la città del sole

Materie:Scheda libro
Categoria:Filosofia

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Testo

La Città del Sole
RELAZIONE DI CRIMI GIOVANNI
AUTORE: Campanella
RIASSUNTO: La Città del Sole è un opera che si è ispirata molto alla Repubblica di Platone, ed è scritta sotto forma di dialogo tra due personaggi:l’ Ospitalario , cavaliere dell’ordine di Malta, e il Genovese, nocchiero di Colombo. Quest’ultimo racconta di aver girato il mondo scoprendo nell’isola di Taprobana, una città ideale, ma tuttavia utopica.
La città è retta da un Principe Sacerdote, chiamato Sole o Metafisico che detiene il potere spirituale e temporale. I requisiti fondamentali di questo governatore devono essere: erudizione, saggezza, conoscenza e creatività. Inoltre deve avere più di 35 anni perché abbia l’esperienza necessaria a condurre lo stato. egli è assistito da tre Principi: Pon (Potestà), che decide se fare la guerra o se far regnare la pace, Sin (Sapienza), che ha cura delle scienze, Mor (Amore) al quale è affidata la procreazione, la salute, la produzione, il lavoro, l’educazione dei fanciulli.
La città sorge su un colle ed ha una struttura circolare, formata da sette cerchie di mura concentriche che prendono nome dai sette pianeti. Ogni girone è fortificato ed è impossibile conquistare tutta la città, in quanto bisognerebbe espugnarla sette volte. In cima al colle vi è il tempio del Sole, di forma circolare e sull’altare, anch’esso di forma circolare e diviso in una croce, è posto un mappamondo.
L’organizzazione della città è del tutto razionale, ordinata e regolata dagli “offiziali”i quali vigilano affinché nessuno possa far torto all’altro. Hanno un offiziale per ogni virtù: Liberalità, Magnanimità, Castità, Fortezza Giustizia e ecc.; si eleggono da bambini nelle scuole in base alla virtù a cui inclinano.
Le leggi sono scolpite su tavole di rame e impongono una rigorosa condotta di vita. Non ci sono carceri, ma solo un torrione dove vengono isolati “membri infetti” della comunità.
Come nella Repubblica di Platone, non esiste la proprietà privata, i solari dividono la stessa mensa e vestono gli stessi costumi.
Vestono abiti bianche di giorno e rossi di notte; ilo nero è vietato.
Ognuno ha pari opportunità e riceve la stessa educazione: non esistono beni privati in quanto indurrebbe all’egoismo e alla violenza.
I solari hanno in comune anche le donne e gli accoppiamenti sono gestiti e diretti da Mor. Nessuna femmina si concede prima dei 19 anni e nessun maschio prima dei 21.
Campanella ritiene che tutti debbano lavorare sia manualmente che intellettualmente perciò i solari lavorano quattro ore al giorno e per il resto del tempo si dedicano alle conoscenze intellettuali.
I bambini crescono assieme e non conoscono i genitori. I nomi vengono assegnati secondo le caratteristiche individuali e poi arricchiti con cognomi che rispecchino un’arte nella quale la persona eccelle. Vengono educati a partire dai 3 anni.
Nel primo girone sono rappresentate le figure matematiche, una carta geografica di tutta la terra e le tavole riguardanti ogni provincia. Nel secondo girone sono raffigurati i minerali, le pietre ed i metalli, i mari, i laghi e i fiumi. Nel terzo, gli alberi, le erbe e le loro virtù medicinali e i pesci.
Nel quarto le varie specie di uccelli, rettili e insetti. Nel quinto gli altri animali terrestri. Le mura del sesto girone illustrano le arti meccaniche e gli inventori delle leggi, delle scienze e delle armi.
I solari ricorrono alle arti militari solo in caso di attacco oppure in caso di richiesta d’aiuto. Anche le donne vengono addestrate.
Le città sconfitte subito mettono ogni bene in comune e ricevono gli officiali, i solari e la guardia, in modo da sistemarsi come la Città del Sole.
Gli abitanti della Città del Sole vivono esclusivamente secondo la ragione e secondo la religione naturale naturale che è il Cattolicesimo.
PARAGONE CON LA REPUBBLICA DI PLATONE: Come nella Repubblica, l’abolizione della proprietà privata è alla base dell’uguaglianza tra le persone a prescindere dalla discendenza o dalla stirpe.
Le donne vengono addestrate all’attività militare in entrambi i racconti.
Anche in questo testo, come si trova nella dottrina platonica, il filosofo è la figura più adatta a governare.
L’unica differenza con il testo di Platone è che le unioni avvengono tra individui con le stesse caratteristiche e qualità ,invece in Campanella si devono compensare.
Nella Città del Sole i nomi vengono assegnati secondo le caratteristiche individuali e poi arricchiti con cognomi che rispecchino un’arte nella quale la persona eccelle. Mentre nel libro del filosofo greco, la società era differenziata in classi di appartenenza, artigiani, difensori e governanti, con diverso peso e riconoscimento, Campanella vede una città egualitaria , nonostante questo è forte e ben radicata l’idea razzista: il colore nero è vietato e odiano i giapponesi.
RELIGIONE: L’elemento caratterizzante è dato dalla religione, che in questa città, è una religione naturale e razionale, che però si identifica con i dogmi della religione cattolica, per cui i solari credono spontaneamente in un Dio uno e trino e i tutti gli altri dogmi della religione cattolica. Secondo Campanella la religione cattolica trova le sue radici nella natura stessa dell’uomo, ma a quest’ultimo deve essere rivelata.
COMMENTO: La Città del Sole è un testo non molto lungo. È un dialogo tra due persone:l’ Ospitalario e il Genovese. Il primo chiede informazioni su questa città ideale, il secondo racconta tutte le sue caratteristiche.
Campanella è consapevole che questa sua idea etico-politica è utopica. Utopia, che in greco si scrive ou-topos , significa “luogo che non esiste” ed è un ideale politico o sociale destinata a non realizzarsi.
Posso dire che questo libro mi è piaciuto molto, l’ho letto in soli due giorni; non l’ho trovato affatto noioso a parte alcuni monologhi troppo lunghi del genovese. L’unica difficoltà che ho trovato è stato il linguaggio arcaico. Infatti non sapevo il significato di alcune parole, ma lo si capiva “andando a senso”.
VALUTAZIONE: la scheda presenta un interessante paragone con la Repubblica di Platone e si presenta, nel complesso, soddisfacente.

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