
- learti figurative sono superiori alle arti meccaniche
- l’artista acquista un ruolo d’avanguardia nella cultura dell’epoca
- autonomia della poesia
- nuove abilità matematiche e geometriche nell’artista (→ prospettiva, calcoli matematici)

basata sulle nuove conoscenza dell’ottica araba

LA MAGIA
il ruolo giocato dal sapere magico e astrologico è un aspetto fondamentale della cultura rinascimentale, costituisce un sapere prescientifico
si crede di poter conoscere e controllare i processi della natura, trasformare la natura a vantaggio o svantaggio dell’uomo
la magia naturale si serve esclusivamente di determinati oggetti per produrre degli effetti positivi
la magia nera che evoca forze occulte per produrre fenomeni straordinari e miracolosi
si afferma come astronomia e come alchimia
↓ ↓
studio dell’influenza progenitrice della chimica
degli astri sul mondo agire sugli elementi conoscendone le proprietà

LA FILOSOFIA NATURALISTA
i tre si formano con impronta aristotelica ma le loro teorie sono anti-aristoteliche
concepiscono la natura come una totalità vivente, ma abbandonano il presupposto della magia di intervenire sulla natura e a differenza della magia sostengono una conoscenza pubblica, non + élitaria, del sapere sulla natura
1. BERNARDINO TELESIO
aperto anti-aristotelismo perché la natura è retta da principi interni (JUXTA PROPRIA PRINCIPIA, base della rivoluzione scientifica)
la conoscenza è attraverso i sensi ed è di tipo qualitativo (la scienza approccio quantitativo)
afferma il primato dei sensi sull’intelletto
2. TOMMASO CAMPANELLA
valorizza la magia come intervento dell’uomo sulla natura
il fondamento della conoscenza è il senso
la percezione delle cose è frutto di una sensazione che si aggiunge ad una sensazione originaria che l’uomo ha già dentro di sé (→ conosci te stesso di Socrate)

3. GIORDANO BRUNO
LA VITA:
nasce a Nola nel 1548 ed entra fin da giovane nel convento dei domenicani a Napoli
insofferente della vita monastica abbandona il convento e si reca a Roma e poi inizia le sue peregrinazioni per le città italiane ed europee
le sue lezioni suscitano ovunque grande interesse ma anche contrasti e tensioni
si reca in Inghilterra e in seguito a Parigi dove attacca la fisica di Aristotele
in Germania sostiene le tesi di Lutero
in seguito si reca a Praga, Francoforte
torna poi in Italia a Padova e Venezia su invito di Mecenigo
viene denunciato per eresia al tribunale Veneziano dove sconfessa tutte le accuse
a Roma viene nuovamente processato e si rifiuta di ritrattare le sue teorie filosofiche e viene condannato a morte sul rogo nella piazza di Campo dei Fiori il 17 febbraio 1600
LA COSMOLOGIA:
sostiene la teoria copernicana anche se questa su alcuni punti era rimasta legata ai principi tradizionali, per lui non è solo un’ipotesi ma dimostra realmente il moto dei pianeti
opera una fondamentale modifica alla teoria copernicana: per lui l’universo è infinito, non + finito come si era sempre sostenuto
questo perché Dio è infinito e in lui non si distinguono atto e potenza, quindi l’infinito è in atto
cambia il sistema di valori legato alla concezione cosmologica: la concezione della realtà era di tipo gerarchico, poiché all’interno dell’universo si poteva trovare un centro, la Terra, attorno al quale tutto girava → Chiesa – Impero - Sistema Feudale - Popolo
ONTOLOGIA E TEOLOGIA:
Dio è mens super omnia, del tutto inconoscibile perché al di là della portata della nostra ragione
(trascendente, inconoscibile)
Dio è mens insita omnibus, la natura stessa
(forma e materia, immanente alla natura)
al filosofo naturale si chiede di indicare solo le cause fisiche degli eventi
Dio è causa principio
↓ ↓
da origine al Mondo (oggetto di fede) ne resta il principale fondamento
è un Dio immanente, panteismo = Dio è in tutte le cose
Dio è forma materia dove materia e forma sono
↓ ↓ la stessa realtà
intelletto che anima il tutto principio attivo di mutamento
ANTROPOLOGIA:
anche l’uomo appartiene a questa infinità e quindi è un essere infinito
rivendicazione del valore umano, riconsiderazione dell’uomo nel suo Mondo
l’uomo si distingue per l’intelligenza e l’uso delle mani dagli altri animali, l’uomo come Dio sa creare e quindi deve indiarsi
RELIGIONE:
si distacca da Lutero e afferma che l’uomo può salvarsi con le opere o con la fede
non rinnega Dio ma la Santa asinità = adeguarsi all’autorità in modo acritico → satira anticristiana
riconosce superiorità nei teologi e nei dotti che si interrogano, liberano la ragione umana
GLI EROICI FURORI:
furori o amori
- amore per la vita dedita al piacere
- amore per la vita attiva
- amore per la vita contemplativa → eroico furore con il fine supremo della contemplazione della bellezza divina che si manifesta nell’intero universo

