Seneca, pensiero e filosofia

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Testo

SENECA

VITA

Seneca nasce nel 40 a.C. in Spagna, è sia questore sia senatore, fa parte del senato, ma ha rapporti difficili con il potere:
- Caligola lo condanna a morte
- Claudio lo manda in esilio in Corsica
Seneca fu richiamato da Agrippina a Roma per educare il figlio Nerone e alla morte di Claudio, sali’ temporaneamente al potere Agrippina, ma Nerone crescendo si sentiva soffocato sia dalla madre sia da Seneca e decise di uccidere la madre e di distaccarsi dal filosofo. Seneca poiché non poteva più svolgere alcun ruolo nella vita politica si ritirò dall’attività pubblica, ma l’imperatore non aspettava altro che la prima occasione per sopprimerlo. Questa gli venne offerta nel 65 a. C. quando Seneca fu accusato di aver partecipato alla congiura dei Pisoni, dopo aver ricevuto l’ordine dall’imperatore di uccidersi il filosofo si tagliò le vene. Da queste prime notizie si ricavano due aspetti fondamentali:
- Seneca stoico: partecipa alla vita politica e a quella di corte, è tentato dal denaro e dall’amore. Il “sapiens” è colui che è attivo nella vita politica. Dello stoicismo rifiuta il dogmatismo e l’astrattismo teorico.
- Seneca epicureo: ritirato in se stesso, pensatore, rifiuta la vita pubblica

OPERE

OPERE FILOSOFICHE
Opera filosofica molto importante è “ 12 libri di dialoghi”, di cui prendiamo in considerazioni solo alcuni scritti:
- de otio è l’ottavo libro e si tratta il tema del rapporto tra la vita attiva e la vita contemplativa. Seneca esalta la vita contemplativa poiché costituisce l’occasione per ritrovarsi e migliorarsi
- de tranquillitate è il nono libro ed è l’unico strutturato in forma di vero e proprio dialogo. Seneca in questo trattato da consigli sul come raggiungere un equilibrio interiore
- de brevitate vitae è il decimo libro. In questo trattato il filosofo sostiene che la vita è breve solo per chi consuma inutilmente il tempo. E’ un dialogo estremamente moderno.
Seneca scrive questi testi per convincere se stesso, egli è sempre indeciso e confuso. Non hanno la struttura dialogica, sono conversazioni con interlocutori che sono al tempo stesso i destinatari.
Molto importante per seneca sono le lettere con le quali permette di studiare se stessi e quello che ci circonda, a differenza di Cicerone che voleva trasmettere con le lettere le sue idee. Per esempio nelle lettere a Lucilio, che rappresenta un ideale ascoltatore, sono riassunte le idee di Seneca sull’eguaglianza degli uomini compresi gli schiavi e le tematiche sull’amicizia e sulla società.
OPERE POLITICHE
Le opere politiche più importanti sono:
- de clementia è dedicata al neo- imperatore Nerone e cerca di convincerlo ad essere clemente piuttosto che crudele. Il perdono e la clemenza sono indici di superiorità
- de beneficiis Seneca afferma che l’uomo è un animale politico e quindi propenso ad unirsi con gli altri nella società, poiché l’uomo singolo non avrebbe possibilità di difendersi
OPERE DRAMMATICHE
Seneca scrive anche molte tragedie delle quali ce ne sono pervenute solo nove.

SENECA FILOSOFO

Seneca è un filosofo, è ipocrita e incoerente e fu anche accusato di ipocrisia e si giustificò affermando che la sapienza è una conquista, è la conquista di un equilibrio interiore. Il suo discorso ha il valore di un messaggio indirizzato prima sa se stesso e poi agli altri. Per Seneca essere filosofo significa quindi raggiungere la virtus. Per Seneca la filosofia era “scienza del vivere”, poiché permetteva di raggiungere un approdo sicuro che lo difendesse dalle incertezze. Successivamente assunse anche il ruolo di “consolatrice” e di “scienza del morire”. Seneca svolge anche numerose indagini sociologiche perché avevano come tematica l’uomo e il suo rapporto con la societas. Come Aristotele ribadisce l’importanza del patto sociale, come indispensabile per la vita dell’uomo, ma afferma anche la propensione dell’uomo ad unirsi con gli altri. Esorta l’uomo a vivere in società, per Seneca è fondamentale l’aiuto reciproco; anche se nella lettere a Lucilio esorta il destinatario a chiudersi in se stesso e a isolarsi per ricercare il senso più vero dell’esistenza.
Seneca affronta anche il tema della schiavitù affermando che tutti gli uomini sono uguali, perché tutti sono stati creati liberi, per il filosofo tutti gli uomini possono diventare nobili, poiché è l’animus che rende nobile l’uomo e non la grandezza degli antenati. In Seneca è presente un chiaro sentimento cosmopolita: per lui non vi è differenza fra gli uomini perché ognuno è dotato di un’anima che proviene direttamente da Dio.

LE TEMATICHE DI SENECA

In alcuni dialoghi Seneca affronta i temi relativi al problema dell’esistenza, come la noia, il tempo e la morte.
NOIA = sono quattro i gruppi di uomini depressi:
- i primi sono assaliti dalla loro instabilità caratteriale causata da una profonda insoddisfazione
- i secondi sono coloro che sconfortati per una sconfitta provano sfiducia nel riprendere il cammino
- i terzi sono coloro che non realizzando ciò che sognano cadono in uno stato di frustrazione
- i quarti sono coloro che si sentono incapaci di cambiare stato perché assaliti da un’innata inerzia
Molti sono quindi gli aspetti dello stato di noia, ma una è la causa determinante, l’insoddisfazione di sé che questa nasce a sua volta, da uno squilibrio interiore. L’uomo quando è costretto a registrare il fallimento dei suoi valori si sente un fallito e l’inizio di una nuova avventura lo farà ripiombare nella paura di nuovi e definitivi insuccessi. L’insicurezza e l’incertezza dà cosi’ origine a ulteriori traumi e forme depressive, ma fomentano anche un senso di vergogna e di alienazione. L’insieme di tutti questi trauma portano alla noia, che spinge spesso l’uomo verso il suicidio.
TEMPO = il tempo è concepito da Seneca come durata della vita. Non si tratta quindi di elaborare una filosofia del tempo in senso materialistico, ma spiegare all’uomo l’importanza di vivere compiutamente. Seneca vuole cosi’ eliminare qualsiasi forma di alienazione, non bisogna cogliere il carpe diem ma vivere pienamente tutto il proprio tempo che è poco se si consente agli altri di usarne e abusarne, mentre è molto se lo si usa intelligentemente, per esempio studiando gli autori del passato. Seneca ha una visione del tempo moralistica
MORTE = condiziona la vita dell’uomo, tanto che la vita è vissuta in un determinato modo proprio per la presenza della morte. Gli uomini devono cercare di vivere nel migliore modo possibile a causa della limitatezza della vita per la presenza della morte. Ogni uomo deve vivere preparandosi ad accettarla.

IL PENSIERO POLITICO
Il pensiero politico di Seneca è suddiviso in molte opere:
- nel “ De ira” affronta il problema dell’ira rifacendosi all’uomo di potere. A questo il filosofo consiglia la moderazione e l’autocontrollo. Il destinatario di Seneca era l’imperatore che aveva potere illimitato e al quale consigliava di essere clemente piuttosto che crudele. In questa opera l’autore crea un confronto tra Claudio, autore di azioni incontrollate, e Augusto considerato dal filosofo esempio di regnante moderno

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