La conoscenza

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Testo

-Brano di Eugenè Ionesco, pezzo teatrale dell’assurdo.
Da una situazione banale diventa una situazione filosofica. La moglie utilizza la ragione. Si discute sul fatto di cosa si può prevedere e cosa no. Altri spostano l’attenzione sull’esperienza.
• TAPPA ZERO: PRESUPPOSTO ANTICO E MEDIOVALE
ALIQUID EST San Tommaso e la scolastica
(C’è qualcosa) REALISMO GNOSEOLOGICO
Essi partono dalla considerazione di oggetto, ( da obiectum) “dato” esistente autonomo che sta di fronte all’uomo e alla sua coscienza. L’uomo che vuole scoprire il mondo, deve descriverlo nel modo più preciso quest’oggetto. La cosa mi viene fornita dai sensi, grazie alla ragione vengono perfezionati.
-CONOCIENZA = l’adeguazione dell’intelletto alla cosa;
Il mondo è l’insieme di oggetti fisici, indipendenti dall’uomo e dal momento in cui questi oggetti vengono percepiti e studiati dall’intelletto l’uomo li ha veramente conosciuti
• PRIMA TAPPA: CARTESIO
Rappresenta la risposta che possiamo definire con il nome di SOGGETTIVISMO GNOSEOLOGICO. Tutto il suo modo di comprendere la conoscenza parte dal cogito ergo sum. La filosofia moderna risente del pensiero di Cartesio, essa non da per scontato l’esistenza di un mondo esterno. Fonda l’intera teoria della conoscenza sul SOGGETTO. L’io, principio costitutivo di se stesso, diventa principio anche del mondo esterno, il quale non è semplicemente “dato” ma esiste solo in quanto pensato. Il soggettivismo avrà la massima considerazione con la rivoluzione copernicana di Kant.
• SECONDA TAPPA: RAGIONE e ESPERIENZA
I filosofi si divino in razionalisti e empiristi.
Sviluppo del RAZIONALISMO
Corrente filosofica che usa come strumento fondamentale della
conoscenza la ragione. I sostenitori di questa corrente: Cartesio,
Spinozza, Leibniz. Essi pongono l’accento sulla ragione. L’uomo
conosce attraverso un patrimonio di IDEE INNATE e a partire da
questo l’uomo costruisce un sapere universale.
Sviluppo del EMPIRISMO

Autori: Locke, Berkely, Hume. La conoscenza parte si dall’uomo dal
soggetto ma questa conosce solo grazie all’ESPERIENZA.
Senza l’esperienza la ragione non può essere applicata. L’uomo
quando nasce è una tabulae rasa, l’uomo è vuoto e ingenuo solo
grazie all’esperienza la loro conoscenza si riempie di contenuti tramite
IMPRESSIONI SENSIBILI. Costruisce un sapere probabile è tutto da
verificare. Questo corrente filosofica si avvicina al modello
conoscitivo della fisica.
• TERZA TAPPA: SCETTICISMO
Hume: egli parte dal fatto che PENSARE significa avere delle idee, equazione
di partenza di tutti i pensatori moderni. Le idee, sono una rappresentazione delle
cose. Conoscere significa entrare a contatto con le idee.
Sogg. idea ogg.
sono sempre il tramite
Si chiede quale certezza le idee gli possono dare? Egli analizza il soggetto e arriva a una posizione SCETTICA RADICALE, l’uomo resta sempre imprigionato nelle proprie idee o impressioni e per questo non è possibile mettere in relazione tali impressioni con la realtà in modo oggettivo e permanente. La nostra vita è radicata dall’abitudine.
ES. Il sole sorge ogni mattina, è una conoscenza soggettiva.
Le conoscenze dell’uomo sono soggettive. La scienza produce una conoscenza soggettiva. Hume va a criticare e a toccare la causalità della scienza.
• QUARTA TAPPA: IL SOGGETTO E’ GARANZIA DI UNA CONOSCENZA
Kant cerca di unire l’istanza oggettiva con quella soggettiva, cioè unire l’istanza dei razionalisti con quella degli empiristi. Parte da queste posizioni per trovarne alcune intermedie. Egli parte dal soggetto e scopre che questo non è fonte di relativismo. Il soggetto è l’unica garanzia di una possibile conoscenza oggettiva.
