la filosofia umanistica

Materie:Riassunto
Categoria:Filosofia

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Testo

La filosofia umanistica
Umanesimo → il passaggio dall' età medioevale a quella moderna .periodo che va dal 1400 al 1500. Il concetto di Rinascimento implica sì l' idea di un rinnovamento , ma di un rinnovamento che si riaggancia a radici classiche.L' Umanesimo del '400 é cristiano e vede sì l' uomo al centro , ma Dio resta pur sempre il vertice della realtà; l' uomo é quindi per gli Umanisti al centro della realtà. L' uomo assume un significato importantissimo: gli viene riconosciuta medietà ; egli sta cioè a cavallo tra mondo razionale e mondo celeste, tra mondo spirituale e mondo non spirituale, tra angeli e cose . L’uomo é l' elemento di medietà tra Dio e tutto il creato, quell' elemento in grado di tenere insieme mondo materiale e Dio.Viene riscoperta la natura,venne considerata come qualcosa di positivo, in quanto non è più oscura e pericolosa ma l’uomo è superiore ad essa.Visione eliocentrica di Copernico → sole al centro dell’universo.Vengono riportate in auge la matematica di Euclide , la medicina di Galeno.La matematica viene vista come una scienza esatta, e questa scienza viene applicata nella filosofia, che così facendo è certa ed esatta.Particolarmente interessante risulta l' atteggiamento generale del Rinascimento nei confronti della magia , nella quale crederanno perfino gli intellettuali e i filosofi , come Pico della Mirandola.
BRUNO
Bruno afferma che, a differenza di Copernico che sosteneva l’immensità dell’universo, pure essendo finito, l’universo era infinito e unico,infiniti mondi, dove ogni cosa si muove per principio interno ed è pervasa da una vita universale ed eterna. Cusano in modo un pò ambiguo ( doveva essere compatibile col cristianesimo ) diceva che la causa infinita non può che estrinsecarsi in un effetto infinito e diceva anche che il mondo é infinito nel senso che é somma infinita di enti finiti . Invece Bruno dirà una volta per tutte che l' universo é infinito proprio perchè effetto di una causa infinita Afferma che non soltanto dio è presente in natura, e quindi si identifica con il mondo ma anche che il cosmo è infinito.( introduce la figura del contemplatore,di colui che con acuto intelletto constata l’ordine vicissitudinale delle cose.
BODIN
Grande pensatore politico, neutralizza i conflitti religiosi,ponendo lo stato fondato sul concetto di sovranità,apre il tempo della laicizzazione della politica. Bodin infatti voleva porre fine alle guerre civili di religione che stavano dilaniando la Francia.Sostenne quindi che bisognasse sciogliere l’intreccio tra politica e religione.Facendo ciò, il potere che si afferma, è un potere sovrano, un potere assoluto sciolto dalle leggi.
MORO
Inaugura nel pensiero politico moderno il lungo cammino dell’utopia.Con la parola utopia moro designava lo stato ideale,la migliore forma di repubblica. l’isola d’utopia.( luogo che non c’è, luogo felice, idea irrealizzabile.Denuncia quindi i cedi dominanti, la nobiltà, la chiesa. L’egoismo dei potenti ha corrotto l’ordine medioevale e impedisce l’instaurazione della vera politica.Solo con l’abolizione della proprietà privata può aprire la via all’instaurazione della vera comunità. Vieta l’ateismo.
MACCHIAVELLI
Separazione della politica dalla morale e affermazione di una ragion di stato.→ il fine della politica è conservare il potere dello stato usando tutti i mezzi necessari alla realizzazione di questo fine.il vero principe deve essere in grado di agire al di là del bene e del male e se necessario liberare l’animale che è in lui. virtù e fortuna.
MONTAIGNE
Attraverso la descrizione di se stesso, ha messo in luce la condizione drammatica dell’uomo moderno.egli attraverso la filosofia, acquisisce la saggezza, l’arte di vivere felice anche in un mondo marcio dalle fondamenta.Vera solitudine si realizza liberando l’anima dal peso delle passioni e delle opinioni.Bisogna creare un retrobottega personale per poter stabilire la vera libertà e felicità.Vivere bene vuol dire liberarsi dalla paura della morte.nella sua anima non riposa nessuna conoscenza certa, riconosce il proprio io come un’insieme mutevole di passioni,opinioni,stato d’animo di volta in volta in contrasto tra loro.

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