Mill e Nietzsche

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Testo

MILL

Positivismo inglese, figlio di un empirista. Prevale l’attenzione all’oggetto ma non esclude l’altro aspetto. Critica il sillogismo, perché la logica è inadeguata per la conoscenza della realtà. Ricorso diretto all’esperienza.
CRITICA AL SILLOGISMO CLASSICO
Allontana dall’esperienza perché si fonda su posizioni che non sono fondate sull’esperienza. Unico passaggio possibile: dal particolare al particolare.
Il sillogismo è solo un modo di sintetizzare i casi particolari per ricordarmeli subito, ma non ho la certificazione della realtà, quindi non è uno strumento di conoscenza e non ho assoluta certezza di quello che affermo. Posizione riduttiva, troppo radicale, esclude la previsione. Induzione: sbagliata, ha valore generale ma non universale (veritiero e necessario). Perché il sillogismo no funziona? Perché non aumenta la mia conoscenza ma è tautologico, ribadisco cioè gli stessi concetti con parole diverse. Perché è solo somma di casi particolari. Le premesse sono generali non universali.
Problema: l’intelletto umano ragiona per induzione necessariamente dal particolare all’universale. Anche quando deduco ho già proceduto per induzione e poi da li faccio altre induzioni. Allora deve avere un valore, una plausibilità, un perché.
PRINCIPIO DI UNIFORMITA’ DELLA NATURA
Alla base dell’induzione sta questo principio ed è accrescitivo della mia conoscenza. Riconosco nella realtà cose simili che mi portano a conclusioni simili. Sulla base della somiglianze suppongo la somiglianza della conclusione perché la natura ha un corso ciclico e ripetitivo, suppongo ciò che avverrà sulla base dell’esperienza. L’uomo fa previsioni senza esperienza se non quella del passato. Credo sia accrescitivo della mia conoscenza ma non lo è. Soprattutto il principio universale è basato sull’induzione. Le stesse induzioni che dovrebbero essere garantite dal principio di uniformità. Come risolve la contraddizione?
Non è vero che l’induzione e il principio facciano riferimento l’uno all’altro, ma entrambi si fondano sull’esperienza diretta, il che non vuol dire niente. Sostiene solo che non siano legate, l’unico orizzonte conoscitivo è quello legato all’esperienza. È chiaramente empirista e nominalista. Nega l’assoluto e l’universale. Il sillogismo si basa sull’induzione che si basa sull’esperienza che è sempre particolare. L’assoluto è negato sia in campo logico che ontologico. Devo pensare che la natura sia omogenea ma per questo devo comunque aver già usato il processo di induzione.
1859 SAGIO SULLA LIBERTA’ scritto con sua moglie. Difende la libertà del conformismo per esaltare l’autonomia dell’individuo. Tirannia del conformismo. Inconsciamente o consciamente subisce il modo di essere della società. Rischio: eliminare la creazione personale, quindi la società e lo sviluppo storico non progrediscono. Iniziative individuali sono con la libertà. Limite: la libertà dell’altro. Idea politico-sociale di Mill: garantire la libertà in funzione della crescita in tutti i campi. Parla anche di emancipazione femminile, molto moderno.

NIETZSCHE

Pensatore isolato, riflessione esistenziale, analogie di impostazione con Kierkegaard. Entrambi precursori dell’esistenzialismo. Non ha un apparato teoretico strutturato. Non c’è un sistema sono solo riflessioni sempre più deliranti. Assoluto trionfo della negatività, non ci sono valori, critica ogni struttura metafisica e ogni contenuto dei valori. Si compie il percorso di totale sostituzione del finito all’infinito. Accettazione della finitudine della realtà,consapevolezza dei limiti. Nega ogni tipo di realizzazione in entrambe le dimensioni. Inventa il SUPERUOMO che è consapevole di tutto questo e quindi non scappa. Critica Schopenhauer: nonostante capisca la negatività della dimensione dell’uomo come soluzione scappa. Se ha consapevolezza deve anche affrontare questa negatività. Significa adeguarsi. Accettare il limite ontologico. Niente Dio, l’infinito è un’illusione umana per superare i limiti della sua esistenza, la dimensione sbagliata, bisogna accettare i limiti e non fuggire di fronte ad essi. È considerato l’ideologo del nazismo.
VOLONTA’ DI POTENZA
Esaltazione della forza e del vitalismo, lotta al liberalismo. In realtà l’opera postuma è stata modificata dalla sorella nazionalista, esaltata per una possibile supremazia della Germania. Vuole fare del fratello un leader ideologico, ma N. dice solo cose che fanno parte del contesto culturale tedesco. Hitler li ha interpretati in chiave politica, comuni perché nascono nello stesso clima culturale. Il superuomo è il filosofo che annuncia la nuova verità, atteggiamento etico che va al di là del bene e del male possibilità di porsi al di là della legge morale, assoluta esaltazione dell’individuo. In così parlò Zarathustra rifiuta il modello di stato. Molto più importante è l’individuo. 2momenti:
1°MOMENTO vicino a Schopenhauer, lo condivide. 1872 nascita della tragedia dimostra come sia un’illusione il fatto che tutto sia buono. Analizza la tragedia greca, aveva capito il senso della realtà. Prevedeva lo SPIRITO DIONISIACO della forza, delle passioni, della materia (come la Volontà in Schopenhauer) irrazionale ed esaltato ma positivo perché è in accordo con la natura. SPIRITO APOLLINEO l’opposto, moderato, misurato, equilibrio e misura. Per un certo periodo hanno convissuto poi è arrivato Euripide che ha cercato di eliminare lo spirito dionisiaco. Disastro il risultato perché è come se avesse creato un uomo che non corrisponde al suo vero spirito. Poi è arrivato Socrate che ha parlato di morale. Ha ammalato la vita, ha introdotto elementi non propri alla vita. Ma lo spirito dionisiaco torna fuori. Volontà e rappresentazione, fenomeno e noumeno, dionisiaco e apollineo. Si stacca da Schopenhauer non condivide l’atteggiamento dell’uomo nei confronti della vita.
2°MOMENTO distacco da Schopenhauer e da Wagner (musicista suo amico) tradito perché segue il successo e si vende al sistema per il soldi. Momento esistenziale difficile, perde i punti di riferimento. S. scappa (arte o ascesi) N. non tollera di subire qualcosa o qualcuno perciò propone il superuomo. Non si illude che la vita sia diversa, è consapevole del non-senso della realtà, ma non ne viene schiacciato. Indifferente alla negatività. Umano, troppo umano descrive l’atteggiamento di Schopenhauer. Aurora e gaia scienza, dopo la rottura con Wagner. Prende le distanze da tutto quello che ha cercato di scoprire il senso della vita. Quindi tutti, tutta la filosofia che è solo un TRAVESTIMENTO METAFISICO.
3°MOMENTO produzione del suo pensiero: “la vita è una tragedia”