Distingue all’interno dell’uomo diversi tipi di conoscenza, la più importante è la CONOSCIENZA OGGETTIVA.
Conoscenza scientifica, il soggetto quando conosce la realtà fisica attiva una
Sintesi tra materia (contenuto dell’esperienza) e forma ( elemento che
proviene dalla ragione umana).
Quando conosciamo c’è un elemento formale formato da: SPAZIO, TEMPO E CATEGORIE e un elemento naturale composto dalle conoscenza sensibili e dalle esperienze. Abbiamo una conoscenza oggettiva solo quando possiamo applicare spazio, tempo e categorie.
Per Kant esiste una CONOSCENZA UNIVERSALE E NECESSARIA garantita da forme pure appartenenti a tutti gli uomini.
ES. Tutti gli uomini vedono il tavolo verde, perché tutti abbiamo le stesse categorie. Secondo Kant nel tavolo c’è un qualcosa che c’è lo fa vedere così, succede questo perché esiste una conoscenza oggettiva.
Gli uomini non anno nemmeno una stessa idea di Dio.
La filosofia moderna arriva a una certezza limitata; Abbiamo certezza solo nelle scienze perché possono essere applicate le forme pure.
SPINOZA
Pensatore olandese del XVI secolo (‘600)
-La sua opera più importante è “ L’etica dimostrata secondo l’ordine geometrico”
Secondo lui la filosofia è uno strumento conosciuto e pratico per insegnare all’uomo la via per raggiungere la felicità. la filosofia non è solo teoria per la conoscenza ma anche via della salvezza. La filosofia è arte del vivere.
Spinoza ragiona come Cartesio, ossia afferma che l’universo è strutturato secondo un ordine geometrico. La sua posizione è PANTEISTA, ossia afferma che la natura è ordinata e segue le leggi di Dio.
“Deus sive natura Dio è immanente sta nella natura
Studiare la natura significa conoscere Dio e come io devo agire. Io posso realizzarmi nella vita.
PARALLELISMO PSICO- FISICO
Con questo termine si intende la dottrina spinozziana, circa i rapporti tra pensiero ed estensione. Egli sostiene che pensiero ed estensione siano due realtà eterogenee, che, pur non influenzandosi a vicenda, risultano in un rapporto di corrispondenza biunivoca, nel quale a ogni moto corrisponde un’idea e viceversa.
-Dio riempie tutto e esprime sia estensione che pensiero. Gli attributi dipendono da Dio, se muta il pensiero muta anche l’estensione, ciò viene stabilito dalla sostanza.
-SOSTANZA = ciò che non ha bisogno di altro
-ATTRIBUTO = accidente ciò che è secondario
GEOMETRISMO MORALE
-L’uomo è un piccolo frammento della grande sostanza che è Dio. Le azioni dell’uomo possono essere studiate da delle leggi particolari all’interno di leggi universali. La passione è un elemento oggettivo che l’uomo deve essere in grado di controllare. Sono degli elemento necessario, possono far sviluppare nell’uomo dei comportamenti
GENERI DELLA CONOSCENZA
-Secondo Spinoza esistono più tipologie di conoscenze, queste differenti tipologie rappresentano azioni e comportamenti morali diversi (PARALLELISMO TRA CONOSCENZA E ATTEGGIAMNETO)
Egli è convinto che c’ è un parallelismo tra la conoscenza e l’agire morale (idee degli antichi, Socrate)
CONOSCENZA DI PRIMO GENERE
È la percezione sensibile e immaginativa dell’uomo. È una conoscenza prescientifica, oscura. L’errore è di essere una conoscenza inadeguata, non critica confusa
CONOSCENZA DI SECONDO GENERE
Si basa sulla ragione, in base alle diverse nozioni universali che la ragione può cogliere. Concezione di tipo scientifico, opera su un principio di causa-effetto. A livello di azioni morale corrisponde a una vita secondo virtù, caratterizzata dalla libera scelta delle passioni.
