L'uomo

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia
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Testo

Indagine filosofica dell’uomo

Possiamo vedere che dopo tutto ciò che abbiamo studiato l’oggetto di indagine si spostò dalla natura che ci circonda all’uomo.
Perciò questo periodo può essere definito come “Umanesimo Classico”.
L’indagine sull’uomo avvenne in due direzioni:
• L’uomo in relazione dello Stato (come cittadino);
• L’uomo in una visione umanistica (come una ricerca interiore della propria coscienza;
I primi ad avere incominciato l’indagine filosofica sull’uomo furono i Sofisti e Socrate.
I Sofisti si occuparono dell’uomo in rapporto allo Stato (uomo in quanto “cives”), invece Socrate si occupò dell’aspetto umanistico dell’uomo (uomo con la coscienza).
Perché questo bisogno di esprimere il rapporto tra Stato e uomo?
In un primo luogo in Grecia il potere politico era nelle mani degli aristocratici, successivamente si crearono le varie “Poleis” e il potere incominciò ad essere più democratico (nelle mani della maggioranza) e si incominciò ad avere una maggior libertà di parola e pensiero.
Si cercò quindi di trovare quale siano i propri diritti e doveri (si dice cittadino chi riconosce quali siano i propri diritti e doveri).
* Il suddito con il sovrano non hanno gli stessi diritti e perciò sono legati da un “Pactum Subiectionis”, al contrario lo Stato e il cittadino hanno uguali diritti e sono legati da un “Pactum unionem”.
Successivamente la popolazione era tenuta, nelle piazze e nelle assemblee, a dire la propria, così i Sofisti ebbero la necessità di educarla a divenire cittadino e a essere vivamente partecipi nelle assemblee.
Così incominciarono a insegnare la disciplina dell’Oratoria e della Dialettica in mezzo alle strade facendosi pagare dalle persone che li ascoltavano; per questo motivo nei secoli il termine sofista ebbe un significato negativo (significava “falso”).
Però da un altro punto di vista si poteva concepire una specie di democratizzazione della cultura.

Per il Sofisti la conoscenza fu sostanzialmente sensibile poiché è l’esperienza ciò che dà l’approccio alla realtà.
I Sofisti inoltre spiegavano che la realtà cambiasse da un individuo all’altro e che non è mai uguale in uno stesso individuo da un momento all’altro (è mutevole nell’individuo stesso)
Perciò da questo punto di vista non si può parlare di una conoscenza universale ma è individuale, sensibile e relativa (termine che è un approfondimento di individuale).
In seguito si parla di:
• Problema Gnosologico: problema della conoscenza relativa, che cambia da momento a momento;
• Relativismo Cognologico: l’uomo che conosce per mezzo della propria esperienza;
• Problema Ontologico: aspetto della realtà
• Contingenza: dove in una circostanza la verità è in un modo e in altre, in un altro modo.
Da ciò non esiste una verità assoluta e tutte le verità sono accettabili.
La mia verità diventa inesprimibile e quella di un altro incomprensibile.

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