Tutta questa critica non si conclude con una proposta di nuovi valori. Posizione NICHILISTA assoluta. Non c’è un solo punto positivo dal quale poter ricostruire. Un solo punto di partenza ma negativo: LA MORTE DI DIO. Per ricostruire in modo negativo devo cancellare Dio, che non può convivere col superuomo. È tutta la tradizione morale cristiana che è stata solo un grande equivoco. La morte di Dio è presentata come un punto positivo, il NULLA è positivo. Coincide con la rinascita del superuomo, e del nuovo mondo dei forti. I forti saranno “spietati” perché i comportamenti legati al cristianesimo sono da eliminare, per esempio la COMPASSIONE: soprattutto per i più deboli è sbagliata. I deboli lo sono per natura, per selezione naturale e sociale quindi la compassione va contro natura. Il debole deve essere schiacciato. Il debole è così perché si comporta nei confronti della realtà in modo sbagliato, in modo debole, ma è un aspetto naturale. Non dice che bisogna sterminarli ma succederà comunque che il più forte schiacci il più debole. Finalmente l’uomo può realizzarsi seguendo totalmente la sua natura, istintuale. La morte di Dio elimina un amorale costrittiva e contro natura. La morale non esiste. Ma si contraddice perché fa così del superuomo un valore, un modello di vita. Non è totalmente nichilista in questo punto. Un nichilista non dovrebbe proporre un’alternativa. APORIA DEL NICHILISMO in genere.
N. è contro le religioni, ma soprattutto contro il cristianesimo. Riconosce però a GESU’ un grande valore come figura storica: è un superuomo, il cristianesimo è una degenerazione mortale. È un superuomo perché ha affrontato la morte e non è scappato. Chi ha continuato volendo seguire il suo insegnamento non ci è riuscito. Il cristianesimo è la religione dei deboli. Anche PONZIO PILATO è stato un superuomo perché è sarcastico, prende in giro. LUTERO aveva potenzialità ma ha solo restaurato la Chiesa.
TRANSVALUTAZIONE DI TUTTI I VALORI
Ribaltamento dei valori del passato. Nuovo significato. Tutto opposto. Analizza la MORALE in 2 opere: al di là del bene e del male e genealogia del bene morale. Esistono 2 morali, che servono solo a controllare gli uomini:
1. MORALE DEI FORTI fierezza e generosità, individualismo e superbia
2. MORALE DEI DEBOLI (i mal riusciti), democrazia, socialismo, tutti sono uguali. Si alimenta di presunte costruzioni metafisiche senza basi oggettive. Basata sul RISENTIMENTO i deboli non sanno fare come i forti allora dicono che questi fanno male. Disprezzo ciò che non sono i grado di fare. Non vuol dire che i deboli si debbano emancipare, è giusto che sia così perché è la natura cosi.
Resta solo il nichilismo come conseguenza delle illusioni che sono state eliminate. Mi resta solo il nulla. Accettazione della NON ESISTENZA DI VALORI che di per sé è il nuovo valore per N. devo anche accettare il NON SENSO DELLA REALTA’.
MITO DELL’ETERNO RITORNO
Il mondo non ha senso perché necessariamente si ripete sempre uguale a se stesso. Non è un moto rettilineo né a spirale ma circolare. Vuol dire che la necessità della realtà DERESPONSABILIZZA l’uomo. È una fonte di certezza come in Spinosa. Il superuomo non solo accetta questo ma ama il mito dell’eterno ritorno. AMOR FATI : non rassegnazione ma adegua la volontà a volere quello che la necessità vuole. Non agisco perché non posso cambiare la realtà ma mi impongo di volere quello che il mondo vuole per me. L’unico modo per essere felici è questo.
IL FILOSOFO
Cosa deve fare? Insegnare ad essere un superuomo. Contro i predicatori di morte (metafisici) voce all’uomo della terra, dello spirito dionisiaco. È il criterio di valore, la misura di tutte le cose.
Forti si nasce, superuomini si diventa.

Esempio