CONOSCENZA DI TERZO GENERE
Conoscenza che non si basa ne sulla ragione ne sull’immaginazione ma su una intuizione ci fa scoprire l’ordine necessario che è Dio, arrivo a vedere i molti che dipendono dall’uno, l’uno dai molti (metafisica).
Vedo tutto dal punto di vista dell’eternità, le mie azioni sono dirette dall’
AMORE INTELLETTUALE DI DIO
Amore che l’uomo ha per Dio, alla base c’è l’amore per se stesso e per la
natura. La beatitudine in cui la virtù e la libertà sono hai massimi livelli. Solo
se amo Dio raggiungerò i massimi livelli. (sistema filosofico antico simile a
quello di Aristotele)
I suoi gradi di conoscenza sono ordinati secondo una climax; Egli è convinto che l’uomo quando è filosofo ha un miglioramento della vita, riesce ad arrivare ai suoi obbiettivi.( Sapere per il puro sapere, Aristotele)
LOCKE
Pensatore inglese, prima metà del ‘600 e inizio ‘700.
PADRE DELL’EMPIRISMO: è colui che maggiormente assorbe il pensiero di Cartesio (solo in parte per quanto riguarda il metodo); Anchè perché gode dell’influenza scientifica, cerca di far entrare la scienza di Bacone e di Galileo.
L’empirismo risulta caratterizzato dalla teoria della ragione come un insieme di poteri limitati dall’esperienza intesa come:
- fonte e origine del sapere conoscitivo;
- criteri di verità o strumento di certificazione delle tesi dell’intelletto.
Secondo lui la ragione non è infallibile come Cartesio, ma la nostra ragione ha dei limiti, può sbagliare. Egli nell’opera Saggio sull’intelletto umano, analizza le diverse critiche nei confronti di Cartesio.
INDIRIZZO CRITICO
Confronto con Kant, si intende una parte critica della ragione volta ad individuare i suoi limiti. IL LIMITE DELLA RAGIONE E’ L’ESPERIENZA

Fornisce sempre il materiale giusto
alla ragione
L’uomo quando nasce non ha delle leggi in se, va a criticare l’apriorismo di Cartesio.
Le idee nascono dall’esperienza. L’uomo è passivo allo scontro con la realtà.
provengono da qualità
IDEE SEMPLICI DI SENSAZIONE PRIMARIE
Sono il materiale di base sono impressioni rielaborate, (oggettive)
della conoscenza che io mi creo dalla realtà esterna
SECONDARIE
Non si toglie dignità ad un corpo
DI RIFLESSIONE
Ricevute in modo passivo dalla mia anima della realtà
interna
avere delle idee è essere cosciente di queste idee in me vuol dire che io sono consapevole della realtà. Sommando e sottraendo le idee semplici nascono le idee complesse. Le idee innate non esistono, sostiene questo criticando Cartesio; egli utilizza l’esempio dei bambini perché questi anno meno esperienza, meno tempo per formarsi rispetto agli adulti.
IDIOTI = quelli che anno problemi mentali, se tutti anno idee mentali non ci sarebbero gli idioti
SELVAGGI = ignoranti
Tra queste Locke si sofferma in particolare sull’idea complessa di sostanza. Va a criticare questo concetto di sostanza. A questa nella realtà non corrisponde nulla, in quanto unione di idee semplici. L’uomo unisce le idee semplici in complesse facendo una distinzione fra le sostanze corporee e quelle spirituali. La sostanza non esiste nella realtà per Locke.
BERKLEY Secondo lui non esistono delle sostanze, le idee sono solo un costrutto della nostra mente. Tutta la nostra conoscenza è basata su idee che non hanno un corrispettivo concreto nella realtà.
HUME secondo lui l’io è solo un fascio di sensazioni.
Le idee generali sono il segno di un gruppo di cose particolari tra loro affini e vengono prodotte per astrazione.
