Se dio non esiste tutto è permesso?

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Testo

Se Dio nn esiste tt è permesso:L nostra civiltà europea è stata plasmata sulla base del cristianesimo (incentrato sulla concezione di Dio come giudice supremo ke giudica sulla base della legge morale cioè il decalogo di cui lui stesso è la fonte, determinando la vita eterna dell’uomo).Questa visione viene contestata dai Calvinisti (non ci si può redimere in vita perche’ è comunque Dio che decide alla morte)e protestanti (Dio decide ma conviene credere) in seguito da Bayle,libertino (propone l’ateismo virtuoso:si può seguire la via morale anche senza bisogno d leggi imposte da autorità politiche o religiose) x realizzare questa coscienza autonoma bisogna saper : uscire da un punto di vista soggettivo e allontanarsi dagli interessi personali, avvicinarsi agli altri capendo i bisogni del prossimo (reciprocamente cioè empatia=sentire dentro gli altri). La chiesa garantisce 1 spazio sociale in cui si verificano questi due elementi. La filosofia contemporanea pensa che senza la chiesa questi 2 presupposti non si possano verificare, ma rifiutano l’immagine di Dio come garante della legge morale =>la domanda sorge spontanea : quindi tutto è permesso se Dio nn esiste?
Secolarizzazione processo tramite il quale le proprietà ecclesiastiche sono vendute a privati o diventano statali, metaforicamente è la laicizzazione dei temi una volta riservati alla chiesa (politica,morale,scienza..). Kirkegaard e Stirner non sono d’accordo nel considerare la nostra cultura moderna come eredità e storicizzazione del cristianesimo: Kirkegaard è contro la kiesa stato (fondamento dello stato sociale e politico) e cerca un cristianesimo più spirituale e interiore. Stirner critica gli altri atei (Marx e Feuerbach) perchè distruggono il vecchio dio per crearne uno nuovo: l’uomo, l’uomo non può liberarsi dall’ombra di dio e non fa che crearne uno nuovo.
Nietzsche la Morte di dio rappresenta il crollo dei fondamenti morali e culturali della comunità occidentale che erano garantiti dalla presenza di dio ma pochi si rendono conto che la morte di dio porta il crollo di tutta la morale, perchè è la base di tutti i principi (giustizia,bene,verità) se togliamo il fondamento cade tutto. La nostra cultura è basata sulla fede e si presuppone che dio = verità ma se Dio = menzogna allora tutta la nostra cultura si basa su cose false quindi oltre la morale crolla anche la cultura occidentale.
Jacobi introduce per la prima volta il termine nichilismo (definito come malattia dell’ uomo contemporaneo)(o niilismo da nhil niente) cioè se dio muore crolla la morale e la cultura quindi non ho criteri per decidere ciò che è bene e ciò che è male e niente ha senso/scopo per cui posso anche non fare niente. Jacobi accusa l’idealismo(nasce a fine 800 in germania con Fichte, Hegel, Schelling, è un ipertrofismo dell’io:il mondo svanisce e lascia posto all’io alle idee che diventano reali e il mondo diventa irreale,diventa nulla viene annichilito)di nichilismo.
Nietzsche coglie come Stirner il determinarsi inconsapevole dell’uomo come nuovo dio, il singolo si libera degli idoli (morte di dio) e non può ricadere sotto le ombre di dio (valori trascendenti e assoluti) per cui la morale e l’etica devono essere rifondate.
Sartre Esistenzialismo si oppone ad un tipo di morale laica che vorrebbe cancellare dio mantenendo la morale basata su di lui e facendola diventare laica quindi senza la minima spesa, questi valori sono esistenti a priori. L’esistenzialismo pensa che senza dio non ci siano valori: se dio non esiste tutto è permesso/lecito, non ci sono criteri con cui determinare ciò che è giusto o sbagliato e non ci sono scuse con cui giustificare il proprio comportamento: l’uomo è condannato a scegliere e questa cosa è vista in modo pessimistico. L’uomo è condannato a essere libero ed è una condizione tragica perchè esso è incapace di liberarsi dell’idea di dio dato che questo è ciò che progetta di essere. Questa libertà porta una mancanza di sicurezza e un abbandono e per dimostrare che siamo veramente liberi ricorriamo al suicidio.
Camus Unico vero problema esistenziale è il suicidio ,viene affrontato ne “il mito di sisifo”. L’argomento è affrontato partendo dal fatto che il mondo è assurdo e privo di risposte per sfuggire all’assurdo si può ricorrere al suicidio che può essere:-filosofico,come Abramo fa un salto nella fede si tratta di suicidio morale o filosofico perchè per seguire la volontà di dio si uccide come padre e come uomo ( ripreso da kirkegaard,si scontra con il suicidio fisico) ;-fisico, in “demoni”Kirilov (il protagonista) pensa che ci dovrebbe essere un dio ma che in realtà non c’è e questa è la ragione sufficiente per dimostrare la libertà totale che l’uomo ha sulla propria vita tramite suicidio. La mancanza di dio per Camus però non porta al pessimismo ma alla libertà e alla rivolta: Sisifo spinge il masso in una condizione di totale assurdità ma è felice perchè questo masso è “sa chose” (cosa unica e sua) ,il suo fardello è la sua ragione. L’uomo è consapevole dell’assurdo e quindi può agire contro di esso, la sofferenza e lo straniamento sono uguali per tutti gli uomini, è “peste collettiva” e quindi insieme possiamo rivoltarci “mi rivolto dunque sono” (da Cartesio cogito ergo sum).

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