4. CONFRONTO GIORDANO BRUNO - CAMPANELLA
ANALOGIE:
- originari del regno di Napoli, origini popolane
- studiano in un convento domenicano e si formano con Aristotele, Tommaso e Platone
- insoddisfatti della cultura ufficiale, rielaborano il proprio pensiero partendo da Platone
- si scontrano con le autorità e le istituzioni che non accettano i loro rinnovamenti, vengono incarcerati per 9 e 30 anni e poi vengono condannati
DIFFERENZE:
- G. Bruno: si scosta dai dogmi cristiani basandosi sulla filologia
- Campanella: ripensa un pensiero utopico sulla città ideale in chiave cristiana
scrive “la città del sole”, un testo utopico dove delinea un modello di città sulla base di concetti ontologici (Tommaso Moro, Bacone scrivono testi utopici come lui)

RINASCIMENTO EUROPEO (pag. 44-45)
DIFFUSIONE EUROPEA DEL RINASCIMETNO:
il Rinascimento italiano si diffonde in Europa a causa di alcuni fattori:
- le invasioni dell’Italia da parte di potenze straniere permettono l’esportazione dei libri e delle opere d’arte anche oltralpe
- la crisi economica del ‘500 spinge molti artisti e letterati italiani a cercare migliori condizioni di vita e di lavoro all’estero
- la cultura raffinata prodotta dagli umanisti si diffonde tra gli intellettuali europei
ma il Rinascimento Europeo è molto originale e particolare, anche per la ricchezza delle personalità intellettuali che esso esprime
si sviluppano spesso culture nazionali, come quella tedesca, con rompono i legami con quella italiana, recuperando le tradizioni celtiche e pre-romane e assumendo un atteggiamento anti-italiano
nasce anche la “società delle lettere”, una comunità internazionale di intellettuali che comunicano in latino
la cultura rinascimentale europea si forma grazie all’attività di alcuni intellettuali e grazie all’uso sapiente della stampa
PACIFISMO UMANISTICO:
- spirito evangelico di pace
- critica agli orrori delle guerre che insanguinano l’Europa
- rifiuto di ogni assolutismo teologico
- convinzione della possibilità di una concordia universale basata sulla tolleranza, sul rispetto delle diverse posizioni religiose
uomini che conoscono la durezza della realtà politica, osservatori attenti e preoccupati delle vicende contemporanee

LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
1543: viene pubblica il “De rivolutione orbium celesti” di Copernico
1686: viene pubblicati il “Principia matematica” di Newton
rivoluzione scientifica = radicale mutamento intellettuale relativo alla conoscenza e al dominio della natura avvenuto in Europa tra la seconda metà del ‘500 e l’intero ‘600
termine del ‘900 per definire questo momento di discontinuità e di frattura dello sviluppo scientifico
si afferma il nuovo sapere scientifico
- la scienza si distacca completamente dalla filosofia
- viene definito un metodo scientifico e dei fondamenti teorici separati da filosofia e teologia
- approccio quantitativo alla realtà
le basi:
- contesto storico-sociale-economico (commerci, rapporto scienza-tecnica, diffusione dei trattati)
- basi ideali:
Ockham: l’antiaristotelismo e l’osservazione diretta dei fenomeni naturali
diffusione testi classici
naturalismo: juxta propria principia (Telesio) → la natura diventa una realtà matematica
neoplatonismo
laicizzazione delle strutture e delle cultura
- diffusione delle accademie dove il sapere viene ricercato, non + solo trasmesso
- contributo dei geni dell’epoca 8libertà di pensiero, intuizioni geniali)
- cambiamenti sociali (necessità di un progresso nella tecnologia, emancipazione di nuovi strati sociali)
non viene subito accettata perché:
- pregiudizi mentali sul valore del lavoro e della tecnica
- forma mentis filosofica legata al finalismo e all’intellettualismo che impedisce l’approccio naturale
- mette in discussione le auctoritas
ostacolata dal clero e dal sapere magico-astrologico
punti fondamentali:
- rivoluzione copernicano-astronomica
- nuova riflessione sul metodo
- fisica galileiana

Rivoluzione astronomica:
la teoria eliocentrica influisce sull’astronomia, sulla scienza e sulla filosofia
modificando la collocazione della terra nell’universo, si modifica l’idea che l’uomo si era fatto di sé e del proprio posto fino a quell’epoca
l’idea eliocentrica non era nuova (Aristarco da Samo)
le stelle si muovono come se fossero infisse su un’immensa sfera ruotante e i pianeti non hanno traiettorie regolari → osservazione dei dati raccolti → non rientrano nei vecchi quadri concettuali → mutamento di paradigma

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