La conoscenza è basata su un accordo e disaccordo con le idee. Se vedo subito l’accordo o il disaccordo ho una conoscenza intuitiva, mentre se non lo vedo subito avviene una catena di ragionamenti, viene reso esplicito attraverso l’uso di idee intermedie che si chiamano “prove” viene così definita conoscenza dimostrativa.
Esistono tre realtà al di fuori di noi: io, Dio, le cose.
- IO = Conoscienza intuitiva più certa,non è da mettere in discussione l’esistenza dell’io.( fa il ragionamento di Cartesio:se dubito è perché penso, se penso esisto. COGITO ERGO SUM).
- DIO = Per Locke Dio esiste, questo di può dimostrare con una prova a posteriori , che partono dagli effetti per risalire alla causa . La realtà di Dio è una realtà dimostrativa, un po’ meno certa rispetto alla conoscenza dell’io, poiché dovendo fare numerosissimi ragionamenti potremmo fare errori.
- LE COSE = Possiamo dire che le cose esistono perché ci mandano dati e sensazioni che ci certificano la loro esistenza.
La conoscenza delle cose non è certa, ovvero è certa solo quando abbiamo di fronte l’oggetto, nel momento in cui non ho più di fronte l’oggetto devo fidarmi delle esperienze passate, questa è detta CONOSCENZA PROBABILE.
LEIBNIZ
Egli nasce a Lipsia il 21 giugno del 1646, possiamo collocarlo tra la seconda metà del ‘600 e prima metà del ‘700.(XVII-XVIII). Uomo di grande cultura che gli fu affidata la guida dell’università e l’accademia delle scienze. Tra le sue opere più importanti troviamo: Monadologia, opera metafisica; I nuovi saggi sull’intelletto umano(1703-1704) che sono una critica del Saggio di Locke.
ORDINE DEL MONDO
Leibniz capisce fin da subito l’intenzione di Spinozza. Egli afferma che il mondo viene formato da un ordine contingente. Il mondo è stato scelto da Dio. L’uomo non è necessitato ma libero. È importante distinguere due tipi di verità.
VERITA’ DI RAGIONE Sono verità assolutamente necessarie, evidenti, che valgono ora e per sempre. Verità che riguardano il mondo logico e non sempre riguardano la realtà. Si basano sul principio di identità e di non contraddizione
( PRINCIPIO DI DETERMINISMO), le proposizioni possono essere vere o false. Queste verità non vengono dalla realtà ma sono innate. Sono IDENTICHE, NECESSARIE E INFALLIBILI. Il predicato è incluso nel soggetto (es. 4 sono i lati del quadrato.)
VERITA’ DI FATTO Sono verità che riguardano il mondo contingente. ( es. Cesare passò il Rubicone, storicamente è una verità di fatto che è accaduto in quel modo ma poteva avvenire anche in un altro). È sempre possibile il contrario. Queste verità non sono basate sul principio di identità e di non contraddizione ma sul PRINCIPIO DI RAGION SUFFICIENTE.
Afferma che perché si concretizzi un fatto deve essere sempre una
ragione,fonte che la giustifichi. Non c’è nulla senza una ragione.
Se quel fatto è accaduto è perché è giustificato dalla ragione , ma non
necessariamente deve accadere.(SPIEGAZIONE)
Verità che NON SONO IDENTICHE, SONO CONTINGENTI E
RIGUARDANO LA REALTA’ EFFETTIVA. Il predicato non è
necessariamente nel soggetto, tutto quello che dice sono cose nuove che
ci arrichiscono.
Egli sostiene che la conoscenza razionale sono le verità di ragione e che la conoscenza empirica sono le verità di fatto. Leibniz critica Locke a partire da questa divisione. Locke è fautore della conoscenza empiristica, sostiene che non c’è niente nell’intelletto prima che non sia stato nei sensi.
Nei nuovi saggi sull’intelletto umano Leibniz difende l’esistenza di idee innate. La sua posizione è sul virtualismo particolare: In quanto nella nostra mente esistono idee innate ma non si esplicitano se non a contatto con l’esperienza. Il cambiamento è determinato dalla potenza e dall’atto (Aristotele). L’anima è simile a un blocco di marmo nel quale sono impresse delle venature che delineano la figura di Ercole, bastano pochi tocchi di martello per togliere il marmo superfluo e fare apparire la statua. L’anima ricava da se stessa le idee, portando alla luce le predisposizioni che possiede mediante la riflessione. IDEE INNATE PATRIMONIO POTENZIALE.
