Karl Marx

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

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Testo

Marx
Critica a Proudhon
Marx critica il sistema di Proudhon ribaltando il titolo dell’opera di questo da “filosofia della miseria” a “miseria della filosofia”(in quanto Proudhon, al contrario di Marx, era convinto del fatto che per giungere al socialismo fossero necessarie delle riforme pacifiche che avrebbero abbattuto la proprietà, lo Stato e le classi sociali senza bisogno di una rivoluzione). Infatti considera il socialista francese soltanto un ideologo privo di conoscenze in campo economico (e, indubbiamente, per poter trattare un argomento in maniera approfondita ed obiettiva è necessario averne una conoscenza multilaterale e completa).
Inoltre è necessario che il mondo sia mutato e non solo interpretato come era accaduto per tutte le filosofie precedenti.
Il manifesto
Viene descritta la storia umana come un susseguirsi di lotte di classi sociali, situazione che con l’età moderna vede la contrapposizione tra borghesia e proletariato in una società di tipo capitalistico.
La borghesia non ha soltanto difetti ma anche pregi quali:
1.ha eliminato il feudalesimo
2.ha un sapere in grado di dominare la natura
3.ha organizzato bene l’economia anche se ingiustamente
4.ha reso dinamici i rapporti tra le varie classi
Negativo per sé è poi il fatto che con tutto questo la borghesia ha anche creato una classe dialetticamente avversa in grado di soverchiarla: il proletariato.
Soltanto la lotta politica sarà in grado di abbattere il capitalismo (e qui torniamo alla critica a Proudhon che considerava sufficiente una serie di riforme pacifica)
Vediamo ora un percorso che interessa il CAPITALISMO→COMUNISMO
IL CAPITALISMO NASCE GRAZIE AD UN INSIEME DI COSE CHE SI E’ VENUTO A CREARE:
1.ESPROPRIAZIONE DI UNA GRAN MASSA COME ERA ACCADUTO AI CETI MEDI CHE SI ERANO PROLETARIZZATI
2.RAGGIUNGIMENTO DI UN LIVELLO DI BENESSERE CHE RENDE PARADOSSALE UNA SOCIETA’(PIU’ IL NOBILE SI ARRICCHISCE, PIU’ IL PROLETARIO DIVENTA POVERO)
3.DEVE ESSERE UN CAMBIAMENTO RIVOLUZIONARIO CHE INTERESSI TUTTA LA SOCIETA’(QUINDI UN MOVIMENTO DI MASSA)→questo è uno dei motivi per cui la riv Russa del ‘900 ha fallito: non è riuscita a coinvolgere tutta l’umanità come voleva Lenin.
CON LA RIVOLUZIONE I PROLETARI SI SOSTITUISCONO ALLA BORGHESIA E ABBIAMO LA DITTATURA DEL PROLETARIATO CHE DIVENTA NEGATIVA SOLO NEL MOMENTO IN CUI CERCA DI AVERE IL POTERE SU TUTTO E SU TUTTI. GIUNTI A QUESTO PUNTO SI PROSEGUE CON LA RIVOLUZIONE E SI ARRIVA AL SOCIALISMO, CON L’ABOLIZIONE DELLA PROPRIETA’ PRIVATA, DELLE CLASSI SOCIALI E DELLO STATO.
A QUESTO PUNTO NON SI PUO’ PERO’ DIRE COME POTRA’ ESSERE QUESTA SOCIETA’ IN QUANTO ESSENDO NELLA STORIA E NON ASTORICA NON HA ESITI PREVEDIBILI E NON E’ UN QUALCOSA DI GIA’ DATO.critica con il socialismo utopistico in quanto si è appellato alla buona volontà (utopismo come altra faccia del moralismo).Quello di Marx è un socialismo scientifico.
Il Capitale
Marx si prefigge qui di analizzare la società capitalistica e di dare un’anatomia del sistema.
Abbiamo qui la critica ai classicisti che consideravano l’economia come un qualcosa di astorico e quindi come un dato naturale, mentre per Marx l’economia ha delle sue fasi non prevedibili ma con una genesi storica(e così torniamo all’importantissimo concetto di Marx del materialismo storico e poi, se fosse astorica, come si potrebbe intervenire per mutarla in quanto definita da una necessità naturale?).Troviamo quindi innanzitutto la critica all’economia di Adam Smith e di Ricardo e la successiva storicizzazione di questa.
Nel Capitale è inoltre evidente l’influenza di Hegel (in fondo Marx aveva ammesso che il sistma di Hegel era giusto, ma che andava semplicemente capovolto)
1.carattere dinamico dell’economia
2.il vero è l’intiero (lo studio del capitalismo deve essere intrapreso come un’attività organica)
3.lo sviluppo logico corrisponde a quello storico( ciò che è reale è razionale e ciò che è razionale è reale)
4.abbiamo la forza del negativo in quanto dopo un momento positivo e uno negativo c’è una sintesi (borghesia capitalistica- dittatura del proletariato- socialismo)

La merce è quel bene che produce il sistema economico e cioè è quell’oggetto che serve a soddisfare un bisogno.ha quindi un certo valore d’uso (rapportato a questo bisogno e alla quantità disponibile di tale)
Possiede anche un valore di scambio, cioè la quantità di un altro bene (come il denaro) che corrisponde a quel valore. Abbiamo quindi anche un valore lavoro, corrispondente al lavoro necessario a produrre un certo bene. C’è sempre e comunque una teoria del marginalismo (il prezzo dipende dal tempo impiegato, dalla disponibilità della materia prima…per esempio un bicchiere d’acqua costerà molto di più nel deserto che in un’altra zona).
Nel capitalismo il lavoro è una merce come un’altra e ha il suo valore ma E’ L’UNICO BENE CHE CONSUMANDOSI PRODUCE DELL’ALTRO BENE. Si produce dunque un plusvalore che và al capitalista, mentre l’operaio riceve un salario pari al lavoro svolto, non gli torna il plusvalore (capitalismo monopolistico). Dal plusvalore deriva il profitto, dipendente dal plusvalore ma diverso. Nasce così il capitale che può essere:
1.variabile→capitale mobile trasformato in salario
2.costante→strutture quali i macchinari

SAGGIO DEL PLUSVALORE→ plusvalore .
Capitale variabile

SAGGIO DEL PROFITTO→ plusvalore .
Capitale costante + capitale variabile

Il capitalista per aumentare il proprio guadagno può
1.accrescere il plusvalore assoluto (aumento di ore lavorative)
2.aumentare la produttività nell’unità di tempo:
a.catena di montaggio, razionalizzazione, taylorismo
b.macchine

Ben diverso è il comportamento economico del capitalista (D-M-D) e del proletario (M-D-M).
Nato il capitale c’è una tendenza verso il monopolismo ma si viene a creare una contraddizione in quanto più si arricchisce il capitalista, più si impoverisce il proletario e quindi non c’è chi usufruisce del prodotto e lo compra(bisogna quindi rinnovare il capitale costante e diminuire i propri profitti (legge dei rendimenti decrescente). Poi c’è la figura del servo-padrone che rende collettivi i mezzi di produzione che sono nelle mani di pochi. La comune di Parigi è stato il fatto che storicamente ha visto il primo tentativo di istaurare il socialismo.

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