Egli è un razionalista particolare perché cerca di trovare una posizione intermedia tra la conoscenza razionale e quella empirica.
“Non vi è nulla nell’intelletto, che non sia stato nel senso, eccepisci: se non l’intelletto semplice”. La forma dell’empirismo si può accettare fino a un certo punto. Se è vero che esistono idee innate è anche vero che tutto passa attraverso l’esperienza. È vero anche che l’intelletto non deriva dall’esperienza come altre categorie (l’essere, la sostanza) ma sono dotate di un anima propria. Alcune categorie nascono già con l’anima, sono innate.
DIO E I MONDI POSSIBILI
Dio è il creatore del mondo e lascia l’uomo libero. Dio crea per l’uomo il mondo migliore. Dio “ha scelto”il migliore dei mondi possibili; Non s parla di una necessità ma di un dovere morale. Leibniz ha una visione ottimistica, viene particolarmente criticato da Voltaire,con il Candido. Voltaire è un conservatore illuminista, sostenitore del dispotismo illuminato.
Nell’opera Teodicea, abbiamo una giustificazione della teologia.
MONADE
Concetto preso in considerazione nel ‘600 e discusso anche in tempi più tardi.
Parola che deriva dal greco “unità”, “ciò che è indivisibile”, parola usata dai pitagorici e ripresa da Cusano e da Bruno. Egli per spiegare la realtà afferma che alla base c’è la monade, una sostanza semplice. Le sostanze complesse sono unità di sostanze semplici, quelle semplici sono monade dello stesso tipo. Ogni monade è diversa dall’altra perché non possono condividere lo stesso spazio ( PRINCIPIO DI IDENTITA’ INDISCERNIBILE). Le monadi sono simili a i punti in geometria, perché essa è ritenuta la sostanza più piccola e indivisibile. Una delle sue caratteristiche fondamentali è di essere ETERNA E SENZA ESTENSIONI.
Esse sono come una “stanza senza finestre” perché le monadi non comunicano tra di loro con il mondo esterno. Ogni monade è autonoma, è autosufficiente e non può mutare al suo interno.
ATTIVITA’ DI UNA MONADE
1) ATTIVITA’ RAPPRESENTATIVA In ogni monade troviamo tutto l’universo, perché essa è stata costruita come uno specchio vivente dell’universo. Ogni monade ha in sé una propria realtà vista da diverse sfaccettature, punti di vista.
2) ATTIVITA’ DI PERCEZIONE E APPETIZIONE
Se possiamo vedere le monadi al suo interno vediamo che queste
funzionano come l’anima umana. Le monadi godono anche di
appetizione. - - Avere la consapevolezza delle proprie percezioni, il
percepire di percepire;
- Funzione che permette alla monade di passare da
una percezione ad un'altra;
- Caratteristica propria di quella monade non di tutte,
ma di quelle più elevate che è la l’anima umana.
Il modo di rappresentare la realtà per Leibniz è rinchiusa tutta nelle monadi. Questa teoria affascina molti studiosi della fisica.
L’uomo pensa sempre, solo che spesso ha dei pensieri che non sono completamente coscienti. C’ è una parte di noi che non è sempre cosciente ( Freud l’inconscio)
GERARCHIA DELLE MONADI
Esse sono ordinate in funzione dei loro gradi di perfezione.
- La monade più importante è Dio, ossia la conoscenza totale dell’universo;
- Monadi naturali e animali.
Esse non possono avere informazioni sull’esterno. Dio non interviene tutte le volte, la soluzione non è efficace e efficiente. Esse sono sincronizzate in modo che esse sono in armonia prestabilita tra di loro.
Es. La concordanza con due orologi, osserva Leibniz, può avvenire o perché l’uno influisce sull’altro, o perché un orologiaio regola di continuo i loro movimenti, cercando di farli corrispondere a vicenda, essi sono stati costruiti in modo così perfetto che il loro accordo sia perfettamente garantito fin dall’inizio.

HUME
Filosofo inglese, vive nel XVIII sec. Rappresentante degli empiristi scettici. Tra le sue opera una particolarmente importante è Trattato della sulla natura umana.
Il suo progetto è quello di costruire una scienza della natura umana su base sperimentale , analoga a quella teorizzata da Bacone.
PERCEZIONE = Egli intende tutto ciò che può essere presente alla mente.
Si dividono
In Le immagini o il ricordo sbiadito delle impressioni;
Le percezioni immediate in tutta la loro forza e vivacità
originaria.
Non vi può essere percezione o idea che non sia stata generata da un impressione. Egli non crede nelle idee innate. Per Hume si può ammettere l’esistenza delle cose solo avendole davanti. Non può mai avere un contatto diretto senza intermediari. Si può parlare della realtà solo tramite rapporti e impressioni. Non può affermare che un elemento esiste o meno perché non ha prove sufficienti, non esistono idee astratte e generali, perché la realtà e le impressioni sono particolari.
ABITUDINE
Hume intende la ripetizione di un atto, a rinnovare l’atto stesso, senza che intervenga il ragionamento e la riflessione. Egli sostiene che su ciò si fondi gran parte della nostra vita psichica e ricorre a essa sia per spiegare le idee astratte, cioè la possibilità, da parte di idee particolari, di richiamare altre idee particolari simili.
L’IMMAGINAZIONE
Si intende la facoltà che accompagna le varie forme di attività mentale, e che consiste nello stabilire relazioni tra le idee. Utilizza tre criteri per spiegare l’attrazione fra le idee:
- somiglianza;
- contiguità spazio-temporale; mi accorgo che l’alba è sempre collegata al mattino;
- causalità; dato un determinato antecedente vi è un conseguente. Su questo si vogliono basare tutte le scienze.
Hume afferma che la relazione causa-effetto non può essere conosciuta a priori, cioè con il ragionamento, ma solo per esperienza. La connessione tra causa-effetto rimane arbitraria, poiché sono due fatti interamente diversi, ognuno dei quali non ha nulla in se che richiami per forza l’altra. L’esperienza ci illumina solo se avuta in passato non nel futuro. Il legame tra causa-effetto non può essere dimostrata come assolutamente valida.
a PRIORI, ossia con il puro ragionamento, in quanto si basa
Il rapporto causale sull’esperienza;
non è
giustificabile
a POSTERIORI, in quanto l’esperienza ci dice ci dice soltanto che
ad A segue B.
LA PRESUNTA NECESSITA’ OGGETTIVA DEL RAPPORTO CAUSALE SCATURISCE
DELLE NECESSITA’ SOGGETTIVE, PRODOTTE DALL’ABITUDINE.
ESSENDO ABITUATI A VEDERE CHE CAUSE SIMILI PRODUCONO EFFETTI SIMILI, SIAMO INDOTTI A RITENERE CHE Ciò AVVERA’ ANCHE IN FUTURO.
Noi non abbiamo conoscenza scientifica della realtà e del mondo poiché la realtà è probabile per l’uomo. Fingere e credere per l’uomo sono due cose diverse. L’uomo per sopravvivere deve credere. La funzione è controllata dall’intelletto e creata da esso stesso e non è credibile realmente. la credenza dipende dalle impressioni, la funzione dipende dalle idee. Per Hume l’uomo è più istruito che ragione. La nostra conoscenza è discontinua, la persistenza e la costanza non esistono nella conoscenza dell’uomo. Verrà sempre distratto da qualcosa o non riuscirà a percepire tutto contemporaneamente. Mai nella realtà abbiamo delle immagini soggettive, poiché tutto cambia in proporzione a come ci poniamo noi. La realtà è ingiustificabile, bisogna credere per vivere perché l’istinto è più forte. L’IO è percepito da noi come stabile ma realmente non esiste un IO, ma solo un fascio di impressioni. Hume è un personaggio di passaggio che si avvicina al romanticismo.

Esempio